PIEMONTE ARTE: DE-COLL’ A MATERA, GAUGUIN, MALFATTI, MOISO, BOFFELLI…
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
DE-COLL’, ‘PERSONALE’ A MATERA DAL 3 MAGGIO
L’artista chierese Pier Trancredi De-Coll’ è protagonista di una nuova prestigiosa mostra allo Spazio dell’Angelo di Matera. Esporrà le sue opere più recenti, dal 2022 al 2025. L’evento sarà inaugurato il 3 maggio alle 18 e sarà visitabile fino al 3 giugno.
Torino: Gauguin in esposizione al Mastio della Cittadella
Apre il 1° marzo la mostra dal titolo: Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure, con oltre 160 opere tra le quali alcune di van Gogh, Millet, Bernard e altri autori. Torino, 27 febbraio 2025 – Dopo molti anni di assenza torna a Torino una mostra interamente dedicata all’artista francese Paul Gauguin. Dal 1° marzo al 29 giugno, le sale del Mastio della Cittadella – Museo Storico Nazionale d’Artiglieria accolgono l’esposizione Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure, prodotta da Navigare srl, curata da Vincenzo Sanfo, e patrocinata da Regione Piemonte e Città di Torino.
La mostra, che si compone di oltre 160 opere, tutte provenienti da collezioni private italiane, francesi e belghe, e da alcune collezioni museali francesi e italiane, presenta oltre 100 tra xilografie, disegni e litografie realizzate da Gauguin, insieme a due opere a lui attribuite: l’olio su tela Femme de Tahiti (1891) e l’acquerello Paysage Tahitien. A rappresentare il nucleo centrale dell’esposizione sono le 23 preziose xilografie del Diario di Noa Noa (1893-94), scritto dall’artista durante il suo primo soggiorno nella Polinesia francese e arricchito da sue illustrazioni realizzate con l’antica tecnica dell’incisione su legno, stampate da Daniel de Monfreid.
Alla lontana Polinesia, guardata con curiosità e sospetto dai contemporanei francesi per la sua cultura ‘primitiva’, ma luogo d’elezione per l’ irrequieto outsider Gauguin che vi si trasferì negli ultimi 10 anni della sua vita, nell’ultimo decennio dell’800, fanno riferimento anche le 16 litografie a colori della serie Ancien Culte Mahorie (1892), due sculture del 1893, una in terracotta e l’altra in bronzo, e la pregiata Maschera di donna tahitiana “Tehura”, in bronzo patinato, proveniente dal Musée Despiau-Wlérick in Francia, oltre al carnet di 38 disegni, con bozzetti raffiguranti studi su ritratti, dettagli del corpo umano e del mondo animale.
Importanti anche le stampe litografiche in facsimile contenute nell’ultimo libro scritto da Gauguin, Avant et Après, terminato due mesi prima di morire (1903) e pubblicato postumo, una sorta di manifesto-diario con appunti e considerazioni sull’arte, sui rapporti di amicizia, e su altri argomenti cari all’artista. Se la cultura e il quotidiano vissuto a Tahiti ebbero su di lui una grande influenza, non meno importanti furono i suoi rapporti con il mondo occidentale, con la Francia, e con i suoi colleghi e amici artisti.
La mostra ospita, quindi, anche 45 opere – disegni, incisioni e dipinti – realizzate da 13 nomi illustri dell’arte francese dell‘800, dall’ amico-nemico Vincent van Gogh, del quale sono presenti 12 litografie a colori, a Jean-François Millet, con la splendida acquaforte L’Angelus, ad Adolphe Beaufrère, presente con 4 acqueforti, e Louis Anquetin. Non possono mancare, poi, anche artisti del Gruppo Nabis di Pont-Aven, in Bretagna, altro luogo determinante per la vita di Gauguin: Maurice Denis, autore in questa mostra di litografie a tema religioso; Émile Bernard, qui con la serie di 6 litografie acquerellate Bretonneries in esposizione insieme ad un suo olio su cartone, e Paul Sérusier, in questa mostra autore dell’olio su tela L’adieu à Gauguin, in prestito dal Museo francese di Quimper.
Ad arricchire ulteriormente la già preziosa galleria di opere, il percorso espositivo presenta anche numerose fotografie d’epoca, libri, documenti e manufatti per rendere l’esperienza del visitatore, nell’avventuroso e del tutto personale mondo di Gauguin, un viaggio quanto più ricco e suggestivo possibile.
