PIEMONTE ARTE: ECCO LE MOSTRE DA NON PERDERE IN REGIONE, QUESTA SETTIMANA. ASPETTANDO IL MONCALVO…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

ALESSANDRIA. MOSTRA “IL MONCALVO E LA SUA BOTTEGA”

Movimento e sentimento nella Controriforma. A Palatium Vetus dal 7 marzo

FONDAZIONE DAVIDE LAJOLO – CASTELLO DI MOASCA (ASTI): FRANCO FRANCESCATO E LE SUE OPERE. “INSIDE” / “DENTRO”

Gli originali quadri dello scrittore contadino. Presentazione della borsa di studio ‘Short&Surprise’ rivolta agli alunni delle scuole medie di Canelli

 

“Franco Francescato e le sue opere”, questo il titolo dell’evento che domenica 2 marzo alle 11:00, nella sala della Fondazione Davide Lajolo presso il Castello di Moasca (piazza Castello 9/11 – ingresso libero), inaugurerà la mostra delle sue composizioni che rimarranno esposte per un mese.

L’evento apre la stagione delle Mostre, Spettacoli, Eventi e Incontri programmati per tutto il corso dell’estate e che faranno del castello di Moasca un centro di grande attrattiva per turisti e locali. L’intero programma sarà presto reso noto e vede la collaborazione fra Fondazione Lajolo, Comune di Moasca e l’Associazione Phanes a cui è affidata la gestione degli eventi dell’Art Site Fest.

La mostra di Franco Francescato presenta 16 opere realizzate utilizzando in modo inusuale e creativo componenti elettronici di fax e computer, vecchi televisori e altre attrezzature tecnologiche e il titolo ‘INSIDE’ spiega questo suo desiderio di scavare il ‘dentro’ delle cose per scoprire e mostrare le loro caratteristiche più profonde. Qualità che l’uomo Francescato utilizzava anche per conoscere gli altri, per conoscere le persone, cercando quando possibile di entrare in sintonia con loro scoprendone il ‘dentro’ della personalità e del carattere.

Durante l’evento del 2 marzo si parlerà anche di Franco Francescato scrittore, scrittore-contadino come amava definirsi da quando ha impiantato un vigneto, un frutteto e un noccioleto nella tenuta Cascina San Martino acquistata 25 anni a Moasca, quando con la moglie Nucci Ferrari si trasferì da Milano nel Monferrato. Sarà l’editore Silvia Maria Ramasso (Neos Edizioni) a farlo “… un intelligentissimo cinismo stile Milano da bere, crosta appariscente e sottilissima a coprire una

Franco Francescato

sensibilità fuori dal comune capace di snidare i sentimenti nascosti, buoni o cattivi, della gente di oggi, quella “con” e quella “senza” l’esclusiva. Un radar sociale strepitoso per un editore …” E metterà in luce la sua peculiare caratteristica che lo distingueva da tutti: la capacità di scrivere racconti di grande attualità, anche precursori di accadimenti e ‘mode’ in anticipo sui tempi, tutti di due pagine, ambientati in una grande metropoli, storie che traevano l’ispirazione dalla vita vissuta, tutti con un finale inaspettato, spesso a sorpresa. Neos Edizioni ne ha pubblicati 500 in 5 raccolte da cento racconti ciascuna, dal 2011.

Nucci Ferrari per far conoscere il profondo amore di Franco per l’arte e la cultura e il suo costante desiderio di divulgarle presso le nuove generazioni che definiva ‘la speranza per il futuro’, ha ideato una Borsa di Studio a lui intitolata che coinvolgerà per questo primo anno, con la collaborazione della Biblioteca Monticone, i ragazzi e le ragazze delle 3e medie di Canelli chiamati a scrivere un racconto ultra-breve come quelli di Francescato, con un finale inaspettato. La Borsa di Studio si chiama, infatti ‘Short&Surprise’ ovvero corto-con-sorpresa. Prevede per l’alunno/a vincitore un premio in denaro (una parte del quale per acquistare libri) e un’importante visibilità perché il racconto verrà pubblicato (fuori concorso) da Neos Edizioni nell’antologia di racconti ‘Gente del Monferrato’ in occasione della terza edizione del Premio di Narrativa Parole in Collina.

