A TEATRO. In scena a Pinerolo, Torino, Borgofranco d’Ivrea, Moncalieri, Bene Vagienna, Tortona.
PINEROLO. Mercoledì 30 aprile Dario Vergassola al Teatro Sociale.
Mercoledì 30 aprile 2025 ore 21.00 – Teatro Sociale di Pinerolo Dario Vergassola in STORIE SCONCERTANTI
Lo spettacolo “Storie sconcertanti” di Dario Vergassola chiude la stagione teatrale 24/25 organizzata dal Comune di Pinerolo grazie alla collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo.
Dario Vergassola festeggia venti anni di carriera come intervistatore comico, con uno spettacolo che ripropone parte del suo ricchissimo repertorio di interviste. Scrittori, scienziati, politici, sindacalisti, le sue domande irriverenti raggiungono ormai anche gli animali, che Vergassola invita ad esprimersi sul tema della crisi ecologica e sul rapporto tra uomo e natura.
Il risultato è uno spettacolo dal ritmo irresistibile, che riesce a far riflettere il pubblico e a scalfire alcune delle sue convinzioni .
BIGLIETTI SINGOLITEATRO SOCIALEBIGLIETTI SINGOLI Platea Intero € 22Ridotto € 19*Galleria Intero € 20Ridotto € 17*Loggione Intero € 10,Ridotto € 5*I possessori della tessera PINECULT e i giovani fino a 28 anni hanno diritto a un biglietto a 10 € in galleria e platea e a 5 € nel loggione, per tutti gli spettacoli in abbonamento.
TORINO. Tre torinesi finalisti nel “PREMIO INEDITO COLLINE DI TORINO
Tre torinesi finalisti nel “PREMIO INEDITO COLLINE DI TORINO 2025”.Alberto Del Fabbro, selezionato nel segmento Narrativa/Racconto, Christian Di Filippo sezione Testo/Teatrale e Daniele Zurzolo per Testo/Canzone. Tre penne, tre voci, tre visioni del mondo che – attraverso forme espressive differenti – hanno conquistato i membri della giuria. Una voce narrativa e contemporanea è quella di Alberto Del Fabbro. Si distingue nel panorama letterario italiano per la sua approfondita ricerca storica e una sensibilità poetica. Laureato in Scienze Internazionali e Scienze Storiche, si è dedicato allo studio della storia della schiavitù e delle sue connessioni con l’ascesa del Capitalismo, un lavoro che gli è valso la dignità di stampa nel 2013.Parallelamente alla carriera di scrittore, Del Fabbro insegna italiano, storia e geografia nelle scuole medie e superiori. Nel tempo libero, continua a dedicarsi alla scrittura di poesie e romanzi, arricchendo il panorama culturale con opere che coniugano ricerca, memoria e creatività. Cristian Di Filippo: un talento poliedrico tra teatro e scrittura, torinese di nascita ma in questo momento residente nel trapanese. Attore diplomato alla Scuola del Teatro Stabile di Torino sotto la guida di Valter Malosti, ha calcato palcoscenici prestigiosi lavorando con registi del calibro di Mario Martone, Declan Donnellan, Valerio Binasco e Marco Lorenzi. La carriera è costellata di interpretazioni nelle produzioni del Teatro Stabile di Torino, tra cui “Amleto, Molto rumore per nulla”, “La morte di Danton” e “Romeo e Giulietta”. Ma Di Filippo non si limita alla recitazione: la sua vena creativa lo ha portato a co-scrivere e interpretare “Quell’attimo di beatitudine” e “La tecnica della mummia”, opere vincitrici del Premio Ermo Colle e del Premio Scintille. Artista completo, capace di intrecciare scrittura e recitazione in una sintesi creativa che continua a sorprendere e affascinare il pubblico. Daniele Zurzolo, voce indie che anticipa i tempi. E’ un cantautore che ha iniziato a scrivere testi asolo 16 anni, dando forma a un talento musicale che negli anni si è evoluto, anticipando le tendenze dell’indie pop italiano. Nel 2014 pubblica il suo primo album, “Mocchoosetty LOVERS”, contenente il singolo “Ciao”, brano che ottiene subito un ottimo riscontro dal pubblico. La sua musica – caratterizzata da un sound fresco e distintivo – inizia a girare sulle radio FM nazionali e il videoclip ottiene spazio sulle principali emittenti televisive. Grazie al suo stile originale, il singolo prefigura molte delle sonorità che diventeranno predominanti nel pop italiano dei successivi dieci anni. Un percorso musicale che continua a sorprendere e a definire nuove direzioni nel panorama italiano, confermando Daniele Zurzolo come una delle voci più interessanti della scena indipendente.