Gauguin. Il diario di Noa Noa e altre avventure è prodotta da Navigare srl e nasce da una iniziativa di Ministero della Difesa – Difesa Servizi S.p.A. Partner: Art Book Web; Museo Storico Nazionale d’Artiglieria di Torino, in collaborazione con MAGA – Gallarate (VA); Musée Des Beaux-Arts de Quimper; Musée Despiau-Wlérick. Curatela di Vincenzo Sanfo. Comitato scientifico: Gilles Chazal, Presidente onorario del Musée du Petit Palais di Parigi e Giovanni Iovane, storico dell’arte ed ex Direttore dell’Accademia di Brera.
La mostra ha aperto al pubblico fino al 29 giugno 2025 con i seguenti orari: martedì – venerdì: ore 9:30 – 18:30. Sabato, domenica e festivi ore 9:30 – 19:30. Lunedì chiuso. Biglietteria in sede e su ticketone.itInformazioni: www.navigaresrl.com
GABRIELLA MALFATTI: MOSTRA “INCANTI E DISINCANTI” NELLA GIARDINIERA REALE DEL CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Prosegue la programmazione espositiva del Circolo degli Artisti di Torino , alla Giardiniera Reale di c.so San Maurizio 6 , a Torino , con la mostra personale di Gabriella Malfatti, inserita nella programmazione del S alone del Libro OFF 2025. L’arte di Gabriella Malfatti incontra le suggestioni poetiche di un gigante della letteratura, Jorge Luis Borges e quelle, non meno cariche di incanti, di Remigio Bertolino riservato poeta di Langa, rinnovato germoglio di un fertile territorio poetico … Gabriella con cosciente consapevolezza coglie l’insegnamento della poesia e ci offre la sua, fatta di un silenzio quasi spirituale, rispettoso. Attraverso il segno e il colore sa farlo divenire, allo stesso tempo, grido universale. L’artista riscrive, con il linguaggio suo e con i suoi strumenti, l’emozioni cui l’hanno travolta i poeti. Ed ecco svelarsi come la vita stessa non sia altro che poesia. E cosa è l’amore per la vita se non la manifestazione prima di una comune appartenenza a un comune cammino che resta misterioso come misterioso è lo stesso manifestarsi della Poesia? Valter Giuliano
INAUGURAZIONE MERCOLEDì 7 MAGGIO h. 1 7 :00 Il 10/11/16 /24 MAGGIO si terranno contestualmente all ’ esposizione, delle presentazioni di libri di autori indipendenti . Apertura al pubblico tutti i giorni dalle h. 15:30/19:30 CHIUSO IL 17 /18 MAGGIO INGRESSO LIBERO
CASTELLAMONTE. GIORGIO MOISO: “COLORE, MATERIA, GESTO”
Al Centro Ceramico Museo Fornace Pagliero 1814 di Castellamonte (TO) dal 10 maggio
Verrà presentata il 10 maggio, alle 11, presso il “Centro Ceramico Museo Fornace Pagliero 1814”, in frazione Spineto, 61, a Castellamonte (To) la mostra “Colore, Materia, Gesto”: una antologica con circa 50 opere di Giorgio Moiso (Cairo Montenotte 1942 – Savona 2019) a cura di Antonella Gulli. La mostra sarà poi aperta al pubblico dall’11 al 25 maggio con il seguente orario: festivi e prefestivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30, lunedì chiuso, giorni feriali apertura pomeridiana dalle 15 alle 18.30.Ingresso gratuito per chi ha l’abbonamento Torino Musei. Per informazioni telefonare al numero 3774390604 o consultare il sito www.fornacepaglierocastellamonte.it.
La mostra, con testo critico a cura del dottor Domenico Iaracá, proseguirà poi in estate dal 23 agosto al 14 settembre, in concomitanza con la Mostra della Ceramica di Castellamonte, e terminerà a metà settembre per poi spostarsi a Savona, dal 29 novembre, presso la Galleria Gulli Arte.
CHIVASSO. AL VIA AL MOME LA MOSTRA “RITRATTI DI SCRITTORI, RITRATTI DI PERSONE”.
