PIEMONTE ARTE: LUISA RABBIA A PAVAROLO, THEO GALLINO, TEGI CANFARI, PORTA, MOLINARI, ARTE TOTALE, METAL SOUNDZ…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

PAVAROLO. THE BEGINNING. LE OPERE DI LUISA RABBIA

a cura di David Dixon e Archivio Casorati

in collaborazione con Collezione Maramotti, Reggio Emilia, Collezione Francesca Lavazza, Torino, Peter Blum Gallery, New York, Galleria Giorgio Persano, Torino

Terzo appuntamento del progetto GRAND TOUR – Viaggio tra le collezioni italiane

28 settembre – 10 novembre 2024

OPENING | sabato 28 settembre, ore 16,30

Studio Museo Felice Casorati

Via del Rubino 9, Pavarolo (To)

www.pavarolo.casorati.net | www.comune.pavarolo.to.it

Luisa Rabbia

Apre sabato 28 settembre, con inaugurazione dalle 16,30, aperta al pubblico, “The Beginning” la nuova mostra allo Studio Museo Felice Casorati di Pavarolo – terzo appuntamento del progetto Grand Tour-Viaggio tra le collezioni italiane – esposizione che mette in dialogo la produzione dell’artista Luisa Rabbia con le opere di Huma Bhabha, Ross Bleckner, Gianni Caravaggio, Mario Diacono, Jason Dodge, Scott Grodesky, Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Claudio Parmiggiani e Beatrice Pediconi.

The Beginning, a cura di David Dixon e Archivio Casorati, realizzata dal Comune di Pavarolo e dall’Archivio Casorati in collaborazione con Collezione Maramotti (Reggio Emilia), Collezione Francesca Lavazza (Torino), Peter Blum Gallery (New York), e Galleria Giorgio Persano (Torino).

L’esposizione si sviluppa in tre sedi, lo spazio museale dello Studio Museo Felice Casorati, un’area della Casa Casorati a Pavarolo e uno spazio espositivo sotto la torre campanaria di Pavarolo e sarà visitabile fino al 10 novembre, ogni sabato e domenica dalle 15 alle 18, a ingresso libero.

La mostra ha preso forma a partire da due importanti dipinti di Luisa Rabbia, NorthEastSouthWest (2014, Collezione Maramotti) e Birth (2017, Collezione Francesca Lavazza), a partire dai quali sono state selezionate opere di artisti internazionali storici e contemporanei provenienti dalla Collezione Maramotti (Reggio Emilia), scelti con l’obiettivo di evocare e amplificare la dimensione cosmica e la riflessione sul concetto di origine, apparizione e direzione espressa nelle opere dell’artista secondo una visione multiforme, dal terrestre al celeste. Il titolo, The Beginning, rimanda in parte al territorio torinese quale luogo di origine di Luisa Rabbia, che dal 2000 vive e lavora a New York.

Se il lavoro di Rabbia stabilisce il tono della mostra, questa disposizione insolita degli spazi espositivi ne definisce il ritmo: lo spettatore è invitato a scegliere il luogo da cui iniziare a visitare l’esposizione perché non esiste un unico inizio ma tanti inizi possibili: dal giardino, in connessione con la natura e i desideri cosmici; dalla torre campanaria, in una stanza simile a un grembo; dallo studio di Casorati, (lo studio dell’artista), inteso come luogo di rinnovamento e scoperta. Il visitatore intraprende un viaggio fisico e concettuale tra gli spazi e i dilemmi che le opere collettivamente sollevano.

L’esposizione si inserisce nel progetto Grand Tour-Viaggio tra le collezioni italiane, ideato dallo Studio Museo Felice Casorati, che intende mettere in dialogo opere provenienti da diverse collezioni all’interno degli spazi fortemente connotati e vissuti da Felice Casorati, come il suo studio e la sua casa a Pavarolo.

Le prime due edizioni hanno visto la collaborazione con la Collezione Giuseppe Iannaccone di Milano in un confronto tra Antonietta Raphael, Cindy Sherman e Kiki Smith sul tema dell’autoritratto femminile (2022), e con un progetto di dialogo tra opere di Scipione e una serie di artisti delle generazioni successive, dedicato al tema della visionarietà, nel 2023.

