Chieri. I parcheggi e le nuove modifiche adottate. Un documento del PD

Paolo RAINATO (Segretario PD Chieri): “Le modifiche adottate sono robuste ed apprezzate dai diversi portatori di interesse: ma basta notizie false, insulti e atti vandalici. Diciamo Sì a una Chieri più moderna, dove si possa camminare e si possa parcheggiare”.

“Nel 2023, anno di approvazione del Piano Generale del Traffico (PGTU), abbiamo dato finalmente gambe e dignità ad un sogno: rendere Chieri una città più moderna, dove l’utilizzo dello spazio pubblico fosse finalmente riequilibrato. L’approvazione del PGTU, da parte del Consiglio Comunale, è arrivata dopo una lunga condivisione con tanti gruppi di interesse, comitati e singoli cittadini. Un processo di partecipazione durato più di un anno.

Dall’analisi realizzata prima dell’elaborazione del documento votato dal Consiglio, emerge che Chieri, grazie alla sua forma compatta e alla favorevole distribuzione dei poli attrattori è già oggi strutturata come ‘città a 15 minuti’, accessibile pedonalmente.

Ricordo solo alcune distanze in città:

La distanza tra piazza Europa e l’Arco Trionfale di Chieri è pari a 700 metri (10 minuti a piedi)La distanza tra la Biblioteca Civica e l’Arco Trionfale di Chieri è pari a 650 metri (9 minuti a piedi)La distanza tra il parcheggio di attestamento della stazione di Chieri e l’Arco Trionfale di Chieri è pari a 850 metri (12 minuti a piedi)Poi se una persona volesse calcolare la distanza tra il parcheggio di corso Matteotti angolo via Amendola e l’Arco Trionfale di Chieri scoprirebbe che questa è pari a 750 metri (11 minuti a piedi)Allo stato attuale gli spostamenti pedonali sono invece pochi, mentre l’auto è usata anche per spostamenti di breve e brevissimo raggio. Tra le principali motivazioni di tale fenomeno va certamente citata la scarsa qualità e sicurezza degli spazi destinati alla pedonalità, non solo lungo le radiali esterne o gli itinerari di circonvallazione, dove i marciapiedi sono spesso di modestissime dimensioni o del tutto assenti, ma anche lungo il reticolo delle strade nell’area centrale, dove il numero e il comportamento degli automobilisti confligge pesantemente con la circolazione pedonale.

Tra le misure proposte per migliorare le problematiche descritte, il PGTU individuò le seguenti azioni:

nelle aree esterne occorre realizzare percorsi pedonali attrezzati lungo i principali corridoi e i rami di accesso ai servizi (iniziativa ripresa anche dal Piano dell’Arredo Urbano e dal futuro Piano Regolatore);nell’area interna occorre introdurre un regime di circolazione e sosta tale da ridurre i livelli di traffico e moderare fortemente i comportamenti, così da rendere possibile un uso pienamente condiviso degli spazi.Il Piano rimodella e rivede la concezione dello spazio pubblico, della sua fruizione e della sua occupazione. Non stigmatizza l’utilizzo dell’auto e l’accessibilità degli automobilisti a tutte le aree della città, inizia semplicemente ad indicare a come creare le condizioni, affinché la nostra città sia accessibile e fruibile in modo sicuro adeguato ed equilibrato anche da pedoni, persone con ridotta mobilità e ciclisti. Il Piano vuole proteggere e difendere il centro storico per poterlo rendere più attrattivo e quindi più ricco.

Rispetto a questa linea tutti gli attori del commercio, che oggi dimostrano il loro dissenso, furono coinvolti, da me in prima persona, lungo tutto il processo. Credo, però, che la popolazione italiana sia poco abituata a trovare, in chi si occupa di politica, coerenza tra le cose dette e le successive azioni.