Inoltre, sarà pubblicato anche sul sito di Campus-Salone dello Studente il cui CEO Domenico Ioppolo sarà presente il 2 marzo in veste di conduttore dell’evento oltre che di divulgatore di arte e letteratura. Non mancherà la musica, altra arte cara a Francescato, con Tonino Scala pianista, autore, compositore, che arricchirà e completerà i diversi momenti dell’evento con brani scelti tra i più amati da Francescato, scomparso un anno fa.

CIRCOLO DEGLI ARTISTI. EX BOGO e RELIQUIAE CORPORIS TAURINENSIS

Progetto espositivo del Circolo degli Artisti di Torino e del CAUS – Centro Arti Umoristiche e SatiricheLa mostra avrà luogo presso la Giardiniera Reale del Circolo degli Artisti in corso San Maurizio 6 a Torino.

INAUGURAZIONE giovedì 27 febbraio 2025 alle ore 18:30

Apertura al pubblico dal 28 febbraio al 21 marzo 2025, dal lunedì al venerdì, ore 15:30/19:30, nei week end su prenotazione o in concomitanza di altri eventi.

INGRESSO LIBERO

Gli Ex Bogo; sono piccole opere pittoriche e plastiche votive, dedicate al nume tutelare del Circolo degli Artisti, il Gran Bogo dell’Universo, fantoccio introdotto nel 1860 da Carlo Pittara, durante una rappresentazione teatrale nei saloni del Circolo ed eletto in breve tempo a nume tutelare con tanto di Ordine Cavalleresco ambitissimo e Gran Maestro. Tenuto segreto e riservatissimo, ha conquistato le folle dei carnevali Torinesi tra ‘800 e ‘900 con grandi ricevimenti e allestimenti faraonici; tra i più famosi la Lanterna Magica e il Bogorama in piazza Castello. Oggi torna rinato in una eccellente forma con un sacello a lui dedicato, nella Giardiniera Reale nuova sede del Circolo degli Artisti ai Giardini Reali, tra le opere bizzarre e devozionali che ne celebrano gli Artistici Miracoli, in mostra sino al 21 marzo, insieme alle Reliquiae Corporis Taurinensis.Reliquiae Corporis Taurinensis è il titolo della sezione espositiva riservata al Caus. In questo contesto vari reliquiari diventano testimonianza di prodotti, simboli e personalità che un tempo hanno reso grande la città di Torino. Le istallazioni sono costituite da piccole edicole votive, presso le quali i “fedeli” in visita alla cripta, possono venerare la reliquia più vicina alla loro sensibilità devozionale e, per chi lo desidera, lasciare una breve preghiera nell’apposita teca dedicata alle orazioni. L’ Area Lacrimosa riservata al Centro Arti Umoristiche e Satiriche vede esposte opere di artisti polimaterici ispirate a eccellenze del capoluogo subalpino ormai scomparse (o depredate da altre città), che i torinesi finiscono spesso per rievocare piangendosi addosso. Sono intercessori verso una Torino operosa e creativa da tempo estinta, che ciascun artista ha voluto ricordare con frammenti di “cose” del passato riconducibili alle eccellenze subalpine (dal personaggio illustre al design, alla pubblicità, dal manufatto industriale al progetto tecnico rivoluzionario, ecc.), inserendole in teche apposite al fine di conservarne il ricordo e creare un luogo dedicato al culto del piagnisteo laico. Le lacrime sono ovunque, recitava un’antica locuzione: sunt lacrimae rerum. Sono le “cose” stesse a essere pregne di pianto, prima ancora di generare lacrime agli uomini. Questa verità assoluta i torinesi la conoscono da sempre, ancora prima dei latini! I reliquiari sono dieci opere in scultura polimaterica più quattro bacheche contenenti preghiere, implorazioni, suppliche con santini aziendali di un tempo passato. La mostra “Reliquiae Corporis Taurinensis” è la quarta rassegna d’arte del Caus svolta in Torino presso le gallerie Arx e Fogliato dal 1990 in poi, dedicata all’universo del mistico-umoristico a cominciare dagli “Ex Voto per disgrazia ricevuta”, per proseguire con gli “ Ex Indumentis” e la“Via Trucis: le stazioni della nostra passione”.

