PIEMONTE ARTE: M.A.O., ACCADEMIA ALBERTINA E MUSEO DEL TESSILE, PINOT GALLIZIO, MAQUIGNAZ, DANIELE BASSO, ART SITE PARK, AGLIE’…
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
M.A.O.: HANAURI. IL GIAPPONE DEI VENDITORI DI FIORI
attraverso lo sguardo di Linda Fregni Nagler
MAO Museo d’Arte Orientale, Torino
Galleria Giappone 2
Dal 5 dicembre 2024 al 4 maggio 2025
ll nuovo progetto espositivo Hanauri. Il Giappone dei venditori di fiori, che si sviluppa all’interno del programma di riallestimento della galleria giapponese delle collezioni permanenti, è dedicato alla pratica dell’artista Linda Fregni Nagler, presente al MAO lo scorso novembre con la performance Things that Death Cannot Destroy.
La mostra esplora il suo meticoloso approccio di selezione e raccolta, rielaborazione e riattivazione di fotografie giapponesi della scuola di Yokohama (Yokohama Shashin). Le fotografie originali, raccolte nell’arco di vent’anni dall’artista e proposte in mostra al MAO per la prima volta, sono affiancate alle opere di Linda Fregni Nagler, che ha rifotografato le albumine originali, stampandole in camera oscura e colorandole a mano con una tecnica simile a quella dell’epoca (1860-1910). Questo intervento fa assumere nuovi significati alle immagini, illustrandoci la storia di un preciso modo di guardare all’esotismo e all’alterità.Il soggetto indagato al MAO è quello dei venditori di fiori (hanauri), una categoria molto apprezzata di ambulanti (bōtefuri) nel Giappone dei periodi Edo e Meiji.Considerata l’influenza esercitata dalle stampe ukiyo-e sulla Yokohama Shashin, il progetto espositivo si propone altresì di contestualizzare e approfondire il legame tra le fotografie di Fregni Nagler e le stampe xilografiche, di epoca precedente alla nascita della fotografia, del medesimo soggetto.In mostra saranno esposte 26 albumine di metà Ottocento, appartenenti alla collezione Fregni Nagler, unitamente a sei grandi stampe ai sali d’argento colorate a mano dall’artista e a 4 positivi su vetro visibili attraverso due visori.
Accanto a queste opere sono collocate tre xilografie che declinano l’iconografia dei venditori di fiori: la rappresentazione dei mesi primaverili – l’illustrazione del mese di aprile di Utagawa Kunisada, proveniente dal Museo Orientale di Venezia; All’ingresso del tempio di Kanda di Koikawa Harumachi dal Museo Orientale E. Chiossone di Genova e Toyokuni III di Utagawa Kunisada, dalla serie “Sei venditori nelle sere d’estate”, da una collezione privata.Il tema floreale e vegetale trova un’ulteriore declinazione anche nei preziosi tessuti kesa della collezione del MAO, risalenti al periodo Edo, e nei kimono che arricchiscono l’esposizione, uno proveniente da Palazzo Madama e due esemplari dal Museo d’Arte Orientale di Venezia, oltre a tre lacche pregiate e tre kakemono firmati Yanagisawa Kien, Kawamura Bunpō e Tomioka Tessai (dei periodi Edo e Meiji) in prestito da una collezione privata.Il riallestimento della galleria giapponese è inserito nel programma espositivo del MAO che, attraverso prestiti provenienti da collezioni di arte asiatica – pubbliche e private, nazionali e internazionali – intende stimolare nuove riflessioni e narrazioni intorno al patrimonio del Museo; Hanauri è anche parte del progetto #MAO tempo presente, che utilizza l’arte contemporanea come mezzo di interpretazione e valorizzazione delle collezioni attraverso l’inserimento di opere contemporanee e produzioni site-specific realizzate all’interno del programma di residenze attivo dal 2022.In parallelo al progetto espositivo nelle gallerie, le tre armature giapponesi della collezione, datate tra la fine del XVII e la prima metà del XIX secolo, sono state riallestite nella cornice di Salone Mazzonis, dove saranno oggetto di un restauro conservativo aperto al pubblico a partire da gennaio 2025.
