LA FREISA PRODOTTA SULLA COLLINA DI PINEROLO MEDAGLIA D’ORO AL MONDIALE DEI VINI ESTREMI 2024
Nuovo riconoscimento per la sfida del Pinerolese. «Abbiamo unito un grande territorio e un grande vitigno» dicono i fratelli Dellerba, 32 e 27 anni
La sfida vitivinicola del Pinerolese raccoglie un altro importante riconoscimento. Questa volta è la Cantina Dellerba di Pinerolo a essere stata premiata, per l’Italia, alla 32ª edizione del Mondial des vins extrêmes, l’unico concorso enologico internazionale espressamente dedicato ai vini prodotti da viticoltura eroica.
Il Pinerolese Doc Freisa Brigit Neir 2022 ha vinto la medaglia d’oro: il vino si chiama così proprio per omaggiare la collina di Santa Brigida sulla quale crescono le vigne coltivate dalla famiglia Dellerba. È un territorio con una vocazione storica: già la famiglia Acaja utilizzava queste colline. Il Pinerolese Doc Freisa Brigit Neir 2022 vive un anno d’oro in questo 2024: è stato inserito, proprio in questi giorni, nella sezione “Vini da non perdere” della guida “Vinibuoni d’Italia”, raggiungendo la valutazione massima di quattro selle «per la sua piacevolezza, corrispondenza al vitigno ed equilibrio».
«Abbiamo unito un grande territorio con un grande vitigno: questo connubio ha permesso di creare un grande vino che sicuramente è solo all’inizio e farà parlare di sé – dicono i fratelli Alex e Andrea Dellerba, rispettivamente 32 e 27 anni – C’è ancora tanto da esprimere». Cantina Dellerba fa parte dell’associazione Più Freisa. Questa realtà permette l’incontro e il confronto con altri grandi produttori di Freisa che credono in questo vitigno che ha fatto la storia di Torino. Attualmente si scommette su una Freisa ferma, affinata in legno, che dimostra grandi potenzialità per il futuro. «La Freisa ha un lato umano: ci ha fatto incontrare con altri produttori per fare promozione di questi vitigni. E’ un progetto in salita e ci va un pizzico di follia – continuano i Dellerba – Noi peraltro siamo lontani geograficamente dal fulcro enologico e l’adesione a questa associazione permette la giusta contaminazione, pur mantenendo un cammino specifico».
Alla 32ª edizione del Mondial des vins extrêmes erano in lizza 1015 vini, presentati da 356 aziende da 25 paesi: 305 sono stati i vini selezionati. Cinquanta degustatori internazionali hanno assegnato 64 Grandi Medaglie e 241 Medaglie d’Oro.
«Per quest’azienda, ma per tutto il territorio vitivinicolo, è un ottimo risultato. Quando si parla di viticoltura, di enologia non si parla mai solo in termini privati, ma di territorio. Dietro bicchiere c’è tutto un territorio, si degusta un vino e si rappresenta un territorio, anche a livello turistico: e sappiamo come questo tipo di turismo sia uno dei traini forti» dice Paolo Dora, vicepresidente del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli. Aggiunge: «Negli ultimi anni c’è stata una forte evoluzione nel settore: tutti i riconoscimenti sono un valore aggiunto per tutta la nostra area».
Il Pinerolese sta scommettendo sulle sue vigne e uve, recuperando così una tradizione storica (già dal 1200 esistono testimonianze sulla coltivazione della vite) ma anche un territorio, patrimonio da vivere e da vedere. L’azienda agricola Dellerba e la sua Cantina, per tutta l’estate, hanno peraltro organizzato appuntamenti a tema, diventando un punto di riferimento enogastronomico anche per i turisti internazionali. Spiegano i Dellerba: «Questo è solo un altro attestato del fatto che il nostro territorio sta dimostrando grandi potenzialità: questi premi sono importanti perché fanno parlare del Pinerolese, è importante esserci per presentare i vini e far emergere le nostre peculiarità e non parlo della nostra cantina ma del territorio in generale». Insomma: si promuove una bottiglia, ma anche un territorio. Lo scorso anno Giro di Vite – azienda agricola fondata nel 2018 da Luca Ciardossin, ex architetto classe 1989 che, dopo aver girato il mondo, è tornato a coltivare le vigne dei nonni, e sua sorella Elisa, classe 1987 – avevano ricevuto due medaglia d’oro allo stesso Mondiale (il Pinerolese Doc Ramìe Arcansiel e il Pinerolese Doc Barbera Scarpentá – 2020). Entrambe le aziende aderiscono ai «Vignaioli Esuberanti» che, come rivela il nome, mettono insieme una serie di realtà dinamiche e propositive della zona pinerolese.