Chieri. Il Comitato Ospedale Maggiore: “Si deve garantire tranquillità e incolumità a operatori e medici”
“UNA PRIORITÀ CONTRO I CONTINUI EPISODI DI AGGRESSIONI AL PERSONALE SANITARIO”

L’ospedale Maggiore di Chieri
“L’ultimo, gravissimo, episodio in ordine temporale accaduto all’ospedale Maggiore di Chieri che ha visto una donna aggredire a coltellate un medico ci rende la misura di quanto questo fenomeno sia, purtroppo, un’emergenza alla quale bisogna dare immediate ed efficaci risposte”. Così interviene la Presidente Rachele Sacco del Comitato per l’ospedale Maggiore. “A quanto pare l’inasprimento delle pene per chi aggredisce infermieri, medici e personale sanitario non si è rivelato sufficiente per arginare gli episodi, ma più di tutto per evitare quelli più gravi come a Chieri, dove il medico poteva rimanere ucciso. Noi non entriamo nel merito di cosa possa aver spinto la donna a compiere un tale, inaudito, gesto, una cosa è però certa: nessuna violenza può essere giustificata né tollerata. Esprimo la mia più totale solidarietà al dottore, sperando che possa riprendersi e continuare nel suo operato. L’accaduto, però, ci porta ad una necessaria riflessione: come garantire la serenità e l’incolumità del personale sanitario? Una soluzione potrebbe essere quella di potenziare la sicurezza con guardie private che possano intervenire a difesa del personale medico e con la loro presenza, potenzialmente, dissuadere i potenziali aggressori. Sicuro è che dei provvedimenti devono essere presi, affinché tutto il personale degli ospedali e di qualsiasi presidio sanitario possano svolgere il loro indispensabile lavoro in totale sicurezza e senza dover temere per la loro vita”