Chieri. La serata del ‘Galucio’
Serata d’onore a Chieri, auditorium Leo Chiosso in Conceria, per presentare il ‘Galucio’, il dolcetto a forma di galletto che i nostri genitori, nonni e bisnonni mangiavano in panetteria, all’uscita da scuola, come merenda buona e alla portata di tutte le tasche.
L’associazione Carreum Potentia, da tanti anni motore culturale e storico-artistico della città, ha inventato letteralmente questo revival, non solo ricostruendone la storia sino dall’800, ma anche creando le condizioni per un suo rilancio commerciale, registrandone il marchio e scrivendone il disciplinare di produzione.
Una decina tra panettieri e pasticceri di Chieri, Andezeno, Pino Torinese (Valle Ceppi) e Poirino produrrà da sabato il Galucio e lo venderà nei suoi negozi, incluso il PalaFenera per l’adesione del Chieri ’76 all’iniziativa.
Per il futuro del Galucio, che ha tutto per diventare un prodotto-cult del territorio, si è mosso il Ciofs, con il suo corso per futuri pasticceri subito in prima linea.
La serata ha visto la partecipazione delle autorità comunali (dal sindaco Sicchiero agli assessori Carillo, Gagliardi e Giordano) e della Città Metropolitana (Silvia Cambursano), nonché del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese (Roberto Ghio), del Consorzio del Freisa (Matteo Rossotto) e dell’ASCOM. Una poesia di Adelino Mattarello, uno stranòt di Bruno Masera e un simpatico, toccante ricordo di Franco Badoglio (che è stato per anni amministratore della città), hanno arricchito una bella serata, con sala stracolma.
Soddisfazione più che meritata per il gruppo di lavoro di Carreum che ha lavorato a lungo (e non senza difficoltà lungo la via) per dare il via al progetto: ne fanno parte Anna Bergamin, Vanni Cavaglià, Mariella Fossati, Dario Franceschi, Lorenzo Mangano, Silvana Olmo, Caterina Palese e Roberto Toffanello.