A TEATRO. In scena a Asti, Alessandria, Torino, Bra, Serralunga d’Alba, Saliceto, Cuneo, Pinerolo.
ASTI. Martedì 25 febbraio “Oliva Denaro” al Teatro Alfieri.
La fortunata Stagione del Teatro Alfieri, realizzata dal Comune di Asti in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, continua con un nuovo appuntamento di prosa che va verso il tutto esaurito: martedì 25 febbraio alle 21 va in scena “Oliva Denaro” con Ambra Angiolini, dal romanzo di Viola Ardone.
Produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana e Lotus Production. Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale portando in scena l’adattamento del suo celebre film, una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”. Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta eraben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo, condividendo tra loro messaggi e telefonate. Metteranno così a conoscenza l’un l’altro i propri segreti più profondi…Ultimi biglietti (23 € intero platea, barcacce, palchi, 18 € loggione) con visibilità limitata disponibili solo alla cassa del teatro, aperta il martedì e il giovedì dalle 10 alle 17 e nel giorno dello spettacolo anche a partire dalle 19 fino a inizio rappresentazione. Informazioni tel. 0141.399057 www.teatroalfieriasti.it La stagione è resa possibile grazie alla preziosa collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, oltre che al contributo di Regione Piemonte, MIC, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Banca di Asti.
ALESSANDRIA. Mercoledì 26 febbraio “Sior Todero Brontolon” al Teatro Alessandrino.
Stagione Teatrale di Alessandria Franco Branciaroli interpreta Sior Todero Brontolon all’Alessandrino mercoledì 26 febbraio 2025, alle ore 21
«Quale maggior disgrazia per un uomo, che rendersi l’odio del pubblico, il flagello della famiglia, il ridicolo della servitù? Eppure non è il mio Todero un carattere immaginario. Purtroppo vi sono al mondo di quelli che lo somigliano; e in tempo che rappresentavasi questa commedia, intesi nominare più e più originali, dai quali credevano ch’io lo avessi copiato».
Anche oggi non è raro incappare in un “brontolòn” come il Todero di Carlo Goldoni che precedeva la commedia racchiudendo queste riflessioni ne “L’autore a chi legge” e si stupiva di come un lavoro incentrato su un personaggio tanto odioso e negativo potesse aver ricevuto dal pubblico un tale successo.
“Sior Todero brontolòn” scritta nel 1761 e presentata al Teatro San Luca di Venezia l’anno successivo, fu infatti accolta con molto calore, ripresa per 10 repliche a gennaio e poi nuovamente a febbraio, a ottobre…
Sior Todero risponde – come carattere – al modello dei rusteghi, ma dei quattro burberi veneziani perde qualsiasi accento bonario.
La trama lo vuole avaro, imperioso, irritante con la servitù, opprimente con il figlio e la nipote, diffidente e permaloso verso il mondo. Sembrerebbe impossibile empatizzare con una simile figura. Eppure il capolavoro di Goldoni – e la figura di Todero, scritta in modo magistrale – sono stati molto ambiti dai teatri e dai più grandi attori, da Cesco Baseggio, a Giulio Bosetti, a Gastone Moschin.
Ora questo indifendibile “brontolòn” attira un maestro del palcoscenico contemporaneo come Franco Branciaroli, che – diretto da Paolo Valerio – ne offrirà una nuova straordinaria e inaspettata interpretazione.
Dopo l’originale e dissacrante interpretazione di Shylock nel “Mercante di Venezia” shakespeariano, Paolo Valerio e Franco Branciaroli si apprestano a stupire il pubblico con la rilettura di un classico del teatro italiano, che molto ancora può suggerire alla sensibilità contemporanea.
Basti pensare – a fronte di una figura di protagonista tanto imponente e attrattiva – al ruolo sottile e risolutivo che Goldoni affida, nella commedia, al mondo femminile, l’unico che nello sviluppo drammaturgico appare pienamente positivo.
