Alba ha celebrato il 75° anniversario del conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare
La città di Alba ha celebrato il 75° anniversario del conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare, un riconoscimento assegnato nel 1949 dal Presidente Luigi Einaudi per il coraggio e il sacrificio della comunità durante la Resistenza. La cerimonia si è svolta nella storica sala del Teatro Sociale “G. Busca” ed è stata organizzata dal Comune di Alba in collaborazione con il Centro Studi Beppe Fenoglio.
Il sindaco Alberto Gatto ha aperto l’evento, accompagnato dai rappresentanti istituzionali di Provincia e Regione Piemonte, insieme a una folta rappresentanza di autorità civili, militari e religiose, oltre ai sindaci dei comuni vicini.
La cerimonia, condotta dall’albese Paolo Tibaldi, ha visto la partecipazione dei già sindaci della città, ricordando anche quelli che non ci sono più, a partire da Enzo Demaria per il suo ruolo cruciale nel tenere viva la memoria, Ettore Paganelli, anche lui testimone oculare, Tomaso Zanoletti, Giuseppe Rossetto, Maurizio Marello, Carlo Bo e l’attuale primo cittadino Alberto Gatto, alternandosi, hanno letto la prima lettera scritta il 2 ottobre 1945 da Teodoro Bubbio all’allora Ministero della Guerra per chiedere il riconoscimento.
Presente una folta delegazione dell’Anpi con il presidente della sezione Alba-Bra Michele Cauda, il presidente dell’Anpi provinciale Paolo Allemano e i testimoni oculari Francesca Barberis Pasquero, in rappresentanza anche dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, Bianca Prandi Farinetti e Antonio Buccolo, Lorenza Balbo, figlia del comandante Poli della II Divisione Langhe, Paola Farinetti, figlia del comandante Paolo della XXI Brigata Matteotti Fratelli Ambrogio, Margherita Fenoglio, figlia di Beppe Fenoglio, Teodoro e Anna Bubbio, nipoti di Teodoro Bubbio, Presidente del CLN albese e Sindaco di Alba Libera dal 26 aprile 1945, tra i principali fautori del riconoscimento.
Durante la serata, Marco Revelli, presidente della Fondazione Nuto Revelli, ha rievocato la determinazione con cui Bubbio ottenne la Medaglia d’Oro per la città, sottolineando i sacrifici del territorio: 204 caduti, eccidi, torture e rappresaglie subite durante i 20 mesi di guerra partigiana. La motivazione del conferimento ricorda come Alba, anziché arrendersi al nemico, scelse di combattere al fianco delle forze partigiane, incarnando i valori di libertà e resistenza.
La cerimonia si è poi spostata alla chiesa di San Domenico per un omaggio al monumento ai caduti del Bistolfi, con il corteo che ha intonato “Bella ciao”, simbolo della Resistenza, prima di riconsegnare la Medaglia all’ufficio del sindaco.
Il sindaco Gatto ha sottolineato come la partecipazione alla cerimonia sia segno della vitalità e dell’importanza dei valori rappresentati dalla Medaglia: libertà, giustizia e democrazia.
Dopo il furto del maggio 2023, l’onorificenza è stata restituita alla città, trovando la sua collocazione simbolica nell’ufficio del Sindaco, a testimoniare il legame indissolubile con una comunità che continua a definirsi antifascista.