“Ritratti di scrittori, ritratti di persone” è il titolo della mostra fotografica di autori ciechi ed ipovedenti curata dall’associazione APRI, che sarà inaugurata lunedì 5 maggio, alle ore 17, nella biblioteca civica Movimente. L’esposizione, che grazie ad un codice a barre bidimensionale permetterà di scoprire le storie degli scrittori, sarà visitabile fino a sabato 17 maggio, nei consueti orari di apertura del Mome.La manifestazione è inserita nell’ambito del progetto “Una biblioteca accessibile a tutti: superamento delle barriere fisiche e cognitive della biblioteca civica di Chivasso” finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.Lo stesso investimento è alla base della recente installazione delle mappe tattili in braille, all’interno ed all’esterno della biblioteca, per consentire l’orientamento delle persone con disabilità visiva. Questi strumenti guida si affiancano al sistema Loges applicato sulla pavimentazione.
BENE VAGIENNA. MOSTRA “FORME IN DIALOGO: GEOMETRIE, ASTRAZIONE E FIGURAZIONE”

EMANUELE CHIANESI, ONDA DI FORMA
Si inaugura la mostra “Forme in dialogo: geometrie, astrazione e figurazione”, che si terrà dal 01 maggio al 31 agosto 2025 presso la suggestiva Cella della Torre Campanaria della Parrocchiale nella Città di Bene Vagienna.
L’evento, a cura di CSA Farm Gallery Torino in collaborazione con l’Associazione Culturale Amici di Bene – Onlus, si aprirà alle ore 09:30 del 01 maggio e presenterà opere di quattro artisti piemontesi che esploreranno il linguaggio della pittura contemporanea attraverso diverse tematiche e stili.
Programma della mostra:
- Maggio 2025: Emanuele Chianesi inaugura la rassegna con le sue “Onde scultoree”;
- Giugno 2025: Davide Pesce ci sorprenderà con le sue astrazioni geometriche;
- Luglio 2025: Marco Da Rold presenterà opere sul tema del corpo in movimento e dell?immortalità;
- Agosto 2025: Alberto Ribè chiuderà la rassegna con le sue raffinate figurazioni.
Orari di apertura:
Giorni festivi: 10:00 – 12:00 / 15:00 – 18:00
Un’opportunità per immergersi nell’arte contemporanea e scoprire le diverse interpretazioni di forme e colori.
Progetto a cura di Marcello Corazzini – Art Director CSA Farm Gallery Torino.
ASTI. FONDAZIONE GUGLIELMINETTI: MOSTRA “TESTIMONIANZE ASTIGIANE”
Sabato 3 maggio 2025 alle ore 17 presso la Fondazione Eugenio Guglielminetti in Palazzo Alfieri (Asti, corso Alfieri 375) sarà inaugurata la mostra “Testimonianze astigiane. Opere della Fondazione Eugenio Guglielminetti”, selezione di recenti acquisizioni nelle Collezioni d’Arte contemporanea del patrimonio della Fondazione.
La mostra, promossa dalla Fondazione Eugenio Guglielminetti in collaborazione con Fondazione Asti Musei, Comune di Asti, Provincia di Asti con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Reale Mutua Assicurazioni- Agenzia di Asti e Banca Reale, espone quarantatrè opere delle recenti donazioni di eredi, artisti e collezionisti che arricchiscono il prezioso nucleo storico raccolto e donato dal Maestro Fondatore Eugenio Guglielminetti.
Le varie sezioni accompagnano il visitatore attraverso l’evoluzione della ricerca compositiva, avviata dai Maestri attivi tra le due guerre: la contemplazione della natura e la ricerca del “motivo” coltivati da Giuseppe Manzone ( 1887-1983), da Giulio Taricco (1891-1977).
La sensibile percezione di toni e di luci del tardo Impressionismo francese ispira la pittura di Pio Pia (1900-1958), mentre l’emozione della materia cromatica anima le atmosfere di paesaggio: da Alfredo Fea (1904- 1967) a Riccardo Bazzano ( 1910-1996), a Emanuele Laustino (1916- 1988), ad Alfredo Ghiggi (1918- 1997), a Carlo Miroglio (1917- 2009).