In occasione della mostra, inoltre, Studio Museo Felice Casorati riattiva il progetto Emporium Project che espande le attività del museo anche fuori dai suoi spazi espositivi con alcune residenze artistiche a cura di Francesca Solero. Dopo Hilario Isola (2018), Julie Polidoro e Gosia Turzeniecka (2019), Manuele Cerutti e Francesca Ferreri (2020), anche Luisa Rabbia torna nei suoi luoghi d’origine per una residenza che si concretizza nella realizzazione delle opere esposte nella torre campanaria.

29 settembre – 10 novembre 2024

Studio Museo Felice Casorati | Via del Rubino 9,  Pavarolo (To) – Casa Casorati | via Maestra 31, Pavarolo (To) – Torre campanaria | via Maestra 2, Pavarolo (To) 

La mostra resterà aperta ogni sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.00

Per gruppi e scuole è possibile prenotare visite su appuntamento: turismo@comune.pavarolo.to.it

 

VILLANOVA D’ASTI. TESORI DAL PASSATO. MOSTRA DI ACQUERELLI SUI FOSSILI ASTIGIANI DI FLORIANA PORTA

L’Ex Confraternita dei Batù di Villanova d’Asti ospiterà, dal 4 al 24 ottobre 2024, la mostra dell’artista Floriana Porta intitolata “Tesori dal passato”: un’interessante fusione tra l’esperienza pittorica e il contesto paleontologico-naturalistico astigiano. Questo incontro di mondi apparentemente distanti creerà un dialogo affascinante e stimolante per i visitatori.

La mostra, patrocinata dal Comune di Villanova d’Asti, verrà inaugurata sabato 5 ottobre 2024 alle ore 18. Interverranno le massime autorità comunali – Roberto Peretti, sindaco di Villanova d’Asti e Daniela Giudici, Assessora alla Cultura – e Graziano Delmastro e Alessandra Fassio, rispettivamente direttore e responsabile della didattica del Parco e Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano. L’Ente tutela e valorizza le risorse naturali del territorio, promuovendo la biodiversità e la diffusione dell’educazione ambientale.

Saranno presenti anche diversi sindaci astigiani.

 

 

IL CHIERESE THEO GALLINO ALLA FIERA D’ARTE CONTEMPORANEA DI BELGIOIOSO

L’artista chierese è tra i protagonisti della prima edizione della Fiera d’Arte Contemporanea al Castello di Belgioioso (Pavia), in programma sabato 28 e domenica 29 settembre (orario 10-19,30)

 

MOSTRA DI ANGELO MOLINARI ALLA “MEB” DI BORGOMANERO

Lo scorso sabato 14 settembre ’24 è stata inaugurata a Borgomanero, presso la MEB Arte Studio (via San Giovanni 26), la mostra “Angelo Molinari – l’inizio non è mai dove si pensa”, a cura di Marco Emilio Bertona e con catalogo e testo di Lorella Giudici, mostra che continuerà fino al prossimo 9 novembre.

Con questa rassegna personale la MEB Arte Studio riprende la sua attività espositiva dopo la pausa estiva. La mostra è dedicata agli ultimi lavori dell’artista Angelo Molinari. Si tratta di lavori realizzati attraverso la stratificazione e la sovrapposizione di fogli in PVC e carte, che, attraverso l’uso del colore, realizzano un connubio intenso nelle singole opere. Con il PVC, ovvero un foglio plastico trasparente che conferisce luminosità, ma anche tridimensionalità alle composizioni, l’artista usa il suo pennello: sulla carta, ma anche su strati sovrapposti di PVC.

E’ questa la seconda mostra che la MEB Arte Studio dedica ad Angelo Molinari, dopo la sua prima personale tenutasi nel 2021.

Come scrive Lorella Giudici nel suo testo a corredo del catalogo della mostra: “…Molinari è stato capace di trovare una propria dimensione coniugando i segni di quello che Renato Birolli aveva definito come ‘informale caldo’, cioè viscerale, introspettivo, con il gesto che arriva dall’Oriente, modulato dal ritmo della natura, controllato dal pensiero e dal tempo e a quel punto razionalità ed emozione sono uniti nello stesso destino”.

