Chieri. “Controllo del vicinato? Tante cose non sono chiare…”
FURGIUELE (CHIERI NEL CUORE): “L’ASSESSORE CARILLO SPIEGHI MEGLIO IL PROVVEDIMENTO”
“Abbiamo appreso da un articolo di giornale che il Comune di Chieri a mezzo dell’Assessore competente Biagio Carillo ha intenzione di adottare il provvedimento denominato “CONTROLLO DEL VICINATO”. Premesso che non abbiamo nulla in contrario quando si parla di provvedimenti atti a potenziare la sicurezza del Cittadino, tuttavia leggendo l’articolo si possono evidenziare aspetti poco chiari.
Il primo riguarda i cosiddetti “referenti”( referenti di chi?) o meglio sarebbero da definire piuttosto coordinatori dei gruppi di vicinato.
Nell’articolo l’Assessore dichiara: “individueremo dei referenti”. Chi sarà ad individuare un “referente”? Dovrebbero innanzitutto essere costituiti i 12 gruppi che individuano ognuno un coordinatore che verrà proposto alla Commissione competente, allora davvero si identifica una valenza marcatamente spontanea ; se invece ad individuare i coordinatori sarà questa Amministrazione a mezzo dell’Assessore allora potrebbe identificarsi una valenza politica.
Ancora….in base a quali requisiti verrà identificato un coordinatore e a chi farà capo? Si può rilevare che da Regolamento del Consiglio comunale di Chieri esiste una Commissione consiliare denominata “Osservatorio sulla Sicurezza” che è partecipata, oltre che dalle Forze dell’Ordine e diversi soggetti del terzo settore, anche dai Consiglieri sia di maggioranza che di minoranza.
La Giunta, organo esecutivo, non è un organo politico sovrano ma di nomina. Il coordinatore di ogni gruppo di vicinato, a nostro avviso, dovrebbe relazionarsi dal punto di vista istituzionale con la Commissione competente (che quindi dovrebbe essere convocata con cadenza almeno settimanale) non con l’Assessore.
Ancora….Quali sono i parametri in base ai quali si allertano le Forze dell’Ordine magari in quel momento impegnate in operazioni più urgenti? Chi stabilisce se una segnalazione è davvero degna di nota oppure è solo un falso allarme? Il rischio potrebbe essere quello di sottrarre unità dal territorio per segnalazioni infondate.
A fronte di tutto questo, che a nostro avviso risulta davvero poco chiaro, auspichiamo che l’Assessore spieghi con maggiore cura e attenzione questo provvedimento che, se ben attuato, potrebbe rappresentare un valore aggiunto alla Città ma se mal gestito potrebbe essere invece un boomerang generante confusione e diversi procurati allarmi”
Così in una nota, Luigi Furgiuele(Chieri nel Cuore)