PIEMONTE ARTE: MOSTRE A CARMAGNOLA, COSTIGLIOLE, DOMODOSSOLA, TORINO, VENARIA, GIAVENO…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

Carmagnola. “Il mare è sempre quello. Marittimità mercantile, da diporto, militare”

Prima Mostra Nazionale di Pittura di Marina

Inaugurazione: domenica 1° giugno 2025, ore 10:30

Palazzo Comunale, Piazza Manzoni 10, Carmagnola

Ingresso libero – www.comune.carmagnola.to.it

 

Nelle sale dello storico Castello di Carmagnola, sede del Palazzo Comunale, si terrà la “I° Mostra Nazionale di Pittura di Marina”, a cura del pittore Massimo Alfano, Presidente del Museo Civico Navale di Carmagnola. L’esposizione, dal titolo “Il mare è sempre quello. Marittimità mercantile, da diporto, militare”, sarà inaugurata domenica 1° giugno alle ore 10:30 e resterà aperta fino a domenica 8 giugno.

La mostra sarà visitabile nei giorni festivi e prefestivi dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00, nei feriali dalle 09:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00. È inoltre prevista un’apertura straordinaria in orario serale mercoledì 4 giugno dalle 21:00 alle 23:00.

L’iniziativa valorizza e celebra il legame storico tra Carmagnola e la cultura del mare, riaffermando l’identità di una città che – pur lontana dalla costa – vanta una lunga tradizione legata alla marittimità grazie alla storica lavorazione della canapa per la produzione di corde e vele navali, testimoniata dal Museo Civico Navale e dall’Ecomuseo della Cultura della Lavorazione della Canapa.

Il Museo Civico Navale, situato in Piazza Mazzini, racconta la vita quotidiana in mare e la storia della Marina Italiana dall’Unità ad oggi, offrendo anche una prospettiva unica sul contributo del Piemonte – e in particolare di Carmagnola – alla tradizione navale italiana. L’ Ecomuseo della Cultura della Lavorazione della Canapa, nel borgo San Bernardo, conserva invece la memoria della coltivazione e trasformazione della canapa, esponendo strumenti e testimonianze nei suggestivi spazi dell’antico sentè del 1905.

Le parole di Massimo Alfano, Pittore di Marina, Presidente del Museo Civico Navale di Carmagnola e curatore della mostra, raccontano con chiarezza il senso e il valore di questa iniziativa:

«Una città con una lunga tradizione di marina e con un Museo Navale: in Italia ce ne sono alcune, ma Carmagnola è unica. Ospita ogni mese conferenze, incontri e tavole rotonde su temi di marittimità, e accoglie una scuola di modellismo navale dinamico attiva e partecipata. Fino a oggi, però, mancava l’arte. Nessuna istituzione pubblica aveva mai promosso una mostra collettiva dei pittori di marina italiani. A Carmagnola, dove c’è sensibilità per questi temi, nasce quindi la “I° Mostra Nazionale di Pittura di Marina”, promossa dal Comune, dal nostro Museo, dall’associazione I Delfini e dal Gruppo ANMI G. Dominici.

Il mese di giugno è per la città “Il mese della Cultura” ed è significativo che quest’anno si apra con una specifica attenzione all’arte e alla marittimità: la bellezza realizzata dall’arte si propone come la via più diretta per entrare in questa cultura, fondamentale per lo sviluppo dell’Italia. L’allestimento nel Palazzo Comunale è un ulteriore segnale dell’impegno cittadino nella valorizzazione di questo genere artistico.

La mostra raduna a Carmagnola gli artisti italiani della pittura di marina, interpreti di un linguaggio che da secoli racconta il mare. Ora possiamo davvero affermare in maniera compiuta e completa che Carmagnola è Centro di Cultura Navale e Marittima».

