CURIOSITA’ NOVARESI 65. DOVE ERANO NEL 1700 CHIESE E CONVENTI DELLA CITTA’
Con l’articolo n. 65 si conclude la rubrica “Curiosità novaresi”, che ormai da più anni caratterizza periodicamente questa pagina del giornale, anche se presumibilmente, tra non molto, sarà sostituita da un’altra rubrica, di carattere storico novarese, dedicata ai personaggi che hanno caratterizzato la Città nei secoli.
L’articolo 65 sarà però diverso da quelli che l’hanno preceduto e anche per questo viene a sottolineare la conclusione della serie. In più occasioni ci siamo soffermati, anche ampiamente, sulle chiese ed i conventi che hanno segnato la storia della Città e che, così come ovunque, testimoniano non solo la religione ma anche la società e la cultura occidentale cristiana e perfino, per certi aspetti, quella pagana precristiana. Vogliamo dunque concludere i nostri periodici incontri con i lettori, che ci hanno seguito, con la bozza di una possibile pianta della
Novara dell’inizio del secolo XVIII secolo, con gli edifici religiosi che la caratterizzavano. Ciò sulla base di quanto approfondito e scritto nei loro saggi da Barlassina e Picconi, Dorino Tuniz ed altri storici locali. Una pianta quindi con l’indicazione della probabile collocazione di chiese e monasteri a quel tempo esistenti, che sarà proposta con l’utilizzo di una serie di numeri di richiamo. Ciascun numero mostra sulla stessa pianta la zona dove presumibilmente sorgevano questi edifici. Si partirà ovviamente con il n. 1 che indicherà il Duomo, che, tra l’altro, nel 1700 era ancora la Cattedrale romanica (nella foto), precedente all’attuale antonelliana ottocentesca.
Allo scopo di rendere la lettura più semplice, l’illustrazione della pianta sarà divisa in due parti: la prima, con il Duomo (n. 1), riguarderà la parte dell’antica Novara a Sud del decumano romano (l’asse corso Italia – corso Cavallotti), mentre la seconda, con la basilica di San Gaudenzio (numero 9, nella foto), si occuperà della parte a Nord dello stesso asse.
Daremo inoltre, per lo più, per gli edifici di entrambe le parti, anche qualche informazione e, quando esistente, l’opportuno richiamo a precedenti articoli di “Curiosità novaresi” che ne hanno trattato.
Ecco quindi l’elenco degli edifici della prima parte (nella foto l’illustrazione A) indicati con i relativi numeri:
1 Duomo (Cattedrale romanica, Cur. Nov. 16 e 17).
4 San Gottardo (la chiesa era edificata dove ora è il Palazzo del Mercato, lato piazza Martiri, Cur. Nov. 47).
28 San Carlo (sorgeva all’angolo tra via Fratelli Rosselli e corso Mazzini, davanti al Municipio, nel luogo dove ora è il palazzo porticato novecentesco, Cur. Nov. 29, 47, 53).
24 San Pietro de civitate ora San Luigi, tuttora esistente in fondo a via Mossotti, appena prima di corso Cavallotti, anche se chiusa e bisognosa di urgenti restauri (è stata a lungo la chiesa della confraternita del Monte di Pietà Amico Canobio, Cur. Nov. 38).
3 San Giovanni Decollato, tuttora esistente in largo Puccini (sede dell’omonima confraternita e conosciuta anche come la chiesa dei condannati a morte, Cur. Nov. 3).
29 San Giuliano (era la chiesa annessa all’omonimo ospedale, nei locali tra il vicolo della Canonica e la via Vittorio Emanuele, ora via Fratelli Rosselli, Cur. Nov. 47).
25 Sant’Orsola (si trovava in via Tornielli).
23 Sant’Eufemia, tuttora esistente in via Magnani Ricotti (Cur. Nov. 57).
27 San Domenico – San Pietro al Rosario, tuttora esistente in piazza Gramsci (il relativo convento e il Tribunale dell’Inquisizione erano adiacenti e il complesso sorgeva tra piazza Gramsci, via Giulietti e via Mossotti, Cur. Nov. 1 e 13).
22 San Nicola (la chiesa era retta da una comunità di Agostiniani, che aveva preso dimora nel convento accanto alla chiesa di San Nicola da Tolentino, prospiciente l’attuale piazza Tornielli).
20 Sant’Agnese – Suore francescane (si trovava dove è ora la Procura della Repubblica di Novara, in fondo a via dei Brusati, angolo baluardo Lamarmora, Cur. Nov. 41).