BORGOFRANCO D’IVREA. Da venerdì 2 a domenica 4 maggio “LA QUINTA EDIZIONE DEL FESTIVAL LETTERARIO”
RITORNA “BORGOLIBRI 2025”: A BORGOFRANCO D’IVREA LA QUINTA EDIZIONE DEL FESTIVAL LETTERARIO CHECELEBRA LIBRI, CULTURA E TERRITORIO.
Borgofranco d’Ivrea si prepara ad accendere nuovamente i riflettori sulla cultura locale con la 5°edizione di “Borgolibri”, da venerdì 2 a domenica 4 maggio: Festival letterario che dal 2019 valorizza autori, artisti e realtà culturali del Piemonte e della Valle D’Aosta. Evento ormai consolidato, patrocinato dal Comune di Borgofranco d’Ivrea, dalla Città Metropolitana di Torino e da CNA Editoria Piemonte. Organizzato dall’associazione “Luci” in collaborazione con Edizioni Pedrini, “Borgolibri 2025” continua a distinguersi come un prezioso punto di incontro tra Cultura, Letteratura, Arte e promozione del territorio, con un’attenzione particolare agli autori e alle realtà artistiche del Canavese. Anche quest’anno – come consuetudine – darà voce a molti autori locali: tra gli ospiti segnaliamo la scrittrice Debora Bocchiardo, lo scrittore Dario Pasero e la giovane promessa della scrittura Davide Giglio Tos, solo per citare alcuni nomi. Da ricordare anche la presenza di Pier Franco Quaglieni, editorialista del Corriere Torino, Patrizia Valpiani e Laurent Sarteur, quest’ultimo vincitore del Premio Images” 2024. Spazio anche all’esordio del libro “Sorgenti Emotive” del “Circolo del Calamaio” di Ivrea, raccolta di racconti e poesie di autori canavesani e valdostani. Ad aprire ufficialmente il Festival sarà il conferimento del premio “Cultura e Società” al giornalista Franco Farnè. A seguire, lo spettacolo teatrale a ingresso libero, “Chanson de Roland” del maestro Oreste Valente. Non mancherà l’arte con l’esposizione “Ceramiche e Bronzo: gli antichi mestieri” di Cobra Alloro, uno dei fondatori dei “Temoli dell’Umanità” in Valchiusella. Due gli eventi istituzionali curati dal comune di Borgofranco: l’anteprima della riapertura della biblioteca comunale, prevista per il 17 maggio e la conferenza per il 40° anniversario del gemellaggio con la cittadina francese di Embrun.
Domenica 4maggio – il direttore editoriale Ennio Pedrini – proporrà “suggestioni” per insolite passeggiate tra il sacro e il profano, seguito da un approfondimento sugli itinerari archeologici in compagnia di Simona Marra di “Canavese Life In Progress” e di Lorenza Boni. A coordinare tutti gli eventi Ezia Bovo e Giuliana Reano. Anche in questa edizione, Borgo libri si conferma appuntamento culturale e di comunità, capace di unire letteratura, storia locale, turismo e di conseguenza valorizzazione del territorio. Per il programma completo e i vari aggiornamenti consultare il sitowww.edizionipedrini.com oppure chiamare il numero 3939988875.
MONCALIERI. Domenica 4 maggio “Il Grande Torino Una cartolina da un Paese diverso” al Teatro Superga.
Il Grande Torino Una cartolina da un Paese diverso 76 anni dopo la tragedia di Superga, il racconto del Grande Torino di Gianfelice Facchetti
Nel giorno dell’anniversario della tragedia di Superga, Gianfelice Facchetti – il figlio di Giacinto Facchetti, considerato uno dei più forti calciatori italiani della storia – porta al Teatro Superga di Nichelino il suo racconto sul Grande Torino, scritto con il giornalista Marco Bonetto. Sul palco, con l’attore, scrittore e regista teatrale, gli Slide Pistons, cioè Raffaele Kohler (tromba), Luciano Macchia (trombone) e Francesco Moglia (banjo).
Dopo Eravamo quasi in cielo e la Tribù del calcio, Gianfelice Facchetti chiude la propria trilogia dedicata allo sport più popolare del mondo, con un racconto teatrale che arriva dopo un podcast realizzato per Raiplaysound.