ACCADEMIA ALBERTINA E MUSEO DEL TESSILE DI CHIERI. NEW COLOR LIGHTS vestire il futuro
Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, 19 dicembre 2024 – 19 gennaio 2025
Fondazione Chierese per il tessile e Museo del Tessile di Chieri, 1 – 15 febbraio 2025
“New Color Lights” è un progetto didattico ed espositivo che inaugura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, nell’ipogeo della Rotonda del Talucchi, giovedì 19 dicembre 2024 alle ore 18:00, per poi approdare successivamente al Museo del Tessile di Chieri dal 1° febbraio 2025.
La mostra comprende 14 abiti realizzati impiegando il tessuto bandera, di antica tradizione torinese, la cui realizzazione ha visto coinvolti 40 studenti dell’Accademia. Una capsule collection di abiti a trapezio, dalla caratteristica forma ad A, con inserti tinti con coloranti naturali nei sette colori dell’arcobaleno, usando tecniche sperimentate dagli studenti nel corso di un workshop al Museo del Tessile di Chieri.
FONDAZIONE AMENDOLA. PINOT GALLIZIO. DAGLI ESORDI ALLA PITTURA INDUSTRIALE 1955-1958
12 dicembre 2024 – 28 febbraio 2025
La Fondazione Giorgio Amendola unitamente al Comune di Torre Pellice e alla Civica GalleriaFilippo Scroppo presentano la mostra PINOT GALLIZIO. Dagli esordi alla pittura industriale 1955-1958 a cura di Luca Motto.
La mostra è in collaborazione con l’Archivio Gallizio di Torino e vede la partecipazione di collezionisti privati e della Galleria del Ponte di Torino.L’esposizione, ospitata presso la Fondazione Giorgio Amendola, via Tollegno 52, Torino dal 12dicembre 2024 al 28 febbraio 2025 si inserisce nel progetto della Fondazione di valorizzazione diartisti piemontesi storicizzati iniziato nel 2014 e che ha visto annualmente avvicendarsi artisti delcalibro di: Filippo Scroppo, Luigi Spazzapan, Nicola Galante, Carlo Levi, Albino Galvano fino allamostra del 2023 dedicata a Piero Rambaudi e all’astrattismo torinese tra gli anni ’50 e gli anni ’70.
La mostra del 2024 è dedicata a Pinot Gallizio artista originario di Alba (1902-1964) ma noto a livello internazionale, in occasione del sessantesimo anniversario dalla sua scomparsa.La mostra considera un arco cronologico apparentemente limitato, 1955 – 1958, ma vitalissimo perla carriera di Gallizio fatto di incontri e sperimentazioni artistiche in ambito nazionale einternazionale.
L’esposizione è incardinata attorno a un capolavoro di Gallizio, l’opera Antilunarotolo di “pittura industriale” del 1957 e propone inoltre monotipi, carte e dipinti, corredati dafotografie volti a documentare un momento artistico eccezionale per il Piemonte e l’Italia.Antiluna è un tela dipinta di 7 metri ed è l’opera primigenia che inaugura la stagione di ricercheattorno alla così detta “pittura industriale” che conduce l’artista alla ribalta internazionale di lì aqualche anno (tra il 1958 e il 1964) con mostre estere tra cui a Parigi, Monaco di Baviera, Amsterdam, Copenaghen fino alla consacrazione postuma alla Biennale di Venezia del 1964.
