A Montaldo Scarampi festa di Sant’Antonio Abate in ricordo di chi non c’è più

A Montaldo Scarampi è stato celebrato il santo protettore degli animali con la benedizione nel rione di Sant’Antonio abate.

Una fredda giornata con un pallido sole ha accolto i borghigiani alla chiesetta dedicata al suo santo patrono in occasione della sua festa. Tradizione e devozione continuano nel tempo in ricordo degli anziani e dei defunti della borgata, che sempre si sono presi cura della piccola cappella, affacciata al limitare dei boschi.

Anche quest’anno, in via eccezionale il 18 gennaio, il parroco don Ivano ha celebrato nella borgata, la Santa Messa con grande partecipazione e con la presenza di nuovi amici provenienti anche dalla Borra. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato, onorando la memoria di chi non c’è più nella borgata, portandoli sempre nel cuore, mantenendo e rispettando le tradizioni, dimostrando che l’unità e la solidarietà sono valori che rafforzano i legami, creando una rete di sostegno reciproco.

”Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi e dona ai poveri,… poi vieni e seguimi!”. Questo invito di Gesù, ascoltato a poco più di 20 anni, fu per Antonio il segno della vocazione alla vita religiosa. Sant’ Antonio era un eremita egiziano vissuto nel III° secolo dopo Cristo, il quale dedicò la sua esistenza alla preghiera e all’aiuto verso i bisognosi. Infatti, lasciò presto la sua agiata famiglia per donare tutti i suoi beni ai più poveri. Ben presto, si rifugiò in un fortino nel deserto, pregando giorno e notte e si teneva compagnia con animali e uccelli.

Così, visse oltre 20 anni. ” O Dio, che hai ispirato a sant’Antonio abate di ritirarsi nel deserto, per servirti in un nuovo modello di vita cristiana, concedi anche a noi per sua intercessione di superare i nostri egoismi per amare te sopra ogni cosa”. Ringraziamo Sant’Antonio per il dono di questa giornata e a lui ci affidiamo con la preghiera a lui dedicata, con cui don Ivano ha terminato la S. Messa. “Gloriosissimo S. Antonio, esempio luminoso di penitenza e di fortezza cristiana, ardente di zelo per la salvezza delle anime e di carità per il bene del prossimo. Voi che otteneste da Dio la speciale virtù di liberare l’aria, la terra, il fuoco e gli animali da ogni morbo e da ogni malefica influenza, fate che con una santa vita imitiamo le vostre eroiche virtù e che anche quaggiù in terra sperimentiamo il vostro valevole patrocinio, ricevendo copiosissime le vostre benedizioni su tutto ciò che serve per la nostra alimentazione e pei nostri lavori, sui corpi e sulle anime nostre”. In occasione della festa della borgata di Sant’Antonio, si prosegue domenica 26 gennaio con il pranzo organizzato dalla pro loco, in collaborazione con Cascina Caplot.: gran galà del bollito misto montaldese con un tris di antipasti, primo piatto, bollito misto con verdure e bagnet verd e rus, per poi terminare con il bunet della nonna.

Alessandra Gallo