21 Santa Lucia, tuttora esistente in via Magnani Ricotti (nota anche per l’omonimo orfanotrofio, tuttora particolarmente attivo. Il complesso comprende quasi interamente l’intero isolato tra via Magnani Ricotti, via Perrone, via Azario e via Moro, Cur. Nov. 9 e 46).
26 Santa Croce (sorgeva all’angolo tra corso Mazzini e il baluardo Massimo D’Azeglio, fuori dalle antiche mura, nel sobborgo Cittadella, Cur. Nov. 41).
Nella seconda parte (nella foto l’illustrazione B) troviamo invece, sempre con i rispettivi numeri:
9 San Gaudenzio, l’attuale basilica patronale in via San Gaudenzio (Cur. Nov. 5 e 42).
10 Santa Chiara (il monastero di Santa Chiara occupava quasi tutta l’area tra via Antonelli, via G. Ferrari, via Dolores Bello e vicolo Santa Chiara, Cur. Nov. 43 e 64).
11 San Giulio (sorgeva lungo via Dolores Bello, dove si incontra con vicolo Cantalupo, Cur. Nov. 42).
12 San Matteo (si trovava tra via Gaudenzio Ferrari e via Bascapé).
13 Monserrato, chiesa attualmente esistente in corso Cavour, dopo vicolo Monte Ariolo e prima di piazza Cavour (chiesa della SS. Trinità, detta comunemente del Monserrato per una ragione storica. Nel secolo XVII le truppe spagnole di stanza in Novara avevano di preferenza la loro abitazione nel rione accanto alla chiesa della SS. Trinità, che si chiamò poi “dei quartieri spagnuoli”. Gli Spagnoli nel 1619 vi collocarono una copia della statua della Madonna del Santuario di Montserrat, in Spagna, e da allora la chiesa cominciò ad essere chiamata comunemente del Monserrato, Cur. Nov. 4, 31, 53).
17 Sant’Agostino – Suore Agostiniane e poi Padri Gesuiti, attualmente esistente in via Greppi, angolo via dell’Archivio, ma chiusa al pubblico (Cur. Nov. 40).
8 Sant’Agata – Canonichesse Lateranesi (sorgeva tra le vie dei Cattaneo, Pier Lombardo e San Gaudenzio, di fronte all’attuale piazza Santa Caterina da Siena, Cur. Nov. 44).
7 San Clemente / Madonna del Carmine – Carmelitani e Filippini, tuttora esistente sulla piazza del Carmine, angolo via dei Cattaneo/via del Carmine (Cur. Nov. 5 e 6).
6 San Marco, tuttora esistente in via Negroni, appena dopo l’edificio della Banca d’Italia (era la chiesa dei Padri Barnabiti e vi è sepolto il Venerabile Vescovo Bascapé, Cur. Nov. 20).
14 San Giacomo (sorgeva in corso Cavour, tra via San Giacomo e via Greppi, di fronte al Palazzo Barbavara, Cur. Nov. 31).
18 Ognissanti, chiesa romanica antichissima e tuttora esistente, angolo tra via Silvio Pellico e vicolo Ognissanti (Cur. Nov. 57).
5 Santo Spirito (si trovava sull’attuale corso Italia, tra vicolo Santo Spirito e via dei Cattaneo).
15 San Francesco (sorta nell’area del cosiddetto “Guasto dei Cavallazzi”, si trovava su corso Cavallotti, tra largo Cavalli e largo Cavallazzi. Alcuni resti sono ancora visibili da largo Cavalli, Cur. Nov. 45 e 64).
16 Santa Maria Maddalena è ancora visibile ed è sede dell’Archivio di Stato, con facciata su corso Cavallotti (la chiesa era nel complesso di quel monastero che ora è sede dell’Archivio e del Liceo Artistico e che occupava quasi interamente l’area tra corso Cavallotti, via dell’Archivio, via Silvio Pellico e via Greppi. Cur. Nov. 40 e 64).
19 San Paolo (sorgeva nell’attuale giardino della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, in corso Cavallotti 27, angolo via P. Gallarati, Cur. Nov. 41).
Si tratta in tutto di 28 edifici di carattere religioso (chiese, conventi e monasteri), mentre il numero 2 in pianta indica il complesso del Broletto e il 30 il cosiddetto Angolo delle Ore (un tempo della Croce Bianca), che rappresenta l’incrocio tra cardo e decumano romani, cioè tra gli attuali assi corso Cavour–corso Mazzini e corso Cavallotti-corso Italia.
Questo è quanto possiamo ipotizzare. Grazie per la Vostra attenzione e a presto!
Enzo De Paoli