Passione Fumetti: Amazing, i supereroi Marvel in mostra a Torino
A Torino, nelle sale dello storico Palazzo Falletti di Barolo – uno dei più prestigiosi edifici del quadrilatero romano, nel cuore della città – fino a domenica 9 marzo 2025 è possibile visitare Amazing: 80 (e più) anni di supereroi Marvel, mostra che celebra una delle più importanti case editrici al mondo, quella “casa delle idee” che da più di 60 anni pubblica personaggi come l’Uomo Ragno, i Fantastici Quattro, Hulk, Devil, Capitan America, Iron-Man, Thor, gli X-Men e tantissimi altri. La nascita della casa editrice risale al 1939, anno di uscita dell’albo Marvel Comics n. 1 per la Timely Comics di Martin Goodman, su cui apparvero Namor e la Torcia Umana. L’anno successivo arrivò Captain America, dal 1951 sugli albi compare il logo Atlas, mentre la denominazione di Marvel Comics coincide con l’uscita del primo albo dei Fantastic Four di Stan Lee e Jack Kirby nel novembre del 1961.
La mostra Amazing a Palazzo Barolo è strutturata come un viaggio nel tempo che, partendo proprio dagli anni ’60, decennio dopo decennio, stanza dopo stanza, guida i visitatori alla scoperta di tutti i supereroi che Stan Lee, alias Stanley Martin Lieber, e tantissimi altri autori – tra i più importanti del panorama fumettistico mondiale – hanno creato negli anni. Alcuni titolari fin da subito di una propria testata, come i già citati The Fantastic Four, The Incredible Hulk e The Avengers, altri, come ad esempio Wolverine, Punisher e Deadpool, nati come comparse in altre serie (rispettivamente di The Incredible Hulk, Amazing Spider-Man e New Mutants) e poi diventati tra i più amati dai fan.
Ma anche se non siete esperti dell’Universo Marvel – e magari nemmeno tanto di fumetti – non temete. Il curatore della mostra, Luca Bertuzzi, ha fatto un lavoro eccezionale per guidare i visitatori: in ogni stanza vi sono infatti dei pannelli in cui – sinteticamente ma con grande precisione – viene raccontato quello che c’è da sapere: i personaggi in ordine di creazione, gli autori più significativi, molte curiosità e alcune foto storiche.
La meraviglia di questa mostra è rappresentata soprattutto dalle tavole originali esposte alle pareti e dagli albi – altrettanto originali, nonché “gradati” – esposti nelle teche. Noterete che i comics americani sono racchiusi in contenitori protettivi in ognuno dei quali, in alto a sinistra, compare un numerino. Quel numero – assegnato su base 10 da CGC (Certified Guaranty Company) – esprime lo stato di conservazione dell’albo. Ad esempio un 4.5 è già molto buono, ma per essere un albo quasi perfetto si deve ottenere almeno un 9.0. Curiosando nelle teche, potrete notare quanti siano gli albi esposti con gradazioni vanno dal 9.0 in su. Testimonia la cura con cui è stata allestita la mostra anche il fatto che sono stati selezionati albi fondamentali per meglio rappresentare le varie serie Marvel.
La stessa cosa vale per le oltre 80 tavole originali, rappresentative sì di tanti personaggi, ma soprattutto dei tanti autori che hanno lavorato per la casa delle idee dal 1961 in poi, ognuno con il suo particolare e inconfondibile stile, molto più apprezzabile in tavole in bianco e nero. Pagine disegnate in cui possiamo ammirare la bravura di mostri sacri del fumetto come Jack Kirby, Steve Ditko, John Romita Sr., Gene Colan, John Buscema, Jim Steranko, John Byrne, Frank Miller, Bill Sienkiewicz e tanti altri. E poi scoprire l’evoluzione dello stile che ha caratterizzato gli ultimi decenni, come l’arrivo di Jim Lee negli anni ’90, a cui sono seguiti autori come Mark Texeira, Erik Larsen, Rob Liefeld, John Romita Jr., Marc Silvestri, Marc Bagley e il nostro Claudio Castellini.
Una rivoluzione stilistica che è continuata nei decenni successivi, spesso alimentata da disegnatori stranieri provenienti da ogni parte del mondo, compresi un numero sempre maggiore di italiani, tra cui Gabriele Dell’Otto, Simone Bianchi, Sara Pichelli e tanti altri.
In mostra anche poster storici e manifesti d’epoca, di produzione statunitense o italiana (questi ultimi allegati alle pubblicazioni a fumetti della casa editrice Corno), ingrandimenti scenografici e sagome dei supereroi. Inoltre, nelle numerose sale in cui è suddivisa Amazing, vi sono teche in cui sono esposti giocattoli, statuine, giochi in scatola, quaderni, adesivi, figurine e memorabilia, tutti oggetti che raramente capita di vedere.
