PIEMONTE ARTE: CINEMA AL LINGOTTO, CASTELLO DI RACCONIGI, SCULTURA A COSTIGLIOLE DI SALUZZO, CAFIERO, CHERASCO E NAPOLEONE, CARMAGNOLA, ACCADEMIA ALBERTINA…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

TORINO, LINGOTTO. “CINEMA SULLA PISTA 500”. FILM SOTTO LE STELLE

Dal 5 luglio film sulla pista 500 del Lingotto. La rassegna di Distretto Cinema e Pinacoteca Agnelli

La novità dell’estate torinese è la rassegna di cinema all’aperto sulla Pista 500 del Lingotto di Torino, firmata da Distretto Cinema e Pinacoteca Agnelli. Da venerdì 5 a domenica 28 luglio, l’appuntamento è il mercoledì, venerdì e domenica alle 21,30: i film in cartellone sono connessi alle opere esposte sulla Pista 500.

Sarah Cosulich, direttrice di Pinacoteca Agnelli, afferma: «Con il programma culturale della Pinacoteca continuiamo a ripensare il tetto del Lingotto come luogo identitario aperto a molteplici attivazioni. Il Cinema sulla Pista 500 offre agli spettatori un’esperienza coinvolgente e unica che si apre anche a narrazioni parallele della storia, delle simbologie e delle trasformazioni di cui questo luogo è emblema».

«Sperimentare la visione di un film all’aperto sul tetto del Lingotto consente di interconnettersi emotivamente ad uno dei luoghi più significativi della Torino che cambia – dichiara Fulvio Paganin, presidente di Distretto Cinema – Il ciclo di film prende ispirazione da alcune delle opere d’arte presenti sulla Pista, dense di significati simbolici, e al tempo stesso vuole essere un omaggio alla città, raccontata con lo sguardo di alcuni grandi autori del cinema, che proprio a Torino hanno realizzato film indimenticabili».

I primi film sono connessi a Pistarama,l’opera site-specific di Dominique Gonzalez-Foerster realizzata per la curva parabolica nord della Pista 500, collage monumentale che prende le mosse dalla storia politica e culturale di Torino per estendersi a episodi e figure legate a lotte di rivendicazione sociale attraverso tempi e geografie diverse. Si inizia, così, con “Il deserto rosso”, il film del 1964 diretto da Michelangelo Antonioni (venerdì 5) e “La classe operaia va in paradiso” (domenica 7 luglio), nella versione restaurata del Museo Nazionale del Cinema che detiene l’archivio di Elio Petri. La proiezione sarà presentata da Stefano Boni, responsabile delle collezioni del Museo Nazionale del Cinema.

Ginevra Elkann, presidente della Pinacoteca Agnelli, ha scelto, invece, un titolo: è “In the mood for love” di WongKar-wai (12 luglio).

Domenica 14 luglio sarà la regista Anselma Dell’Olio insieme a Paolo Manera, direttore Film Commission Torino Piemonte, a presentare il documentario “Enigma Rol”. Attraverso testimonianze, materiale di repertorio, fotografie, video d’archivio e ricostruzioni sceniche, il lavoro è, allo stesso tempo, ritratto, indagine e antologia del carattere, della personalità e delle opere del controverso sensitivo torinese(1903-1994). Prima del lungometraggio, alle 19,30 al FiatCafé500, Francesca Diotallevi presenta il libro “L’Ultimo Mago”, sempre dedicato a Rol.

Poi, ci sono tre lungometraggi scelti perché legati a Torino e girati proprio sotto la Mole.

Mercoledì 17 luglio “La donna della domenica” di Luigi Comencini, venerdì 19 luglio “Profondo rosso” di Dario Argento e domenica 21 luglio “The Italian Job” di Peter Collinson, noto per la scena ambientata proprio sulla pista del Lingotto.

L’ultimo trittico è dedicato al tempo in omaggio all’opera “Against the Run” (2023), realizzata dall’artista AlicjaKwade per la Pista 500. Un orologio apparentemente simile a quelli che si trovano nelle strade delle città svetta da una delle aiuole del giardino.A un primo sguardo, le sue lancette sembrano andare all’indietro, in verità è il quadrante dell’orologio a muoversi, mentre le lancette continuano a segnare l’ora esatta.Attraverso questo piccolo inganno della nostra percezione, Kwade apre a una riflessione sulla dipendenza delle nostre vite quotidiane da una convenzione arbitraria come quella del tempo.