GABRIELE MAQUIGNAZ, UNA VITA PER L’ARTE. IL BIG BANG AL MUSEO MIIT DI TORINO
con una prestigiosa Collezione internazionale e la presentazione del nuovo catalogo
Torino, da domenica 15 dicembre 2024 una selezione attenta e rigorosa di una prestigiosa collezione internazionale che unisce un centinaio di lavori del Maestro Gabriele Maquignaz sarà esposta nelle sale del Museo MIIT di Torino.La raccolta, appartenente ad un noto collezionista estero ed acquisita nel corso degli anni, comprende opere del Maestro relative a tutta la sua ricerca sviluppata nel corso dell’ultimo ventennio, in un percorso unico per originalità e intensità espressiva che, dagli esordi degli anni Duemila, ha caratterizzato la sua produzione, tra genialità artistica e spiritualità.In particolare, l’esposizione si concentrerà sulla serie dei Big Bang, la più recente sperimentazione di Gabriele Maquignaz, presentando quindi una parte significativa dell’importante collezione privata da cui provengono. Dalle sue ormai famosissime Porte dell’Aldilà, scaturite da un taglio codificato e ragionato della tela per permettere all’artista l’attraversamento della dimensione umana verso quella divina, autentici iconici passaggi dell’anima creativa da una fisicità terrena a una immaterialità sacrale, si giunge ora al Big Bang; uno sparo mistico e spirituale che ci interroga in merito alle eterne questioni morali e ancestrali dell’Uomo: la sua provenienza, la propria energia, il suo destino, la drammatica lotta tra la vita e la morte. Creando il Big Bang, sparando sulla tela e facendo esplodere il colore, Gabriele Maquignaz prosegue il suo percorso sperimentale e concettuale unico e profondamente legato all’utopia della salvezza. Dopo aver oltrepassato le ‘Porte’ della conoscenza del bene e del male, dell’esistenza nell’arte, l’artista opera ora in un’altra dimensione, quella da lui raggiunta squarciando il velo che divide l’uomo-artista dallo spirito creatore. Nella serie dei Big Bang il Maestro ritrova e ricrea l’origine del tutto, ne codifica, ancora una volta, come già era avvenuto nel Codice Maquignaz, così ben illustrato nella splendida pubblicazione Skira del 2020, l’evoluzione e la storia, con una coerenza concettuale e ideologica unica, stimolante, innovativa nel mondo del contemporaneo. Per questo, forse, non è azzardato dire, con le parole del grande scienziato Stephen Hawking, che nella relatività non esiste un unico tempo assoluto, ma che ogni singolo individuo ha una propria personale misura del tempo, che dipende da dove si trova e da come si sta muovendo… Gabriele Maquignaz sta esplorando mondi nuovi dell’arte e lo fa con la forza dell’idea, di un concetto perennemente in evoluzione tra la materia e lo spirito, quindi universale ed eterno che anticipa, completa e dà nuova origine a tutto quanto finora espresso.La mostra presenterà una ventina di Big Bang, tra cui alcuni di grandi dimensioni ed estremamente potenti nella resa cromatica e segnica e sarà anche l’occasione per presentare il nuovo catalogo, edito da Italia Arte, che dà il titolo all’esposizione: Gabriele Maquignaz. Una vita per l’arte, interamente dedicato alla collezione internazionale.
Gabriele Maquignaz è un’artista della Imago Art Gallery di Lugano.
Gabriele Maquignaz. Una vita per l’arte
SEDE ESPOSITIVA: Museo MIIT, corso Cairoli 4 – Torino
DATE MOSTRA: 15-21 dicembre 2024 e 11 gennaio-15 febbraio 2025
A seguire: Permanenza delle opere della Collezione al Museo MIIT
INAUGURAZIONE: domenica 15 dicembre 2024, dalle ore 17.00
ORARI VISITE: dal martedì al sabato 15.30-19.30 – info: 011.8129776 / 334.3135903Su appuntamento per visite guidate, gruppi, scolaresche
GALLERIA BERMAN. NOVECENTO. RACCOLTA DI ARTISTI INTERNAZIONALI
Opere dal 1930 al 1970
Fino al 22 dicembre 2024
Orario : mercoledì 16.00 – 19.00
Giovedì e venerdì 10,30 / 12,30 – 16 / 19
Chiuso: sabato, domenica, lunedì, martedi
La rassegna Novecento comprende una raccolta di una ventina di opere di artistiinternazionali racchiuse tra il 1930 e il 1970. Partendo dal futurismo per passare all’informale eall’astrattismo si possono ammirare opere di : Karen Appel, Bruno Aschieri, Bruno Cassinari,Dadamaino, Gerardo Dottori, Lucio Fontana, Renato Guttuso, Guy Harloff, Alberto Martini,Mondino, Umberto Mastroianni, Giulio Vito Musitelli, Vinicio Paladini, Ivo Pannaggi, Gio’Pomodoro, Sergio Ragalzi, Piero Ruggeri, Mario Schifano, Graham Vivian Sutherland,Alberto Savinio, Gino Severini, Thayaht e Vlasov.
