PIEMONTE ARTE: I TACCUINI DI BISTOLFI, PINO TORINESE,PALAZZO PERRONE, PREVERINO, GIORNATA DEL CONTEWMPORANEO, CASA ZEGNA, BAROLA, DRONERO, LEOCATA…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

CASALE MONFERRATO. CONCLUSI I RESTAURI PER VENTICINQUE TACCUINI DI LEONARDO BISTOLFI

Schizzo della strada d’approccio a Casa Carducci, Bologna, 1908 matita su carta iscrizione e data in basso a destra Taccuino 26

La Gipsoteca di Casale Monferrato ha portato a termine le operazioni di restauro di venticinque taccuini del maestro simbolista Leonardo Bistolfi realizzate grazie al contributo della Regione Piemonte nell’ambito della L.R. 11/2018 – Contributi per attività di Conservazione, descrizione, catalogazione e digitalizzazione di archivi e patrimonio documentale di interesse culturale, a cui si è aggiunto un cofinanziamento della Città di Casale Monferrato con fondi propri.

Il nucleo di taccuini, rientrati nei locali del museo casalese dal Laboratorio torinese specializzato in recupero di manufatti cartacei Soseishi, fanno parte di un corpus di trentacinque opuscoli, acquisiti dal Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi in seguito alla donazione di Vanda Martelli Bistolfi nel 2021.

I taccuini – tutti tranne uno – sono di dimensioni tascabili e accompagnavano ovunque lo scultore durante i numerosi spostamenti e nel corso di tutta la vita. In essi si possono leggere promemoria, appunti, bozze di lettere, articoli o contratti, oltre a numerosissimi disegni e bozzetti preparatori, eseguiti con varie tecniche: alcuni appena tracciati, altri rifiniti nei particolari.

Inoltre “…osservando i taccuini, – osserva Sandra Berresford, curatrice dell’Archivio Bistolfi – possiamo seguire le fasi dell’ideazione di alcuni dei suoi monumenti più famosi (la Sfinge per la famiglia Pansa di Cuneo le Spose della Morte per la Cappella Vochieri, il Monumento equestre a Vittorio Emanuele II di Roma, il Monumento a Carducci di Bologna ecc.)” che prosegue “Le pagine ci forniscono vere e proprie testimonianze di una mente d’inarrestabile creatività, riflessa anche nel tratto dell’artista, con una linea sempre decisa, che si dipana sulle pagine, a volte senza soluzione di continuità”.

Il Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi, in occasione di questa poderosa operazione di restauro, ha inoltre aderito alla piattaforma regionale Mèmora al fine di realizzare una campagna di catalogazione e rendere fruibile online la diffusione di tale patrimonio che nel tempo è stato acquisito digitalmente, schedato, descritto, trascritto e indicizzato.

Il Sindaco di Casale Monferrato Emanuele Capra afferma: “Casale Monferrato è sempre più il punto di riferimento per gli studi bistolfiani, grazie al vasto corpus di opere e documenti custoditi nel Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi. L’attività di divulgazione e studio si accompagna a una necessario impegno nella conservazione e tutela dei numerosi e rilevanti materiali custoditi: grazie al prezioso contributo della Regione Piemonte si è potuto procedere con questa importante operazione di restauro dei taccuini pervenuti al Museo Civico per via della generosa donazione di Vanda Martelli Bistolfi”.

“RACCONTACI PINO ATTRAVERSO IL TEMPO E LE STAGIONI”

Il contest fotografico per il Calendario 2025 del Comune di Pino Torinese

Il Comune di Pino Torinese lancia il contest fotografico “Raccontaci PINO attraverso il tempo e le stagioni”, un’iniziativa aperta a tutti per contribuire alla realizzazione del Calendario 2025 del Comune. L’obiettivo è valorizzare e promuovere le caratteristiche di Pino Torinese attraverso la creatività dei partecipanti al contest, invitandoli a inviare immagini, anche scattate in passato, che raccontino la nostra cittadina attraverso le diverse stagioni e nel corso del tempo.

Il tema del contest è proprio questo: raccontare Pino attraverso il tempo e le stagioni, cogliendo paesaggi, scorci caratteristici, panorami mozzafiato, occasioni di incontro e momenti di comunità, monumenti o altri elementi che, a discrezione di ciascun partecipante, valorizzino il territorio di Pino Torinese.

Non è necessario essere fotografi esperti per partecipare: l’iniziativa è aperta a tutte le cittadine e a tutti i cittadini maggiorenni, residenti e non del Comune di Pino Torinese, ma anche ai più giovani, i quali possono inviare le loro fotografie tramite i genitori o tutori legali.