Così, mercoledì 24 chiude in cartellone “Tempi moderni” di Charles Chaplin, venerdì 26 luglio “Memento” di Christopher Nolan e domenica 28 luglio “Ritorno al futuro” di Robert Zemeckis.

UTILITA’

Biglietto 6 euro.

I film del 5, 19, 21, 26 e 28 luglio saranno preceduti da un’introduzione del critico cinematografico Giampiero Frasca.

Possibilità di prendere un aperitivo al FiatCafé500, bar con terrazza panoramica.

Informazioni: www.pinacoteca-agnelli.it.

 

 IL PROGRAMMA

 

Venerdì 5 luglio

Monica vitti in Deserto Rosso

“Il Deserto rosso”

Regia di Michelangelo Antonioni.

Prima, alle 19,30, Alessandro Perissinotto presenta il suo libro “La guerra dei Traversa” (Mondadori, 2024) al Book Corner.

 

Domenica 7 luglio

“La classe operaia va in paradiso”

Regia di Elio Petri

Presenta il restauro Stefano Boni – Responsabile delle collezioni del Museo Nazionale del Cinema.

 

Venerdì 12 luglio

“In the mood for love”

Regia di WongKar-wai

 

Domenica 14 luglio

“Enigma Rol”

Regia di Anselma Dell’Olio

Presenta il documentario Anselma Dell’Olio insieme a Paolo Manera, direttore Film Commission Torino Piemonte.

Prima, alle 19,30, Francesca Diotallevi presenterà il suo libro “L’Ultimo Mago” (Neri Pozza, 2024) al Book Corner.

 

Mercoledì 17 luglio

“La donna della domenica”

Regia di Luigi Comencini

 

Venerdì 19 luglio

“Profondo rosso”

Regia di Dario Argento

 

Domenica 21 luglio

“The Italian Job”

Regia di Peter Collinson

 

Mercoledì 24

“Tempi moderni”

Regia di Charles Chaplin

 

 

Venerdì 26 luglio

“Memento”

Regia di Christopher Nolan

 

Domenica 28 luglio

“Ritorno al futuro”

Regia di Robert Zemeckis

 

CASTELLO DI RACCONIGI. ECCO IL NUOVO PERCORSO ESPOSITIVO

Si è svolta l’inaugurazione di Storie dal mondo in Castello. Meraviglie da quattro continenti a Racconigi, il nuovo percorso espositivo permanente del Castello di Racconigi.

La nuova sezione, aperta da questo pomeriggio al pubblico, presenta oltre cento oggetti facenti parte della raccolta extraeuropea conservata nella residenza. Un patrimonio ancora poco noto, costituito da doni diplomatici, regali di ospiti illustri, omaggi o ricordi di viaggio legati alle relazioni internazionali degli ultimi due sovrani di Casa Savoia, Vittorio Emanuele III e Umberto II, che racconta un Castello inedito e sempre più interconnesso al resto del mondo.

COSTIGLIOLE DI SALUZZO. LA LEGGEREZZA DELLA SCULTURA CONTEMPORANEA. ENZO BERSEZIO, CARLO D’ORIA E TOSHIRO YAMAGUCHI

Palazzo Sarriod de La Tour – Costigliole Saluzzo (CN)

Dal 29 giugno al 27 ottobre 2024

Costigliole Saluzzo ospita una mostra d’arte contemporanea a Palazzo Sarriod de La Tour dal sapore internazionale. La rassegna dal titolo La Leggerezza della scultura contemporanea, è curata dalla critica Cinzia Tesio, e intende rilanciare lo spazio espositivo di Palazzo Sarriod de La Tour, edificio settecentesco antica residenza dei Saluzzo-Paesana,  grazie alle opere di tre artisti di valenza internazionale con l’impegno dell’Associazione giovanile AttivaMente, l’aiuto del Comune di Costigliole Saluzzo e numerosi sponsor pubblici e privati.

Nell’evento espositivo allestito da Maurizio Colombo, parafrasando un celebre aforismo, la scultura dona un animo ai materiali,  si potranno  ammirare importanti opere realizzate  in legno, ferro, argille che danno emozioni e sensazioni e ci fanno riflettere sui temi di attualità della nostra società e i loro intrecci con il mondo.

“Gli scultori  contemporanei che esporranno a Costigliole Saluzzo -dice la curatrice Cinzia Tesio -sono  Enzo Bersezio, Carlo D’Oria e Toshiro Yamaguchi. Insieme formano un gruppo eterogeneo per i personalissimi linguaggi espressivi, ma uniti dalla loro passione per l’arte e materia che li ha portati ad una produzione di forme uniche e affascinanti. Uno spettacolo da vivere con passione”

La mostra sarà accompagnata da una serie di eventi collaterali che promuovono il territorio e le sue eccellenze.