Come ho già detto, spostarsi tra le sale di Amazing è come fare un viaggio nel tempo. Sicuramente una grande emozione per gli storici lettori, ma non ho dubbi che non sia da meno anche per i visitatori curiosi di scoprire da dove arriva quel mondo fantastico che magari hanno conosciuto solo al cinema e in TV.
Tre domande al curatore Luca Bertuzzi
Il curatore Luca Bertuzzi ha gentilmente risposto a tre domande che sicuramente rendono l’idea del grande lavoro che c’è stato nella preparazione della mostra, ma anche del valore di quello che andrete (o siete andati) a vedere:
In esposizione c’è tantissimo materiale originale, dagli albi americani, alle tavole originali, ai poster, a storici gadget. Come avete rintracciato il materiale e i collezionisti per poter esporre albi chiave e tavole significative di una produzione che copre decine di anni?
Uno dei primi passi per l’ideazione di questa mostra è stato mettersi in contatto con i collezionisti che avevano partecipato in passato alla mostra AMAZING allestita a WOW Spazio Fumetto, Museo del Fumetto di Milano, nel 2020, e ad altre mostre dedicate al mondo dei supereroi che sono state organizzate in passato. In seguito, naturalmente anche con l’apporto degli stessi collezionisti, ho selezionato il materiale che meglio permetteva di ricostruire la storia che volevamo raccontare con questa mostra, cercando di creare un equilibrio tra i decenni, i personaggi e i tanti grandi artisti che hanno lavorato per la casa editrice Marvel.
Le tavole originali e le copertine esposte sono quasi tutte in b/n (ad eccezione di quelle pittoriche di Alex Ross e poche altre), mentre gli albi a fumetti dei supereroi sono sempre a colori. Come e dove veniva fatta la colorazione?
Dagli anni Novanta in poi la colorazione dei fumetti statunitensi viene realizzata quasi esclusivamente in digitale, a meno che non si tratti di illustrazioni come quelle di Alex Ross in cui è lo stesso artista a dare vita alla colorazione. In genere, infatti, a occuparsi della colorazione è una figura differente, detta appunto colorista. Oggi il suo lavoro viene eseguito in digitale e quindi può passare con maggiore immediatezza ai file necessari per la stampa, anch’essa digitale.
In passato, invece, la colorazione degli albi avveniva così: prima il colorista stendeva il colore su una riproduzione della pagina, usando una serie di toni predefiniti che si basavano sulla combinazione dei colori giallo, blu e magenta, contenuti in bottigliette di vetro. La colorazione così realizzata diventava poi la guida per il lavoro di separazione dei colori, che consisteva nel “trasformare” i colori scelti in pellicole, che venivano inviate all’incisore, dove diventavano lastre di stampa metalliche utilizzate per la vera e propria produzione del fumetto.
In mostra sono esposti albi originali gradati e tavole originali. Per entrambe le categorie, quali sono quelli di maggior valore, nei vari decenni, e perché? C’è qualche gadget o poster particolarmente raro o ricercato?
Il valore delle tavole originali, degli albi e dell’oggettistica varia nel tempo, anche in base alle richieste del mercato. Oltre all’età e alla rarità del pezzo (senza dimenticare che le tavole originali sono addirittura uniche) influisce anche, ad esempio, la presenza di un personaggio particolarmente noto o importante, gli artisti che hanno realizzato la tavola, la sua presenza in altri media. Alcuni esempi: le due tavole dalla serie Warlock con una delle prime apparizioni di Thanos, la tavola da uno dei primi numeri dei Fantastici Quattro, le tavole di artisti amatissimi come John Romita o Todd McFarlane, la tavola di Spider-Man di Erik Larsen comparsa nel film d’animazione Spider-Man: Un nuovo universo. Tra gli albi sicuramente Amazing Fantasy 15 autografato da Stan Lee e il numero 1 di Amazing Spider-Man. Molto rari anche i poster prodotti da Marvelmania e il kit per i membri del fan club Marvel Merry Marvel Marching Society.
Amazing: 80 (e più) anni di supereroi Marvel è stata curata da Luca Bertuzzi e prodotta da Ares Torino, in collaborazione con WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano, con il patrocinio di Torino Metropoli, media partner Sky Arte.
AMAZING. 80 (e più) anni di supereroi Marvel
si può visitare fino al 9 marzo 2025
a Torino, Palazzo Falletti di Barolo – via delle Orfane 7/A
Orari: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura) – lunedì chiuso
Biglietti: Intero € 12 – Ridotto € 10 – Ridotto ragazzi € 6 – Ridotto invalidità € 2
Immagini ©Marvel / Amazing 80-Wow Spazio Fumetto / autori citati