CHIERI ART. QUARTA EDIZIONE DELLA MOSTRA SUL RICICLO ARTISTICO

“Donne: trame, intrecci e connessioni” è il titolo della quarta edizione di ChieRI_ART. Partecipano 27 artiste internazionali e gruppi che utilizzano il riciclo artistico come strumento di inclusione. Le 31 opere declinano il tema al femminile, spaziando dai saperi tramandati di generazione in generazione alle affinità elettive, dai percorsi di vita e gli intrecci di relazioni alle reti femminili di solidarietà. E proprio grazie a queste reti, quest’anno c’è una mostra speciale:” I colori delle donne”, mostra benefica per raccogliere fondi da destinare al Centro Antiviolenza di Chieri. Numerosi artisti chieresi hanno donato le opere che si possono acquistare per sostenere il Centro a cui sarà devoluto tutto il ricavato. Sarà inoltre possibile acquistare le opere dell’artista internazionale Chiara Ceddia.

BIELLA. “REVELARE- GESTI DI CURA ATTRAVERSO L’ARTE DI MIMMO ROTELLA”

Il 1 marzo verrà inaugurata, presso gli spazi della Fondazione Sella, la mostra “REVELARE- Gesti di cura attraverso l’arte di Mimmo Rotella” promossa dall’Associazione di genitori Angsa Biella e dalla Cooperativa Sociale Domus Laetitiae di Biella

L’Associazione di Genitori di Persone con Autismo “Angsa Biella” e la Cooperativa Sociale Domus Laetitiae in collaborazione con Enrico Gatti hanno lanciato un nuovo progetto: un laboratorio d’arte focalizzato sull’utilizzo del décollage, tecnica caratteristica del movimento del Nouveau Réalisme il cui esponente italiano più celebre è Mimmo Rotella.

Sono stati raccolti manifesti cinematografici rielaborati in chiave artistica da 10 bambini/e e ragazzi/e con autismo che frequentano la Casa per l’Autismo di Candelo, da 30 persone con disabilità che frequentano la Domus Laetitiae e bambini/e e ragazzi/e coinvolti in progetti sul territorio o nelle attività ambulatoriali.

I laboratori hanno avuto inizio a settembre 2024 e si sono conclusi a novembre. Durante il percorso sono stati coinvolti esperti del settore che hanno illustrato le opere e le tecniche utilizzate dal maestro Mimmo Rotella in un’ottica generativa di scambio e arricchimento. I laboratori hanno permesso di migliorare le competenze relazionali e le abilità pratiche dei bimbi/e e dei ragazzi/e, ampliare la rete sociale di tutte le persone coinvolte, la creatività e valorizzare i talenti di ciascuno/a.

Il progetto ha ottenuto il patrocinio della Fondazione Mimmo Rotella e del Comune di Biella.Una volta concluse le attività laboratoriali, tutti questi lavori daranno vita alla Mostra che si terrà dal 1° al 28 marzo 2025, presso lo spazio espositivo messo a disposizione dalla Fondazione Sella a Biella.

Le opere, di grandi dimensioni, verranno esposte nella bellissima sede del Lanificio Maurizio Sella in via C. Sella, 10 a Biella. Ad arricchire l’esposizione, sarà presente un’opera del maestro Mimmo Rotella, gentilmente concessa in prestito dalla Fondazione Mimmo Rotella.

“Siamo molto orgogliosi di questo progetto che ha coinvolto tantissime persone” – dichiara la Presidente di Angsa Biella, Daniela Oioli – “i ragazzi hanno realizzato, guidati dagli operatori, delle opere meravigliose che parlano di loro e delle loro personalità. Hanno anche dato un nome a ciascun opera e il risultato è straordinario”.

“La mostra è stata resa possibile grazie a numerose persone che hanno creduto in questo progetto” – dichiara inoltre il Presidente di Domus Laetitiae Claudio Medda – “crediamo molto nella collaborazione con il territorio e questa iniziativa è, ancora una volta, la dimostrazione della vicinanza e della sensibilità dei biellesi verso le tematiche di cui ci occupiamo ogni giorno”.

Gli orari della mostra saranno:

martedì dalle 12,30 alle 14,30

venerdì 12,30 alle 18

sabato e domenica dalle 10 alle 18

Sarà possibile organizzare visite su richiesta in altri orari.