Sarà infatti l’alleanza fra la coraggiosa nuora del vecchio avaro e l’intelligente vedova Fortunata a salvare la giovane Zanetta da un matrimonio impostole per mero interesse e foriero di infelicità.
Zanetta sarà riconsegnata all’amore generoso e vero in un finale che – in tempi in cui il concetto di “patriarcato” domina le nostre cronache nelle sue accezioni più distorte e plumbee – intreccia in prospettiva, alla gioiosità della risoluzione, una venatura di turbamento.
Il regista Paolo Valerio definisce la pièce “una rilettura di una commedia della maturità goldoniana, condotta con rigoroso rispetto filologico per il testo e per la straordinaria bellezza di quella lingua unica che è già di suo poesia, ma anche con un’originale intuizione che vede le marionette in scena accanto agli attori, come loro alter ego.”
Si ricorda che i biglietti per lo spettacolo “Sior Todero brontòlon” in programma il 26 febbraio alle ore 21 al Teatro Alessandrino di via Verdi 12 ad Alessandria, si possono acquistare anche on-line su www.teatroalessandrino.it e www.ticketone.it.
TORINO. Mercoledì 26 giovedì 27 febbraio “TOPI” al TEATRO BARETTI.
TOPI è un viaggio teatrale che tocca le corde della memoria collettiva, mescolando storia, finzione e metafora. Vincitore del Premio Scenario Periferie 2021 e con il patrocinio di Amnesty International, lo spettacolo lascia un’impronta profonda nella nostra coscienza e, grazie alla rilevanza delle tematiche trattate, lo spettacolo arriverà al teatro Baretti, sfidandoci a riflettere sulle conseguenze di quegli eventi che ancora oggi ci parlano. TOPI si immerge nella memoria dei fatti del G8 di Genova, uno dei fatti più significativi e tragici della storia italiana contemporanea. A distanza di vent’anni, lo spettacolo racconta attraverso gli occhi di chi ha vissuto da bambino quei giorni, con la consapevolezza che non si parla solo di eventi passati, ma di ricordi che ancora oggi sono presenti nella nostra mente. Data l’ingenza degli eventi raccontati, Topi si sviluppa su due piani narrativi paralleli, intrecciando prosa e narrazione, realtà e finzione. Le due piste narrative che si evolvono simultaneamente riflettendosi l’una nell’altra durante il racconto, fino a fondersi in un unico flusso narrativo. Vent’anni fa, una città sul mare, odore di basilico e lacrimogeni, in sottofondo Manu Chao e le esplosioni. Il signor Canepa abita in un centro storico, ma in quei giorni di luglio ha altre cose per la testa e se non fosse per i suoni e le grida che entrano dalle finestre non si accorgerebbe nemmeno di quello che accade fuori. Topi, piccoli e invisibili come fantasmi hanno invaso il palazzo ed ora se ne stanno lì a sgranocchiare mele e carote. Bisogna liberarsene e in fretta, prima che arrivino gli ospiti. Per chi c’era e per chi non c’era, dentro e fuori il teatro, nella piazza della nostra memoria, Topi intreccia ricostruzione storica e invenzione scenica per raccontare, a oltre vent’anni di distanza, il G8 di Genova. È il tentativo di dare un senso, non solo a ciò che accadde in quei giorni di luglio, ma a ciò che continua ad accadere anche oggi.“In scena due narratori che, da un lato ripercorrono gli eventi di Genova tramite testimonianze orali e registrazioni audio e dall’altro narrano una storia loro, una storia inventata, immaginata da chi all’epoca era solo un bambino. ”Lo spettacolo si svolge in un salotto di un appartamento borghese, dove si muovono tre performer: Sandro Canepa, personaggio ambiguo ma al contempo comico e i narratori di scena che, oltre al dar voce alla memoria, seguono le vicende dell’appartamento. La ricerca dei topi rimane invisibile, pur travolgendo la scena, venendo amplificata da una ricostruzione sonora immersiva, creando un’esperienza profonda e totale. Il signor Canepa abita nel centro storico di Genova e, se non fosse per i suoni e le grida che entrano dalle finestre, non si accorgerebbe nemmeno di quello che accade fuori. La stagione nel Teatro Baretti è resa possibile grazie alla collaborazione con in collaborazione con Piemonte dal Vivo – Corto Circuito.