 

COSTIGLIOLE. CASA PRUNOTTO. GIANCARLO FERRARIS, MOSTRA “UN MARE DI COLLINE”

 

DOMODOSSOLA: QUINTA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELL’ILLUSTRAZIONE DI-SE

Torna la quinta edizione del Festival dell’illustrazione Di-Se a Domodossola (VB), da sabato 3 maggio a domenica 8 giugno.Un appuntamento che, anno dopo anno, sta diventando tra i più vivaci e originali all’interno del panorama nazionale. Un festival giovane che continua a sorprendere e a costruire una frizzante rete di artisti e creativi intorno al tema del disegno e dell’illustrazione: potenti strumenti per riflettere e raccontare il mondo che ci circonda.Quest’anno con noi – insieme a molti altri: Manuele Fior, Andrea Guerzoni, Marta Nijhuis, Matteo Capobianco Ufo5, Elisa Seitzinger, Paolo Metaldi, Apiario d’Autore.

 

TORINO, PALAZZO SALUZZO PAESANA. MOSTRA “SINTASSI DEL SEGNO SOSPESO” DI MARIA ROSA BENSO

Verrà inaugurata il 9 maggio, alle 18, presso il Teatro di Palazzo Saluzzo Paesana, in via Bligny, 2, a Torino, la mostra “Sintassi del Segno Sospeso”. In mostra oltre trenta opere dell’artista Maria Rosa Benso.

L’allestimento resterà poi visitabile fino al 30 maggio da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19 con ingresso gratuito.

 

 

 

 

 

 

 

G.A.M. SECONDA RISONANZA

 Dal 16 aprile la GAM di Torino presenta la nuova stagione espositiva con l’avvio della SECONDA RISONANZA dedicata ai temi di ritmo, struttura e segno.

 LE MOSTRE IN PROGRAMMA

 FAUSTO MELOTTI

Lasciatemi divertire!

ALICE CATTANEO

Dove lo spazio chiama il segno

GIOSETTA FIORONI

L’INTRUSO

Chiara Lee e

freddie Murphy

16 aprile – 7 settembre 2025GAM Torinowww.gamtorino.it

 

Secondo la nuova direzione di Chiara Bertola la programmazione della GAM si sviluppa in due stagioni annuali, denominate RISONANZE. Ogni stagione esplora temi specifici che non solo offrono spunti per una riorganizzazione dinamica della Collezione, ma si traducono anche in mostre e progetti che si influenzano reciprocamente, creando un dialogo continuo.

Questi temi sono pensati per integrarsi e rinforzarsi a vicenda, dando vita a un progetto culturale organico e coerente. Ogni elemento, dalla singola opera al progetto più ampio, si inserisce in un contesto che dialoga con la storia e l’eredità culturale del Museo e del territorio che lo ospita, sottolineando l’importanza delle radici storiche senza rinunciare alla contemporaneità.

Il programma curato in questo modo non si limita a esporre opere, ma costruisce connessioni sottili tra di esse, dando vita a intrecci che sono sia concettuali che visivi, immaginari ma anche tangibili. Ogni aspetto risuona in sintonia con gli altri, creando un’esperienza museale che si arricchisce di significato, generando una nuova visione della Collezione e del suo dialogo con il pubblico.

Dopo la PRIMA RISONANZA dedicata a luce, colore, tempo, dal 16 aprile 2025 prende il via la SECONDA RISONANZA per esplorare questa volta le tematiche legate a ritmo, struttura e segno, attraverso un esteso programma espositivo che coinvolge tutti gli spazi della GAM.

Si presentano le mostre Fausto Melotti. Lasciatemi divertire!, un’ampia antologica a cura di Chiara Bertola e Fabio Cafagna, che ripercorre l’intera produzione dell’artista a 53 anni dalla storica mostra che il Museo ospitò nel 1972, e Alice Cattaneo. Dove lo spazio chiama il segno che, attraverso una ricerca visiva e concettuale sul processo di crescita e trasformazione, presenta una serie di opere dedicate al passaggio tra materia e forma, tra il potenziale e il compimento.

Il programma espositivo della SECONDA RISONANZA prosegue con un progetto dedicato ai film dell’artista Giosetta Fioroni e ospitato nello spazio della Videoteca della GAM che ne conserva gli originali in 8 mm, donati dall’artista nel 1999.

Anche per questa seconda tappa sono presenti gli interventi di un “intruso”, con l’obiettivo di offrire al visitatore letture inattese e stimolare nuove interpretazioni. I due curatori e sound artist Chiara Lee e freddie Murphy – in collaborazione con il MAO Museo di Arte Orientale di Torino di cui da circa 3 anni curano il public program Evolving Soundscapes – hanno invitato l’artista sakha Aldana Duoraan a realizzare un intervento sonoro site specific che trasforma gli interstizi delle scale del museo in strumento musicale.