Per partecipare basta inviare una o più fotografie via email all’indirizzo raccontacipino@gmail.com entro il 20 ottobre 2024.

“Il nuovo contest fotografico è un’occasione per riscoprire Pino Torinese non solo per come appare oggi, ma anche per ciò che ha rappresentato nel passato – ha affermato la Sindaca Alessandra Tosi -. Il nostro territorio è una risorsa straordinaria che si manifesta in modo sempre nuovo attraverso le stagioni e le memorie passate. Con questo contest, invitiamo tutte e tutti a diventare protagonisti di questa narrazione visiva, riscoprendo e celebrando Pino Torinese da nuove prospettive.”

L’Assessora alla Cultura ed Eventi, Elisa Pagliasso, ha aggiunto: “Questo concorso è un modo creativo e partecipativo per coinvolgere la comunità nella valorizzazione del nostro patrimonio. Vogliamo che le cittadine e i cittadini raccontino, attraverso le loro foto, Pino Torinese e il suo ‘viaggio’ nelle stagioni e negli anni. In questo modo potrebbe crearsi un archivio fotografico costruito proprio insieme ai pinesi, che costituirebbe una vera e propria ricchezza culturale del nostro territorio.”

Il contest ha inizio venerdì 27 settembre e termina domenica 20 ottobre 2024.

Per maggiori informazioni, consultare il regolamento completo disponibile sul sito del Comune: https://comune.pinotorinese.to.it/novita/raccontaci-pino-attraverso-il-tempo-e-le-stagioni-2/

TORINO. IL 5, 6 e 12 OTTOBRE APRE AL PUBBLICO PALAZZO PERRONE SEDE DELLA FONDAZIONE CRT

Visite gratuite e senza prenotazione dalle ore 10 alle ore 18

 Nel weekend 5-6 ottobre e sabato 12 ottobre Fondazione CRT apre al pubblico le proprie porte: Palazzo Perrone di San Martino, in via XX Settembre 31 a Torino, sarà visitabile gratuitamente e senza prenotazione, dalle ore 10 alle ore 18. Questa opportunità rientra nel festival “è cultura!”, promossa da Abi e Acri per far scoprire i palazzi delle banche e delle fondazioni di origine bancaria.

Il percorso di visita – che partirà da via XX Settembre 31 – si snoderà attraverso le sale auliche del palazzo di origini tardo secentesche, poi rimodernato nel XVIII secolo: lo Scalone e il Salone d’Onore, la Sala del Consiglio di Indirizzo, la balconata con i simboli della città, della laboriosità e del risparmio, la Sala Presidenti, la Sala del Consiglio di Amministrazione.

Il palazzo, considerato dagli studiosi un unicum nel panorama dell’architettura e delle arti figurative della città, è la sede della Fondazione CRT dal 1991. In precedenza è stato dimora nobiliare, ospedale militare, sede dell’Ambasciata di Francia presso i Savoia fino all’Unità d’Italia e luogo di rappresentanza dell’antica Cassa di Risparmio di Torino.

COSTIGLIOLE. FRANCESCO PREVERINO. L’AFFIORARE DEI RICORDI

IL CASTELLO DI RIVOLI ALLA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea aderisce alla Ventesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI

 Sabato 12 ottobre 2024

ore 11.00–18.00 ingresso gratuito al Castello di Rivoli

ore 18.00–22.00 Museo dal Vivo ingresso a pagamento € 10

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea aderisce alla Ventesima Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.

Sabato 12 ottobre, dalle ore 11.00 alle ore 18.00, il pubblico potrà visitare gratuitamente il Castello di Rivoli, la Collezione e le mostre in corso, oltre che partecipare alle numerose iniziative organizzate per celebrare la Giornata. In linea con il tema della Ventesima Giornata del Contemporaneo, ovvero l’accessibilità nella sua accezione più ampia, il Museo propone attività specifiche all’insegna della massima inclusione.

La Ventesima Giornata del Contemporaneo di AMACI si avvale del sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, della collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e del patrocinio di Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Camera dei deputati, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, UPI – Unione Province d’Italia, ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani e ICOM Italia.