TORINO. “MARIELL CHIRONE GUGLIELMINETTI. TRA CLASSICITÀ E GLAMOUR”

dal 5 Marzo al 5 Giugno 2025

INAUGURAZIONE: Mercoledì 5 Marzo 2025, ore 17.00-19.30

Uffici di Azimut Capital Management, a Torino in Via Cernaia 11

Nei prestigiosi spazi di Azimut Capital Management, società del Gruppo Azimut che in Italia si occupa di gestione e consulenza finanziaria, in Via Cernaia 11 a Torino, che prosegue il suo progetto no-profit culturale dedicato all’arte e alle esposizioni, il Museo MIIT di Torino presenta la mostra personale di Mariell Chirone Guglielminetti, la cui ricerca è improntata da sempre ad un linguaggio espressivo tra classicità, sperimentazione, tradizione. La mostra, a cura di Guido Folco, si terrà dal 5 marzo al 5 giugno 2025 e sarà inaugurata mercoledì 5 marzo dalle ore 17.00 alle ore 19.30, presentando una selezione di opere dedicate all’interpretazione contemporanea della statuaria antica, dai Bronzi di Riace agli esiti più alti del Rinascimento, tra Michelangelo e il Bernini, ponendo in risalto la sintesi del segno e della forma di una bellezza senza tempo, quindi eterna. Come tale, la sua creatività diventa patrimonio di tutti, ci conduce all’esplorazione di noi stessi, rappresentando un’espressione che va oltre l’idea di spazio-tempo, di gusto e percezione soggettiva, celebrando ancora una volta, nella storia dell’arte, il concetto classico di bello, armonia, equilibrio. E’ questa visione mistica e mitica di Dio e dell’Uomo, della natura e del mondo, che da sempre ha avvicinato l’Essere alla conoscenza, a divenire una delle chiavi di lettura dell’opera dell’artista, tra classicità e contemporaneo.Della statuaria greca Mariell Chirone Guglielminetti ci riporta l’armonia e la perfezione formale, quasi un ritorno all’ordine di novecentista memoria. Nascono così le opere della serie dedicata ai busti classici, in cui l’autrice parla, in definitiva, di noi, dell’uomo nella sua semplicità e bellezza naturale, atavica, discesa direttamente da un Eden perduto, ma sempre bramato. In questi dipinti, come in quelli della serie successiva riservata al Rinascimento, l’artista racconta, in definitiva, il suo Essere, la sua essenza, quel desiderio di riscoperta di una sintesi perfetta tra spirito e natura, così ampiamente e appassionatamente ricercata dall’autrice anche nel corso della sua vita. Sempre volutamente a margine delle correnti e delle mode del momento, l’artista ha saputo concentrarsi sul suo più intimo sentire, senza lasciarsi affascinare dalle sirene di una vuota popolarità, che pur avrebbe facilmente raggiunto, preferendo mantenersi isolata nella sua costante ricerca della verità.“Le mie opere sono il mio Io”, ama ripetere l’autrice e in questa dichiarazione d’amore verso la pittura c’è tutta la passione di una vita, il desiderio di cogliere e immortalare in un attimo di creazione gli istanti che l’hanno resa diversa, migliore, felice. Mariell Chirone Guglielminetti è passata dallo studio della forma e del modellato dei capolavori greci, indagati nella serie dei ‘Busti’ e dei ‘Bronzi’, rivisitati e reinterpretati, agli esiti realisti e simbolici che Michelangelo ha colto nel raccontare l’Uomo. La serie degli ‘Ignudi’, piuttosto che il ‘Laocoonte’ o il ‘Mosè’ testimoniano la continua ricerca dell’artista sulla potenza espressiva, fisica e spirituale, a cui la buona pittura, fatta di mestiere e studio, può arrivare. Il monumentale ciclo dei ‘Prigioni’ o la sensuale e sinuosa ‘Aurora’, così potenti e intensi nella loro vitalità, rendono vivo il marmo originale dei Maestri e proseguono quel percorso artistico incentrato sulla dicotomia corpo-spirito e sulla ricerca della bellezza, così caro all’autrice e agli antichi.