BIGLIETTERIA: INTERO 13€RIDOTTO 11€ (under25/over65/anpi)CARNET 5 SPETTACOLI 50€ BIGLIETTERIA ONLINE: È consigliato l’acquisto dei biglietti online su anyticket.it L’acquisto prevede il diritto di prevendita di 0,70€. Non sono possibili prenotazioni telefoniche o via mail. VENDITA IN CASSA: Se ancora disponibili, è possibile acquistare i biglietti in cassa nei giorni di apertura della sala o prima dell’inizio dello spettacolo.
Informazioni tel 011 655 187 / info@cineteatrobaretti.com
BRA. Venerdì 28 febbraio “La vedova allegra” al teatro Politeama Boglione.
È senz’altro uno dei titoli più popolari e più amati in tutto il mondo ed è un capolavoro di genuina ispirazione dove i protagonisti sono coinvolti in un vorticoso e divertente scambio di coppie, di promesse, di sospetti e di rivelazioni. Stiamo parlando dell’operetta di Franz Lehár “La vedova allegra”, che andrà in scena sul palco del teatro Politeama Boglione di Bra in uno spettacolo fuori abbonamento venerdì 28 febbraio alle 21. A dirigere lo spettacolo, interpretato dall’omonima compagnia, sarà il maestro Corrado Abbati.
Una vedova miliardaria viene spinta al matrimonio dalla ragione di stato, ma lei sceglierà l’amore, proprio come nelle cronache mondane di oggi. Questa moderna edizione si fa forte dell’innato senso teatrale e di una narrativa dinamica che contraddistinguono gli spettacoli di Corrado Abbati, nonché di una colorata e attuale messinscena parigina che mette in risalto l’eleganza delle musiche di Lehár con le sue tinte cangianti e romantiche e l’indiavolato tripudio ritmico.
“Tutti, fin da subito, sanno che si finirà felici e contenti!”, scrive Corrado Abbati nelle note di regia. “Il mio lavoro è stato, quindi, quello di creare uno spettacolo capace di suscitare allegria, com’era d’altronde nelle intenzioni dell’autore che ha disseminato ‘La vedova allegra’ di tanti spunti su un canovaccio diplomatico dove non si nascondono desideri segreti e interessi erotici o politici che vengono risolti a ritmo di valzer, ma anche di can-can”.
Gli ultimi biglietti disponibili per lo spettacolo sono in vendita al costo di 15 euro e possono essere acquistati di persona tutti i lunedì dalle 16 alle 19 presso il botteghino del Teatro Politeama, in piazza Carlo Alberto, oppure attraverso il sito www.ticket.it.
La stagione teatrale 2024/25 prosegue mercoledì 5 marzo con lo spettacolo di Anthony MacCarter “I due Papi”, diretto da Giancarlo Nicoletti. Si tratta del testo teatrale da cui è stato tratto l’omonimo film che ha ottenuto un grande successo.
Dieci anni fa, Benedetto XVI sbalordiva il mondo con le sue dimissioni, le prime dopo più di sette secoli. Cosa ha spinto il più tradizionalista dei Papi alla rinuncia e a consegnare la cattedra di Pietro al radicale ed empatico cardinale argentino? Fra documento storico, humor e dramma, lo spettacolo ripercorre non solo i giorni frenetici che portarono dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco, ma anche le “vite parallele” di due uomini molto diversi, accomunati dallo stesso destino. E, soprattutto, ci racconta la nascita di un’amicizia – speciale e inaspettata – fra due personalità fuori dall’ordinario.
Tutti i titoli della nuova stagione del teatro Politeama Boglione si trovano sul sito www.turismoinbra.it. Maggiori informazioni all’Ufficio Cultura e Manifestazioni del Comune di Bra, in piazza Caduti per la Libertà 20, chiamando il numero 0172.430185 o scrivendo a turismo@comune.bra.cn.it.
