Passione Fumetti: Off the record di Emanuele Rosso, da web-comic a libro

Off the record di Emanuele Rosso
Off the record, un fumetto a puntate che Emanuele Rosso realizza, al ritmo di quasi un episodio al mese, da settembre 2021, inviandolo gratuitamente via mail – tramite la piattaforma Substack – a chiunque si sia iscritto alla sua newsletter. Un fumetto che parla di musica indie italiana dei primi anni Duemila, di cosa voleva dire “essere indie” in quegli anni, dei tour, della comunità di musicisti, di groupie e roadie, delle infinite ore in furgone in giro per l’Italia, dei concerti con dieci persone per pubblico e di mitici festival che oggi non esistono più. Off the record si svolge nel passato, ma anche nel presente, con il suo carico di nostalgia per gli anni spensierati di chi oggi ha quarant’anni o poco più.
Off the record ha vinto il Premio Boscarato al TCBF – Treviso Comic Book Festival nel 2023 come “Miglior Fumetto Web” e ora si prepara ad avere una versione cartacea – autoprodotta – di cui è da poco partita la prevendita.

Off the record

Off the record di Emanuele Rosso
Off the record racconta le vicende dei Recordi, una band indie italiana dei primi Duemila che suona un genere tutto suo (nel corso della storia loro stessi lo definiranno “pop sbilenco”), composta da quattro membri: Tommi (cantante e tastierista), Baso (bassista), Nappa (batterista) e Francio (cantante e chitarrista). Siamo nel pieno della prima ondata dell’indie italiano e i Recordi, grazie a Vacanze all’autogrill, una piccola hit che ha portato loro un po’ di fama a livello nazionale, si preparano al loro primo tour attraverso lo Stivale, accompagnati da un burbero fonico e da un giovane e fedelissimo banchettaro. Li vediamo partire a bordo di un furgone per il primo concerto previsto ad un festival a Padova carichi di aspettative e adrenalina, per poi ritrovarsi con un pubblico di 15 persone. A Vicenza invece di pubblico ce n’è tanto, peccato che si metta a diluviare quando iniziano a suonare, così in fretta e così forte che non c’è nemmeno il tempo di mettere al riparo gli strumenti. Ma non va sempre così. A Bologna ci saranno più di duecento persone.
Eppure, ancora oggi, c’è chi se li ricorda. Può succedere che una fan entusiasta li riconosca per strada, dicendo loro che li avrebbe visti bene anche a Sanremo. E pensare che ai tempi, dopo il concerto, invece di stare con le fan, andavano al chiosco di Mimmo a mangiare un paninazzo con la salamella, i peperoni e la cipolla.
Off the record di Emanuele Rosso
Off the record è anche la storia dei ragazzi della band, dei loro discorsi di un tempo e di come sono cambiati in questi vent’anni. Di cosa fanno al giorno d’oggi, dei loro incontri, dei loro successi e dei loro fallimenti. Già, perché il confine tra successo e fallimento può essere veramente labile, nella musica come nella vita. Dopo rimane solo la nostalgia, per una stagione della musica che nessuno si è preso ancora la briga di storicizzare, ma che Emanuele Rosso ci racconta in un romanzo a fumetti che diverte e fa sorridere “chi quella stagione l’ha vissuta (e ha tra i 35 e 50 anni e probabilmente riconosce le band citate, i riferimenti e pure tutte le magliette che i personaggi indossano) ma anche per chi è più giovane e vuole scoprire una scena musicale del passato (seppur di un passato davvero prossimo), molto diversa da quella attuale, più eterogenea, a tratti magari amatoriale ma di sicuro appassionata”.
tavola di Emanuele Rosso per Off the record
Al momento in cui scrivo, Off the record consta di un Prologo e di 22 episodi (sui 24 previsti), l’ultimo dei quali ricevuto via mail il 7 gennaio 2025, insieme alla notizia che, a maggio o poco dopo, Off the record avrà un’edizione cartacea autoprodotta, di cui è in corso la prevendita al seguente link, ad un prezzo speciale (in seguito potrà essere acquistato a 22 euro, escluse spese di spedizione). Il libro sarà in formato A5 (15×21 cm), brossurato a colori, di almeno 256 pagine, conterrà tutto il fumetto pubblicato online (dall’episodio 0 al 24) e un episodio inedito (ambientato al MI AMI Festival) realizzato appositamente per la raccolta. Oltre al fumetto vero e proprio (che occuperà circa 220 pagine) sarà presente una sezione che raccoglie racconti, aneddoti, testimonianze di musicistə, giornalistə, operatorə, addettə ai lavori, attivə in quegli anni (ma spesso e volentieri ancora oggi).

