Chieri. Accademia dei Solinghi e Passione secondo San Giovanni di Alessandro Scarlatti

Una rara Passione  napoletana

 

Alessandro Scarlatti

Domenica delle Palme sì inaugura l’anno musicale chierese 2024, apertura affidata a Rita Peiretti e alla sua Accademia dei Solinghi, instancabili indagatori di quel mare magnum che è la musica barocca. La proposta riveste un certa rarità : la Passione secondo San Giovanni di Alessandro Scarlatti , nato a Palermo nel 1660 e morto a Napoli nel 1725  di  ascolto problematico, quasi ignota all’ascoltatore moderno. Dapprima venne fatta risalire all’ambiente romano del Santissimi Crocifisso, mentre le ultime ricerche hanno spostato il luogo di nascita a Napoli dove sono conservate due copie manoscritte, una forse autografa alla Biblioteca del Conservatorio e l’altra all’Archivio dei Girolamini. Come data di composizione si ipotizza l’estate 1685. Abituati all’ampiezza delle frasi bachiane, si respira  l’arcaicità in un  minuzioso dettaglio. Una Passione la cui forza drammatica contrasta con la sensualità delle composizioni religiose italiane del secolo XVII°. e per questo è una delle poche Passioni “liturgiche” superstiti di tale periodo . Il rito romano comporta, durante la Settimana Santa  la recita dei testi dei quattro evangelisti  La Passione scarlattiana è un esempio sia sul piano formale sia su quello musicale, una sintesi geniale unita in  una summa  geniale di elementi arcaici  e tradizionali. Il carattere liturgico  della monodia gregoriana  trova sul finire del secolo XVII°, un adeguato equivalente nello stile recitativo   creato da Monteverdi. Tale stile  si arricchisce di vocalizzi suggestivi, figurativi con l ‘uso  sistematico di molte invenzioni e moti contrari sotto le parole di Cristo quasi a simboleggiare   una intenzione esegetica, con gli uomini che condannano la sua natura divina , ritorna così all’introduzione del tema fondamentale sotto tali parole . E’ come se Scarlatti volesse sottolineare  l’elemento di speranza  che tutto non ha fine nell’oscurità della tomba e quindi non musicò la fine del recitativo  dell’Evangelista. Infine, le modificazioni di tonalità che intervengono sono riservati agli interventi di Cristo, testimoniano ancora l’aderenza alla tradizione.

domenica 24 marzo -CHIERI, CHIESA DI SAN FILIPO, ORE 17,00 (RASSEGNA IN MUSICA 2024) ACCADEMIA DEI SOLINGHII solisti: Angelo Galeano, Gianluigi Ghiringhelli (controtenori), Enrico Bava (basso) Massimo Bianchi, Annie Robin Weiss (violini), Fulvio Corazza (viola), Daniele Bovo (violoncello), Nicola Barbieri (contrabbasso), Rita Peiretti (maestro al cembalo) CORO “MUSICA MANENS” diretto da ANDREA DAMIANO COTTI (ingresso a offerta libera)

Edoardo Ferrati