CASA ZEGNA. ATMOSFERICA. STAGIONI E TEMPERAMENTI: IL NUOVO PROGETTO DI REBECCA MOCCIA

a cura di Ilaria Bonacossa

La seconda attivazione del progetto con un nuovo allestimento da domenica 22 settembre a domenica 17 novembre 2024

Casa Zegna

Via Marconi, 23 – Trivero Valdilana (Biella)

La Fondazione Zegna presenta, da domenica 22 settembre a domenica 17 novembre 2024, la seconda attivazione con un nuovo allestimento del progetto inedito ATMOSFERICA. Stagioni e temperamenti, concepito appositamente per l’occasione dall’artista Rebecca Moccia (Napoli, 1992) negli spazi di Casa Zegna a Trivero Valdilana (Biella). La mostra, parte del percorso tra arte e natura portato avanti dalla Fondazione, ha inaugurato lo scorso 25 maggio con la prima fase “estiva” del progetto.

Seguendo il cambio delle stagioni, la nuova installazione ambientale di Rebecca Moccia propone un gruppo di opere di colori e tessuti che restituiscono un’inaspettata temperatura. Lo spazio, inaugurato a maggio con una serie inedita di opere dalle tonalità fredde e dalla trama leggera, si rinnova con un nuovo allestimento contraddistinto da materiali e colori caldi che riscaldano  l’ambiente e gli conferiscono un aspetto morbido e accogliente. Il progetto espositivo di Rebecca Moccia, grazie alle vetrate dell’ex giardino d’inverno che permette alla luce di permeare lo spazio di atmosfere diverse a seconda dell’orario e del momento dell’anno, si relaziona con l’esterno di Casa Zegna e con il paesaggio dell’oasi, restituendo al pubblico un’esperienza immersiva.

In una simbiosi quasi totale con il paesaggio montano circostante, lo spazio si trasforma con ATMOSFERICA in un organismo vivente che cambia con il passare delle stagioni attraverso l’uso attento del tessuto, elemento su cui si fonda la rispettosa collaborazione tra Zegna e l’ambiente.

L’artista da alcuni anni esplora le atmosfere e le “temperature” dei luoghi, indagando i contesti spazio/temporali in cui le relazioni umane e non umane si sviluppano e puntando i riflettori sulle influenze reciproche tra emozioni e luoghi. Il progetto site-specific sviluppato per Casa Zegna si concentra sulle trasformazioni atmosferiche e attinge alle peculiarità dello spazio per costruire una riflessione dedicata al legame tra mutamenti climatici e ambientali e temperamenti di coloro che li sperimentano.

Rebecca Moccia, Atmosferica, Installation view, Courtesy the Artist, Fondazione Zegna e Mazzoleni, London – Torino, Photo Matteo Zin

Il titolo e sottotitolo della mostra ATMOSFERICA. Stagioni e temperamenti raccontano la volontà di indagare le modalità in cui si forma l’affettività umana in relazione all’ambiente che ci circonda, e come l’impatto di uno sviluppo non sostenibile, che ne altera ritmi ed equilibri, si riflette anche sulla nostra sfera percettiva ed emotiva.

L’opera di Rebecca Moccia concepisce due diverse atmosfere ambientali in tessuto, che si susseguono nel tempo producendo così un mutamento sostanziale dello spazio, tra periodo caldo (tra primavera ed estate) e freddo (tra autunno e inverno), restituito in maniera visiva e tattile. I due diversi momenti vengono scanditi dall’uso da parte dell’artista di materiali opposti che disperdono o trattengono il calore, consentono o impediscono il passaggio della luce, ammorbidiscono o acuiscono gli effetti sonori che si diramano nello spazio per vestire l’architettura di Casa Zegna. Il passaggio delle temperature è enfatizzato anche attraverso l’uso di colori freddi per la stagione estiva e di colori caldi per quella invernale.

I tessuti modellano l’ambiente anche attraverso moduli di forme scultoree che disegnano zone intime e spazi in cui sostare. Le opere sono affiancate da arazzi tessuti a mano e termografie intrecciate realizzate in collaborazione con il laboratorio di Manifattura Tessile della Comunità di San Patrignano che restituiscono simbolicamente il rapporto fisico tra luoghi, corpi e temperature.

 

CASALE MONFERRATO. MOSTRA PERSONALE DI PIO CARLO BAROLA

Mostra Antologica di  Pio Carlo Barola per i 54 anni di Pittura al Castello di Casale Monferrato. In mostra 100 quadri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DRONERO. BAM, BIENNALE D ‘ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DEL PIEMONTE: “SCULPTURA 3 NATURA/CULTURA”

A Dronero presso il Museo Multimediale Sòn de Lenga Espaci Occitan

Fino al  16 novembre 2024.