Cosa c’è nella valigia di un calciatore che torna da una lunga trasferta o da una sfida memorabile? Quali oggetti, quali cose si conservano sul fondo della borsa? Ci saranno scarpe, indumenti da gioco, una tuta, calzettoni, una fascia da capitano; ci sarà una maglia scambiata con un avversario, mappe per visitare la città dove si è stati, souvenir da portare a chi è rimasto a casa ad aspettare, artigianato locale, una bambola, un barattolo di canfora per ungere i muscoli. Nelle valigie recuperate tra i rottami dell’aereo FIAT G.212 che il 4 maggio 1949 si schiantò su Superga, c’erano tante di queste cose ma anche molto di più: c’erano i sogni ritrovati di una generazione e di un Paese intero, il nostro, che a quella squadra si era aggrappato come si fa con qualcosa di salvifico quando tutto sta andando giù.
Immaginiamo che in quel giorno del ‘49 non sia accaduto nulla, nessuna tragedia; spostiamo indietro il calendario e sfogliamo l’album dei ricordi: prima cartolina, seconda, terza, fino a ritrovare le radici e i protagonisti di una pagina di storia rimasta incollata agli occhi della memoria. Nomi, cognomi, luoghi, date. Il “Grande Torino” era una cartolina da un Paese diverso, da un luogo in cui le valigie della gente non contenevano nulla perché erano state svuotate dalla guerra, erano povere e da riempire ancora di tutto: di cose materiali e indispensabili, ma anche di rivalsa, di sogni, di vita. La favola tragica dei ragazzi in maglia granata parla dei sogni infranti di una generazione che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, si era rimboccata le maniche e aveva cercato di riprendersi la vita in mille maniere diverse. Una di queste è stata sicuramente lo sport, prima il ciclismo poi il calcio, proprio grazie al Torino che tutti amavano, da nord a sud. C’era fame di vita e di fiducia in qualcosa da cui cominciare a ricostruire. E c’era anche sete di rivincite, di vittorie, di orgoglio calpestato da troppo tempo e finito sotto i piedi. In un quadro rassegnato, fu lo sport a fornire qualche appiglio al Paese intero. Per questo, quando il cielo inghiottì gli “Invincibili” in maglia granata, venne giù tutto; fu un lutto così potente da cancellare ogni slancio di avvenire per tanti italiani. Ricordarlo vuol dire riannodare i fili del tempo e restituirci un frammento di ciò che siamo stati e, in qualche maniera, vorremmo un po’ tornare ad essere.
Info Teatro Superga, via Superga 44, Nichelino (TO) Domenica 4 maggio, ore 21 Il Grande Torino
Biglietti: platea 17,25 euro, galleria 11,50 euro 011 6279789 biglietteria@teatrosuperga.it www.teatrosuperga.it IG + FB: teatrosuperga
Orari biglietteria: dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19
I biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Teatro Superga, sul luogo dell’evento nei giorni di spettacolo dalle ore 18, online su Ticketone.it
BENE VAGIENNA. Domenica 4 maggio ANTEPRIMA FESTIVAL “FERIE DI AUGUSTO”
ANTEPRIMA FESTIVAL “FERIE DI AUGUSTO” domenica 4 maggio ore 17 ci si diverte con SHAKESPEARE X 2, uno Shakespeare tutto da ridere al Teatro Sala Don Giraudo nel Centro Storico di Bene Vagienna (CN)In scena il Beniamino della Compagnia Torino Spettacoli ELIA TEDESCO e il Germana Erba’s Talent SIMONE MARIETTA
“Non c’è mai stato un filosofo che potesse sopportare pazientemente il mal di denti.” William Shakespeare grande richiesta, all’OTTAVO ANNO DI REPLICHE e dopo il successo riscosso a gennaio e febbraio di quest’anno nei Teatri Gioiello e Erba di Torino e in giro per l’Italia.