Angelo Molinari è nato ad Ameno (NO) nel 1956, dove tuttora vive e lavora. Ha compiuto gli studi artistici presso l’Istituto Statale d’Arte di Venezia e l’Accademia di Belle Arti di Urbino. All’Accademia ha incontrato il maestro cinese Hsiao Chin, che lo avvicina alla pittura orientale. Nel 1986 si reca in Cina e successivamente in Giappone. Ad Urbino segue anche i maestri Elio Marchigiani e Omar Galliani. La sua pittura ha utilizzato vari linguaggi visuali, dalla fotografia alla foto-riproduzione con interventi pittorici, arrivando quindi alle ricerche astratto-gestuali (nelle foto opere dell’artista). Ha esposto le sue opere in numerose mostre sia personali che collettive, in Italia e all’estero. Nel 1990 espone alla Galleria Spriano di Omegna. Dal 2000 decora ceramiche nel laboratorio San Giorgio di Albisola Mare.

Enzo De Paoli

 

ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA GLI ARTISTI DI ARTE TOTALE

Accompagnata da un pregevole catalogo è aperta sino 12 ottobre la mostra collettiva “DIALEKTIKE’. KRONOS-KAIROS”, ospitata nelle sale della Fondazione Giorgio Amendola/Associazione Lucana Carlo Levi, in via Tollegno 52 a Torino.

Promossa e organizzata dall’Associazione Artistico-Culturale “Arte Totale”, presieduta da Mario D’Amato, presenta opere di 31 artisti tra ricerca e pagine pittoriche, grafica e fotografia, composizioni con materiali vari e scultura, in una sorta di itinerario che appare come un vero e proprio laboratorio – sottolinea Prospero Cerabona, Presidente della Fondazione Amendola – dove “il sincretismo dei linguaggi, la sperimentazione e il confronto dialettico trovano un terreno fertile”.

Un cammino che, in questa occasione espositiva, ha coinvolto Stefano Greco “Ideazione e direzione Artistica”, Marco D’Amato e Mirco Saletti “Progetto grafico e impaginazione”, Alberto Drogo “Allestimento della mostra” e Paola Malato per la “Diffusione dell’evento” che si può visitare dal lunedì al venerdì 9,30-12,30/15,30-19, sabato 9,30-12,30. info@fondazioneamendola.it.

I percorsi dell’arte possono condurre a una visione in cui “Liberandoci dai ritmi della produzione, dell’accumulo e del profitto potremmo riconquistare il senso più naturale dell’esistenza” (Stefano Greco), mentre “L’ineluttabilità del Tempo” (Mario D’Amato)caratterizza e segna le interpretazioni che esprimono questo appuntamento con la cultura visiva contemporanea. (A. Mis.)

 

L’artista chierese Tegi Canfari partecipa alla mostra “Dialettica e dualismo” alla Fondazione Amendola di Torino con l’opera ‘Fiori di ghaiccio’. (foto di Angelo Dicorato)

 

 

 

ACQUI TERME. UMBERTO MATROIANNI, ENNIO MORLOTTI: GRAFICA

 

LEINI’. MODULOVENTISEI, MOSTRA “METAL SOUNDZ”

28/29 SETTEMBRE 2024

MODULOVENTISEI

Via Santorre di Santarosa, 25

Leinì (Torino)

Sabato 28 SETTEMBRE H 18/22

Domenica 29 SETTEMBRE H 11/17

Moduloventisei ospita Metal Soundz, un progetto in collaborazione con Olga Gambari e Marco Enrico Giacomelli che vede la partecipazione di 22 artiste e artisti:

SALVATORE ASTORE / MAURA BANFO / SILVIA BECCARIA / NICOLA BOLLA / DOMENICO BORRELLI / ANDREA BOUQUET / JESSICA CARROLL / DANIELE GALLIANO / PAOLO GRASSINO / PAOLO LEONARDO / MAGDA_T_HOME / CRISTINA MANDELLI / DOMENICO ANTONIO MANCINI / BARTOLOMEO MIGLIORE / SIMONE MUSSAT SARTOR / DARIO NEIRA / PIERLUIGI PUSOLE / FRANCESCO SENA / SAVERIO TODARO / MAURIZIO VETRUGNO / SALVATORE VIGIANO / WALTER VISENTIN

Una mostra diffusa che trasformerà l’officina di Pierfranco Giolito a Leinì in un’unica grande installazione per due giorni, sabato 28 settembre dalle 18 alle 22 e domenica 29 dalle 11 alle 17, al mattino alle 11 con una “Colazione d’Arte” condotta da Marzia Capannolo: Di ferro e di fuoco. L’Arte di forgiare l’Arte.

