ALLEGRO MOLTO a cura di EDOARDO FERRATI

Torino- FASCINO DELLA MUSICA CAMERISTICA-

Il QUARTETTO JERUSALEM, che di recente ha festeggiato i trent’anni di attività, nel suo tour europeo ha incluso anche Torino dove arruva per la prima volta. Ospite dei principali centri musicali internazionali, da sempre protagonista di un percorso di crescita e di maturazione che lo ha portato ad abbracciare un vasto repertorio. La serata dell’Unione Musicale e all’insegna di tre capolavori a cominciare dal Quartetto in do maggiore KV 465 di Mozart a cui in epoca posteriore venne dato l’appellativo “delle dissonanze” per via delle ventidue battute dell'”Adagio” iniziale affidate al primo violino. Esse hanno fatto discutere intere generazioni di musicologi prima che se ne riconoscesse la sua logica interna .era sufficiente una più attenta lettura contrappuntistica. L'”Adagio” introduttivo è caratterizzato da un intenso cromatismo che crea un senso di instabilità e di attesa dopo la tensione creata dall’introduzione, il brano approda all'”Allegro” dove il linguaggio si fa più sereno con la novità di parti contrastanti tematiche. L'”Andante cantabile”, definito uno dei più notevoli fra i tempi lenti dei quartetti mozartiani per l’intensa espressione ed eleganza della forma. Il “Minuetto”, invece,  inizia  con grazia e decisione, Il conclusivo, è un “Allegro molto di notevole ampiezza che si conferma in un’alternanza di modi espressivi e si risolve in un clima di grande bellezza. Il Quartetto n. 12 in re bemolle maggiore op. 133 è tra le ultime pagine scritte da Sostakovic (1968)  e inserite in un clima che va da un senso di riflessione a un sentimento di assoluta malinconia aa quello di giovanile comunicativa. Il Finale si risolve in una atmosfera dove viene riaffermato il proprio impegno e la fiducia nella vita, nonostante le incomprensioni, l’avversità e i risvolti tragici durante il suo percorso artistico. All’ultimo brano in locandina si aggiunge l’eclettica clarinettista SHARON KAM nel Quintetto in si minore op. 115 di Brahms raccolto subito da unanime approvazione per quel senso di struggente malinconia e di intima delicatezza spirituale così peculiari del suo stile. L'”Allegro” di esordio è carico di penetrante emozione psicologica, l'”Adagio” è guidato dal clarinetto sorretto dagli archi in sordina; l'”Andantino” ha una linea di nobile musicalità molto efficace. nel sui accenti crepuscolari. L'”Andantino ” è spezzato da uno spigliato “Presto”. mentre il finale “Con moto”, costruito su cinque variazioni con il ritorno del tema iniziale del primo movimento dove Brahms sembra ritirarsi  in se stesso, quasi un congedo dall’attività musicale.

Torino, Conservatorio, p. Bodoni

Mercoledì 19 febbraio, ore 20.30 Stagione Unione Musicale

JERUSALEM QUARTETTI- Alexander Pavlovsky, Sergej Breisler (violini), Ori Kam (viola), Kyril (Zlotnickov (contrabbasso)

con la partecipazione di SHARON KAM (clarinetto)

Musiche di Mozart, Sostakovic, Brahms