TORINO LE ASSOCIAZIONI DI PAZIENTI CON TUMORE DEL SENO INCONTRANO LE ISTITUZIONI
L’Associazione V.I.T.A. presente sul territorio chierese ne è parte attiva.
Europa Donna, il movimento impegnato a fianco delle donne con tumore del seno, con la sua delegazione piemontese, ha incontrato nei giorni scorsi le istituzioni regionali a Torino nella sede della Regione Piemonte presente nel Grattacielo di Via Nizza. EUROPA DONNA ITALIA è il movimento che tutela i diritti delle donne per la prevenzione e la cura del tumore al seno, oggi associazione di promozione sociale, nato nel 1994 a Milano da un’idea di Umberto Veronesi e per iniziativa della European School of Oncology. Fin dalla fondazione, il suo obiettivo è rispondere efficacemente alle esigenze delle donne con tumore al seno, proponendosi come il principale movimento di opinione sul tema. Attualmente, coordina una rete di circa 190 associazioni su tutto il territorio nazionale, di cui 14 presenti in Piemonte. L’Associazione V.I.T.A. presente sul territorio chierese ne è parte attiva. È stato un proficuo incontro che è servito per rinnovare il dialogo tra associazioni di pazienti e istituzioni su una tematica di priorità sanitaria come il tumore del seno, ancora la malattia più frequente nelle donne sia in termini di incidenza (nuovi casi vengono diagnosticati ogni anno) che di mortalità. Nel corso del tavolo di lavoro è stata inoltre presentata l’analisi del valore sociale generato dalle associazioni di pazienti con tumore al seno in Piemonte. Erano presenti all’incontro: Antonino Sottile, direttore dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, Loredana Pau, vicepresidente di Europa Donna Italia, Valeria Martano, referente di Europa Donna Piemonte. Inoltre la numerosa partecipazione delle associazioni piemontesi di pazienti con tumore del seno ha reso il tavolo di lavoro particolarmente costruttivo Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha voluto sottolineare la gratitudine “per il lavoro quotidiano che tutte le associazioni portano avanti non solo sensibilizzando, ma anche supportando in modo straordinario le istituzioni e il nostro sistema sanitario. Gli spunti che abbiamo ricevuto sono molto importanti e per questo li approfondiremo insieme con specifici incontri. Con un solo pensiero e obiettivo comune, potenziare la prevenzione e prenderci cura di ogni donna che si trova a combattere e a dover affrontare il difficile percorso della malattia”. Nel corso dell’incontro è stata presentata L’analisi del valore sociale generato dalle associazioni di volontariato. Un lavoro prezioso testimoniato dai dati: nel corso del 2022 è stato raccolto più di un milione di euro di fondi, in aumento rispetto all’anno precedente, che ha permesso di continuare a sostenere e sviluppare le attività delle associazioni sul territorio regionale. In crescita anche la partecipazione dei volontari: in tutto 396, un incremento del 14% rispetto ai numeri del 2021. Valeria Martano, referente piemontese di Europa Donna, ha sottolineato che “L’età media dei volontari è di 51 anni, e sono il motore e l’anima delle associazioni. Grazie alle campagne e alle iniziative di sensibilizzazione con i nostri volontari abbiamo raggiunto in Piemonte 440 donne, un risultato in aumento del 42% rispetto all’anno precedente. Anche il numero di donne sane, non pazienti, che hanno partecipato agli eventi delle associazioni è aumentato, passando da 2.250 nel 2021 a 3.400 nel 2022. Le visite di prevenzione e controllo e gli incontri di divulgazione sono stati 6.788, anch’essi in leggero aumento rispetto al 2021”. Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia, ha sottolineato che ”è possibile immaginare che l’uscita dalla pandemia sia stata un incentivo importante all’incremento delle attività, ma credo che questi dati siano anche il risultato di un impegno sempre crescente delle donne all’interno delle associazioni piemontesi. In Europa Donna siamo testimoni privilegiate della professionalità e dell’impegno delle volontarie attive nelle associazioni, della loro capacità di far fronte alle necessità che impone la malattia in tutti i suoi drammatici aspetti, assistendo le donne con empatia e riportando le loro istanze ai decisori istituzionali”. Chi fosse interessato a approfondire i dati dell’ultimo Report (2022) sono disponibili sul sito di Europa Donna Italia, a questa pagina: https://www.europadonna.it/chi–siamo–new/i–nostri–report/
Luciano Gozzarino