Moncalieri celebra Padre Francesco Denza: 130° anniversario della morte del padre della meteorologia italiana
Un “anno denziano” dedicato ad una figura straordinaria di sacerdote, insegnante, uomo di scienza: è ciò che inizia il 14 dicembre giorno della morte di padre Francesco Denza avvenuta nel 1894.
Molto si può dire di Denza, proprio per questo il Centro Culturale San Francesco del Carlo Alberto insieme alla Società Meteorologica Italiana e ai Padri Barnabiti ha intitolato questo anno “Un uomo, tanti carismi” e dopo la S. Messa in suffragio sabato 14 dicembre alle ore 17 presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi, piazza Vittorio Emanuele II a Moncalieri, dunque intorno alle ore 18, si terrà “un breve ricordo della figura di P. Denza, sacerdote, insegnante, astronomo e meteorologo”. Introduce il Presidente del Sfdca Giancarlo Chiapello, interviene il Presidente della Società Meteorologica Italiana, Luca Mercalli. L’incontro, aperto al pubbblico, è l’inizio di iniziative che si concluderanno nel luglio del 2025.
A 130 anni di distanza ricordarlo significa fare memoria di un uomo che ha lasciato una profonda traccia nella storia. Padre Denza nasce a Napoli nel 1834, prende l’abito dei Chierici Regolari di San Paolo, detti appunto Barnabiti, nel 1850, a 16 anni consegue il Diploma di Ingegnere di ponti e strade e, dopo il triennio di studi teologici a Roma, arriva presso il Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, di cui diventa una personalità di punta, autentica fucina di classe dirigente e segno dell’importante presenza della Congregazione fondata da Sant’Antonio Maria Zaccaria, nel 1856, dove rimarrà fino al 1890 laureandosi nel mentre in matematica e fisica presso l’Università di Torino (il centro culturale ha posto questa inziativa dentro “800moncalieri” le iniziative che si occuperanno di storia locale accompagnando la comunità all’anniversario del 2030 dentro cui il Real Collegio e i Barnabiti hanno un posto rilevante). In questi 35 anni la sua importanza, che travalicò la città, il regno e la stessa Europa, si legò ai suoi studi di meteorologia e climatologia ed a quelli su magnetismo terrestre, le eclissi solari, le meteore luminose, l’elettricità atmosferica, i terremoti: come ebbe a scrivere ed affermare il confratello Padre Brambilla egli fu scrittore e divulgatore scientifico e realizzatore di significative intuizioni. Di queste, innanzitutto, va ricordata la fondazione dell’Osservatorio Meteorologico nel 1859 che ancora oggi svetta sulla sagoma possente e regale del Real Collegio e la fondazione della Società Meteorologica Italiana: rimane, in ultimo, fondamentale l’incarico di direttore della ricostituita Specola Vaticana nel 1891 da parte di Papa Leone XIII.