COSTIGLIOLE. FRANCESCO PREVERINO. “L’AFFIORARE DEI RICORDI”

CARIGNANO. MOSTRA PERSONALE DI LUIGI ARGENTERO

AL SACRO MONTE DI CREA LE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

Sabato 28 e domenica 29 settembre aperture straordinarie e visite guidate

Sabato 28 e domenica 29 settembre al Sacro Monte di Crea, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, sono previsti diversi appuntamenti organizzati dall’Ente di gestione dei Sacri Monti in collaborazione con il Santuario Diocesano «Madonna di Crea», il Museo Civico di Casale Monferrato e l’Associazione OperO che gestisce il MiCeM (Museo dei minatori e delle miniere del cemento del Monferrato Casalese); info 338.1369446.

Sabato 28 alle 22, con l’evento «Il martirio di notte», al Sacro Monte di Crea viene proposta l’apertura straordinaria della Cappella I dedicata al «Martirio di Sant’Eusebio»; partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria a info.crea@sacri-monti.com, ritrovo presso l’Ufficio Turistico alle 21.45, consigliato portare con sé una torcia elettrica.

Domenica 29 sono invece in programma tre appuntamenti legati dal filo conduttore «Bistolfi e l’allievo prediletto. Materiali e tecniche in evoluzione (dall’utilizzo del gesso alla sperimentazione dell’uso del cemento nelle opere d’arte)». Al MiCeM (via Rivara 5, Ozzano Monferrato), dalle 15 alle 18, i visitatori potranno scoprire la bellezza dell’utilizzo creativo di un materiale da molti considerato un freddo strumento di costruzione e molto spesso disprezzato: il cemento, pietra artificiale con la quale scultori di grande maestria hanno realizzato opere che hanno arricchito il patrimonio artistico del nostro paese con statue, fregi, decorazioni. Si parlerà di Guido Capra, allievo del Bistolfi, e di due sue opere presenti ad Ozzano: il Monumento ai Caduti, in piazza della Stazione, e la Tomba Simonetti nel Cimitero comunale. La visita è gratuita.

Al Sacro Monte di Crea, con appuntamento sul piazzale del santuario alle 15, i visitatori verranno accompagnati sulle orme del Bistolfi e del Capra visitando le opere principali: «La Salita al Calvario» del Bistolfi, «La Natività di Gesù» e il «Sepolcreto» per il Capra, con cenni su diversi restauri compiuti in altre cappelle del Sacro Monte. La visita è gratuita con prenotazione al numero 338.1369446.

Il Museo Civico di Casale Monferrato (via Mameli 10) propone la visita alla Gipsoteca dedicata a Bistolfi e alla sala che ospita la recente straordinaria donazione di materiali inediti provenienti dalla famiglia dell’artista; apertura dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, per l’occasione biglietto ridotto a 4 euro.

PIEMONTE ARTISTICO. 67^ ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE

CASALE MONFERRATO. “LA FORTUNA DI BERNARDINO LANINO TRA REPLICHE E COPIE”.

B. Lanino – Lapidazione di Santo Stefano

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio promosse dal Ministero della Cultura, sabato 28 settembre alle ore 15.30 il Museo Civico di Casale Monferrato in collaborazione con la Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C. presenterà l’iniziativa “La fortuna di Bernardino Lanino tra repliche e copie”.

Il Museo casalese si arricchisce di una nuova opera raffigurante La lapidazione di Santo Stefano uscita dalla bottega di Bernardino Lanino, copia di un originale perduto, di proprietà di Banca Patrimoni Sella & C. Dopo essere stata esposta nei Musei di Biella e Vercelli, l’opera è stata concessa in deposito per un anno a Casale Monferrato ed è stata inserita nel percorso di visita della Pinacoteca accanto alla copia dell’Adorazione dei Pastori di Bernardino Lanino, già presente nelle collezioni museali.