Programma dell’iniziativa

Artisti invitati per la mostra Sculptura 3 natura/cultura:

Enzo Bersezio, Giovanni Borgarello, Marcello Corazzini, Cristian Costa, Virginia Di Nunzio,

Germana Eucalipto, Raùl Farco, Gabriele Garbolino Rù, Elio Garis, Gianni Gianasso, Ugo Giletta,

Patricia Lamouroux, Severino Magri, Jessica Pelucchini, Cristina Saimandi, Claudio Totoro,

Ivo Vigna e Lea Vigna, Ilirjan Xhixha.

Installazione: Riccardo Ghirardini, Video-arte: Michelangelo Rossino.

Fashion Shooting tra le sculture:

Giulia Amprino, Malaika Barbara Ebbli, Schè Chiara Schembari, Olesea Suharenco,

Vidor Monica Pasta.

Museo Multimediale Sòn de Lenga Espaci Occitan via Val Maira 19 Dronero CN

Fashion Shooting: Domenica 6 ottobre ore 11.00 > 19.00

Orario settimanale di apertura:

giovedì e venerdì 10.00 > 12.00 / 15.00 > 18.00 – sabato 10.00 > 12.00

Ingresso libero

La BAM – Biennale d’Arte Moderna e Contemporanea del Piemonte ha una precisa finalità, in decisa controtendenza rispetto alla “biennalite” caratterizzante la scena artistica contemporanea nell’era della globalizzazione, che è quello di valorizzare l’arte e la creatività piemontese dal secondo dopoguerra ad oggi secondo un percorso che, ad ogni scadenza, si indirizza verso aree diverse di analisi storica e contenutistica.

Il Museo Multimediale Sòn de Lenga Espaci Occitan di Dronero si estende sul territorio cuneese nella Val Maira, già terra degli scultori scalpellini Zabreri. L’architettura interna ed esterna del Museo sviluppa un luogo altamente adatto per contenere opere di scultura di medie e grandi dimensioni, inoltre per le sezioni concomitanti, gli artisti possono usufruire delle strutture interne adeguate a contenere tutte le attività artistiche previste.

Il tema di questa edizione della BAM ON TOUR 2024 sarà dedicato all’arte del territorio come

ampliamento degli spazi prescritti dell’arte, intervento natura/cultura, dove per cultura si intende la

possibilità della trasformazione. Ormai è da parecchie edizioni che proponiamo congiuntamente alla

mostra espositiva, degli eventi concomitanti, dalle performance al live painting, al fashion design al

fashion shooting, con questi interventi abbiamo sviluppato un forte interessamento e coinvolgimento da parte del pubblico, rendendo così la manifestazione piacevolmente invogliante.

 

 

FERVONO I PREPARATIVI PER FLASHBACK ART FAIR

dal 31 ottobre al 3 novembre. La fiera torinese giunta alla dodicesima edizione indaga il tema dell’equilibrio grazie alle opere di importanti gallerie nazionali e internazionali.

 

Flashback, l’arte è tutta contemporanea giunge alla dodicesima edizione.

Dal 31 ottobre al 3 novembre 2024 in corso Giovanni Lanza 75, gli spazi di Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee ospitano le opere proposte da alcune fra le più interessanti gallerie italiane e internazionali.

Il nuovo centro artistico indipendente di 20.000 mq, situato a pochi passi dal centro di Torino, si rivela come una entusiasmante sorpresa per chi non c’è mai stato e una conferma per chi frequenta con costanza gli spazi che, grazie alla direzione dell’artista Alessandro Bulgini, dal 2022 si sono trasformati rendendo l’ex brefotrofio un luogo di ricerca e sperimentazione artistica. Fra i padiglioni immersi nel verde, Flashback Art Fair propone, anche in questa edizione, la sua visione della storia dell’arte in un progetto che, rinnovandosi ogni anno, non solo connette antico, moderno e contemporaneo, ma offre una visione sorprendente sia sulla storia dell’arte che sulla storia di oggi.

Questa edizione si interroga sul significato profondo dell’equilibrio, uno stato di quiete che emerge dal bilanciamento delle forze. Un concetto che attraversa numerosi ambiti – dalla scienza all’economia, dalla politica alla biologia, fino alla sfera sociale e psicologica. E inevitabilmente anche l’arte. Ma il raggiungimento di tale equilibrio è davvero sinonimo di giustizia e correttezza? In un’epoca in cui l’equilibrio è talvolta invocato e altre volte messo in discussione, questa dodicesima edizione non vuole dare risposte, ma sollevare domande. Attraverso opere d’arte, performance, talk, laboratori e musica, esploreremo le innumerevoli sfaccettature di un tema che tocca profondamente la condizione umana e la vita in tutte le sue forme – dichiarano le direttrici Ginevra Pucci e Stefania Poddighe.