Lo studio di figura assume introspezione psicologica nei disegni di Demetrio Corino (1902-1961), Delfino Marengo (1909- 1994), nella scultura di Giovanni Arri jr. (1917- 1999). Accanto all’intenso “Ritratto di Eugenio” dipinto nel 2003 da Guido Mastallone, compaiono l’acquarello “Contadino siciliano” (1954) di Gigi Quaglia (1915- 2004), l’olio “Le fabbriche” (1957) di Annibale C. Bianchi (1920- 2013), il vigore segnico di Mario Perosino (1930- 2008).
Non mancano l’ironia concettuale di Valerio Miroglio (1928-1991), la penna di Pierbattista Nebiolo (1934-1993), appassionato cultore de “Il Lanzello”. I colori della natura ispirano Armando Brignolo, il realistico scorcio urbano di Matthew Guiotto.La dinamica cerchia di pittori, legati alla Società Promotrice Belle Arti, ha caratterizzato nei decenni la vita artistica astigiana con vivaci esposizioni, da Renzo De Alexandris (1914- 2008), a Franco Sgarbi ( 1920- 1981), all’abile cesellatore Ugo Gianoglio (1905- 1999), a Luigi Fiora, Giuseppe Colli (1931-1988), Franco Asaro (1936-2012) accanto a Sebastiano Borello (1922- 2004), Roberto Ferrero (1918-2007), Francesco Argirò (1922- 2002).
L’originalità espressiva delle pittrici affiora nella visione metafisica di Maria Martinengo (1919-2002), nel rigore spaziale di Amelia Platone (1927- 1994), nella raffinatezza timbrica su porcellana di Lilly Miroglio Salvaneschi (1927- 2023), nei pensosi sguardi femminili di Luisella Bozzi Torta, nell’abilità incisoria di Adriana Bottallo, nell’evanescenza tonale di Lia Rinetti.
Architettura e paesaggio, segno e volume caratterizzano le ricerche compositive di Ottavio Coffano, la sintetica dinamicità di Silvio Ciuccetti (1944- 2015), l’appartata sensibilità percettiva di Piero Sciavolino. Spazio ed immaginario ispirano le evocative tele di Paolo Bernardi, l’illusoria teatralità di Paolo Fresu, la plastica volumetria di Piero Bussi, i ritmi cromatici di Domenico Guglielminetti, l’essenziale veduta di Giuseppe Orlandi.
L’omaggio al Palio di Asti è racchiuso nel segno del “Costume per il Corteo Storico” di Antonio Guarene (1937- 2022), poliedrico artefice della manifestazione di settembre, simbolo della Città.
La mostra, a cura di Marida Faussone e Giuseppe Orlandi, sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 10 alle 19 fino al 28 settembre 2025.
Info: www.museidiasti.com museoeugenioguglielminetti.it fond.eugenioguglielminetti@gmail.com
LE OPERE DI FABRIZIO BOFFELLI A BISTAGNO E MONASTERO BORMIDA
Sabato 10 maggio l’artista Fabrizio Boffelli inaugura due mostre in due edifici simbolo della storia e dello sviluppo del turismo culturale in Val Bormida: alle ore 16,30 nella Gipsoteca Giulio Monteverde a Bistagno (AL) “Natura felix. I corpi tra classicità e misticismo” e alle 18 nel Castello Medievale di Monastero Bormida (AT) la retrospettiva “Il corpo visitato. Presenza della luce tra sacro e profano”.Il doppio appuntamento, curato da Marina Paglieri in una pubblicazione contenente una conversazione con l’artista, che sarà distribuita ai visitatori, mette in dialogo i dipinti dell’artista cremonese con i celebri gessi dello scultore ottocentesco Giulio Monteverde e con gli spazi del Castello medievale memoria del monastero, dando vita a un’affascinante riflessione sulla figura umana, la luce e il paesaggio. Nel lavoro di Boffelli, il corpo è protagonista assoluto: un corpo evocato più che descritto, spesso ridotto a pochi tratti essenziali, in bilico tra l’iconicità classica e una spiritualità laica. Si tratta di corpi “visitati”, attraversati da un’energia che richiama antichi riti, tensioni sacre e pagane insieme. Figure che emergono da campi di grano, immerse nella luce o ritratte di spalle, come a custodire un segreto, una memoria, un’identità appena accennata.Le opere, realizzate in acrilico su tela, portano titoli emblematici come “Allegoria”, “Estasy”, “Nel campo di grano” e “Notturno”. In esse la luce diventa protagonista, una luce interiore, soffusa, che richiama la pittura delle icone e si propaga attraverso velature cromatiche, in particolare il verderame, tonalità profondamente legata alla terra e alle tradizioni contadine.Formatosi tra l’Accademia di Brera e quella di Roma, con una parentesi significativa nel mondo dell’alta moda e una lunga frequentazione del teatro di ricerca, Boffelli ha attraversato l’iperrealismo per approdare a una pittura metafisica e simbolista. Oggi vive e lavora in campagna tra Acqui Terme e Bistagno, dove ha scelto di immergersi in una natura che non è solo sfondo, ma parte attiva della narrazione pittorica. Nei suoi quadri, il corpo umano diventa paesaggio e viceversa, in un abbraccio simbolico che restituisce allo spettatore la consapevolezza di appartenere alla terra, al ciclo delle stagioni, al mistero della creazione.Le due mostre sono dunque un invito alla contemplazione, un percorso tra figure e presenze che celebrano la vita, la caducità e la bellezza, in un’ideale riconciliazione tra uomo e natura.
