TORINO. MIRAFIORI. LA POLIZIA DI STATO ARRESTA DUE PERSONE CHE AVEVANO DERUBATO IN CASA UN’ANZIANA

Lo scorso lunedì pomeriggio, personale della Polizia di Stato, nell’ambito delle mirate iniziative di contrasto al fenomeno dei reati predatori in danno di persone anziane, notava un’autovettura con a bordo due uomini, risultati successivamente fratelli, che effettuavano movimenti sospetti per le vie del quartiere “Mirafiori”.

Alle ore 18,15 circa, i due uomini scendevano dall’auto e, dopo aver citofonato ai campanelli di uno stabile, accedevano all’interno del condominio lì presente, travisati con mascherine chirurgiche e in abbigliamento da lavoro, portando al seguito una busta della spesa di grandi dimensioni che appariva priva di contenuto. I due si intrattenevano all’interno del complesso residenziale per diversi minuti, uscendone poi con al seguito la busta rigonfia ed allontanandosi velocemente a bordo della loro autovettura.

A quel punto, gli agenti della Squadra Mobile fermavano e procedevano al controllo dei due. Gli operatori rinvenivano in loro possesso la busta della spesa con all’interno diversi monili ed effetti personali riconducibili ad un’anziana signora (classe 1944).

Contestualmente, altri investigatori effettuavano accurati accertamenti presso lo stabile ove erano stati visti entrare i due uomini, individuando l’anziana vittima. Dopo aver suonato il campanello della sua abitazione, i due si erano qualificati come tecnici addetti al controllo delle tubature, accedendo così all’interno dell’abitazione. Carpita la fiducia della parte lesa, i sedicenti operai si erano fatti indicare ove erano custoditi soldi e monili all’interno dell’alloggio, appropriandosene non appena la donna si era distratta.

I valori sottratti, rinvenuti all’interno dell’autovettura dei due fermati, venivano riconosciuti dall’anziana signora come i ricordi di un’intera vita, tra cui, in particolare, le fedi del matrimonio contratto con il defunto marito nonché tutti gli ori di famiglia messi da parte nel corso del tempo. La refurtiva veniva immediatamente restituita, in sede di denuncia alla donna.

I due, appartenenti alla comunità “sinti”, venivano tratti in arresto per il reato di furto aggravato in abitazione.

Le successive perquisizioni presso i loro domicili consentivano di rinvenire altri monili la cui provenienza è in corso di accertamento. Sono peraltro in fase di svolgimento approfondimenti investigativi diretti a verificare se le due persone tratte in arresto siano coinvolte in altri pregressi analoghi episodi verificatisi recentemente a Torino con identico modus operandi.

A seguito dell’udienza di convalida dell’arresto, il Tribunale di Torino disponeva per entrambi la misura cautelare della custodia in carcere.