Guido Folco

VILLA CIMENA: TRA ARTE, RESTAURO E COMUNITÀ

KEART Keep an eye on art è un progetto che promuove la tutela del patrimonio artistico, storico e contemporaneo, creando occasioni di dialogo e sensibilizzazione della collettività. In collaborazione con la Galleria Umberto Benappi di Torino e con il sostegno di Reale Mutua Assicurazioni, main sponsor dell’iniziativa, KEART presenta un’inedita campagna di manutenzione e restauro presso Villa Cimena, gioiello neoclassico a pochi passi da Torino, aprendo le porte della proprietà e del cantiere al pubblico per parlare di patrimonio antico e contemporaneo. Il dialogo in questo senso non solo arricchisce il processo di restauro, ma offre anche nuove prospettive artistiche e culturali, coinvolgendo attivamente il pubblico. In quale modo?Attraverso un calendario di iniziative aperte al pubblico da febbraio ad aprile 2025, a cominciare da un momento dedicato ad un impegnativo intervento di manutenzione, l’occasione che ha permesso un dialogo inedito – per questi spazi – tra antico e contemporaneo. Al centro dell’iniziativa vi è infatti il recupero di quattro grandi teleri locati nella sala da pranzo di Villa Cimena, opere di indubbio valore storico-artistico che necessitano di un intervento di manutenzione. Questa iniziativa rappresenta un’importante occasione per ribadire il valore della cultura come strumento di crescita e coesione sociale, promuovendo la conservazione del nostro patrimonio artistico per le generazioni future. KEART ha invitato l’artista contemporanea Francesca Dondoglio – con il supporto della Galleria Umberto Benappi – a misurarsi, in sinergia con il lavoro dei restauratori, con lo spazio temporaneamente orfano delle opere in restauro. Nata nel 1990, Dondoglio è un’artista che esplora il rapporto tra materia, colore e forma. Nelle sue opere, campiture di colore dinamico e palpitante, materia e gesto si fondono dando vita a una dimensione di potente luminosità. Erede dell’arte astratta e dell’informale, la pittrice arricchisce queste esperienze attraverso una pratica artistica in cui la corporeità (l’artista utilizza parti del corpo per dipingere) gioca un ruolo fondamentale nel processo pittorico.Il progetto prevede una serie di eventi e attività:

Laboratori per bambini: sabato 22 marzo e sabato 5 aprile 2025, ore 15.00 – ingresso libero su prenotazione e fino a esaurimento posti- Incontro con l’artista e con i restauratori: sabato 22 marzo e sabato 5 aprile 2025, ore 17.00 – ingresso libero su prenotazione- Visite guidate al cantiere di restauro e a Villa Cimena: dal 24 febbraio al 30 aprile 2025, lunedì-venerdì dalle 9.00 alle 17.30 – ingresso libero su prenotazione ; nei week end solo su appuntamento

 

TORINO. MUSEO DI ARTIGLIERIA: MOSTRA DI CARTOLINE E DISEGNI

ALESSANDRIA. MOSTRA FOTOGRAFICA “MAURIZIO BUSCARINO FIGURE NEL CAMPO DELLO SGUARDO”

Dal 27-02 all’08-06-2025

Maurizio Buscarino – Figure nel campo dello sguardo è il nuovo progetto espositivo realizzato presso le Sale d’Arte di Alessandria, che ripercorre la carriera di Maurizio Buscarino, uno dei più importanti fotografi di teatro a livello internazionale, attraverso la sua potente ritrattistica. La mostra sarà aperta dal 27 febbraio all’8 giugno e presenta oltre novanta opere realizzate a partire dal 1975 fino agli anni più recenti, selezionate e stampate dall’autore stesso, a cura di Giovanna Calvenzi.Nato a Bergamo nel 1944, Maurizio Buscarino si avvicina al teatro grazie all’incontro nel 1973 con “La casa del padre” della compagnia norvegese dell’Odin Teatret, un incontro che sancisce la nascita di una carriera cinquantennale che lo porterà a viaggiare in Italia, in Europa e nel mondo per raccontare e testimoniare il teatro in tutte le sue forme. Tadeusz Kantor, Jerzy Grotowski, Eimuntas Nekrosius, Dario Fo e Vladimir Vasiliev sono solo alcuni dei nomi di celebri attori, registi e coreografi con i quali Buscarino ha collaborato, i cui viaggi lo porteranno fino in Giappone per realizzare un reportage sulla figura di Jusaburo Tsujimura, esponente di spicco del Bunraku, il teatro giapponese di “marionette”. Alla contemporaneità che lo circonda, Buscarino ha dedicato grande attenzione anche per attraversare le esperienze dei teatri della marginalità, i teatri di ricerca e di sperimentazione, come quello di Pontedera, ma anche ai teatri delle carceri, come quelli di Volterra, Lodi, Milano, Foggia, Bologna e Palermo.Il lavoro di Buscarino non è soltanto testimonianza di eventi teatrali ma un’indagine sulla figura e sulla condizione umana, sul concetto di finzione e di realtà, sulle culture dominanti e su quelle emarginate: così il suo archivio nel tempo è diventato un imponente documento sulla cultura degli ultimi decenni del ‘900 esplorata attraverso il suo punto di vista sul luogo in cui si vede accadere qualcosa – il teatro – che, insieme ai suoi scritti, è una importante rappresentazione della sua visione del mondo.Ad accompagnare questa sezione il catalogo “Melodramma in Laboratorio, 1980-1992”, con testi di Franco Ferrari, Maurizio Buscarino e Giovanna Calvenzi, progetto grafico di Giorgio Annone/ LineLab.La mostra è realizzata da ASM Costruire Insieme e dalla Città di Alessandria, con la collaborazione di Alexala Agenzia Turistica locale della Provincia di Alessandria per la promozione sul territorio.