Oltre alle mostre temporanee, il pubblico ha l’opportunità di esplorare l’ampliamento delle Collezioni permanenti, con un nuovo allestimento al primo piano ispirato ai temi della SECONDA RISONANZA.

Restano visitabili le Collezioni inaugurate lo scorso ottobre e il Deposito Vivente che, riprendendo il concetto di un deposito museale, offre al pubblico la visione di un gran numero di opere del patrimonio artistico della GAM.

 

GALLERIA D’ARTE PIRRA. MICHELE FALANGA, Aeropitture 1925-1937

INAUGURAZIONE VENERDÌ 9 MAGGIO 2025 – ORE 18

La Galleria Pirra ospita una mostra dedicata a Michele Falanga (Bagnara Calabra, RC 1865 – Messina 1937), un artista eclettico che ha saputo interpretare temi centrali del Futurismo, quali il dinamismo e il progresso tecnologico. La sua produzione, ancora poco conosciuta al grande pubblico, racconta i paesaggi mediterranei dai colori caldi, il mare, il vento, le isole, i vulcani, i raggi del sole in contrasto – e a bilanciamento – con le architetture urbane squadrate e austere, con il buio squarciato da lampi di fuoco, con la velocità e le acrobazie degli aerei in volo, confermando l’aeropittura quale massima espressione del Futurismo siciliano. Le sue opere sono realizzate con materiali poveri, in particolare le pagine dei quotidiani – tra cui La Stampa – utilizzate come supporti veri e propri, su cui dipingeva, e non come collage su tela o cartone, come facevano principalmente gli altri futuristi. Questa caratteristica conferisce alle opere di Falanga una dimensione unica, perché sono al contempo espressioni artistiche e testimonianze storiche oggettive e puntuali dell’epoca. Le opere di Michele Falanga appartengono a una peculiare storia individuale e sono l’esito di un talento multiforme che si esprime anche nella scrittura. Egli, infatti, è un imprenditore artigiano che scopre la sua inclinazione pittorica in età matura, incontra e pratica l’aeropittura, ma non partecipa direttamente al movimento futurista – la cui prima mostra siciliana documentata risale al 1927 – dipinge per sé, senza intenzioni commerciali o espositive.Grati della fiducia accordataci dagli eredi – che stanno portando avanti un grande lavoro di valorizzazione attraverso la fondazione di un’associazione e la pubblicazione di cataloghi – con questa mostra, che conta una trentina di opere di varie dimensioni ed è la prima in una Galleria privata, vediamo compiersi un’ulteriore tappa di un percorso che sicuramente porterà al giusto riconoscimento di questo esponente dell’arte del primo Novecento italiano.

All’inaugurazione saranno presenti Antonino e Daniele Falanga, eredi di Michele Falanga e cofondatori dell’Associazione Culturale Flegone.

Due opere di Michele Falanga saranno esposte nella mostra Mondo Futurista, a cura di Giordano Bruno Guerri e Matteo Vanzan, presso il Castello di Desenzano del Garda dal 4 maggio al 26 ottobre 2025. Sempre nel 2025 il Teatro Sociale di Como ha ospitato la mostra Michele Falanga – Aeropittura teatrale. Opere pittoriche e manoscritti, organizzata dall’Associazione Culturale Flegone. Nel 2024 la Confcommercio di Lecco ha patrocinato la mostra Michele Falanga – Aeropittura Futurista. Opere pittoriche e manoscritti dal 1908 al 1937, tenutasi presso Palazzo Falck a Lecco.

La mostra rimarrà aperta fino al 6 luglio 2025.