L’iniziativa porterà ad approfondire i temi legati al fenomeno delle copie e delle repliche di opere cinquecentesche sul territorio piemontese con particolare attenzione alla fortuna di Bernadino Lanino e della sua bottega: un’iniziativa utile per ricostruire e approfondire vicende poco note della storia dell’arte piemontese del secondo Cinquecento.

La conferenza di presentazione si terrà presso la Sala Lunette del Museo Civico di Casale Monferrato, dove interverrà, dopo il saluto delle autorità, Daniela Magnetti, direttore artistico di Banca Patrimoni Sella & C. Al termine dell’introduzione, seguirà una visita guidata alle opere.

L’allestimento temporaneo sarà a disposizione dei visitatori, dal 28 settembre 2024, all’interno del percorso museale con i consueti orari di apertura.

Info:

Museo Civico e Gipsoteca Leonardo Bistolfi

Ex Convento di Santa Croce

Via Cavour, 5

tel 0142 444309 – 249

museo@comune.casale-monferrato.al.it

 

BEINASCO. “GRAFFIANTE BELLEZZA”, MOSTRA PERSONALE DI DOMENICO BENINATI

ALBA: DOMENICA 29 SETTEMBRE S’INAUGURA LA MOSTRA “LA NOVELLA DEGLI SCACCHI – VIS À VIS DE RIEN – GUSTAV MAHLER/CESARE PAVESE”

Domenica 29 settembre 2024 alle ore 18.30 nel Coro della Chiesa di Santa Maria Maddalena (via Vittorio Emanuele II, 19) si inaugura la mostra ad ingresso libero “La novella degli scacchi – vis à vis de rien – Gustav Mahler/Cesare Pavese”.

L’esposizione, organizzata dal Comune di Alba, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, è a cura dell’associazione In Poetica e dell’architetto Alessandra Morra.

Il progetto espositivo è incentrato sulle figure di Gustav Mahler e di Cesare Pavese e punta a sottolineare le affinità esistenti fra questi due grandi personaggi unendoli a una serie di altri fondamentali protagonisti del passaggio fra Ottocento e Novecento.

Mahler muore a inizio ‘900, nel 1911, Pavese nasce a inizio ‘900, nel 1908: dove finisce uno, inizia l’altro. Entrambi sono stati degli innovatori e dei rinnovatori, ciascuno nel proprio ambito; entrambi hanno lasciato un’impronta indelebile nel panorama culturale, musicale e letterario.

Mahler e Pavese sono due figure “ponte”, che hanno traghettato, ognuna nel proprio campo, i valori dei primi anni del ‘900 verso un nuovo mondo; che si sono interrogati sull’uomo e sulla sua esistenza e che hanno cambiato con il loro contributo il mondo della musica e quello della letteratura. Entrambi hanno portato avanti un incessante lavoro di approfondimento e scandagliamento dell’essere umano che hanno poi saputo così bene trasformare rispettivamente in musica e parole.

L’allestimento nel Coro della Maddalena offre una serie di suggestioni visive che raccontano le analogie fra Mahler e Pavese facendoli dialogare tra loro e ponendoli al centro di una grande scacchiera.

La mostra resta aperta fino a domenica 3 novembre 2024.

Orari: sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00.

Tutte le domeniche di apertura, alle ore 15.00, la curatrice della mostra, arch. Alessandra Morra, offre una visita guidata storico-architettonica della Chiesa della Maddalena, progettata da Bernardo Vittone e, a seguire, un racconto dell’esposizione.

Per informazioni: cultura@comune.alba.cn.it – tel. 0173 292464.

 

PORTACOMARO. ART EXHIBITION, SEGNALI MISTERIOSI

CHIERI. ALLA LIBRERIA DELL’ARCO “COME L’ACQUA CHE SCORRE”. TEGI CANFARI E I SUOI GIOVANI ALLIEVI

27 settembre -31 ottobre 2024

Inaugurazione : venerdi 27 settembre ore 18 – 19,30

Tegi Canfari Morgari  nasce a Torino nel 1946. Si diploma in scultura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Vive e lavora Chieri, si dedica per parecchi anni all’insegnamento organizzando mostre e partecipando a Simposi  in Italia e all’estero.. Sue opere figurano in Fondazioni e Musei.