Maurizio Buscarino – FIGURE NEL CAMPO DELLO SGUARDO

A cura di Giovanna Calvenzi

27 febbraio – 8 giugno 2025

Alessandria, Sale d’Arte – Via Machiavelli 13

Inaugurazione: 27 febbraio ore 17.30

Orari: da giovedì a domenica 15,00 – 19,00

 

AOSTA. MOSTRA “ITALO MUS. FEDELE CRONISTA DEL SUO TEMPO”

Presso le sale espositive del Museo Archeologico Regionale, è stata inaugurata la mostra Italo Mus. Fedele cronista del suo tempo.Ottanta opere inedite, per la quasi totalità provenienti da collezioni private, ripercorrono il cammino artistico di Italo Mus (1892-1967), il “pittore della Valle d’Aosta”, dai suoi esordi, all’alba degli anni Dieci del Novecento, fino alla metà degli anni Sessanta.L’esposizione al Museo Archeologico Regionale di Aosta documenta le diverse tematiche affrontate dall’artista valdostano in oltre cinquant’anni di instancabile attività: dalla ritrattistica alle vedute e alla pittura di paesaggio, dagli interni – genere nel quale Italo Mus ha toccato apici di straordinario lirismo – alle nature morte. Il campo di indagine si allarga anche a temi sociali e di costume per poi spingersi oltre la Valle d’Aosta con alcune marine, con il grande Polittico Bordighera, per la prima volta in assoluto fruibile nella sua interezza, e ancora con una serie di opere “esotiche”, frutto di una crociera compiuta da Italo Mus nel Mediterraneo nel 1963.Il percorso espositivo, curato da Leonardo Acerbi e Remo Busana, si completa con una serie di disegni e monotipi a dimostrazione della poliedricità, anche tecnica, del grande maestro valdostano.Il catalogo della mostra, bilingue italiano-francese, pubblicato dalla Tipografia Valdostana in coedizione con Musumeci Editore, riccamente illustrato e con le schede di tutte le opere in mostra, contiene un testo critico di Daria Jorioz e sarà acquistabile al prezzo di 50 euro.

Biglietti: Intero 8 euro, ridotto 6 euro.

La mostra è inserita nel circuito di Abbonamento Musei.

Orario di apertura: 10-13 e 14-18. Chiuso lunedì.

La mostra sarà aperta fino al 25 maggio 2025.

 