Quest’anno Flashback Art Fair presenta un programma che pone al centro dell’indagine le implicazioni artistiche, sociologiche, economiche e scientifiche del termine “equilibrio”, in un momento storico che richiede riflessioni profonde e nuove prospettive.

L’idea di equilibrio è comunemente associata a uno stato di armonia e stabilità. Questa edizione si interroga su tale concezione, chiedendosi se l’equilibrio sia sempre giusto, equo ed etico. Soprattutto se sia davvero desiderabile o nasconda in modo quasi contro intuitivo forme di repressione, ingiustizia e disuguaglianza.

Attraverso le opere selezionate dalle gallerie, ospiti e approfondimenti in forma di talk e incontri Equilibrium? si propone non di offrire risposte definitive, ma di aprire uno spazio di riflessione e di dialogo. In un momento storico in cui il concetto di equilibrio è tanto auspicato quanto criticato, la fiera diventa un luogo di esplorazione delle molteplici sfaccettature di un tema che riguarda profondamente la storia e la condizione dell’essere umano e che nell’ambito artistico ha da sempre offerto agli artisti possibilità creative volte ad emozionare o sconvolgere il fruitore.

L’immagine guida di quest’anno è di Sandro Mele, artista nato nel 1970 a Melendugno (LE). Il suo lavoro è uno stimolo per la riflessione sulle attuali dinamiche politiche e sociali. Con “Italians no longer have work” ci invita a confrontarci sulla disuguaglianza e il precariato nel mondo lavorativo. “L’uomo” dignitosamente vestito, cammina in punta di piedi su una fune ricercando l’equilibrio. Riuscirà a raggiungere il suo traguardo? Equità, pari dignità sociale sono punti di partenza di una meditazione umana e profonda che esamina i diversi disequilibri della nostra società.

L’idea di equilibrio appare precaria, fragile, come una tensione costante tra opposti. Questo equilibrio può essere visto come uno stato temporaneo, sempre sul punto di infrangersi, dove l’eccesso e il divergente sono esclusi per non compromettere la stabilità. Tuttavia, la presenza del disequilibrio sembra inevitabile, suggerendo che nella dialettica dell’arte, così come nella vita, l’instabilità è parte integrante dell’esperienza umana.

Le gallerie ospiti di Flashback Art Fair declinano il tema con un’ampia e variegata proposta che conduce i visitatori in un viaggio emozionale nei corridoi di Flashback Habitat.

LE GALLERIE

Aleandri Arte Moderna, Roma (I), Antiques Par Force, Roma (I), Arcuti Fine Art, Roma, Torino (I), Atipografia, Arzignano VI (I), Galleria Aversa, Torino (I), Benappi Fine Art, Londra (UK), Galleria Umberto Benappi, Torino (I), Galleria Berardi, Roma (I), Galleria Riccardo Boni, Roma (I), Bottegantica, Milano (I), Botticelli Antichità, Firenze (I), Studio d’Arte Campaiola, Roma (I), Galleria Canesso, Parigi (FR), Milano (I), Mirco Cattai Fine Art & Antique Rugs, Milano (I), Contemporary Cluster, Roma (I), De Jonckheere, Ginevra (CH), Galleria Del Ponte, Torino (I), Floris Van Wanroij Fine Art, Dommelen (NL), Galleria Giamblanco, Torino (I), Flavio Gianassi – FG Fine Art, Londra (UK), Galleria dello Scudo, Verona (I), Galleria Gracis, Milano (I), Galleria In Arco, Torino (I), Galleria d’Arte l’Incontro, Chiari BS (I), Andrea Ingenito Arte Contemporanea, Napoli, Milano (I), DYS44 Lampronti Gallery, Londra (UK), Lara e Rino Costa, Valenza AL (I), Luma Contemporary Art, Roma (I), Małgorzata Ciacek Gallery, Varsavia (PL), Mancaspazio, Nuoro (I), Lorenzo e Paola Monticone Gioielli d’Epoca, Torino (I), NP – ArtLab, Padova (I), Galleria Open Art, Prato PO (I), Galleria Carlo Orsi, Milano (I), Photo & Contemporary, Torino (I), Flavio Pozzallo, Oulx TO (I), Galleria Russo, Roma (I), Gian Enzo Sperone, Sent (CH), Tower Gallery, Todi PG (I).