Contatti: tegicanfari2@yahoo.it

www.enciclopediarteitaliana, Ponte per l’Arte.

Gli allievi:

Alexandra TRIMURUC

Allegra      CARPENITO

Anita         GUERRISI

Giulia        GUERRISI

Irene          MARIOTTI

Elena         GANDINI

Sabrina      DASCAL

Samuele    FINOTTO

 

 

 

TINA MODOTTI E MIMMO JODICE. DUE GRANDI MAESTRI DELLA FOTOGRAFIA IN MOSTRA A CAMERA

Dal 16 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025

Una fotografia di Tina Modotti

Sono in arrivo due nuove mostre. Dopo Margaret Bourke-White e Bar Stories on Camera, dal 16 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025, vi aspettano a CAMERA altri due grandi protagonisti della fotografia: Tina Modotti e Mimmo Jodice.

Tra un mese nelle sale espositive, scopriremo una delle grandi fotografe del Novecento con la mostra Tina Modotti. L’opera, a cura di Riccardo Costantini, promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e realizzata in collaborazione con Cinemazero.

Dopo il successo della prima tappa a Palazzo Roverella di Rovigo, continua a Torino il ricchissimo viaggio nell’opera della fotografa nata a Udine, emigrata negli Stati Uniti e successivamente in Messico, da dove è stata esiliata, migrando ancora in Germania, Russia, Spagna. Attraverso 300 opere, la mostra ci racconterà la poliedricità, le peculiarità artistiche, l’indole curiosa, partecipe e libera di Tina Modotti che, in una breve ma intensa carriera, è riuscita a catturare l’intensità e i contrasti dei tanti mondi che ha attraversato.

Nelle stesse date, dal 16 ottobre al 2 febbraio, la Project Room di CAMERA ospiterà Mimmo Jodice. Oasi. Curata da Walter Guadagnini con Barbara Bergaglio, in collaborazione con Fondazione Zegna, la mostra presenta per la prima volta 40 immagini realizzate dal fotografo napoletano tra la primavera e l’inverno del 2008, per una committenza ricevuta dalla Fondazione. Uno straordinario corpus all’interno del quale è possibile ritrovare tutta la poetica di Jodice, la sua capacità di trasformare gli elementi della realtà, naturali o artificiali, paesaggi o interni, piante o macchinari industriali, in visioni metafisiche, sospese nel tempo e nello spazio.

 

A FORTE DEI MARMI 24 PREZIOSI REPERTI DAL MUSEO EGIZIO

“Gli Egizi e i doni del Nilo” al Fortino a cura della Fondazione Bertelli

La storia millenaria dell’antico Egitto in mostra a Forte dei Marmi (LU), attraverso 24 preziosi reperti provenienti dal Museo Egizio di Torino. Unica esposizione organizzata in spazi esterni al Museo nell’anno del bicentenario, la mostra aperta il 1° agosto 2024 è visitabile fino al al 2 febbraio 2025 al Fortino Leopoldo .

“Gli Egizi e i doni del Nilo” nasce dal rapporto instaurato dalla Fondazione Villa Bertelli e dal Comune di Forte dei Marmi con il Museo Egizio, settimo museo più visitato in Italia e seconda realtà nel mondo dedicata alla civiltà nilotica, che quest’anno celebra il suo bicentenario con un ricco programma di iniziative, di cui anche la mostra di Forte dei Marmi fa parte.

Residenti e turisti possono approfondire le arti, le tecniche, le professioni e i materiali utilizzati della grande civiltà sviluppatasi sulle rive del Nilo. Un percorso di visita pensato per tutti – adulti, famiglie, bambini e ragazzi – con visite guidate e laboratori didattici riservati alle scuole di ogni ordine e grado.

“Gli Egizi e i doni del Nilo” propone un viaggio nel tempo, dall’Epoca Predinastica (3900 – 3300 a.C.) all’età greco-romana (332 a.C. – 395 d.C.), attraverso vasi, stele, maschere, amuleti e papiri: reperti di grande valore provenienti dai depositi del Museo (l’Egizio custodisce 40mila oggetti, di cui 12mila in esposizione), pertanto normalmente non visibili al pubblico e, in alcuni casi, mai esposti prima.

