A PINO TORINESE  IL VIOLINISTA VIRTUOSO UTO UGHI

Nell’ambito della rassegna musicale “Classica a Pino”, promossa dall’Associazione Mozart di Torino ( direzione artistica del pianista Roberto Issoglio)   in collaborazione dell’associazione Santa Maria del Pino, avrà luogo un concerto imperdibile (già esauriti i biglietti) del violinista UTO UGHI, amatissimo dal pubblico e che vanta una lunga frequentazione con la scena piemontese, accompagnato dal pianista BRUNO CANINO, raffinato camerista molto noto. Due artisti che non necessitano di ulteriori presentazioni.

La serata esordirà nel nome del bolognese Tommaso Antonio Vitali (1663-1545) con la Ciaccona in isol minore. Dapprima attivo a Bologna, fu primo maestro effettivo presso la corte ducale estense, viene considerato da molti studiosi uno dei maggiori autori  di concerti e sonate nella seconda metà del secolo XVIII° tanto da influenzare personalità come Corelli e Henry Purcell. La Ciaccona è stata attribuita a Vitali dopo lunghe traversie. Opera assai nota a cui il violinista Ferdinand David mise mano, limitandosi non alla semplice revisione, ma adattando la linea melodica al violino moderno.

Seguirà la Sonata in fa maggiore op. 24 di Beethoven, battezzata dall’editore Mollo di Vienna “La primavera”, titolo che le sta benissimo (1802), Concepita con due movimenti di ampie dimensioni e posti all’estremità (Allegro e Rondò) che racchiudono un movimento lento breve e un rapido Minuetto. Il candore dell’Adagio molto espressivo in si bemolle maggiore   è da intendere come prosecuzione delle componenti idilliache  del movimento precedente da cui riprende l’elemento tematico.  Seguono il rapido Scherzo, e il finale Allegro ma non troppo, costruito secondo il collaudato modello del Rondò Sonata. Un’ampia progressione armonica amplifica, come consuetudine in Beethoven, la sezione conclusiva.

La Suite popolare spagnola di Manuel de Falla è un’esempio del tentativo di conciliare  il documento nazionale popolare con il modernismo che investì l’Europa. Il crepuscolo della sua vita lo vide diventare “monje ascético” avvinto dal suo fervore religioso e, come un anacoreta, la sua figura si fece sempre più solitaria e la sua vena musicale sempre più flebile

Infine, l’Introduzione e Rondò capriccioso in la minore op. 28 di Camille Saint Saens, scritto in origine per violino e orchestra. Pagina piacevole nella linea melodia e di indubbio effetto nei suoi squisiti elementi tecnici e dedicata a un virtuoso come Pablo de Sarasate. Il brano venne pubblicato nel 1875- .Bizet ne aveva     creato in precedenza la riduzione per violino-pianoforte nella  versione per violino-pianoforte.

Il successivo appuntamento in programma  domenica 16 vedrà protagonisti gli allievi della Masterclass di Musica da Camera, che si tiene dal 2017 a Pino

Edoardo Ferrati

 

Pino T.se, sagrato Chiesa Ss. Annunziata (v. Madama Cristina, 13))

Sabato 15 giugno (ore 21.00) – UTO UGHI (violino), BRUNO CANINO (pianoforte)- Musiche di Vitali, Beethoven, de Falla, Saints Saens