Quattro domande a Emanuele Rosso

Per scoprire qualcosa di più su come è stato realizzato Off the record, ecco a voi le risposte di Emanuela Rosso a quattro domande:
tavola di Emanuele Rosso
Off the record è un fumetto che nasce sul web. Tu lavori in digitale?
Emanuele: l’inizio di questo fumetto, nel 2021, ha coinciso con la mia “conversione” al digitale. I fumetti che ho realizzato in precedenza erano quasi interamente disegnati su carta, salvo un passaggio in digitale per eventuali correzioni o aggiunte di colore, mentre OFF THE RECORD è un “nativo digitale”. Nei mesi in cui stavo raccogliendo idee e spunti per la storia mi sentivo un po’ bloccato, incapace di (ri)costruirmi una routine di disegno su carta (che richiede un certo tempo di immersione ed estraniamento dal flusso della vita quotidiana) e nel tentativo di trovare nuove modalità produttive mi sono comprato un iPad e ho installato Procreate, uno dei principali software di disegno progettati apposta per il tablet; è stata la svolta. Mi sono immediatamente trovato a mio agio con la tecnologia, che è assolutamente intuitiva e in grado di replicare stili e segni “fisici” e mi permette soprattutto di lavorare anche solo per pochi minuti alla volta, a seconda del tempo che ho a disposizione. Non credo sia però un approdo definitivo, perché la facilità con cui è possibile correggere o annullare gli errori e tornare sui propri passi toglie un po’ di spontaneità e freschezza al disegno, limitando la natura generativa dello “sbaglio”, che porta magari a scoprire soluzioni grafiche inaspettate. Penso che in futuro cercherò un approccio misto, magari realizzando le matite su iPad per poi stampare e inchiostrare su carta.
tavola di Emanuele Rosso
La mia impressione è che lo stile di Off the record sia più realistico di altri tuoi lavori, ad esempio rispetto a GOAT. Da cosa dipende questa scelta?
E.: Mi rendo conto che invecchiando sto diventando più “precisetto”, e mal tollero approssimazioni nel disegno, anche a costo di allungare molto il tempo di realizzazione di una tavola. L’obiettivo che mi sono posto con il disegno è diventare più realistico ma sempre con meno tratti (il faro che illumina la rotta è come sempre Mazzucchelli). Inoltre il disegno direttamente in digitale permette di usare in maniera molto più corposa le reference (quindi inserendo elementi fotografici che vengono di volta in volta adattati e rintracciati), e questo contribuisce sicuramente al globale effetto realistico (cercando comunque di evitare che sembri troppo “rotoscopiato”).
tavola di Emanuele Rosso
Mi piace molto come hai utilizzato i colori, che cambiano da scena a scena, sia nelle tonalità, sia nelle combinazioni. Per te cosa devono dire i colori in questo fumetto?
E.: Non essendo un colorista, o comunque non ritenendomi particolare bravo nella colorazione delle tavole, ho scelto da subito di limitare la gamma cromatica di ogni episodio a 2 colori (anche se poi ho fatto delle eccezioni), cercando di usare sempre il colore come strumento narrativo, per indirizzare il senso di lettura o per far spiccare specifici elementi all’interno della vignetta o della tavola. Non c’è mai stata una regola nella scelta dei colori, a parte sapere in partenza che alcuni episodi erano più “solari” di altri. Nella maggior parte dei casi sono partito da un colore, scelto in base all’intuizione del momento, per poi abbinarci il secondo su base complementare o tono-su-tono. Vedremo che effetto fa quando sarà tutto riunito in unico volume… Spero non sarà troppo un’arlecchinata!
Off the record di Emanuele Rosso
Infine, ti chiedo come si può tradurre “Off the record”?
E.: Eeeh… Domanda delle domande! Mi è sempre piaciuta questa espressione inglese, proprio per indicare nella sua asciuttezza tutto ciò che resta fuori dalle dichiarazioni ufficiali, dalla storia accreditata, che viene trasmesso in via informale, assumendo caratura mitica. Forse il modo di dire italiano che più si avvicina è “dietro le quinte”, oppure “detto tra noi”.

Chi vuole sapere qualcosa dei precedenti fumetti di Emanuele Rosso, può leggere il mio articolo qui.

Emanuele Rosso alle ATP Finals 2023

Emanuele Rosso parla di GOAT alle ATP Finals 2023 di Torino – Casa Tennis – Cupola Geodetica di piazza Castello

Immagini ©Emanuele Rosso / foto ©Giancarlo Vidotto