 

ATB ASSOCIAZIONE CULTURALE. “LIBRI D’ARTISTA”

ATB Associazione Culturale. In esposizione le opere di: Carla Bertola, Mariella Bogliacino, Fernando Montà, Mauro Lisardi

ATB Associazione Culturale di Torino presenta “Libri d’artista”, un’esposizione pensata come parte del progetto “ComunicArte”, espressione delle attività dell’Associazione per la stagione espositiva e culturale 2025, dedicate all’arte visuale e performativa, come linguaggio universale che travalica le barriere, in relazione con la poesia e la letteratura in un mondo in cui la comunicazione è aspetto fondamentale e costituente della società. Il concetto “esisto solo se gli altri mi vedono” è, purtroppo, supporto culturale di molte esistenze. La verità, l’essenza, non sono più valori assoluti, ma concetti fluidi manipolabili, plasmabili da logiche di potere o di profitto attraverso l’apparenza spesso elogio della superficialità. Il progetto di ATB Associazione Culturale, fatto di immagini e parole, diventa quindi punto di partenza per interrogarsi, per scoprire il significato nascosto sotto la superficie.

Siamo figli di una società, quella del Novecento, in cui arte e cultura hanno subito una serie di cambiamenti radicali nelle arti visive, nella letteratura, nella musica e nella filosofia; ci sono state trasformazioni sociali e  sfide alla tradizione con movimenti partecipativi e innovativi.

Era quella, una società fortemente influenzata da una visione ottimistica e utopica, anche se pur sempre complessa e ambivalente, ammantata della certezza che il futuro, attraverso il cambiamento radicale delle strutture, sarebbe stato migliore, basato sul progresso, sulla collaborazione verso la crescita personale e collettiva. È questo lo spirito che fornisce i natali al libro d’artista (sperimentato, per la verità, fin dalla fine del XIX secolo), uno spazio artistico che assume la forma di un libro, ma non necessariamente nel senso tradizionale del termine, poiché l’artista utilizza si l’idea del volume come mezzo espressivo per creare la propria opera, ma sperimenta con forma, materiali, contenuti e struttura in una fusione tra arte visiva e l’oggetto-libro.

Nella mostra “Libri d’artista”  realizzata anche in omaggio a Carla Bertola, editrice e artista mancata nel 2023 e della quale sono mostrati una serie di lavori, Mariella Bogliacino, Fernando Montà e Mauro Lisardi espongono alcune delle loro opere che accomunano il loro sentire sul terreno della sperimentazione, guardando sempre con rispetto e ammirazione a un periodo dal forte impulso utopico e collaborativo che ha dato vita a movimenti artistici e culturali come il Futurismo, l’Espressionismo, il Cubismo, il Surrealismo, solo per citarne alcuni.

L’unicità o la limitatissima tiratura, i formati non convenzionali per dei libri fino a diventare vere e proprie sculture, le ardite combinazioni di testi, grafiche, immagini, collage, fotografie, disegni, pitture e il coinvolgimento fisico del fruitore nell’opera (spesso il pubblico è invitato a interagire con l’oggetto artistico sfogliandolo, aprendolo, esplorandolo) rendono il libro d’artista viatico di una proiezione narrativa e immaginifica intrisa di creatività che si propone di accomunare molti degli artisti contemporanei, sempre più soli e solitari, in movimenti collettivi e sperimentazioni concettuali.

 

“Libri d’artista –  24 aprile –  10 maggio 2025 | VERNISSAGE  24 aprile 2025 a partire dalle ore 18:00

c/o ATB Associazione Culturale – Via Riccardo Sineo, 10 – 10124 Torino – ItaliaInfo: mobile +39 333 362 5949 – W: www.atbassociazioneculturale.org – E: atbartgallery@gmail.comOrari di apertura spazio espositivo – mer-ven: 15:30 – 18:30, sabato e altri orari su appuntamento

