Chieri. “Accuse diffamatorie e offensive, non ho colpe”. Il comandante della Polizia locale Vella replica a Sacco
“ingiusti gli attacchi, anche in virtù della pubblica funzione che svolgo da anni in maniera limpida”
“Gentile direttore,
leggo con estremo stupore quanto riportato dalla sua testata, relativamente al comunicato stampa diffuso dalla ormai ex consigliera comunale Sacco, oggi portavoce del “Comitato Sicurezza e viabilità di Chieri”.
Nei due anni trascorsi mi sono ben guardato dall’intervenire su questioni principalmente politiche, ma ora mi sento in dovere di replicare a quanto dichiarato, per fare subito chiarezza ai cittadini chieresi.
Quanto asserito nel comunicato riporta tratti diffamatori ed offensivi nei miei confronti, con l’utilizzo del mezzo stampa, con affermazioni non propriamente veritiere e pregiudizievoli della mia figura professionale che intendo preservare da questi ingiusti attacchi, anche in virtù della pubblica funzione che svolgo da anni in maniera limpida.
Infatti nelle dichiarazioni la signora Sacco, quantomeno lascia intuire mie responsabilità o inerzie in qualità di comandante della polizia locale, nell’adozione di alcuni provvedimenti, quale ad esempio il PGTU, lasciando pensare al cittadino ignaro che ci siano “mie colpe” in merito.
A ben vedere, già in passato, ed esattamente il 30 marzo 2023, ebbi a chiarire per iscritto a mezzo pec all’ex Consigliera, in occasione di una sua richiesta di accesso agli atti, come il PGTU non fosse, nella maniera più assoluta, di mia competenza.
Per chiarezza riporto di seguito uno stralcio della stessa inviata a suo tempo: “In relazione al procedimento di approvazione del PGTU, quindi, la Polizia Locale non ha alcuna competenza e non svolge attività di nessun tipo, neanche di natura endoprocedimentale, essendo un documento di programmazione a contenuto generale squisitamente tecnico. Infatti, come naturalmente si conviene in casi del genere, la materia è devoluta appunto ad un settore specialistico, nel caso all’Area Pianificazione e Gestione del territorio”
Visto quanto sopra, viene da pensare, sperando vivamente di sbagliare, che la signora Sacco abbia quasi il piacere a voler colpire le persone, giusto per ottenere qualche “like”, tra l’altro in maniera dolosa e quindi con piana consapevolezza, posto che era stata resa edotta, qualora già non lo fosse, della completa estraneità dello scrivente sull’argomento.
Altro addebito gratuito risulta poi l’affermazione circa la criminalità e l’insicurezza generalizzata e su una ipotetica mia inutilità, quando, dati alla mano, dal mio arrivo le attività operative del Corpo di polizia locale sono state ampliate a 360° ed hanno portato a numerosi riscontri in tema di sicurezza urbana e di polizia giudiziaria, tra l’altro con l’estensione orario del servizio che ad oggi si protrae anche fino alle 3 della notte a differenza del passato quanto le attività cessavano quasi sempre alle 20.
Infine, l’ho trovato quasi scontato, ha voluto riprendere il suo “cavallo di battaglia elettorale”, ossia il rilevatore di velocità di strada Fontaneto, invocando la famosa “autotutela”, come se fosse una prerogativa del Comandante della polizia locale. Tra l’altro, già durante una seduta di Consiglio Comunale, la signora Sacco, a gran voce, ingenerando false speranze tra i cittadini sanzionati, chiedeva di farne un largo uso e già in quell’occasione erano stati enunciati, all’intera assise, i motivi per i quali non si sarebbe potuto adottare tale procedura.
A beneficio del lettore, infatti, occorre ricordare che, all’organo accertatore non è concessa, dall’ordinamento, alcuna possibilità di intervento su procedimenti avviati, se non nei casi stabiliti puntualmente dagli artt. 203 e ss. dal codice della strada, non rinvenibili nel caso di specie. Lo stesso Ministero dell’Interno, il quale coordina a livello nazionale i servizi di polizia stradale da chiunque espletati, con propria circolare n. 66/1995, specifica in maniera lapalissiana: “una volta che il verbale di violazione è perfezionato esce dalla disponibilità tanto dell’Agente accertatore quanto dell’Ufficio a cui questo appartiene.
Pertanto in nessun caso il Comando o l’ufficio procedente può disporre direttamente l’archiviazione dei verbali elevati dai propri agenti, nemmeno qualora emerga l’insussistenza dell’ipotesi di illecito amministrativo o vengano constatati vizi del procedimento.”
Chiaramente anche sui verbali relativi alla mancata comunicazione dei dati del conducente, essendo un automatismo previsto dal codice, rispetto alla sanzione principale, nulla di discrezionale è concesso. Quindi, anche volendolo fare, come avrei mai potuto adottare provvedimenti del genere? A terminare su una cosa mi sento sereno, ossia di aver espletato le mie funzioni nel solo interesse pubblico, con trasparenza e soprattutto SENZA OMBRE, sacrificando spesso giornate non dovute alla Città di Chieri, che mi onoro di aver servito, con il massimo impegno ed onestà.”
Così il Dottor Luigi Vella – Comandante di Polizia Locale, risponde alle affermazioni di Rachele Sacco contenute in un comunicato pubblicato due giorni fa da 100torri.