SERRALUNGA d’ALBA. Venerdì 28 febbraio “Le pari opportunità si costruiscono a scuola” alla Fondazione Mirafiore
venerdì 28 febbraio 2025 – ore 19 SARAH MALNERICH e FRANCESCA FIOREMAMMA DIMERDA Le pari opportunità si costruiscono a scuola L’ingresso agli appuntamenti della Fondazione Mirafiore è libero su prenotazione dl sito fondazionemirafiore.it
La scuola come primo campo di battaglia per le pari opportunità: è questo il tema dell’incontro con Sarah Malnerich e Francesca Fiore, meglio conosciute come Mammadimerda, che saranno ospiti della Fondazione E. di Mirafiore nell’ambito del Laboratorio di Resistenza Permanente venerdì 28 febbraio alle 19.Autrici, attiviste femministe e creatrici dal 2006 del progetto di divulgazione dissacrante e ironico sulla maternità Mammadimerda, hanno ribaltato gli stereotipi sulla figura materna, dando voce a un racconto più autentico, libero da retorica e obblighi sociali. Attraverso il loro blog affrontano con irriverenza e lucidità i temi della disparità di genere e delle disuguaglianze sociali.Nel loro incontro alla Fondazione Mirafiore, Malnerich e Fiore si concentreranno su un tema centrale: l’accesso all’istruzione di qualità come diritto fondamentale e leva per abbattere le disparità di genere e sociali fin dalla prima infanzia. Un viaggio che parte dal nido e arriva alla scuola dell’obbligo, mettendo in luce discriminazioni spesso invisibili ma radicate, che incidono sulle opportunità future di bambine e bambini.Le due autrici sottolineeranno, sempre con il loro stile ironico e irriverente, l’importanza di un’educazione realmente inclusiva, capace di preparare le nuove generazioni alle sfide complesse della società contemporanea, dalle disuguaglianze economiche all’impatto dei cambiamenti climatici, fino alla convivenza in una società sempre più diversificata. Un discorso che si inserisce nell’orizzonte più ampio dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di garantire un’istruzione equa e accessibile per tutti.
SALICETO. Venerdì 28 febbraio “COUA ‘D PAIJA TUT VEN A GALA” alla Sala Polivalente.
CUNEO. Sabato 01 marzo 2025 “OLIVA DENARO” al Teatro Toselli.
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OLIVA DENARO ph Laila Pozzo
OLIVA DENARO C’è una storia vera e c’è un romanzo. La storia vera è quella di Franca Viola, la ragazza siciliana che a metà degli Anni ‘60 fu la prima a rifiutare il cosiddetto “matrimonio riparatore” dopo aver subito violenza. Lo spettacolo prende spunto da quella vicenda, la evoca e la ricostruisce reinventando il reale nell’ordine magico del racconto. Oliva ormai adulta racconta al pubblico la sua storia, da quando ragazzina si affaccia alla vita fino al momento in cui, con una decisione che suscita scandalo e stupore, rifiuta la classica “paciata” e dice no alla violenza e al sopruso. Una storia di crescita e di emancipazione che scandaglia le contraddizioni dell’amore (tra padri e figlie, tra madri e figlie) e si insinua tra le ambiguità del desiderio, che lusinga e spaventa.
BIGLIETTI costi e modalità di acquisto (anche on line) alla pagina: https://www.comune.cuneo.it/cultura/teatro/abbonamenti-e-biglietti.htmlSono inoltre in vendita alla biglietteria del teatro anche i mercoledì feriali dalle 9 alle 12 (fino al 9 aprile 2025) oltre al giorno dello spettacolo al botteghino del teatro (via teatro Toselli 9) a partire dalle 16 [Saranno messi in vendita i biglietti singoli per qualsiasi spettacolo della stagione].
