LE PERLE NERE DELLA MUSICA a cura di EDOARDO FERRATI
Mary Garden una star del bel canto-
Scozzese di nascita con una carriera importante in Francia e negli Stati Uniti nel primo terzo del secolo XX°. Nata ad Aberdeen il 22 febbraio 1874 viene ricordata in occasione del 150.mo anniversario della natalità. Descritta come Sarah Bernhardt dell’opera era un’attrice eccezionale oltre che una cantante di talento. Sovrana alla Opéra Comique di Parigi s’impose con la su bellissima voce lirica che utilizzava interessanti colori e notevole flessibilità. Studiò canto con celebrità quali Lucien Fugère, Mathilde Marchesi e Sybill Sanderson, Fu Albert Carré, direttore dell’Opéra Comique, a imporla sulla scena internazionale nel ruolo della protagonista di Louise di Charpentier andata in scena per la prima volta appena due mesi prima. Artista di grande successo provocò scalpore a Londra in Salome di Richard Strauss. Persuasa a trasferirsi negli Stati Uniti alla Manhattan Opera House di New York dove esordì nel novembre 1907 e che abbandonò tre anni dopo a favore della Chicago Opera Association di Chicago di cui diventò direttore per anno: in tale ruolo fu responsabile della regia de L’‘amore de Le tre melarance di Prokof’ev in prima mondiale. Protagonista di prime esecuzioni, oltre che nel 1902 di Pélleas et Mèlisande di Debussy, di opere di Lambert, Pierné, Lerou, , Saint Saens, Massenet, Erlanger e Février. Si ritirò nel 1934 all’Opéra Comique nel ruolo di Katyusha in Risurrezione di Alfano. In seguito lavorò come talent scout e attiva con cicli di conferenze dedicate a Debussy. Incoraggiò senza esitazione i giovani talenti canori a cui spesso impartì lezioni a titolo gratuito. Una cantante che sapeva esattamente ottenere ciò che voleva, uscendo sempre vittoriosa dal confronto con colleghi famosi .Donna di geniale bellezza la cui vita personale fu spesso oggetto per le relazioni con uomini reali o immaginari che davano ossigeno alla stampa scandalistica. La sua biografia Mrys Garden Story è disseminata di elementi imprecisi e incline all’esagerazione dovuta forse (1951) ai primi preoccupanti segnali di una progressiva demenza. Grande interprete del repertorio francese, in particolate le opere di Massenet, Juiliette et Roméo di Gounod, Hamlet (Ophélie) di Thomas, Marguerite del Faust, ma anche Carmen, Violetta, Tosca. La voce della Garden è conservata in una quarantina di facciate a 78 giri realizzate per la Gramphon Company (incluse alcune pagine con Debussy al pianoforte.), Edison, Pathé, Columbia e Victor Talking Machine Company tra il 1903 e il 1929. Partecipò a due film muti Thais (1917) e The Skinner Spelndid (1918). E’ disponibile in lingua italiana il volume La voce di Maria. Storia di una star del canto di Luciana Dallara (ed. Azzali, Parma).