REGGIA DI VENARIA. GIORGIO CIAM – Essere un altro

a cura di Elena Re

Reggia di Venaria,

dal 16 aprile al 2 giugno 2025

La Reggia di Venaria è lieta di ospitare la mostra GIORGIO CIAM – Essere un altro, ideata dall’Archivio Giorgio Ciam e curata da Elena Re.Allestita nell’elegante sala barocca dell’Anticamera dei Valletti a piedi dal 16 aprile al 2giugno 2025, la mostra rientra nelle proposte di EXPOSED Torino Foto Festival.Icona del lavoro di Giorgio Ciam è la trasformazione, da lui sperimentata tra il 1972 e il 1974.L’artista si trasforma in un’altra persona, facendo coesistere due mondi e usando la fotografia come fosse pittura. Questa mostra celebra un’importante opera di Ciam intitolataSulla pelle, 1974, dalla serie Essere un altro. È una sequenza di dodici grandi telefotografiche con fotomontaggio e intervento pittorico, dove il volto di Ciam si trasforma inquello dell’amico artista George Segal. Da una tela all’altra, appare un nuovo ritratto: unaltro individuo, che emerge dal ritratto di Ciam. L’identità è al centro di una ricerca chegenera profonde riflessioni sulla materialità e sulla mutabilità del reale, anticipando alcunequestioni tutt’oggi aperte.Il 22 maggio alle ore 18.00 è in programma una conferenza tenuta da Elena Re sullatrasformazione e sulla figura di Giorgio Ciam (Pont-Saint-Martin, 1941 – Torino, 1996) allaluce del dibattito innescato da EXPOSED e nella splendida cornice della Reggia di Venaria.In occasione della mostra, è stata prodotta la pubblicazione GIORGIO CIAM – Essere unaltro, a cura di Elena Re (PRINP Editore, Torino 2025), in italiano e inglese, disponibile nelbookshop della Reggia.

La mostra è compresa nel percorso di visita alla Reggia di Venaria.

FONDAZIONE BOTTARI LATTES. LA MOSTRA “ECHI DEL ‘900” FINO ALL’11 MAGGIO

Prosegue fino a domenica 11 maggio 2025 la mostra Echi del ‘900: le collezioni della Fondazione Bottari Lattes, l’esposizione che racconta l’universo creativo di Mario Lattes a partire dalla collezione personale dell’artista. La mostra osserva i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 16,30; sabato, domenica e nei giorni festivi (Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e 1° maggio) dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. L’ingresso è gratuito e non richiede prenotazione.

Negli spazi espositivi della Fondazione Bottari Lattes, il pubblico troverà una selezione di oltre quaranta opere. Curata da Armando Audoli, la mostra valorizza il corpus della Fondazione, composto dalla raccolta originaria di Lattes e dai lavori acquisiti dalla presidente Caterina Bottari Lattes, che ha proseguito idealmente l’attività del marito, arricchendola con nuove opere secondo il proprio gusto personale e la propria sensibilità.

In occasione di questa esposizione si rinnova la collaborazione tra la Fondazione Bottari Lattes e l’Ente Fiera di Alba, che ha inserito la mostra all’interno del calendario di eventi culturali promosso da Vinum Alba 2025, la fiera internazionale dei vini del Piemonte.

Echi del ‘900: le collezioni della Fondazione Bottari Lattes è realizzata con il sostegno di Regione Piemonte, Banca d’Alba, Fondazione CRC, Vinum Alba – Fiera Internazionale dei vini del Piemonte, Unipol – Ellevi Assicurazioni Srl, e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Monforte, dell’Unione dei Comuni Colline di Langa e del Barolo e di Confindustria Cuneo.

GALLERIA BENAPPI A THE PHAIR CON LE FOTO DI PAOLO PELLEGRIN

La Galleria Umberto Benappi partecipa all’edizione 2025 di The Phair con uno stand monografico dedicato al fotografo Paolo Pellegrin. Il progetto espositivo immersivo presenta una selezione di lavori sui rapaci in volo. Le fotografie, scattate in Giappone e Norvegia, danno infatti vita a un vero e proprio stormo di uccelli, dentro il quale il visitatore si trova completamente avvolto.

«Il risultato è una celebrazione di questi animali, ripresi in movimento collettivo o singolarmente, con lo sguardo penetrante di un uccello che di tanto in tanto si tuffa nel nostro con vibrante intensità» (G. Lesaffre, 2021). I diversi volatili, di cui questo stormo immaginario si compone, trasmettono un impulso di libertà assoluta. Celebrano la vita attraverso i loro slanci, tuffi ed esibizioni aeree, catturate dallo sguardo instancabile di uno dei fotografi italiani più affermati a livello internazionale.

­Stand 14

9-10-11 maggio apertura al pubblico, h. 12.00-21.00

OGR – Officine Grandi Riparazioni

Sala FucineIngresso: Corso Castelfidardo, 22 – Torino 

GIAVENO. MUSEO ALESSANDRI. MOSTRA TEMPORANEA “RICORDANDO MOLINARI”

30 aprile – 30 luglio 2025

a cura di Concetta Leto

A venticinque anni dalla sua scomparsa, il Museo Alessandri ricorda lo scultore Mario Molinari con un’esposizione di trenta opere sorprendenti.