Flashback Habitat

Ecosistema per le Culture Contemporanee

Corso Giovanni Lanza 75, Torino

 

“LUCI ED OMBRE” DI SILVANO MERCURI INSTALLATA A VENEZIA

Un’opera di Silvano Mercuri, torinese, socio della Promotrice delle Belle Arti al Valentino,  è stata installata a Venezia. Si  intitola “Luci ed ombre”. due sagome accoppiate, una bianca e una nera, rappresentano la dualità del potere e dei sentimenti nascosti. Le sagome bianche, rivolte in avanti, simboleggiano la luce e l’onestà apparente, una maschera di buoni propositi e compiacenza. Tuttavia, dietro di loro, le sagome nere, rivolte all’indietro, incarnano l’ombra e la vera natura di chi cerca benefici economici e di potere. Un grande piatto sistemato al centro è colmo di cibo, dove si nutrono i personaggi di potere. Questa rappresentazione evidenzia come i potenti della terra spesso nascondano le loro vere intenzioni dietro una facciata di integrità, mentre nella società comune, l’interesse personale prevale. Mercuri ci invita a riflettere su quest’opera, mostrando come l’apparenza possa ingannare e come il vero potere risieda nell’ombra. L’artista Silvano Mercuri invita lo spettatore a interagire con l’opera, scoprendo i volti delle sagome e scrivendo sulle lavagne il proprio pensiero

 

 

MUSARMO MOMBERCELLI. “PIPPO LEOCATA. UN MONDO DA RECUPERARE”

sabato 5 ottobre 2024 ore 16

Musarmo

L’esposizione propone opere dell’artista Pippo Leocata nell’ambito di una mostra “diffusa”, dislocata in più sedi sul territorio dei paesi UNESCO della Valtiglione.

L’idea nasce da una intuizione del Presidente dell’ass. Culturale “La Bricula” di Cortiglione, arch. Bozzola: “Ci hanno ispirato i nostri paesi o “borghi”, piccole realtà con tanta storia da raccontare e tesori nascosti che attendono una visita per offrire il piacere della riscoperta. Si può visitare la personale di Pippo Leocata iniziando dal Musarmo di Mombercelli in cui è collocato il corpo principale della mostra e proseguire nelle altre località: Belveglio, Cortiglione, Incisa, Masio, Rocchetta Tanaro, Vaglio e Vinchio, in cui troverete opere esposte in chiese, cortili, cantine e torri che resistono al tempo e offrono accoglienza, o viceversa. Con questa “intrusione” nei paesi, aggiungerete al piacere della visita il viaggio per le colline, vi imbatterete in sagre e fiere trovando spazi ed atmosfere per la meditazione…”

Un mondo da recuperare dunque, come quello suggerito dalle opere di Pippo Leocata…

Pippo Leocata è un artista siciliano trasferitosi negli anni Sessanta a Torino dove ha frequentato il Politecnico. Pittore, architetto, insegnante di Educazione Tecnica nella Scuola Media, Leocata si distingue per la partecipazione a numerosi eventi culturali e progetti in Piemonte, a mostre collettive e personali, per la collaborazione a riviste specializzate. Espone dipinti a olio e sculture in legno, materiale di recupero nobilitato dall’espressione artistica.

MUSARMO – Museo Arte Moderna e Contemporanea

Via Brofferio 24 (adiacente Caserma dei Carabinieri) – Mombercelli – AT 

La mostra rimarrà aperta dal 5 ottobre 2024 al 3 novembre 2024.

Orario di visita: sabato e domenica dalle 15.30 alle 18.00

Per visite infrasettimanali e fuori orario: Tel.  338 4246055 – 346 4798585  – 0141 959610

Contatti: musarmo@gmail.com – www.comune.mombercelli.at.it – facebook.com/musarmo

 

LIVORNO. LEGGERMENTE NEXT, RENATA FRECCERO PRESENTA GLI OCCHI DI MODÌ, PARIGI ANNI VENTI

Renata Freccero, già docente all’Università di Torino, che vive tra Torino e la Liguria, presenta alla biblioteca di Villa Farricotti, a Livorno, per la rassegna  LeggerMente Next 2024, il suo nuovo romanzo Gli occhi di Modì. Parigi anni Venti, con prefazione di Vincenzo Sanfo critico d’arte piemontese  e curatore di mostre internazionali (Araba Fenice Editore).