INAUGURAZIONI
10 maggio 2025
ore 16,30 Bistagno, Gipsoteca Giulio Monteverde“Natura felix. I corpi tra classicità e misticismo” di Fabrizio Boffelliore
18,00 Monastero Bormida, Castello medievale“Il corpo visitato. Presenza della luce tra sacro e profano” di Fabrizio Boffelli
PERIODO DI APERTURA E ORARI VISITE
10 maggio – 29 giugno 2025
Bistagno, Gipsoteca Giulio Monteverde“Natura Felix. Il corpo tra classicità e misticismo” di Fabrizio Boffelli
venerdì 14,00-18,00
sabato e domenica 10,00-13,00 e 14,00-18,00info: (+39) 3665432354; gipsotecagiuliomonteverde@fondazionematrice.org
Monastero Bormida, Castello medievale“Il corpo visitato. Presenza della luce tra sacro e profano” di Fabrizio Boffelli
sabato 15,30-19,00
domenica 10,30-12,30 e 15,30-19,00info: (+39) 349 6760008; museodelmonastero@gmail.com
Fabrizio Boffelli ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera e si è diplomato in scenografia all’Accademia di Roma. Espone in Italia e in Europa. Le mostre “Natura felix. I corpi tra classicità e misticismo” e “Il corpo visitato. Presenza della luce tra sacro e profano” sono raccontate da Marina Paglieri nella pubblicazione Quadern Mudern con l’intervista a Fabrizio Boffelli. Le mostre sono inserite nel programma la Valle Bormida si Espone e organizzate dalla Fondazione Matrice ETS in collaborazione con la Gipsoteca Giulio Monteverde e il Museo del Monastero, con il supporto di Regione Piemonte e il patrocinio del Comune di Bistagno e del Comune di Monastero Bormida.
GALLERIA D’ARTE PIRRA. MICHELE FALANGA Aeropitture 1925-1937
INAUGURAZIONE VENERDÌ 9 MAGGIO 2025 – ORE 18
La Galleria Pirra ospita una mostra dedicata a Michele Falanga (Bagnara Calabra, RC 1865 – Messina 1937), un artista eclettico che ha saputo interpretare temi centrali del Futurismo, quali il dinamismo e il progresso tecnologico. La sua produzione, ancora poco conosciuta al grande pubblico, racconta i paesaggi mediterranei dai colori caldi, il mare, il vento, le isole, i vulcani, i raggi del sole in contrasto – e a bilanciamento – con le architetture urbane squadrate e austere, con il buio squarciato da lampi di fuoco, con la velocità e le acrobazie degli aerei in volo, confermando l’aeropittura quale massima espressione del Futurismo siciliano. Le sue opere sono realizzate con materiali poveri, in particolare le pagine dei quotidiani – tra cui La Stampa – utilizzate come supporti veri e propri, su cui dipingeva, e non come collage su tela o cartone, come facevano principalmente gli altri futuristi. Questa caratteristica conferisce alle opere di Falanga una dimensione unica, perché sono al contempo espressioni artistiche e testimonianze storiche oggettive e puntuali dell’epoca. Le opere di Michele Falanga appartengono a una peculiare storia individuale e sono l’esito di un talento multiforme che si esprime anche nella scrittura. Egli, infatti, è un imprenditore artigiano che scopre la sua inclinazione pittorica in età matura, incontra e pratica l’aeropittura, ma non partecipa direttamente al movimento futurista – la cui prima mostra siciliana documentata risale al 1927 – dipinge per sé, senza intenzioni commerciali o espositive.Grati della fiducia accordataci dagli eredi – che stanno portando avanti un grande lavoro di valorizzazione attraverso la fondazione di un’associazione e la pubblicazione di cataloghi – con questa mostra, che conta una trentina di opere di varie dimensioni ed è la prima in una Galleria privata, vediamo compiersi un’ulteriore tappa di un percorso che sicuramente porterà al giusto riconoscimento di questo esponente dell’arte del primo Novecento italiano.