SEDE Espositiva – Via Arcivescovado 9- 10121 Torino
TORINO, SALA TRASPARENZA. IL BIELLESE NELLE OPERE DI BASSO AL GRATTACIELO PIEMONTE
L’artista biellese presenta la sua esposizione fino al 19 gennaio prossimo negli spazi di Sala Trasparenza a Torino.
Il Natale e il Capodanno 2024/2025 si festeggiano con l’arte al Grattacielo della Regione Piemonte: fino al 19 gennaio 2025, infatti, la Sala Trasparenza ospiterà l’esposizione “Riflessi Biellesi” di Daniele Basso. Un’iniziativa in cui le opere dell’artista racconteranno il Biellese in un percorso simbolico a tappe, non esaustivo, ma forte di alcuni dei tratti più distintivi di un territorio ricco di eccellenze e pronto per essere scoperto a livello nazionale e internazionale.
“Riflessi Biellesi è un allestimento altamente simbolico – sottolinea l’artista – che partendo da temi di attualità come spiritualità e famiglia, montagna e accoglienza, artigianalità e imprenditoria d’eccellenza, sostenibilità e progettualità futura, racconta un territorio attraverso l’arte contemporanea ed i propri simboli. Una storia intrisa dei valori identitari della cultura italiana… cristianità, etica, morale, coscienza, lavoro, saper fare… per riflettere anche sul carattere costruttivo del Biellese, e più in generale del Piemonte. Territori dallo spirito progettuale orientato al benessere, che tra “Spiritualità” e “Saper Fare Bene”, esprimono la propria attitudine all’eccellenza. In un momento di veloce evoluzione globale, l’allestimento è la testimonianza della capacità di reiventarsi nel solco del proprio passato, ma con valori saldi e lo sguardo rivolto al futuro”.
“Riflessi Biellesi” più che una narrazione per punti, ancora aperta, è l’invito a visitare di persona il Biellese ed il Piemonte, alla scoperta di eccellenze e bellezze nascoste, espressione di un animo discreto ma profondo, ricco di saperi ed esperienza che diventano emozioni uniche da custodire nella memoria e nel cuore.
BEINASCO. INAUGURAZIONE OPERA “ART SITE PARK”.
Il più grande intervento di decoro urbano mai realizzato in Italia.
Le Fornaci Mega Shopping protagonista dell’arte urbana: inaugurata l’opera ‘Art Site Park’ in sinergia con il Comune di Beinasco, il Mau, Museo di Arte Urbana e l’Accademia di Belle Arti di Torino.
Una delle più grandi riqualificazioni estetiche di un manufatto architettonico mai realizzata in Italia, artefice di un’inedita congruenza tra arte urbana, impatto visivo e ampiezza funzionale degli spazi.Un intervento di decoro urbano che rompe la staticità del volume del multipiano con una vibrante proposta coloristica.
Nella riconoscibilità del mattone dipinto c’è il richiamo alla storia del luogo e alle antiche fornaci in cui questi elementi venivano originariamente preparati. L’opera artistica ha trasformato i volumi scatolari dei mattoncini in elementi bidimensionali, annientandone la profondità per far risaltare l’elementarismo cromatico in diaframmi dai colori primari.La forza di questo urban renewall restituisce all’ambiente circostante, alla comunità che lo frequenta e lo utilizza un nuovo codice di lettura dello spazio, offrendo un senso di bellezza, cambiamento cromatico, accoglienza e cura dell’esistente.
CASTELLO DI AGLIE’. “CUSTODI DELL’ANTICO”
Al Castello di Agliè, nel Salone di San Massimo, sabato 14 dicembre 2024, alle ore 11.30, si terrà la presentazione della mostra Custodi dell’Antico. Opere dell’Egizio e altri tesori al Castello di Agliè durante la seconda guerra mondiale.
Promossa in concomitanza con il bicentenario della fondazione del Museo Egizio Torino, la mostra è organizzata in collaborazione con il Museo Egizio, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino e il Comando del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino, e rievoca le vicende del secondo conflitto mondiale, quando le sale del Castello di Agliè furono individuate come luogo di ricovero per la protezione e la salvaguardia del patrimonio artistico conservato nei musei di Torino.