AOSTA, CENTRO SAINT-BENIN. DONNE E FOTOGRAFIA, UN INCONTRO NELL’AMBITO DELLA MOSTRA INGE MORATH

Giovedì 27 febbraio 2025, ore 17,00

Centro Saint-Bénin di Aosta. Via Festaz 27 – Aosta

Giovedì 27 febbraio 2025, alle ore 17.00, è in programma presso il Centro Saint-Bénin di Aosta un incontro di approfondimento nell’ambito della mostra Inge Morath. La fotografia è una questione personale. Daria Jorioz, curatrice della mostra, dialogherà con Denis Curti, critico fotografico, direttore artistico de Le stanze della fotografia a Venezia e del PhotoGrant di Deloitte.Denis Curti proporrà al pubblico un excursus che copre un arco temporale di oltre 150 anni, dalla metà dell’Ottocento ai giorni nostri e prende in considerazione il lavoro di donne fotografe professioniste e artiste, che sono riuscite ad affermare il loro preciso punto di vista sul mondo, affermandosi con determinazione e consapevolezza in un settore tendenzialmente presidiato da colleghi uomini. Inge Morath è stata una di queste donne, a cui il Centro Saint-Bénin dedica un omaggio, in quanto prima fotografa nominata membro della celebre agenzia Magnum Photos, fondata nel 1947 a New York da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger e William Vandiver.Sarà così un’occasione per approfondire il progetto espositivo dedicato a Inge Morath, curato da Brigitte Blüml-Kaindl, Kurt Kaindl e Daria Jorioz, allargando lo sguardo alla presenza femminile in tutta la storia della fotografia.L’ingresso all’incontro è integrato nel biglietto della mostra: intero 8 euro, ridotto 6 euro. Ingresso gratuito per i minori di 18 anni. Mostra nel circuito di Abbonamento Musei.

 

 

 

PALAZZO PAESANA. “NOBILI COLLEZIONI PER LA CIOCCOLATA”

Il rito del cioccolato tra storia, arte e cultura

27 FEBBRAIO – 2 MARZO 2025 dalle 11 alle 19Palazzo Saluzzo Paesana – Appartamento PadronaleVia della Consolata 1bis – Torino

Ingresso libero

Conferenze con degustazione:Giovedì 27 febbraio – ore 18.30 Domenica 2 marzo – ore 16:30 (ingresso gratuito su prenotazione – max 50 posti)

In occasione della manifestazione CioccolaTò, Palazzo Saluzzo Paesana apre le porte al pubblico per un viaggio alla scoperta delle tradizioni aristocratiche legate al cioccolato. Dal 27 febbraio al 2 marzo dalle 11 alle 19, sarà possibile visitare con ingresso libero la mostra “Nobili collezioni per la cioccolata”, dedicata alla storia della degustazione del cioccolato dal 700 al 900 attraverso una raccolta di splendide ceramiche provenienti da collezioni private, testimoni del ruolo centrale che questa prelibatezza ricopriva nei salotti aristocratici del passato. La mostra è curata da Enrico Debandi, direttore artistico di Palazzo Saluzzo Paesana, in collaborazione con Anna Cremonte Pastorello di Cornour e Gian Giorgio Massara.La mostra presenta una selezione di opere provenienti da collezioni private che illustrano l’esclusivo utilizzo della cioccolata come bevanda prediletta dalle élite europee, simbolo al tempo stesso di lusso e raffinatezza.Più grandi delle tazze da caffè e più alte e strette di quelle utilizzate per il tè, le tazze da cioccolata tra il XVIII e il XIX secolo si distinguono per forme uniche e raffinatissime. Vi sono tazze coperchiate per mantenere calda la bevanda, tazze biansate studiate appositamente per evitare accidentali versamenti della cioccolata sugli abiti preziosi dell’epoca, e allo stesso tempo per facilitarne la degustazione. Spiccano le tazze trembleuse (tremolanti), dotate di un piattino a mancerina che consentiva di bere la cioccolata comodamente anche in carrozza. Le tazze Litron, invece, si caratterizzano per dimensioni più abbondanti e una forma “quadrata”, ovvero con altezza pari al diametro della tazza.Sempre arricchite da una decorazione che alterna motivi floreali e naturalistici a scene galanti, vedute paesaggistiche, temi mitologici, esotici e persino scientifici, queste tazze presentano spesso dettagli in oro, che impreziosiscono i bordi e talvolta anche l’interno, esaltando ancor di più la preziosa “bevanda degli dèi”.Il percorso espositivo attraversa le principali manifatture europee di porcellana: Meissen, Sèvres, Ginori, Limoges, Nyon, solo per citarne alcune, rappresentando la pluralità e la ricchezza della produzione ceramica nei secoli scorsi.L’esposizione si completa con due cioccolatiere, la cui forma è generalmente più grande di una caffettiera e leggermente più panciuta, poiché all’interno la miscela di cacao, zucchero di canna e latte doveva essere continuamente mescolata. Inoltre, sul coperchio è presente un foro che permetteva l’introduzione del molinillo, un bastoncino solitamente di legno utilizzato per mescolare la bevanda, all’epoca particolarmente densa e soggetta a depositarsi sul fondo.Infine, la diffusione della cioccolata come bevanda “democratica” è illustrata nell’ultima vetrina, dove una bizzarra cioccolatiera/lattiera futurista evoca, con le sue forme antropomorfe, un animale dalle linee esotiche. Attorno a essa, le tazze raccontano un’epoca in cui la cioccolata, da status symbol aristocratico, si è trasformata in un piacere quotidiano, da gustare in un caffè o nell’intimità della propria casa.

