NON C’E’ PACE PER IL TEST DI MEDICINA
Meno candidati e più polemiche. Anche a Torino e a Novara
Anche per quest’anno non c’è pace per il test di medicina.
Gli iscritti a Torino per la prova di maggio erano 2469, per la prova di luglio si sono presentati molti meno candidati e per l’esattezza 1796; i posti disponibili a Torino 442, somma che vede già dedotta la quota riservata ai cd. Quartini.
Per il Piemonte Orientale i candidati che si sono presentati a luglio sono stati 741; i posti disponibili 183 (sempre dedotta la quota riservata ai quartini).
Ma fin da subito, finita la prova di maggio, sono scoppiate le polemiche in quanto ben 638 candidati già al termine di tale prova avevano conseguito il punteggio massimo, diventati 889 con la prova di luglio; a fronte di numeri ben più contenuti degli anni precedenti (1 solo nel 2022).
La banca dati pubblica da sola non pare sia in grado di giustificare questi risultati. Si alzano forti i dubbi sia sulla correttezza concettuale che sulla correttezza metodologica del test.
Sul punto l’avv. Monica Pelissero precisa : “ I profili di illegittimità del concorso anche quest’anno parrebbero molteplici: la graduatoria riservata ai
quartini; scarsi controlli nelle sedi, domande errate, sottodimensionamento dei posti disponibili.” Si può presentare ricorso al Tar entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria e competente è il Tar del Lazio.
L’avv. Michele Bonetti di Roma incalza e puntualizza: “Occorre tutelare i propri diritti, il test di ammissione a medicina continua a rappresentare un traguardo ambito da molti studenti, le cui speranze non possono essere così deluse.” Da anni il legale si batte per la tutela del diritto allo studio.