All’inaugurazione saranno presenti Antonino e Daniele Falanga, eredi di Michele Falanga e cofondatori dell’Associazione Culturale Flegone.
Due opere di Michele Falanga saranno esposte nella mostra Mondo Futurista, a cura di Giordano Bruno Guerri e Matteo Vanzan, presso il Castello di Desenzano del Garda dal 4 maggio al 26 ottobre 2025. Sempre nel 2025 il Teatro Sociale di Como ha ospitato la mostra Michele Falanga – Aeropittura teatrale. Opere pittoriche e manoscritti, organizzata dall’Associazione Culturale Flegone. Nel 2024 la Confcommercio di Lecco ha patrocinato la mostra Michele Falanga – Aeropittura Futurista. Opere pittoriche e manoscritti dal 1908 al 1937, tenutasi presso Palazzo Falck a Lecco.
La mostra rimarrà aperta fino al 6 luglio 2025.
Corso Vittorio Emanuele II, 82 – 10121 Torino – Tel. 011.543393
www.galleriapirra.it – info@galleriapirra.it – @galleriapirratorino
Orari da lunedì a sabato 10.00 – 12.30; 15.30 – 19. Domenica 10.00 -12.30
CASA ACCADEMIA TORINO. Connessioni geometriche
mostra visitabile giovedì 8 maggio dalle ore 18.30
p.zza e. filiberto 11
Mostra a cura di: Domenico Borrelli e Paolo GrassinoCo-curatrice: Chiara Causo e Ylenia Regia CorteArtista in mostra: Eva Giulia Modica, Bianca Stronati, Filippo Pearson, Marta Zarro, Elia Nardin, Simona Isabello
“Connessioni Geometriche” è una mostra collettiva, a cura di Paolo Grassino e Domenico Borrelli e con la co-curatela di Chiara Causo e Ylenia Regia Corte, inserita nella rassegna “Casa Accademia 2025”, prodotta dal Pastis e dall’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.La mostra che inaugura 8 maggio 2025 negli spazi del Pastis (Piazza EmanueleFiliberto 11) è il quinto appuntamento della rassegna e mette in scena una selezione di opere di Eva Giulia Modica, Filippo Pearson, Bianca Stronati, Simona Isabello, Elia Nardin e Marta Zarro, frutto di una riflessione sul concetto di connessione che si sviluppa nelle relazioni tra naturale e artificiale, umano e inumano, virtuale e analogico utilizzando come linguaggio principale le tecniche scultoree. I materiali sono utilizzati come medium per esplorare le contraddizioni e le profondità del tema delle connessioni nelle sue molteplici sfaccettature. In un tempo in cui la tradizionale relazione diretta tra soggetto e oggetto sembra entrare in crisi, la mostra si presenta come il tentativo di portare in evidenza la possibilità o l’impossibilità che questa connessione diretta sia efficiente e efficace. I rapporti tra soggetti stessi vengono messi in discussione, ripensati attraverso la dimensione del virtuale nella quale sono sempre più inseriti nel pericolo di perdere spessore e autenticità. Le opere in mostra, da sole e nel loro insieme, esprimono un senso di vuoto dilagante, una ricerca nostalgica tra il tempo e l’oggetto, una simbiosi tra umano e inumano, una vertigine nella quale l’essere umano sembra perdersi senza quasi averne consapevolezza, diluendosi sempre di più in un tempo e uno spazio progressivamente più labile al quale l’uomo non è stato, fino ad adesso, abituato.