L’iniziativa prevede inoltre due golosi appuntamenti a ingresso libero su prenotazione (posti limitati, massimo 50 partecipanti):

– giovedì 27 febbraio alle 18.30, “Cioccolato cibo degli Dei, dalla pianta del cacao alla lavorazione a crudo”, Conferenza e degustazione a cura del Laboratorio ChocoM’ama della Val Chiusella, con l’intento di unire la spiritualità nativa all’autenticità del cioccolato, coniugando il rispetto per la materia prima ad una lavorazione etica e contemporanea che valorizza l’alta qualità degli ingredienti utilizzati. – domenica 2 marzo alle 16.30, “Giovani gianduiotti crescono”, a cura dell’Associazione culturale Piece, durante il quale giovani talenti delle scuole torinesi presenteranno i loro gianduiotti artigianali, affiancati dalla celebre cioccolata calda della storica pasticceria Ghigo. Un appuntamento imperdibile che celebra il gusto e l’eccellenza della tradizione torinese.

“Nobili Collezioni per la Cioccolata – Il Rito del Cioccolato tra Storia, Arte e Cultura” è visitabile da martedì 27 febbraio a sabato 2 marzo, con apertura dalle 11:00 alle 19:00, ingresso libero.

INFO E PRENOTAZIONI:

E-mail: info@palazzosaluzzopaesana.it

Web: http://www.palazzosaluzzopaesana.it

Facebook: https://www.facebook.com/palazzosaluzzopaesana

Instagram: https://www.instagram.com/palazzosaluzzopaesana

OPERE IBRIDE. UNA NUOVA E AFFASCINANTE MOSTRA DEDICATA AI LIBRI D’ARTISTA.

Giovedì 27 febbraio h. 17:30PHOS Centro Fotografia Torinopresso Flashback Habitat – Corso Giovanni Lanza, 75

OPERE IBRIDE esplora la convergenza del libro con altre forme d’arte, offrendo l’occasione di riflettere sull’inesauribile potenziale di questa ibridazione espressiva. La mostra concerne le opere di artisti di diverse generazioni, italiani e internazionali, che utilizzano prevalentemente il mezzo fotografico e il segno grafico come strumenti di espressione e indagano la relazione dinamica tra immagine, grafica e narrazione, mettendo in luce le risorse creative del libro in quanto specifico e originale veicolo di comunicazione artistica.Le opere presentate spaziano dalla ricerca personale e intima all’esplorazione di paesaggi, corpi e luoghi, sempre filtrati attraverso l’interpretazione visiva e l’estetica del segno. Il libro d’artista si configura così come un atto di ricerca che sfida le convenzioni e andando al di là dei confini che abitualmente gli si ascrivono, amplia le potenzialità del medium.

Sono presenti le opere di

Vincenzo Agnetti, Maura Banfo, Joseph Beuys, Botto e Bruno, Alessandro Bulgini, Matti Braun, David Byrne Pietro Bologna, Monica Carocci, Angelo Candiano, Ray Caesar, Marcel Duchamp, Antoine D’Agata, Davide De Martis, Gianpiero Fanuli, Ilaria Ferretti, Fra32, Shyla N., Simona Galeotti, Angelo Garoglio, Costanza Gastaldi, Roberto Goffi, Sophie Anne Herin, Hilario Isola, Renato Leotta, Brigida Lunetta, Giada Maccioni, Bruno Munari, Paola Mongelli, Simone Mussat Sartor, Gabriele Operti, Martin Parr, Man Ray, Plumcake, Turi Rapisarda, Gosia Turzeniecka, Serena Vallana, Weegee.