Immagine guida dell’esposizione è una maschera funeraria di età romana (30 a.C. – 395 d.C.) proveniente da Assiut: una riproduzione idealizzata del volto del defunto, realizzata in cartonnage (materiale simile alla cartapesta) e destinata alla protezione magica della mummia.

 

ACCADEMIA ALBERTINA. “MOSTRA “LIZORI. SEGNI E DIALOGHI”

27 settembre – 29 ottobre 2024 – Accademia Albertina di Belle Arti – Torino

L’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ospiterà dal 27 settembre 2024 la mostra “Lizori. Segni e Dialoghi” organizzata dalla Fondazione Antonio Meneghetti. L’inaugurazione, aperta a tutti, è prevista alle ore 17:30 presso il Salone d’Onore, ingresso Via Accademia Albertina 6.

“LIZORI. Segni e Dialoghi” propone una riflessione artistica e metodologica sulla rigenerazione dei borghi storici: il caso studio di Lizori, borgo medievale dell’Umbria in totale stato di abbandono, poi protagonista di un totale recupero conservativo, dimostra come la storia possa essere preservata attraverso l’innovazione. L’esposizione include opere d’arte, tavole, modelli fisici e digitali, video e libri scientifici, offrendo una narrazione multidisciplinare tra architettura, paesaggio e arte. L’obiettivo della mostra è esplorare il rapporto tra segni architettonici, paesaggistici e artistici, stimolando il dialogo tra tradizione e innovazione.

Tra i protagonisti figurano maestri del disegno, artisti e ricercatori sul tema della rappresentazione architettonica, che hanno contribuito con oltre 100 opere al percorso espositivo: Franco Purini, accademico e protagonista del dibattito culturale dell’architettura disegnata, Gian Piero Frassinelli, ultimo architetto del famoso Superstudio, Ruggero Lenci, ordinario di composizione architettonica alla “Sapienza”, Stefano Bertocci e Sandro Parrinello, ordinari di disegno all’Università di Firenze, Emanuele Chiavoni, acquarellista e ordinario di disegno della “Sapienza”, Valerio Morabito, docente di architettura del paesaggio all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Raffaele Federici, pittore e docente di sociologia dell’Ateneo di Perugia, Infine Elisabetta Silvestri e Elisa De Santis pittrici umbre, Fausta d’Ubaldo, romana e legata alla scuola di Pedro Cano, Fabrizio Ciappina, architetto messinese con dottorato in campo architettonico, Claudio Patanè, architetto catanese con dottorato nell’ambito rappresentativo.

La mostra sarà inaugurata con i saluti istituzionali del Presidente Paola Gribaudo e del Direttore Salvatore Bitonti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e dal Presidente Pamela Bernabei della Fondazione di Ricerca Scientifica e Umanistica Antonio Meneghetti.

Orari di visita: sabato e la domenica dalle 10.00 alle 18.00, ingresso dalla Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Via Accademia 8.

Durante la settimana, è possibile prenotare visite per gruppi scrivendo a: comunicazione@albertina.academy

 

GIAVENO. MOSTRA FOTOGRAFICA PER I 50 ANNI DEL CENTRO INFORMAZIONE BUDDHISMO

La celebrazione del cinquantenario del Centro informazione buddhismo di Giaveno si terrà sabato 28 settembre alla presenza di diverse autorità civili e religiose. Oltre al convegno è prevista la mostra fotografica ‘L’Oriente fotografato da Alessandri’ presso la Sala degli Artisti adiacente al museo stesso. Saranno esposte per due giorni le fotografie scattate dal pittore Alessandri durante i suoi viaggi in Nepal e Tibet. Gli scenari esotici  visti  tra gli anni sessanta e novanta furono una fonte di ispirazione per moltissimi dipinti.

Tale mostra temporanea, oltre a collegarsi con il cinquantesimo del Centro informazione buddhismo di Giaveno, è stata inserita tra gli eventi programmati per le GEP (le giornate europee del patrimonio). Compare infatti sul sito del MIC.

https://cultura.gov.it/evento/loriente-fotografato-da-alessandri

 

DIANO D’ALBA. PRESENTAZIONE PROGETTO “RESTE’: PERCORSI ED ESPERIENZE D’ARTE CONTEMPORANEA NELLE LANGHE”