“Con questo importante evento espositivo-dice la Presidente dell’Associazione AttivaMente Monica Giraudo- vogliamo cercare di intraprendere la strada seguita da Cherasco e Busca  utilizzando l’arte come veicolo di valorizzazione del patrimonio culturale. Una sfida coraggiosa cercando di mettere in rete i beni culturali del territorio e i prodotti locali creando un sistema locale e turistico”.

Con questa attività espositiva viene avviato un percorso lungo e impegnativo per  creare relazioni con il territorio dove i prodotti d’eccellenza come l’albicocca tonda, il vino quagliano e altri prodotti locali verranno abbinati alla bellezza dell’arte insieme alla musica e ad altri linguaggi artistici per promuovere il territorio attraverso la cultura.

Palazzo Sarriod de La Tour -Via Vittorio Veneto, 103 – Costigliole Saluzzo CN

INGRESSO LIBERO

Orari:

Vernissage sabato 29 giugno alle ore 18,00.

Le aperture: Sabato dalle 15,30 alle 19 – Domenica dalle 9,30 alle 12,30 dalle 15 alle 19,00.

Info: attivamente12024@gmail.com

 

ACCADEMIA ALBERTINA: SUMMER EXHIBITION 2024

 

GARESIO WINE PRIZE 2024. È OLGA CAFIERO LA VINCITRICE DELLA PRIMA EDIZIONE

Premiazione | 9 luglio, ore 18.30 | Gymnasium di CAMERA

Olga Cafiero vince la prima edizione del Garesio Wine Prize for Documentary Photography, il nuovo premio dedicato alla valorizzazione e alla promozione dei giovani talenti della fotografia contemporanea, curato da CAMERA, sostenuto da Azienda Vinicola Garesio e promosso da EXPOSED Torino Foto Festival.

Cafiero è stata individuata tra i circa cento nuovi talenti della piattaforma europea FUTURES Photography con il progetto Flora Neocomensis (2020), in cui affronta il rapporto tra paesaggio e innovazione – tema del Premio – realizzando un inventario fotografico della flora del cantone di Neuchâtel, in Svizzera. Il risultato è un singolare corpus di immagini, tanto rigoroso nell’approccio scientifico quanto poetico e affascinante nella sua resa visiva, in cui l’incontro tra botanica, storia e fotografia dà vita a uno sguardo inedito e multidisciplinare sulla natura.

MUSEO MIIT .“VITO GAROFALO: ANIME MIE”

INAUGURAZIONE: Giovedì 4 luglio 2024 dalle ore 18.00

SEDE: MUSEO MIIT – TORINO, CORSO CAIROLI 4

DATE: Dal 4 al 14 luglio 2024

ORARIO: da martedì a sabato 15.30-19.30. Domenica 7 e 14 su appuntamento per visite guidate, gruppi, scolaresche.

INFO: 011.8129776 – 334.3135903 – www.museomiit.it

Il Museo MIIT di Torino presenta la mostra personale ‘Vito Garofalo: Anime mie’ da giovedì 4 a domenica 14 luglio 2024 (inaugurazione giovedì 4 luglio dalle ore 18.00). In mostra una trentina di opere tra lavori ad olio, acrilici, tecniche miste e un divertente e bellissimo corner shop con alcuni gadget firmati VG Vito Garofalo.

‘Le Anime di Vito Garofalo abitano le case, i giardini, i fiumi, le città, le strade… una quotidianità che si tramuta però in visione agli occhi dell’artista. Come tutti gli autentici poeti del nostro mondo, Vito Garofalo esprime la propria interiorità con passione, sincerità, senza sovrastrutture estetizzanti tipiche dell’arte contemporanea, lasciando allo spirito e alla sensibilità di chi osserva i suoi lavori il compito di coglierne il significato, o anche semplicemente una sensazione. Il colore, la linea che disegna lo spazio, la stesura pittorica scavata nel pigmento rendono ogni suo lavoro un percorso emozionale. Le sue ‘Anime’ nascono da una condizione esistenziale profondamente indagata, da uno sguardo attento  su se stesso e sulla società che l’artista compie ormai da molti anni, una sorta di arte-terapia che permette all’autore di guardarsi dentro, per poi liberare a nuova vita il proprio vissuto. Le ‘Anime’ volteggiano, giocano, mutano, si trasformano in una metamorfosi continua, metafore della vita che cambia, delle emozioni mai uguali a se stesse. Con ironia e pungente disincanto Vito Garofalo disegna il proprio mondo, lasciando alla fantasia dell’osservatore il piacere della scoperta, dell’interpretazione che, come in un gioco delle parti, permette di immedesimarsi nei suoi personaggi, riconoscendone altri, tutti immersi in una quotidianità dinamica e sempre in movimento. Vito Garofalo porta la sua esperienza di artista, attore, creatore sulla tela, attraverso la pennellata ne definisce la potenza, la forza espressiva e con una purezza di linguaggio dal sapore fanciullesco ci racconta molto di sé e, probabilmente, anche di noi’.

