Industria e gaming ma anche sport, musica e tanto altro. La matematica è ovunque
Forse Antonello Venditti si sbagliava: la matematica è anche il suo mestiere perché la matematica è ovunque. Non solo sui libri di scuola, negli esami all’università, nelle calcolatrici o negli uffici commerciali. La matematica è in tantissimi settori diversi e il suo ruolo è di fondamentale importanza.
Spesso anche dove non te lo aspetteresti. Come nel mondo del calcio, ad esempio, uno sport in cui la tecnica e il talento sembrano essere al primo posto e che invece, ultimamente, vengono messi in discussione proprio dalla matematica. Tutta colpa, o merito dipende dai punti di vista, degli algoritmi entrati in campo e anche e nel calciomercato, così da rivoluzionare la gestione delle squadre e la valutazione dei giocatori. Per quanto riguarda le questioni di campo, gli algoritmi analizzano dati delle partite per migliorare tattiche, strategie e prestazioni degli atleti. Attraverso tecniche di machine learning e analisi dei big data aiutano gli allenatori a prendere decisioni informate basate su statistiche precise. Nel calciomercato, invece, gli algoritmi valutano le performance dei giocatori, prevedono il loro potenziale futuro e determinano il valore di mercato, come fa ad esempio l’algoritmo sabermetrico Moneyball. Un approccio basato sui dati che consente ai club di fare acquisti strategici e ottimizzare il budget per i trasferimenti, anche se non sono mancate polemiche da parte di tifosi e addetti ai lavori.
Ma la matematica è tantissima anche nel mondo dell’intrattenimento (e chissà cosa ne pensano tutti coloro che hanno odiato numeri e operazioni). Questa disciplina è infatti fondamentale nel gaming per la creazione di motori fisici, nella produzione di algoritmi di intelligenza artificiale e nella generazione procedurale di ambienti e missioni. Non solo, c’è poi la matematica delle slot machine online, nascosta in acronimi come il RTP, ovvero il Return to Player, la percentuale di denaro speso che torna al giocatore sottoforma di vincita, assicurando che il gioco sia equo e sostenibile. Oppure nei RNG, i generatori di numeri casuali che altro non sono se non algoritmi matematici che rendono imprevedibili, e quindi eque, le giocate.
Un’importanza, quella della matematica nel gaming, che è stata compresa da tempo anche da accademie e da università, come quella di Torino, che per questo anno accademica aveva organizzato un laboratorio in Game Design. Il corso, indirizzato agli studenti e alle studentesse di Scienze della Comunicazione, mirava a studiare il gioco come pratica fondamentale per comprendere “l’attuale sistema dei media e della società che li ospita. Combinando i linguaggi di vari media, il gioco si rende pervasivo attraverso il digitale (PC, mobile, social media, console) e l’analogico (tabletop, LARP, gamification)”.
La matematica è anche nei processi industriali, nel controllo qualità prodotti, nell’ottimizzazione degli standard produttivi e poi nella gastronomia (c’è matematica, ad esempio, nelle reazioni chimiche di un piatto o nella composizione delle ricette), nella moda (dove concetti matematici come la simmetria e le geometria la fanno da padrone), nello sport.
La matematica è davvero ovunque. Vale la pena mettersi a studiare.