Un prezioso corpus di fotografie dell’Archivio della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino restituisce l’aspetto degli spazi allestiti a ricovero. Le opere d’arte, racchiuse in casse di legno, siglate e numerate, furono stoccate in ogni luogo, dagli ambienti più aulici, come quelli dell’appartamento di rappresentanza, ad altri legati a funzioni diverse, tra cui il cosiddetto Ospedaletto e le stanze del secondo piano.
L’esposizione presenterà alcuni reperti in prestito dal Museo Egizio e opere delle collezioni del Castello di Agliè solitamente custodite nei depositi, insieme a una sezione dedicata all’attività svolta dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale per la salvaguardia dei beni culturali in caso di reati e contesti di rischio.
L’evento di presentazione è a ingresso libero fino a esaurimento posti e ogni partecipante potrà visitare gratuitamente la mostra.
La mostra resterà aperta al pubblico fino a domenica 2 marzo 2025 e potrà essere visitata negli orari di apertura del Castello.
CHERASCO. EMANUELE LUZZATI TRA FIABA E FANTASIA. IN MOSTRA CON I CURATORI
Cherasco, Palazzo Salmatoris 15 dicembre ore 16
Due gigantografie rappresentanti il Re e la Regina sul pianerottolo dello scalone del secentesco Palazzo Salmatoris di Cherasco danno il benvenuto ai visitatori che arrivano a visitare la bella mostra dedicata a Emanuele Luzzati dall’emblematico titolo “Tra fiaba e fantasia”.Sono circa 1500 persone che a un mese dall’apertura hanno percorso le sale del piano nobile ammirando le opere di questo artista poliedrico che si è espresso in diverse tecniche e ha creato in diversi settori della fantasia umana. Il percorso di mostra propone nella prima sala la presentazione di Emanuele Luzzati, nella seconda le svariate tecniche artistiche da lui utilizzate, nella terza il tema è la scenografia con le sue opere prestate dal Teatro Stabile di Torino; la visita continua nella galleria e avvicina al mondo dell’illustrazione, nell’ala più recente del palazzo si trovano i suoi personaggi, alcune riproduzioni, incisioni, litografie e un grande mezzaro della tradizione genovese recuperato dall’artista in chiave contemporanea.Al piano superiore infine si possono ammirare le opere create per l’assedio di Alessandria e altre legate al mondo della fiaba.All’interno della mostra, sono attivi laboratori didattici pensati per stimolare la creatività dei più giovani. I laboratori, che si tengono in esclusiva per le scuole, sono suddivisi per fasce d’età e permettono agli studenti di esplorare il mondo di Luzzati attraverso attività pratiche e coinvolgenti. I partecipanti, dai piccolini della scuola dell’infanzia, ai bambini della primaria fino ad arrivare alla secondaria, hanno l’opportunità di scoprire le tecniche artistiche di Luzzati attraverso una visita propedeutica alla mostra, seguita da laboratori tematici.Domenica 15 dicembre inoltre ci sarà la possibilità di percorrere il mondo della fantasia di Luzzati insieme ai curatori, l’appuntamento è alle ore 16 in Palazzo Salmatoris (costo 5 euro a persona, prenotazione allo 0172427050).
Emanuele Luzzati tra Fiaba e Fantasia
dal 1° novembre 2024 al 23 febbraio 2025
Orari: mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 14.30 alle 18.30 sabato, domenica e festivi dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30
25 dicembre – chiuso
26 dicembre – dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.3
01 gennaio – dalle 14.30 alle 18.30
6 gennaio – dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30
Ingresso gratuito.
PINACOTECA ALBERTINA. “SCRIVERE UN QUADRO”
ALLE OGR TORINO, NEL 2025, LA MOSTRA MACCHINE DEL TEMPO.