Guido Folco 

 

 

CHERASCO. MOSTRA “NAPOLEONE. LA CAMPAGNE DU MONDE”

Palazzo Salmatoris, dal 6 luglio al 20 ottobre 2024

A Cherasco arriva la mostra di Jean Gaudarie Thor “Napoleone. La campagne du monde”, un centinaio di opere, tra tele, disegni su carta e sculture, dedicate al Generale Bonaparte che in occasione dell’armistizio del 1796 sostò proprio a Palazzo Salmatoris.

Quello dell’artista francese è un grande progetto, nato nel 2015 intorno all’epopea napoleonica: una rivisitazione del personaggio nella memoria collettiva. Le circa 400 opere realizzate in circa cinque anni sono state oggetto di manifestazioni in Francia e in Italia.

«Jean Gaudaire-Thor è nato a Sens in Francia e vive tra la Borgogna e il Piemonte. – lo descrive così Silvana Peira della Galleria Il Fondaco – In occasione del bicentenario della morte di Napoleone (2021) dal 2015 si è impegnato ad un progetto incentrato sull’epopea napoleonica con l’intento di ridare espressione contemporanea alla vicenda di questo grande protagonista della storia. Ne è nata una ampia produzione che ha preso la forma di una mostra itinerante, esposta dal 2021 fino ad oggi in diverse città francesi e italiane. … Quest’anno l’esposizione approda a Cherasco, la città del famoso armistizio del 1796. A Palazzo Salmatoris da luglio a ottobre l’artista Jean Gaudaire-Thor esporrà un centinaio di opere. Al centro la rappresentazione di un Napoleone Bonaparte insospettabilmente poetico, visto attraverso i sogni e i travagli di un uomo dal destino eccezionale ».

«Palazzo Salmatoris è stato nel corso degli anni più volte scenario di eventi legati a Napoleone, tra tutti ricordiamo la bella mostra storica del 2018 “Ei fu. Napoleone Bonaparte dal Piemonte all’Europa” curata dall’associazione Cherasco 1631 – dice il sindaco Claudio Bogetti – quella attuale, con le opere dell’artista francese contemporaneo Jean Gaudaire Thor è un’importante rivisitazione in chiave artistica del mito del generale Bonaparte ed è una mostra itinerante che arriva a Cherasco dopo essere stata esposta in importanti città della Francia e dell’Italia».

Palazzo Salmatoris scalone entrata

«La storia e il contemporaneo si incontrano per narrare ancora una volta le vicende di un grande protagonista, Napoleone. – dice Mara Degiorgis consigliera delegata alla cultura – Non rievocazione storica, non mostra di oggetti e documenti appartenenti in qualche modo all’epopea napoleonica, ma esposizione di oltre 100 opere dell’artista contemporaneo Jean Gaudaire-Thor. E questa volta non sono le gesta e le battaglie a parlare di Napoleone, ma la rappresentazione onirica e poetica che ci consegna l’artista francese a 200 anni dalla morte del grande personaggio in qualche modo legato, nel bene e nel male, alla nostra città. Storia europea collettiva, diverso modo di indagare un personaggio dal destino eccezionale, reinterpretazione di fatti passati che porta a costruire nuovi scenari… così Gaudaire-Thor riesce a dare una grande visione contemporanea alla storia di un eroe. Sono queste le motivazioni che mi hanno spinta nei mesi passati a l orare perché la mostra si tenesse a Palazzo Salmatoris, non sapendo, all’epoca, che sarebbe stata una delle prime inaugurazioni in veste di consigliera comunale con delega alla cultura».

La mostra ha il patrocinio de La Fondation Napoléon; è stata realizzata con i consigli delle associazioni Il Fondaco di Bra, Cherasco Eventi, De Musica Clara(scum) e Sals Majeurs, con il contributo della Banca di Cherasco.

