LE PERLE NERE DELLA MUSICA a cura di EDOARDO FERRATI

MARIA CALLAS IL CREPUSCOLO (film)

“Maria”, la pellicola firmata dal regista cileno Pablo Larrain con protagonista una superba Angiolina Jolie. gioca sul sottile equilibrio della domanda donna o diva? La risposta è che fu nient’altro che donna.

Con “Maria” Larrain prosegue nell’analisi retrospettiva di donne che hanno lasciato il segno nel ‘900.concludendo una trilogia che ha riguardato Jackie Kennedy e Lady Diana.

La tendenza è quella del cosiddetto biopie ( biographical pictures) dove la biografia, più o meno elaborata. di un personaggio realmente esistito ed esplorare, mediante il linguaggio cinematografico le storie di grandi figure più che la loro opera. Un approccio che è una forza, ossia la capacità di portare ai profani un soprano che ha fatto la storia della musica, costituisce anche un limite per cui tali pellicole sono spesso invise ai critici, che lamentano scarsa attenzione alle ragioni dell’arte dei suoni. Mi pare”” che non sia il caso di “Maria che ha riscosso un ampio favore della critica musicale a ragione della meticolosa attenzione alla parte musicale Nulla della confezione documentaristica che non ha eroso quella che in gergo operistico si definisce “storicamente informata” Lo scopo è di rendere al meglio il personaggio Callas.

La Jolie per lunghi mesi si è impegnata nell’esercizio del canto lirico. Tra i ricordi di un passato che la vide trionfare e i vari tentativi di riconquistare quella stradominarla voce che la rese impareggiabile. Maria Callas, nome d’arte di Cecilia Anna Sophia Kalogheropoulos. , vive a Parigi in un lussuoso appartamento a Parigi al numero civico 36 di avenue George Mendel insieme a una governante e a un maggiordomo (Bruna e  e Ferruccio).  il 16 settembre 1977, data della sua prematura scomparsa a soli 53 anni.

Una serie di flashback dove riprendono forma i fantasmi del passato in cui non mancano coloro che ebbero ruolo importanti come il marito Giovanni Battista Meneghini e la sorella Yakint.hi (Valeria Golino). Non mancano anche sequenze oniriche e drammatici momenti di sofferenza e le tragiche vicende sentimentali, oltre che al suo difficile rapporto con la madre, Gioie e dolori convivono nella sua mente dove emergono paure e insicurezze: l’unica salvezza appare la sregolata assunzione di farmaci. Vive schiacciata nel ricordo di quel che è stata e non è più. Riritorna sulla ribalta delle cronache con la relazione sentimentale con l’armatore greco Aristotele Onassis. che l’ha consumata . Pare fosse affetta da dermatomiosite , malattia che causa il cedimento dei muscoli e dei tessuti, compresa la laringe, da cui ebbe origine il progressivo declino della voce .

Complice nella travolgente narrazione l’espediente cinematografico, dell’intervista immaginaria di un giovane documentarista Mandras, diabolicamente il medesimo nome del farmaco con azione sedativa ipnotica fino alla dipendenza Il mondo dell’opera è presente con arie da “Otello di Verdi, “Norma”, “Gianni Schicchi”, “La Wally”, “Medea”, “I Puritani”, “La Traviata”, “Anna Bolena”, “Tosca”. . Un continuo alternarsi di frammenti di registrazioni di archivi e incisioni storiche risalenti agli anni Cinquanta, ma anche rielaborazioni del canto alternate dal mix di due voci, quella originale della Callas e quella della Jolie. Il tutto riunito in una colonna sonora edita in versione CD dalla Warner Classics.

“Maria (nella foto la locandina), proiettato in anteprima mondiale nell’agosto dello scorso anno alla Mostra Cinematografica di Venezia, dal 1° gennaio 2025 è distribuito nelle sale d’Italia. Candidato 2025 ai seguenti riconoscimenti: Premio Oscar (per la migliore fotografia di Eduard Lachmann), “Golden Globe” (per la migliore attrice Angelina Jolie), “Critics Choice Award” per la migliore attrice A.Jolie e per i migliori costumi di Massimo Cantini Parrini.