Il viaggio nell’Universo inizia da te per un’esplorazione cosmica dalla Terra all’alba dell’Universo
Dal 15 marzo al 02 giugno 2025
OGR Torino
corso Castelfidardo 22, Torino
ogrtorino.it
Dal 15 marzo al 02 giugno 2025, le OGR Torino si trasformano in un portale spazio-temporale grazie all’arrivo di Macchine del Tempo. Il viaggio nell’Universo inizia da te. Dopo il successo della prima edizione svoltasi presso il Palazzo Esposizioni Roma, la mostra offrirà al pubblico un’esperienza unica: un viaggio a bordo della luce tra stelle, galassie, pianeti extrasolari, asteroidi e buchi neri. Un’esperienza innovativa e inclusiva alla scoperta del remoto passato del nostro Universo per comprendere meglio il futuro che ci attende.Nel Binario 1 delle ex Officine per la riparazione dei treni, saranno quindi presenti installazioni interattive, ambientazioni immersive, videogiochi in puro stile anni Ottanta e molto altro, per un viaggio a bordo delle futuristiche macchine del tempo progettate dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Il percorso espositivo è pensato per un pubblico appassionato di scienza, alla scoperta delle frontiere dell’astrofisica moderna, e per chiunque desideri tuffarsi alla scoperta del remoto passato del nostro Universo per comprendere meglio il futuro che ci attende.La mostra è ideata dall’Istituto Nazionale di Astrofisica e realizzata dalle OGR Torino e Pleiadi, con il contributo dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino, di Infini*to Planetario di Torino – Museo dell’Astronomia e dello Spazio “Attilio Ferrari” e MU-CH Museo della Chimica.
BRA: FINO AL 6 GENNAIO A PALAZZO MATHIS IN MOSTRA LE OPERE DI ADA PERONA
Si è aperta sabato 7 dicembre a Palazzo Mathis (Bra) e sarà visitabile ad ingresso gratuito fino a lunedì 6 gennaio 2025 la mostra personale di Ada Perona “Tra colori ed emozioni”. L’esposizione presenta un’antologica dell’artista, dove coesistono opere vecchie e nuove, ad acquerello e a olio, che raccontano lo stretto legame con la natura e, allo stesso tempo, narrano di sentimenti profondi e universali.“L’esposizione di Ada Perona rappresenta un viaggio tra atmosfere delicate e armoniche, alla ricerca di suggestioni interiori, di bellezza pacata e di profonda semplicità – commentano il sindaco Gianni Fogliato e l’assessore alla Cultura Biagio Conterno -. L’artista, tra le più affermate acquarelliste in provincia e in regione, propone paesaggi, nature morte e situazioni reali all’insegna della riscoperta del colore delicato e della pittura che si fa poesia per immagini”.
L’esposizione “Tra colori ed emozioni” (7 dicembre – 6 gennaio) sarà visitabile il lunedì, martedì e giovedì in orario 9-12,30//15-17,30, il mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12,30, il sabato in orario 10-12.30//15-17,30, nelle sale affrescate di Palazzo Mathis, in piazza Caduti per la Libertà 20, a Bra. Ingresso libero. Info: 0172.430185 – turismo@comune.bra.cn.it.
CIRCOLO DEGLI ARTISTI TORINO. 161^ MOSTRA SOCIALE
La 161° MOSTRA SOCIALE del Circolo degli Artisti di Torino, si inaugura mercoledì 11 dicembre alle ore 18, presso la Giardiniera Reale, sede del Circolo in corso San Maurizio 6 a Torino. L’edizione 161 si apre con una importante novità, non più tema libero, ma un omaggio a quello che dal 1896 è compagno di avventure culturali e conviviali, ovvero il Circolo Eridano, storica sede estiva e oggi autonomo circolo sportivo, che affianca ancora le sue attività a quelle degli Artisti, festeggiando nel 2024 i suoi 160 anni dalla fondazione. Si è voluto quindi celebrare il circolo rivierasco, dando rilevanza all’elemento che maggiormente lo rappresenta, ovvero l’acqua, idealmente l’acqua del celebre fiume nella quale si specchia da oltre un secolo, ma con licenza artistica, rielaborando così l’acqua in tutte le sue declinazioni. Oltre 60 sono i Soci che hanno colto l’invito mettendosi in gioco e realizzando su di un foglio uguale per tutti la loro personale interpretazione, secondo tecniche e modalità tra le più disparate. Le opere esposte a gruppi di 5 o 6, verranno successivamente rilegate in un unico carnet, che comporrà un vero e proprio libro d’artista collettivo che rimarrà nell’archivio del Circolo. Come sempre la mostra avrà le note del nostro critico d’arte per eccellenza Angelo Mistrangelo, del quale avrete modo di leggere il testo introduttivo nel catalogo che troverete in mostra.
