Chieri, i parcheggi, il voto di giugno. La riflessione di un lettore

Sulla grana dei parcheggi, ospitiamo la lettera di un cittadino (che si firma), preoccupato e deluso dalle scelte dell’Amministrazione al punto da domandare ai concittadini-elettori se voterebbero ancora allo stesso modo che a giugno, adesso.

Con tanto di citazione dantesca. Pubblichiamo perchè i toni sono civili e senza insulti (come invece altre arrivate in redazione…)

“Mi rivolgo a tutti quei chieresi che con il loro voto nell’ultima tornata elettorale hanno riconfermato questa Amministrazione: vista la loro recente ed assai discutibile decisione di estendere la zona dei parcheggi a pagamento, che penalizza una schiera di categorie a partire dai residenti in centro, chi vi lavora, il settore commercio e non soltanto, sareste a tutt’oggi ancora convinti di esprimere all’interno dell’urna lo stesso consenso?  Vi ritenete ancora soddisfatti di chi, demonizzando l’auto dall’alto della loro esasperata “ideologia green”, aumenta i disagi alla popolazione pur di far cassa che è il loro vero scopo, incuranti del danno economico procurato a negozi, bar, ristoranti procedono convinti nella loro apparente crociata ecologica, ma che di fatto si traduce in concreto a cospicui introiti di denaro alle casse comunali, a scapito delle tasche dei chieresi e non?  Beh, se la Vostra risposta rimanesse affermativa, in quel caso ci sarebbe soltanto una sola considerazione da fare: come citava Dante Alighieri nella Divina Commedia al canto XXIX’ dell’Inferno “Chi è causa del suo mal, pianga sé stesso”! “