Castelnuovo don Bosco. “San Giuseppe”, il sindaco: “Ecco come stanno le cose…”
“Ci batteremo fino alla fine per evitarne la chiusura. Nuovo consiglio di amministrazione dal 21 febbraio”
“Negli ultimi tempi sono state diffuse informazioni incomplete e non rispondenti alla reale situazione della casa di soggiorno “San Giuseppe” di Castelnuovo don Bosco.
Il solo dato attendibile è il debito che ammonta a circa 1 milione di euro, sintomo di una cattiva gestione protrattasi negli ultimi 10 anni da parte dei CDA che si sono avvicendati che non hanno saputo far fronte, in maniera salda ed imprenditoriale, alla crisi economica.
Anzi, l’attuale compagine del CDA si è sempre giustificata imputando la colpa all’emergenza epidemiologica COVID-19. In parte corretto, ma la verità è chenon si è mai cercato di investire in altri progetti che potessero portare ulteriori entrate e prestigio alla struttura.
Oltre alla opinabile gestione economica-finanziaria, ancor più grave è la cattiva gestione amministrativa e del personale dipendente; vi sono infatti gravi problemi organizzativi che minano l’efficacia e l’efficienza dell’apparato burocratico e gestionale.
Sono anni, infatti, che vi è una gestione malsana del personale dipendente della struttura; lo stesso viene lasciato senza indirizzi e direttive generando, conseguentemente, l’anarchia più totale.
La casa di riposo è una dell’aziende più storiche del paese che va preservata pertanto, come amministrazione comunale, ci batteremo fino alla fine per evitarne la chiusura.
Si deve considerare terminata l’epoca di chi diceva che “il San Giuseppe” non è affare del Comune: lo è eccome! Tanti dei suoi ospiti sono cittadini castelnovesi e non sono certo cittadini di serie B. Ci sono circa 60 dipendenti (tra quelli alle dipendenze della cooperativa e quelli alle dipendenze dirette della casa di riposo) che vanno ascoltati e tutelati.
A LORO va riconosciuto il grande lavoro che hanno svolto e stanno svolgendo, ad oggi, per assicurare i servizi e far sì che la struttura sia attiva.
La struttura ha i numeri ed i requisiti per proseguire l’attività; ciò è altresì avallato dal verbale della commissione di vigilanza ASLTO5 che martedì 14 gennaio 2025 ha constatato che i servizi sono decisamente migliorati rispetto al passato ed il merito non può che essere attribuito alla cooperativa LEONE ROSSO, ditta appaltatrice dei servizi ed ai lavoratori dipendenti.
Quindi, invece di denigrare il loro operato, sarebbe meglio elogiarli e ringraziarli!
Detto questo entro la fine di gennaio 2025 procederò a nominare il nuovo CDA che si insedierà il 21/02/2025; a loro darò il mio appoggio per promuovere la struttura, predisporre un piano di rientro del debito e a sostenere e tutelare le persone che ivi lavorano e gli ospiti che ivi vivono.”
Così in un comunicato, il sindaco di Castelnuovo don Bosco, Umberto Musso.