TORINO PORTA NUOVA. FURTI A BORDO TRENO. LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN UOMO
La Polizia di Stato di Torino, a seguito di attività di indagine ha tratto in arresto un cittadino straniero gravemente indiziato di furto aggravato a bordo treno e possesso di documenti falsi; l’uomo è stato anche denunciato per ricettazione.
In particolare personale del Compartimento Polizia Ferroviaria, dopo aver riscontrato nelle ultime settimane un aumento dei furti in danno di viaggiatori a bordo dei treni Alta Velocità in partenza dalla stazione di Torino Porta Nuova, ha avviato un’attività, basata inizialmente sull’analisi delle immagini di videosorveglianza. Questo ha permesso l’individuazione di un soggetto, il quale in molteplici occasioni e sempre con lo stesso modus operandi, poco prima della partenza saliva a bordo dei treni con uno zaino e poi veniva notato scendere pochi minuti dopo con uno zaino diverso, guadagnando velocemente l’uscita dalla stazione. Grazie al supporto e alla collaborazione di altri uffici della Polizia Ferroviaria sul territorio nazionale si è risaliti alle generalità del soggetto.
La Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento ha organizzato mirati servizi di osservazione e controllo ai treni in partenza. Nel corso di uno di questi, un uomo somigliante al soggetto individuato è stato notato dagli agenti mentre operava con le stesse modalità. Una volta fermato è stato trovato in possesso di una borsa con all’interno oggetti appartenenti ad un viaggiatore del treno su quale era appena salito.
Nel corso della perquisizione domiciliare, gli agenti hanno trovato numerosi oggetti risultati provento di altri furti perpetrati a bordo dei treni in Piemonte e Lombardia. Gli oggetti rinvenuti sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’A.G. per la successiva restituzione ai legittimi proprietari. Nei prossimi giorni sul sito della Polizia di Stato, nella bacheca degli oggetti rubati, sarà inserito un elenco dettagliato della refurtiva ritrovata, corredato con immagini fotografiche.
I poliziotti hanno anche ritrovato una carta di identità francese intestata alla persona tratta in arresto che da successivi accertamenti è risultata essere contraffatta.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari e vige, pertanto, la presunzione di non colpevolezza dell’indagato sino alla sentenza definitiva.