Mercoledì 2 Ottobre 2024 18:00

Biblioteca di Villa Farricotti – Sala Badaloni

viale della Libertà, 30 — 57127 Livorno , LI

 

 

 

 

 

RIVAROLO CANAVESE, INAUGURATA LA STREET ART CHE RACCONTA IL TERRITORIO

L’opera, realizzata sulla cabina E-Distribuzione, fa parte dei progetti Seminare nuovi immaginari e Rassegna Singolare e Plurale

Torino, 30 settembre 2024 – È stata inaugurata venerdì scorso, in occasione della Festa Patronale di San Michele, l’opera realizzata nell’ambito dei progetti Seminare nuovi immaginari e Rassegna Singolare e Plurale a cura di Fermata d’autobus Onlus e Forme in bilico APS, in collaborazione con diverse associazioni del territorio.

Si tratta del secondo appuntamento di arte pubblica del progetto Seminare nuovi immaginari per la valorizzazione del territorio del Canavese ed è stato realizzato sulla cabina secondaria di E-Distribuzione, in via Carisia 3, nel centro storico di Rivarolo Canavese. Una postazione ideale perché possa essere simbolica del paese, delle proprie ricchezze storiche, culturali, paesaggistiche e architettoniche.

Il murale, realizzato dallo street artist  Mr Fijodor – in collaborazione con Luca Mostaccioli e con l’apporto dei pazienti di Fermata d’autobus Onlus – rappresenta alcune fra le principali peculiarità di Rivarolo Canavese: il gallo simbolo della Città, il Castello di Malgrà, le chiese barocche, il torrente Orco, un simpatico riferimento ai “Biautagambe” (che in dialetto significa ciondola gambe, derivato dalla tradizione secondo la quale era abituale passatempo dei Rivarolesi sedersi sul Ponte della Botteria, sopra la roggia comunale).

“L’artista rappresenta le eccellenze di Rivarolo Canavese inserendole armoniosamente nel paesaggio urbano, pur mantenendo una coerenza con il proprio stile, in cui i soggetti sono solitamente forme elementari che trasportano messaggi diretti e ironicamente responsabili, con una chiave di lettura semplice, per poter sempre dialogare con il fruitore e ribadire il concetto di un’arte che sia per tutti e tutte” spiega Tea Taramino, curatrice del progetto.

“La sostenibilità passa anche attraverso la riqualificazione urbana e l’Azienda è da anni impegnata in un progetto di street art sulle proprie cabine elettriche con l’obiettivo di portare arte e bellezza su tutto il nostro territorio e di veicolare messaggi importanti per la cittadinanza. Quella di Rivarolo Canavese ne è una bellissima dimostrazione” conclude Maurizio Battegazzore, Responsabile Piemonte e Liguria E-Distribuzione.

Il murales è stato realizzato con il sostegno di Regione Piemonte, Città di Torino, E-Distribuzione (la società del gruppo Enel che gestisce le reti di media e bassa tensione) con il contributo del Comune di Rivarolo e grazie allo sponsor tecnico Mollo Noleggio.

 

PISCINA. MOSTRA MATILDE DOMESTICO – SAMUEL DI BLASI

testo in catalogo di Clizia Orlando

Sede Museo Piscina Arte Aperta, Piazza Buniva 5 – Piscina- Torino

Inaugurazione: sabato 05 ottobre 2024 ore 17

05 ottobre- 13 ottobre  2024

Orari  Sabato15,30‐18 – Domenica 10‐12       15,30‐18

Visite guidate gratuite al museo all’aperto  domenica 06 ottobre  ore 15

Saranno possibili aperture straordinarie su richiesta, con visite guidate al museo all’Aperto

per  scuole o per gruppi

 

Il Museo di Arte Contemporanea di Piscina si arricchisce quest’anno di nuove proposte che portano la firma di due significativi testimoni della produzione artistica contemporanea: MATILDE DOMESTICO e SAMUEL DI BLASI. Sul muro di mattoni a vista, brandello di una storia passata adiacente al palazzo comunale, Di Blasi presenta un modellato in vetroresina dal titolo “Mitosi”. A pochi passi, passeggiando lungo la via centrale del paese, una facciata in perfetto equilibrio geometrico di volumi, accoglie il bassorilievo in biscuit IPA “Puntiforme” di Matilde Domestico.

Due opere in perfetta sintonia tra arte e contesto circostante, in cui l’osservatore diventa parte di questo ciclo vitale tra passato, memoria e presente.