UNICA DATA nel prezioso centro storico della città d’arte Bene Vagienna (CN) -domenica 4 maggio ore 17- uno Shakespeare tutto da ridere: SHAKESPEAREX2 con il Beniamino Torino Spettacoli ELIA TEDESCO e il Germana Erba’s Talent SIMONE MARIETTA.Si tratta di una anticipazione del 20° Festival FERIE DIAUGUSTO che si svolgerà a luglio all’antico teatro romano al sito archeologico di Bene Vagienna (CN), una manifestazione attesa e sempre partecipatissima, realizzata dal Comune di Bene Vagienna in collaborazione con il teatro stabile privato Torino Spettacoli e la Fondazione GEF. Questa piacevolissima “baruffa teatrale” all’ombra del Globe è firmata da Girolamo Angione, che ne è anche regista, e da Gian Mesturino. I movimenti coreografici sono curati da Gianni Mancini. La baruffa è TUTTA DA RIDERE! Protagonisti due attori di talento. Elia Tedesco è seguitissimo in teatro (Il fidanzato di tutte, Forbici Follia, per citare solo qualche titolo), in tv(Paradiso delle signore su Rai 1 e varie) e sui social. Dal canto suo, il giovanissimo Simone Marietta ha vinto il talent televisivo Passerelle. Un’epidemia di peste, che ricorda in modo impressionante quella che visse William Shakespeare nel 1592-94, causa la chiusura dei teatri. In un teatro, però, sono rimasti due attori e il pubblico… le autorità vietano di lasciare la struttura. Non resta che proporre una carrellata sulle opere del Bardo, aspettando tempi migliori… da questi spunti parte l’attento lavoro drammaturgico, in un godibilissimo viaggio in compagnia di Prospero e Puck, Amleto e Schylock, Giulietta e Marcantonio. Quale giovane attore non sogna di interpretare un giorno, in vita sua, almeno una delle memorabili scene di qualche celeberrimo capolavoro dell’immortale Shakespeare? Di farne il proprio cavallo di battaglia, d’essere subissato dagli applausi, osannato dalla critica, conteso dai talk show, invitato da Marzullo? Bene. Immaginiamo ora che scoprano in sé una certa qual somiglianza con due giovani attori coevi di Shakespeare, rimasti a spasso perché tutti i teatri sono chiusi a causa di un’epidemia di peste. Al tempo erano piuttosto frequenti e Shakespeare stesso ne visse alcune in prima persona. Facciamo conto che i due attori e il pubblico siano gli unici ‘sopravvissuti teatrali’ e, presi dal sacro fuoco, i nostri campioni si assumano il compito di tener vivo il patrimonio shakespeariano finché si riaprano le porte dei teatri, quando finalmente l’epidemia sarà passata… insomma, i nostri attori si buttano nell’impresa e cominciano a sfogliare dapprima l’elenco delle opere del Bardo poi delle scene e infine i personaggi più affascinanti e le singole battute; e subito, come per gioco o per invidia, perfidia, odio, amicizia, follia… si mettono alla prova. Lo spettacolo, dopo aver tra l’altro ricevuto, al termine delle chiusure teatrali a causa della pandemia il compito di riaprire le porte del Teatro Erba, continua il suo percorso. Unica data al Teatro Sala Don Giraudo (Bene Vagienna): domenica 4 maggio ore 17Prezzi biglietti :posto unico € 13ridotto (under26, over60, abbonati , convenzionati, gruppi, persone con disabilità*) € 10*la riduzione per persone con disabilità è estesa a un loro accompagnatore. Informazioni e prevendite:-direttamente al sito www.torinospettacoli.it -via whatsapp al numero 320.9050142-Info: tel. 011.6615447/011.6618404 – info@torinospettacoli.it
MONCALIERI. Dal 10 maggio al 8 giugno stagione di teatro amatoriale al SIPARIETTO DI SAN MATTEO.
TORTONA. Federico Dilirio tra i finalisti del “PREMIO INEDITO COLLINE DI TORINO”2025
Un TORTONESE tra i finalisti del “PREMIO INEDITO COLLINE DI TORINO”2025: Federico Dilirio è risultato uno dei 12 finalisti selezionati nella sezione Narrativa/Romanzo con l’elaborato “A Debita Distanza Dalla Pattumiera”. Scrittore, ma anche attore, si diploma in arte teatrale allo Stabile di Torino diretto all’epoca da Luca Ronconi. I suoi racconti sono stati pubblicati su riviste letterarie on line, tra le quali “Blam!”,“Malgrado Le Mosche” e “Spaghetti Writers”. Con il racconto “Non vogliamo più invecchiare” è rientrato nell’elenco nei quindici racconti lunghi candidati alla finale del Premio Letterario “Zeno 2024”. Da circa un anno fa parte della redazione di “Narrandom”. Forgia racconti nei boschi, tra la corteccia cerebrale dei ricordi presi in trappola. Federico Dilirio si conferma ancora una volta come voce nel panorama letterario italiano, segnando un ulteriore passo in avanti nel percorso di autore. La sua penna, guidata da una profonda passione per la narrazione e da un linguaggio ricco di sfumature, riesce da sempre a catturare il lettore, aprendo sempre nuovi orizzonti alla forza delle storie. L’autore sarà presente a maggio – con tutti i finalisti delle varie sezioni – alla premiazione presso l’Arena Piemonte del Salone Internazionale del Libro di Torino. Staff Comunicazione Premio Inedito Colline di Torino 2025