CANAVESE. SFRUTTAVANO UN B&B COME BASE LOGISTICA PER LO SPACCIO

Cocaina, crack e hashish a Pavone Canavese: in un mese 2 arresti e una denuncia dei carabinieri

 

Pavone Canavese (TO): negli ultimi 30 giorni i Carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno sequestrato numerose dosi di hashish, cocaina e crack nelle disponibilità di 3 persone che in due episodi differenti si sono rese responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.Il primo arresto è avvenuto agli inizi del mese scorso, quando nel corso di un regolare servizio perlustrativo i Militari hanno controllato in una delle vie del centro un ventenne e un venticinquenne, entrambi residenti nei comuni limitrofi.

L’atteggiamento tenuto daidue giovani alla presenza della pattuglia ha fatto insospettire i Carabinieri, che da una sommaria perquisizione personale avvenuta direttamente sul posto ha permesso di trovare in loro possesso 20,50 grammi di cocaina e 300 euro in contanti.

Gli investigatori si sono poi recati nella camera di un B&B – estraneo ai fatti – dove i due stavano alloggiando, poco lontano dal luogo del controllo e anche lì è stata trovata altra sostanza stupefacente, del crack, per un totale di 10,31 grammi, oltre a circa 6.000 euro in contanti, un bilancino di precisione e materiale utilizzato per il confezionamento della droga.

La quantità della sostanza stupefacente rinvenuta dai Carabinieri si aggirava a circa 100 dosi. Il tutto è stato sequestrato penalmente; il 20enne è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari, mentre il 25enne denunciato all’Autorità Giudiziaria, entrambi gravemente indiziati per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.

Il secondo arresto è avvenuto lo scorso venerdì 5 luglio, anche questo a carico di un ventenne già noto ai Militari della locale aliquota Radiomobile.

Il giovane, controllato nella sua abitazione è stato trovato in possesso di 347 grammi di hashish, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga nonché di 3.835 euro in contanti, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.

Il 20enne è stato poi sottoposto al regime degli arresti domiciliari e, anche lui gravemente indiziato per “detenzione ai fini di spaccio disostanze stupefacenti”