Uno dei primi provvedimenti relativi all’implementazione del PGTU è stato proprio la messa in sicurezza di via Albussano. Ogni giorno decine e decine di ragazze e ragazzi percorrono quella strada per raggiungere gli istituti scolastici di secondo grado. Un percorso semplice, comodo e che li rende autonomi negli spostamenti ma che li espone ad un grande pericolo: quella strada è priva di camminamenti pedonali e spazi dedicati alle persone che la percorrono a piedi. L’amministrazione ha scelto di iniziare con questa iniziativa per dare un segnale chiaro rispetto al cambio di passo che intendiamo dare. I lavori stanno proseguendo, anche se rallentati dagli interventi di Italgas, ma presto, e dico finalmente, quel tratto di strada sarà per tutte e per tutti: automobilisti e pedoni.

La seconda iniziativa intrapresa è quella legata alla regolamentazione dei parcheggi in città. “A Chieri non ci sono parcheggi!”, “A Chieri devo girare due ore per trovare un posto”, “A Chieri è scomodo parcheggiare”: questi sono i mantra che da sempre ho sentito. Sapete perché? Perché sino a “ieri” il 65% dei 6.250 stalli a servizio dell’area centrale (ovvero oltre 4.000 parcheggi) avevano una rotazione pari a ZERO, perché non regolamentati con conseguente criticità per le attività commerciali del centro. Sono dati scientifici e non sensazioni e suggestioni. Sono misurazioni fatte sul campo. Occorre, poi, anche tenere conto dell’impatto della forte riduzione di offerta conseguente agli usi mercatali dei grandi parcheggi. In questo senso è risultato urgente riorganizzare il sistema, escludendo la presenza di sosta a libero accesso, cioè non riservata, dalle strade e comparti che si intendono difendere, per concentrarla lungo pochi e ben identificati circuiti. La sosta a pagamento garantisce a un maggior numero di persone la possibilità di trovare parcheggio. Con la sosta libera, il primo che arriva trova posto e lo occupa anche tutto il giorno.

Il Sindaco ha avuto modo di confrontarsi con tanti portatori di interesse in queste settimana quali: le parti sociali, i rappresentanti del commercio fisso e di quello ambulante, i cittadini. Questo ha consentito di ragionare su nuove modifiche ai piani tariffari dei parcheggi. Di questo non possiamo che essere soddisfatti, anche per il modo con cui è stata realizzata la trattativa, ovvero con ampia partecipazione e trasparenza.Infatti, Il Piano Generale del Traffico ha proprio questo approccio nella sua implementazione: “Come si vedrà, le proposte sono numerose e di non trascurabile impatto, e dovranno essere implementate verificandone ogni volta, sulla base di un confronto aperto e trasparente, l’applicazione concreta.”

In ogni caso oggi gli automobilisti che vogliono arrivare davanti al negozio presso al quale necessitano recarsi lo possono fare. È capitato a me in prima persona: in altre occasioni avevo evitato di entrare in un negozio del centro, perché stufo di arrovellarmi nel trovare un posto auto. Oggi è più semplice.

Ho letto molte fake news in questi giorni su diverse testate giornalistiche e gruppi social: piazza Quarini, piazza Europa ed il parcheggio dell’Area Tabasso non diventeranno MAI a pagamento. Non c’è alcun documento che specifica questa estensione ma, soprattutto, non c’è la volontà politica di estendere ulteriormente le aree a pagamento.

Siamo stati sempre aperti al confronto, allo scambio di vedute, ma sempre nel rispetto della persona e dell’individuo. Personalmente mi aspetto dalle autorità competenti “tolleranza zero” nel perseguire chi oggi ha danneggiato il patrimonio (come i parcometri) e chi ha insultato in modo offensivo e diffamatorio i diversi soggetti interessati da questa vicenda.

Il Partito Democratico di Chieri terrà alta l’attenzione sull’implementazione del PGTU, un piano che è in grado di dare risposte concrete alla Città rispetto a tematiche che toccano la quotidianità delle persone e la relativa qualità della vita.”