INFO tel. 0171.444812/818 (dal lunedì al venerdì, al mattino) | e-mail spettacoli@comune.cuneo.it
Per vedere il calendario completo della stagione: https://www.comune.cuneo.it/cultura/teatro/stagione-teatrale-2024-2025.html
Il teatro Toselli è anche su facebook alla pagina https://www.facebook.com/teatrotosellicuneo/
BRA. Sabato 1 marzo “CAMERA AD ORE” al Teatro Giovanni Arpino,
PINEROLO . Sabato 1° marzo “CHI HA RUBATO IL TOMINO DI PLATINO SCOMPARSO?” al teatro Incontro.
IL COMMISSARIO AGENORE PAUTASSO AL LAVORO: CHIHA RUBATO IL TOMINO DI PLATINO SCOMPARSO? E’ la comicità gialla ha inaugurare una serie di spettacoli al teatro Incontro di via Caprilli a Pinerolo(To). Infatti, nella serata di sabato 1° marzo, i riflettori si accenderanno per illuminare gli squinternati personaggi che girano attorno al commissario Pautasso e un tomino di platino scomparso. Un caso da romanzo giallo sta scuotendo Pinerolo: un misterioso furto ha messo in allerta la polizia. Oggetto del misfatto? Un tomino di platino – incastonato con pietre preziose – destinato a un formaggiaio di eccellenza, scelto da un enigmatico milionario. Ma il prezioso premio è svanito nel nulla, lasciando dietro di sé più domande che risposte. Le prime indagini parlano di una banda internazionale, ma i sospetti si stanno concentrando su due ladri già noti alle forze dell’ordine: Jean Marie Pascarelle e Robert Van Doren, passati alla cronaca per i loro audaci colpi. Toccherà al commissario Pautasso –“famoso” per il suo ingegno investigativo – fare luce su questo enigma che tiene tutto i Pinerolese con il fiato sospeso. Ma le modalità del furto fanno anche pensare a una rete criminale ben organizzata e, secondo alcune indiscrezioni, questo potrebbe essere solo l’inizio di una serie di colpi ancora più audaci. Le “Giallo comiche del commissario Pautasso”, questo è il titolo della brillante commedia, ha come interpreti Marina Di Paola, Angela Vuolo, Roberta Wildmann e Valter Carignano nei panni del Commissario. Ispirato ai classici del giallo di Agatha Christie e Conan Doyle, lo spettacolo unisce abilmente tensione e comicità, con attori che giocano tra copione e improvvisazione, in perfetto stile “Commedia dell’Arte”. Il biglietto di ingresso costa 12 euro, il sipario si alza alle 21.15. Info e prenotazioni ai numeri 3758090195 – 3480430201. www.legiallocomichedelcommissariopautasso.it
TORINO. Sabato 1 e domenica 2 marzo GIORGIO LUPANO al Teatro Erba di Torino ne La vita al contrario, il curioso caso di Benjamin Button .
Terzo anno di repliche e grande attesa per LA VITA AL CONTRARIO, IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON, sabato 1 marzo ore 21 e domenica 2 marzo ore 16 in scena al Teatro Erba di Torino, il salotto della prosa e delle arti integrate a due passi dal Po per il cartellone Grande Prosa di Torino Spettacoli dove ha registrato sempre sold out.
E’ una di quelle interpretazioni che ti fanno capire quanto il teatro sia insostituibile: l’affascinante GIORGIO LUPANO dà anima e corpo alla storia dell’uomo nato anziano che ha vissuto la sua vita all’incontrario. Per dirci che ognuno è speciale.
Nato ottantenne nel corpo di un bambino, Nino Cotone vive (ma solo nell’aspetto) una vita inversa. Vittima di un curioso scherzo del destino, affronta l’infanzia come se fosse un anziano e la vecchiaia come se fosse un bambino. Ha con sé una valigia in cui ha raccolto i ricordi della sua strana vita. Vuole raccontarla prima di dimenticare, prima di cadere in un eterno presente, quello dei neonati. Nell’adattamento di Tierno, la straordinaria favola moderna di Fitzgerald si svolge in Italia, dall’Unità ai primi Anni Settanta. Da questo romanzo è stato tratto il film Il curioso caso di Benjamin Button con Brad Pitt e Cate Blanchett vincitore di 3 premi Oscar.
