AD ALPIGNANO SI LAVORA SUL PONTE SULLA DORA DELLA PROVINCIALE 178
IN CORSO I LAVORI DEL SECONDO LOTTO DEL RIPRISTINO STRUTTURALE
Proseguono come da programma esecutivo i lavori del cantiere del secondo lotto del ripristino strutturale del ponte sulla Dora Riparia ad Alpignano sulla Strada Provinciale 178. Il cantiere è stato consegnato alla ditta appaltatrice il 6 maggio scorso.
Il primo lotto dei lavori, collaudato nell’ottobre 2023, ha riguardato principalmente gli interventi sull’impalcato, con la sostituzione della soletta.Il secondo lotto, che comporta un investimento di 1,5 milioni di euro, riguarda gli interventi sul sistema in elevazione delle arcate, dei piedritti e dei telai, per il recupero della capacità portante del manufatto. Lo scopo è di consentire il transito di veicoli di peso a pieno carico sino a 26 tonnellate, elevabili a 44 tonnellate in caso di transito isolato.
I LAVORI IN DETTAGLIO
È stata programmata la manutenzione di tutte le superfici, con l’asportazione di tutte le parti in fase di distacco, la passivazione delle armature, la ricostruzione delle sezioni degradate, la rasatura e la pittura protettiva finale. Il progetto del secondo lotto prevede di realizzare alcuni rinforzi strutturali laddove necessario.
Nel dettaglio, il risanamento delle superfici comporta la spicconatura delle parti lesionate o poco adese, la sabbiatura di pulizia del substrato, il trattamento delle armature metalliche con un inibitore di ruggine, l’applicazione di una mano di emulsione di aggancio a base di resine sintetiche, il ripristino della superficie con malta tixtotropica strutturale antiritiro con resine acriliche, la rasatura e la pittura finale su 1.020 metri quadrati di superficie. Per le parti non risanate con una buona resistenza alla spicconatura, si prevede di procedere alla ravvivatura delle superfici, per renderle atte ad essere impermeabilizzate e a ricevere un trattamento di ripristino e/o protettivo, con rasatura e pittura finale.
Il rinforzo strutturale con armature integrative è previsto sul alcune pilastrate e su alcuni loro controventi. Si deve procedere alla idrodemolizione corticale del calcestruzzo ammalorato per uno spessore di almeno 3 centimetri, alla sistemazione e al trattamento delle armature esistenti, al pretrattamento delle superfici di base per l’aggancio del nuovo materiale, all’inserimento di nuove armature longitudinali e staffe, inghisate con resina epossidica, alla ricostruzione della sezione con malta ad espansione controllata additivata con fibre sintetiche, alla rasatura con malta cementizia bicomponente polimeromodificata e alla pittura finale.
Gli interventi di rinforzo strutturale con fibre di carbonio sono previsti su alcune pilastrate e su alcuni controventi. Le lavorazioni previste sono l’idrodemolizione corticale del calcestruzzo ammalorato per uno spessore di almeno 3 centimetri, la sistemazione e il trattamento delle armature esistenti, la ricostruzione della sezione con malta ad espansione controllata additivata con fibre sintetiche, l’applicazione di un’emulsione di aggancio, l’applicazione del rinforzo longitudinale e successivamente di quello trasversale, la rasatura con malta cementizia bicomponente polimeromodificata e la pittura finale.
Il progetto prevede inoltre la posa in opera di tutti i pluviali, che al momento arrivano al di sotto dell’implacato, in modo da convogliare le acque di piattaforma alla base della struttura, per impedire percolazioni sulle superfici del calcestruzzo. Il progetto prevede di installare tubazioni in PVC di colore grigio. Sono state programmate lavorazioni non invasive e rispettose dell’infrastruttura, per renderla percorribile dai carichi previsti dalle Linee guida del MIT per la valutazione della sicurezza dei ponti esistenti.