L’inaugurazione si svolgerà a Palazzo Salmatoris (Via Vittorio Emanuele, 31) sabato 6 luglio alle ore 10.30.

L’esposizione sarà visitabile dal 6 luglio al 20 ottobre 2024.

Gli orari di apertura saranno: da mercoledì a venerdì dalle ore 14.30 alle 18.30, sabato, domenica e festivi dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Ingresso libero.

Per info: ufficio turistico tel. 0172427050.

CARMAGNOLA. “DIALOGO A TRE”: COTTINO, CURLETTI, LAURENTI

ALESSANDRIA. PRESENTAZIONE CATALOGO “PIETRO FRANCESCO GUALA (1698-1757). I RITRATTI DEGLI SCARAMPI PROVENIENTI DAL CASTELLO DI CAMINO”-

4 luglio ore 11-Palatium Vetus

La presentazione del catalogo “Pietro Francesco Guala (1698-1757). I ritratti degli Scarampi provenienti dal castello di Camino”, si svolgerà giovedì 4 luglio alle ore 11 presso la Sala Consiliare di Palatium Vetus, in Piazza della Libertà 28 – Alessandria.

L’evento è aperto al pubblico sino ad esaurimento posti.

RACCONIGI. AIDÒS. L’ETICA DEL LIMITE / I LIMITI DELL’ETICA

Associazione culturale umanistica “All’ombra del Monviso “

Racconigi, Centro cicogne, sabato 13 luglio 2024

Spesso considerata come una personificazione piuttosto che una divinità fisica, Aidòs rappresenta la sensazione di riverenza o di vergogna o di pudicizia che trattiene gli uomini dal male.

Nel Protagora, il mito spiega in qual modo gli esseri umani avessero imparato a vivere insieme, in comunità ordinate e pacifiche, ponendo fine a un periodo della loro esistenza nella quale, essendo incapaci di convivere senza commettere ingiustizie gli uni nei confronti degli altri, vivevano isolati, allo stato selvaggio, in balia dei rischi naturali e delle belve. Senonché Zeus, per evitare la loro estinzione, decise di distribuire tra gli uomini le due prime virtù politiche, aidos, la vergogna, e dike, la giustizia. Nel crescente darsi da fare della tecnologia per strappare alla vita la sua imperfezione, si nasconde uno strano paradosso: lo scopo della tecnica non può che essere la propria rimozione. Solo lì dove non ci sarà più tecnica, infatti, potrà esserci quella pienezza a cui l’uomo, tramite la tecnica, aspira. Ne consegue che il progresso qualitativo e quantitativo della tecnologia, lungi dall’avvicinarci gradualmente a un ultimo limite che sarà finalmente congedato, è cifra di un’approssimazione che non può far altro che spostarlo, scontandone per ciò stesso la costitutiva insuperabilità. Questa insuperabilità, in chiave etica e antropologica, è l’oggetto della nostra tradizionale giornata di studio, con particolare riferimento ai problemi che oggi derivano dal progresso delle scienze biomediche e dai processi di globalizzazione, su scala mondiale, dello stile di vita occidentale. A guidare tali riflessioni, la figura dell’autolimitazione, intesa come il punto precario in cui libertà e responsabilità si incontrano, sia a livello individuale sia a livello sociale, dando luogo a un agire che fa dell’aidòs, l’antico ritegno di fronte alla tentazione della hybris, la cifra paradigmatica di un’etica per la civiltà della tecnica.

Una nuova strada: la necessità di incorporare il concetto di limite in noi stessi seguendo quindi una storia che dal limite dato da qualche credenza eteronoma è passata ad una cultura della limitazione autonoma, cioè data da sé, dell’individuo a se stesso, della singola società a se stessa, delle società componenti l’umanità, le une alle altre e tutte assieme nei confronti di una convenuta accettazione dei limiti planetari. In sostanza, mentre continuiamo a provare a trascenderli, dovremmo agire e pensare “come se” fossero intrascendibili ed agire con cautela condivisa seguendo quello che H. Jonas chiamava “principio di precauzione”.

Ma questo inedito, delicato ed anche pericoloso gioco del porre e gestire l’approssimarsi ai limiti, a quale etica dovrà fare riferimento?

PEROSA ARGENTINA, FENESTRELLE, USSEAUX: “SCRITTO MISTO”, FESTIVAL LETTERARIO DI LIBRI E MUSICA