L’esposizione, aperta dal lunedì al venerdì dalle 15:30 alle 19:30 sarà aperta sino al 31 gennaio, con una interruzione per le festività natalizie, dal 21 dicembre al 6 gennaio, ad ingresso libero.
UNA MOSTRA FOTOGRAFICA CELEBRA I 50 ANNI DALLA RIAPERTURA DEL MUSEO CRAVERI DI BRA
Inaugurata durante le celebrazioni dell’anniversario, sarà visitabile fino al 26 gennaio
In tanti hanno partecipato, sabato 7 dicembre, alle iniziative organizzate in occasione della celebrazione dei 50 anni dalla riapertura del Museo “Craveri” di Bra.Visite guidate tematiche e un concerto dedicato alla memoria di padre Ettore Molinaro, storico direttore e fautore della rinascita del Museo avvenuta il 22 dicembre del 1974, hanno accompagnato il numeroso pubblico in un pomeriggio di festa e ricordi.
In occasione delle celebrazioni, nelle sale della struttura – oggi diventata uno dei più importanti Musei Naturalistici del Piemonte – è stata allestita la mostra fotografica “Il Museo Craveri 50 anni fa”, con scatti in bianco e nero delle sale inaugurate nel 1974 ad opera di Ettore Molinaro. In mostra immagini storiche che illustrano il passaggio dall’esposizione Ottocentesca al nuovo allestimento, in occasione della riapertura al pubblico di mezzo secolo fa. La mostra sarà visitabile fino al 26 gennaio 2025, la domenica dalle 10 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:30, il giovedì dalle 15 alle 18 e, solo su prenotazione, il martedì, mercoledi, giovedi e venerdì dalle 8:30 alle 12:30.
Maggiori informazioni su www.museidibra.it oppure contattando il Museo alla mail: craveri@comune.bra.cn.it o al numero 0172.412010
TORINO OSPITERÀ LA 57ª CONFERENZA ANNUALE DI CIMAM – INTERNATIONAL COMMITTEE FOR MUSEUMS AND COLLECTIONS OF MODERN ART
In occasione dell’Assemblea Generale di CIMAM, tenutasi l’8 dicembre a Los Angeles, Suhanya Raffel, Presidente di CIMAM e Direttrice di M+ a Hong Kong, e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, hanno annunciato che Torino sarà la prossima città che ospiterà la 57ª Conferenza Annuale di CIMAM nel 2025.
L’evento sarà organizzato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con Fondazione Torino Musei e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, e sarà sostenuto dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
CIMAM ritorna in Italia dopo quasi 50 anni dal 1976, anno in cui la conferenza si tenne a Bologna e Prato per la sua unica tappa nel nostro paese in oltre 60 anni di Conferenze Annuali.
È stato inoltre annunciato il Comitato Scientifico per la Conferenza Annuale 2025 di CIMAM, composto dai membri del Consiglio Direttivo di CIMAM Chus Martinez, Direttore dell’Istituto Art Gender Nature di Basilea – che sarà il Presidente – Kamini Sawhney, Curatore indipendente, Malgorzata Ludwisiak, Direttore Artistico del Museo d’Arte Moderna di Varsavia, Leevi Haapala, Decano dell’Accademia di Belle Arti dell’Università delle Arti di Helsinki, e Victoria Noorthoorn, Direttrice del Museo de Arte Moderno di Buenos Aires e dai Direttori e Curatori delle istituzioni ospitanti Francesco Manacorda, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Chiara Bertola, Direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Bernardo Follini, Curatore Senior della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Davide Quadrio, Direttore del MAO Museo d’Arte Orientale.
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Torino Musei e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea saranno le istituzioni che ospiteranno CIMAM 2025.
BENE VAGIENNA. MOSTRA “PRESEPI DI FIABA A CASA RAVERA
sabato 14 dicembre 2024 a Bene Vagienna, alle ore 15.00, sarà inaugurata l’esposizione “Presepi di fiaba a Casa Ravera”, Via Vittorio Emanuele II n. 43, mostra di ceramiche di artisti contemporanei, a cura di Giuse Scalva.