Molinari, nato a Coazze nel 1930, inizia il suo percorso artistico alla fine degli anni Cinquanta, mentre è ancora il direttore delle Cartiere di Coazze. Primo e suo unico maestro di pittura, come dichiarò spesso lo stesso artista, fu Raffaele Ponte Corvo a cui Molinari rimarrà sempre legato.

Dagli anni Sessanta collabora alla realizzazione dell’idea Surfanta con il vulcanico Alessandri, ‘il Re Delirio’, e si riconoscerà ironicamente come ‘Re di Coazze’.

Ben presto, tuttavia, si distacca gradualmente dal gruppo dedicandosi sempre di più alle sue “pittosculture”. Il materiale che plasma con foga è il rame creando forme che evocano civiltà arcaiche e tribali. A partire dagli anni Settanta, però, inizia ad esprimersi con l’alluminio, il legno e coloratissimi materiali plastici.

Negli anni successivi è presente in numerosissime gallerie, musei e fondazioni europee e internazionali per poi esordire con interventi scenografici all’aperto. Dagli anni Ottanta porta infatti la sua scultura negli spazi pubblici rendendola libera e fruibile a tutti. Le sue opere sono disseminate ovunque, in Italia e all’estero.

Grazie al MAMT di Napoli e ai suoi eredi, Pia e Jacopo Molinari, il Totem della Pace è divenuta la scultura simbolo, messaggera di fratellanza e unità dei popoli.

L’inaugurazione si svolgerà mercoledì 30 aprile alle 18.00. L’esposizione si concluderà il 30 luglio 2025.

La mostra è patrocinata oltre che dalla Città di Giaveno anche dal Comune di Coazze, dall’Associziazione Giaveno Arte, dall’Archivio Storico Lorenzo Alessandri, dalla Regione Piemonte, dal Consiglio Regionale del Piemonte e dalla Città Metropolitana.

Ingresso libero

Orari di apertura Via XX Settembre, 29 – Giaveno (TO)

Ogni domenica: 10.00-12.30/ 14.30-19.00

Visite guidate gratuite su prenotazione

 

Casale Monferrato. “Le possibilità della luce. La fotografia di Francsco Negri e i suoi rapporti con Angelo Morbelli”

Venerdì 25 aprile la visita guidata tematica al Museo Civico

Morbelli nello studio della Colma – ritratto mentre dipinge S’Avanza – in compagnia di ospiti. Biblioteca Civica G. Canna di Casale Monferrato. Fondo Francesco Negri

Venerdì 25 aprile 2025 alle ore 17,00 al Museo Civico di Casale Monferrato, si terrà la visita guidata tematica “Le possibilità della luce: la fotografia di Francesco Negri e i suoi rapporti con Angelo Morbelli”, a cura di Chiara Varese.

Il percorso guidato si concentrerà sul legame tra il fotografo Francesco Negri e il pittore Angelo Morbelli, analizzando il dialogo tra le loro rispettive ricerche artistiche e tecniche. Punto di partenza sarà la grande mostra temporanea “La Bellezza liberata. Leonardo Bistolfi e gli amici divisionisti”, ospitata al Salone Vitoli del Museo Civico, con un approfondimento sulle opere del Morbelli. A seguire, la visita si sposterà nel Chiostro Grande di Santa Croce, sede permanente del museo, dove è allestita una mostra fotografica con i ritratti di Francesco Negri, nell’ambito del MonFest, il festival di fotografia biennale diffuso in tutta la città.

L’iniziativa si propone di offrire una chiave di lettura inedita delle connessioni tra fotografia e pittura tra Ottocento e Novecento, valorizzando al contempo le collezioni civiche e la storia culturale del territorio.

Il costo della visita guidata è di 4,00 €, oltre al biglietto di ingresso.

Domenica 27 aprile 2025 alle ore 17,00, inoltre, il Museo Civico organizzerà una visita guidata alla mostra “La Bellezza liberata. Leonardo Bistolfi e gli amici divisionisti” a cura del personale museale.

Il costo sarà di 4,00 €, oltre al biglietto d’ingresso.