Chieri. “Accolti 4 ricorsi contro il velox di Strada Fontaneto. La nostra battaglia civile dà i suoi frutti”

Il post di Rachele Sacco, per il Comitato Sicurezza e Viabilità di Chieri: “Le sentenze danno ragione alla mia azione”

Rachele Sacco

“Avevo sollevato il problema fin da aprile scorso e ora arriva la conferma da parte del Giudice di Pace di Torino che accogliendo quattro ricorsi in questi giorni avversi al Comune di Chieri stabilisce come il velox di Strada Fontaneto non essendo omologato non dovrebbe essere attivo e fare multe.

Avevo avvertito l’amministrazione quando ero in Consiglio che avrebbe dovuto spegnerlo, soprattutto in seguito ad una sentenza della Corte di Cassazione che metteva un punto fermo sulla questione omologazione, ma Sicchiero e la sua maggioranza hanno tirato avanti sostenendo come tutto fosse regolare. Invece non lo era e non lo è. Hanno persino gongolato quando erroneamente era uscita una notizia del primo ricorso accolto, che si era rivelata però riguardante un altro dispositivo. Ma si sa che il detto dice “ride bene chi ride ultimo” e ora anche le sentenze danno ragione alla mia azione e ai ricorsi dei cittadini.

In particolare sono contenta che riguardi proprio il cittadino che aveva accumulato più sanzioni, ben 52, una vera follia! Ora vedremo anche gli altri ancora pendenti. Una cosa è certa, a pagare le spese legali dei ricorsi saranno le casse comunali, ma almeno chiediamo alla politica, Sicchiero e quanti a suo tempo hanno deciso l’installazione del velox in strada Fontaneto di rispondere del danno causato e di spegnere, infine, il dispositivo evitando che continui a creare inutili multe e una mole dannosa di ricorsi. Per altro con il rischio che si configurino debiti fuori bilancio e danno erariale per l’ente (che non si è neppure presentato in giudizio).”

Lo scrive in un post RACHELE SACCO – CSEV – COMITATO SICUREZZA E VIABILITA’ DI CHIERI