PERSONAGGI NOVARESI 5. GIUSEPPE ARGENTI E LE SUE SCULTURE IN CITTA’

La Barriera Albertina

Pur non essendo novarese Giuseppe Argenti è presente a Novara attraverso numerose sue importanti opere scultoree in luoghi diversi della Città e per questo merita di essere ricordato.

Scultore neoclassico, nato a Viggiù il 21 marzo 1811, quindi di estrazione lombarda, in una famiglia di scalpellini, dei quali il più famoso è Giosuè, morì a Nizza il 5 giugno 1876. Fu allievo di Pompeo Marchesi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Lavorò al Duomo di Milano tra il 1834 e il 1843, ma la maggior parte delle sue opere si trovano in Piemonte e molte a Novara, tra le quali vogliamo ricordare le principali.

In Città realizzò tra il 1836 e il 1838 le statue allegoriche per gli edifici della Barriera Albertina (al fondo di corso Italia), raffiguranti virtù o attività civiche (nelle foto gli edifici e una delle sculture). Il 25 gennaio 1836 il Consiglio Comunale di Novara aveva infatti deciso di demolire le quattro porte urbane e di sostituirle con strutture architettoniche aventi la funzione di caselli daziari. L’architettura verrà inaugurata nel 1837 e dedicata a Carlo Alberto. Le due strutture, tuttora presenti, a pianta quadrata, avranno la decorazione scultorea affidata appunto a Giuseppe Argenti, che nella scelta dei soggetti da rappresentare seguì le indicazioni dello storico Francesco Antonio Bianchini. Sul timpano dei due pronai Argenti realizza un rilievo con

Statua in uno degli edifici della Barriera Albertina

due figure femminili, simmetriche, che reggono le insegne reali e della Città. Ai lati del vestibolo sui prospetti principali due nicchie accolgono le personificazioni della Beneficienza Regia, della Riconoscenza, dell’Agricoltura e del Commercio.

Il programma iniziale contemplava la presenza di due statue collocate sui pilastri di sostegno della cancellata in ferro battuto: la Concordia e la Vigilanza. La cancellata e le statue vennero in seguito rimosse e poste attorno al monumento a Carlo Alberto, in piazza del Rosario (ora piazza Gramsci), dietro il Municipio. Dopo la distruzione di questo monumento nel 1944 vennero collocate all’ingresso del Cimitero comunale (viale Curtatone 9), dove si trovano tuttora (nella foto una delle sculture, già presente nella recinzione del monumento a Carlo Alberto).

E’ il caso poi di parlare di Palazzo Bertelli (nella foto), anche conosciuto come Casa del Corpo di Guardia (piazza del Duomo, oggi piazza della Repubblica), che

Casa del Corpo di Guardia

fu inaugurato il 4 novembre 1837, dove Argenti realizzò la statua superiore posta sul cornicione, con una allegoria della Città di Novara. La statua rappresenta una donna incoronata con in mano una cornucopia, simbolo di abbondanza, a rappresentare appunto la Città.

A Palazzo Orelli, conosciuto anche come Palazzo del Mercato o Palazzo della Borsa invece, tra il 1839 e il 1841, realizzò sulla facciata principale, a Nord, su corso Italia, ai vertici del timpano, tre statue allegoriche: a sinistra la rappresentazione dell’acqua, al vertice dell’Amor patrio (rimossa alcuni anni fa) e a destra della Terra. La scelta dei soggetti voleva sottolineare come il palazzo fosse designato a luogo di scambio dei prodotti agricoli, che erano il risultato della fertilità della terra e della ricchezza d’acqua proprie del territorio novarese.

Statua della recinzione al monumento di Carlo Alberto

Al Palazzo dell’Archivio di Stato di corso Cavallotti nel 1851 realizzò sull’architrave dell’ingresso la statua in altorilievo del Genio della Conservazione. Nel cortile centrale dell’Ospedale Maggiore della Carità (corso Mazzini n. 18) realizzò dal 1852 medaglie e busti marmorei di benefattori dello stesso ospedale. Tra il 1867 e il 1869 eseguì la serie di medaglioni a tema religioso per il Duomo di Novara (piazza Duomo). Si tratta di 27 sculture frutto di un lavoro di piena maturità. I Santi rappresentati sono personaggi che appartengono alla storia ecclesiastica locale o di cui sono conservate le reliquie. A Novara inoltre realizzò, per lo spazio adiacente al Municipio, il monumento a Carlo Alberto, che fu poi distrutto nel periodo della seconda guerra mondiale. Quest’ultima opera rappresentava un’aquila con un’ala spezzata, posta tra le due statue di cui si è parlato sopra.

La città di Novara a suo ricordo gli ha dedicato una via nel quartiere del Sacro Cuore il 18 novembre 1926.

Enzo De Paoli