DOMODOSSOLA. CON LA TECNICA DEL FALSO CARABINIERE TRUFFARONO UN ANZIANO NELL’AGOSTO DELLO SCORSO ANNO. I VERI CARABINIERI SONO RIUSCITI A IDENTIFICARLI E DENUNCIARLI.

I Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Domodossola hanno denunciato a piede libero 2 uomini,autori di una truffa ai danni di un anziano residente nel capoluogo ossolano, avvenuta a fine agosto dello scorso anno.

Si tratta di un 39enne e un 34enne entrambi residenti nel napoletano.

La tecnica è sempre la stessa. La vittima aveva ricevuto una chiamata sul telefono fisso e il suo interlocutore, presentatosi come maresciallo dei carabinieri, gli aveva fatto credere che il figlio aveva investito una donna che si trovava in ospedale in gravissime condizioni. Con il pretesto di evitare il carcere al figlio, il falso carabiniere aveva chiesto all’anziano di raccogliere tutto il denaro e i monili in oro.

La vittima, in panico per le sorti del figlio, ha creduto a quanto riferitogli dal “falso carabiniere”e gli ha detto che poteva dargli subito la somma di 2.500 euro in contanti e qualche monile in oro.

Avuta conferma della disponibilità di contanti e oro, il falso maresciallo ha chiesto il numero di cellulare alla vittima poiché da lì a poco lo avrebbe chiamato l’avvocato nominato dal figlio. In men che non si dica la vittima si è trovata contemporaneamente in linea sia con il falso maresciallo che con il sedicente avvocato. Proprio quest’ultimo riferiva all’anziano che a breve sarebbe passato uncuratore del Tribunale a ritirare soldi e gioielli.

Passata una manciata di minuti, alla porta dell’uomo si era presentato una persona dall’aspetto un po’ trasandato, qualificandosi come incaricato di ritirare soldi e ori.

Alla richiesta della vittima di avere una ricevuta dei valori che aveva appena consegnato, il truffatoresi è allontanato frettolosamente riferendo all’anziano che non era necessaria.

Questo particolare,insieme all’aspetto dell’uomo e all’accento campano, hanno fatto insorgere nell’anziano il dubbio diessere stato raggirato.

La segnalazione ai carabinieri è arrivata poco dopo, ma, nonostante le ricerche effettuate per intercettare il malfattore, i militari non sono riusciti a individuarlo.

Le indagini sono partite subito conuna serie di accertamenti e verifiche che hanno portato ad alcuni riscontri.

I carabinieri diDomodossola sono riusciti a sapere che un uomo, corrispondente alla descrizione fornito dall’anziano truffato, era stato arrestato durante un controllo a Milano qualche ora dopo la truffa. Su di lui pendeva un ordine di carcerazione per una rapina. I militari hanno inoltre appurato che quell’uomo aveva alloggiato in un albergo di Milano e che divideva la camera con un’altra persona.

Tutte queste informazioni hanno portato i militari a identificare anche il secondo complice e a risalire alla targa dell’auto utilizzata dai due.

Il sistema di lettore targhe del comune di Domodossola ha documentato come l’autovettura in questione si trovasse nel capoluogo ossolano negli attimi antecedenti e successivi alla consumazione della truffa. In particolare i militari hanno rintracciato le immagini riprese da una telecamera di sorveglianza urbana, posizionata a poca distanza dell’abitazione dell’anziano, che aveva ripreso il volto dei due malfattori. I due individui ripresi a Domodossola corrispondevano alla persona arrestata a Milano e all’amico che era in camera con lui.

Si ribadiscel’importanza che le vittime denuncino nell’immediatezza episodi simili alle forze dell’ordine