La ricerca stilistica dei due autori potrà essere approfondita nella mostra allestita negli spazi della sede del Museo Piscina Arte Aperta, dove Di Blasi presenta una seria di lavori relativi alle fasi preparatorie per la realizzazione delle opere monumentali che hanno come filo conduttore il rapporto con la natura  e Domestico presenta opere che esprimono la sua raffinata e naturale predisposizione nell’associare differenti entità materiche.

Eventi collaterali:

Piscina Arte Aperta si fa promotore di una mostra Fotografica di VALTER MAGNANO

“La Maschera di Ferro”

Salone Polivalente Scuole Viale Calvetti, Piscina (TO)

Inaugurazione sabato 05 ottobre 2024 ore 15.00

la mostra resterà aperta anche domenica 6 ottobre • orario: 10:00-12:00 /15:30-18:00

info@piscinaarteaperta.it     cell. 389 0716057

Museo d’Arte Contemporanea PISCINA ARTE APERTA

Piazza Buniva 5, Piscina (TO)

www.piscinaarteaperta.it

 

ALMESE. RICETTO PER L’ARTE. MOSTRA “ARTE CERAMICA” ED ESTEMPORANEA DI PITTURA

Due gli eventi tra i tanti in calendario nel programma della 25° edizione di Arte, Artigianato, Musica e Siole Piene :

– sabato 5 ottobre ore 16.30 INAUGURAZIONE mostra “Arte Ceramica”

Nell’ambito del ricco programma della 25° edizione di “Arte, Artigianato, Musica e …Siole Pien-e” si inaugura, presso il Ricetto per l’Arte, Agora della Val Susa ad Almese(To) luogo di arte storia e cultura, sabato 5 ottobre  ore 16.30 la mostra “Arte Ceramica”, con il patrocinio del Comune di Almese. Sei artisti del Territorio legati da un unico tema la “TERRA”, che attraverso la passione con le loro mani si trasforma in arte.

– domenica 6 ottobre dalle 10.00 alle 17.00 Estemporanea di pittura Al Ricetto e per  le vie del paese l’estemporanea “Arte, Artigianato, Musica e Siole Piene”, tema : “La Festa”

Alcune novità caratterizzano  questa nuova edizione: tutti i partecipanti saranno dotati dall’organizzazione di un cartone telato 30 x 40 (gli acquerellisti potranno usare il supporto come appoggio della carta scelta). Sono ammesse tutte le tecniche. Ogni opera sarà abbinata ad un numero che verrà consegnato con il supporto. L’opera dovrà essere realizzata a partire dalle ore 10.00 e consegnata alle 17.00 del 6 ottobre all’organizzazione. Al momento della consegna ogni artista verrà omaggiato di un prodotto del Territorio. Iscrizione Artisti domenica 6 ottobre al Ricetto per l’Arte di Almese dalle 9.00 alle 10.00.

Le opere saranno esposte nell’area bar del  Cinema Magnetto fino al 8 dicembre 2024  dove i visitatori e il pubblico saranno invitati a votare l’opera preferita. Domenica 8 dicembre 2024 con un evento dedicato in cui verrà premiato l’artista che con la sua opera avrà raccolto più preferenze dal pubblico. Il premio: l’opera più votata sarà l’immagine sulla copertina e sulle locandine dell’edizione 2025 di “Arte, Artigianato, Musica e Siole Piene” e l’artista avrà una  mostra personale curata e recensita  nelle sale  del  Ricetto per l’Arte – Agorà della Valsusa il mese di ottobre 2025, sempre nell’ambito della festa. Tutte le opere realizzate il 6 ottobre 2024 resteranno all’Associazione Siole Piene che le esporrà in ogni edizione successiva edizione dell’evento. L’evento è gratuito ed aperto a tutti.

 

ALESSANDRIA. LELE GASTINI, OMAGGIO ALLE DONNE

Venerdì 4 ottobre, alle ore 16,00, in viale Della Repubblica davanti al Teatro Comunale, avrà luogo la posa nei nuovi pannelli dell’artista Lele Gastini, un omaggio alle donne e al loro genio, che andranno a decorare il cantiere dietro cui si stanno svolgendo i lavori del Teatro Comunale.

A donarli è l’associazione Soroptimist International D’Italia che, insieme all’assessora Vittoria Oneto del Comune di Alessandria, questo venerdì parteciperà alla posa delle tre grandi tavole.

Al centro del lavoro del disegnatore, che aveva già realizzato pannelli illustrativi per la copertura dell’area, questa volta ci sono le donne, con il loro impegno nella ricerca e nel lavoro.