Repliche al Teatro Erba (Torino, c. Moncalieri 241): sabato 1°marzo ore 21 – domenica 2 marzo ore 16
Prezzi biglietti La vita al contrario: sabato sera: posto unico € 24.50+1.50rid unificato (und26,ov60, abbonati*, convenzionati, gruppi, persone con disabilità**) € 17.50+1.50domenica pomeriggio: posto unico € 22.50+1.50 – ridotto (under26, over60) € 16.50+1.50speciale (abbonati*, conv, gruppi, persone con disabilità **) € 15+1* possessori di abbonamento 24/25 a qualsivoglia teatro italiano! ** la riduzione per persone con disabilità è estesa a 1 accompagnatore Informazioni e prevendite:-direttamente al sito www.torinospettacoli.it -via whatsapp al numero 320.9050142-alla biglietteria del Teatro Erba di Torino (orari chiamando il numero 011.6615447)-Info: tel. 011.6615447/011.6618404 – info@torinospettacoli.it; -tramite il circuito www.ticketone.it
ASTI. Mercoledì 5 marzo “LA FORZA NASCOSTA” al Teatro Alfieri.
Nadia Pastrone, laureata in Fisica, Ricercatrice nel campo della fisica delle particelle, astigiana illustre, sarà presente ad Asti mercoledì 5 marzo, al Teatro Alfieri, per rappresentare lo spettacolo teatrale dal titolo “La Forza Nascosta”, organizzato dal Comune di Asti in collaborazione con i club di servizio cittadini Soroptimist International, Zonta Club e Inner Wheel. Lo spettacolo è rivolto alle studentesse ed agli studenti delle scuole superiori della provincia. Nato dalla collaborazione di un gruppo di ricercatrici fisiche, storiche e teatrali, lo spettacolo offre una visuale sulla Fisica del ‘900 attraverso gli occhi di quattro scienziate che ne sono state protagoniste, anche se con scarsi riconoscimenti all’epoca, dotate però di una “forza nascosta” che si potrà scoprire e percepire partecipando a quanto avverrà sul palcoscenico. Alla rappresentazione teatrale seguirà un intervista/talk a Nadia Pastrone che racconterà alle scuole la sua esperienza di scienziata. Lo spettacolo, già portato in scena in molte sedi nazionali ed estere, giunge ad Asti grazie alla collaborazione fra i club di servizio cittadini che ne sono i promotori. “La rappresentazione teatrale “La forza nascosta – Scienziate nella Fisica e nella Storia”, attraverso la storia di 4 donne scienziate del Novecento, mira a stimolare le studentesse e gli studenti delle scuole superiori a perseguire i propri obiettivi senza tentennamenti, impegnandosi nello studio e nella ricerca – commentano le Presidenti dei tre Club di servizio femminili, Maria Gabriella Saracco, Ornella Stella e Giovanna Banchieri. Un’attenzione particolare è rivolta alle ragazze affinché si impegnino anche in ambiti professionali da sempre considerati dominio maschile, come l’ambito STEM. Abbiamo scelto questa rappresentazione di alto valore simbolico e scientifico – concludono le Presidenti – perché sono presenti e ribaditi i principi che ci ispirano: migliorare la condizione femminile attraverso la consapevolezza, il sostegno e l’azione”.
“Ringrazio i Club di servizio astigiani per aver proposto e sostenuto questa iniziativa – ha commentato l’Assessore alla Cultura Candelaresi. Siamo lieti di ospitare presso il nostro prestigioso Teatro questo spettacolo che mette in luce l’importante ruolo delle donne nel campo della fisica e della scienza in generale”. “Un’occasione per diffondere e consolidare nei ragazzi delle scuole superiori una cultura senza pregiudizi, a dimostrazione che la scienza sempre più non può e non deve essere considerato ambito esclusivo del mondo maschile” ha dichiarato il Sindaco Maurizio Rasero.