RE-PLAY 2025: PRENDERE LE MISURE – GFT. Una storia di cambiamento sociale e di costume
Archivio di Stato di Torino Inaugurazione 8 maggio
Esposizione dal 9 maggio al 9 giugno 2025
Dal 9 maggio al 9 giugno 2025, presso l’Archivio di Stato di Torino, si terrà la mostra “PRENDERE LE MISURE. GFT Una storia di cambiamento sociale e di costume” L’inaugurazione avrà luogo l’8 maggio 2025 alle ore 18, con una performance drammaturgica delle opere alle ore 19. La mostra esplora la storia del Gruppo Finanziario Tessile (GFT), un’azienda che ha rivoluzionato il settore tessile e della moda in Italia. Attraverso una selezione di materiali dell’archivio GFT, tra cui campionari di tessuti, fotografie, disegni e progetti, la mostra racconta l’evoluzione dell’azienda e il suo impatto sociale. La selezione delle opere è stata curata da Lorena Tadorni e un gruppo di curatori eterogenei e non legati al mondo dell’arte. Si tratta di cittadini/e che ogni anno, con il progetto Re-Play, si misurano con la realizzazione di una mostra a partire dal nostro patrimonio culturale. Il titolo “Prendere le misure” riflette l’innovazione chiave del GFT: la codifica di un sistema di taglie basato su ricerche antropometriche, che ha permesso di produrre abiti su misura per una vasta clientela. Questo approccio ha democratizzato la moda, rendendola accessibile anche alla classe media e segnando un passaggio cruciale dalla sartoria tradizionale alla produzione industriale. La mostra è suddivisa in diverse sezioni che illustrano le tappe importanti dell’attività GFT: dalle misure antropometriche alle misure lavorative, di mercato, di internazionalizzazione, di comunicazione e con i grandi stilisti. Ogni sezione offre uno sguardo approfondito su come l’azienda ha influenzato il costume e l’industria italiana. La mostra, inoltre, sarà accompagnata da una selezione di caroselli curata dal CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa, che presenterà spot e filmati promozionali del GFT dal 1960 al 1980.
CUNEO. GRANDARTE: OMG-GRANDARTE 2025-2026

BURATTI per GrandArte
L’associazione culturale grandArte da il via alla rassegna “OMG – grandArte 2025-2026 – I confini del Sacro”, che si propone di indagare il tema della spiritualità attraverso l’arte contemporanea. Il programma, che coinvolgerà numerose località della provincia di Cuneo nel biennio 2025-2026, si apre con l’inaugurazione simultanea di due mostre:
INTROITUS – PRESAGI DELL’ALTROVE – SEGNI SCARTI SIMULACRI, a Palazzo Santa Croce
CONTRAPPUNTO – QUATTRO VISIONI IN DIALOGO, a Palazzo Samone
L’inaugurazione si svolgerà venerdì 9 maggio 2025 alle ore 17.30 nel cortile di Palazzo Samone (via Amedeo Rossi 4, Cuneo). A seguire, il pubblico potrà visitare liberamente entrambe le esposizioni, ad ingresso gratuito. Le mostre godono del patrocinio del Comune di Cuneo e del sostegno della Fondazione CRC.Per informazioni: info@grandarte.it – www.grandarte.it
CASALE MONFERRATO. Mostra fotografica “Architetture e Monferrato”
di Alessandro Balliano alla Ex Misericordia
Sabato 3 maggio 2025 alle ore 17,00 presso la Ex Chiesa della Misericordia di Casale Monferrato, verrà inaugurata la mostra fotografica “Architetture e Monferrato” dell’artista Alessandro Balliano, a cura di Paola Casulli.
Il percorso espositivo nasce da una riflessione sull’interazione visiva e simbolica tra forme architettoniche e paesaggi naturali, in particolare quelli del Monferrato: accostamenti fotografici che indagano l’armonia tra la geometria urbana e la sinuosità dei paesaggi collinari, offriranno una visione inedita e poetica del territorio. Le opere, stampate in alta definizione su carta fotografica in formati uniformi, sono organizzate secondo criteri di equilibrio e ordine formale, contribuendo a generare un’atmosfera sospesa, al limite del metafisico.
L’autore, Alessandro Balliano (Vercelli, 1994), dopo una formazione artistica presso il Liceo Artistico Ambrogio Alciati e l’Accademia Europea dei Media ACME di Novara, ha sviluppato una personale ricerca visiva orientata alla fotografia, esplorando il rapporto tra spazio, luce, struttura e natura. Il suo lavoro si distingue per la capacità di sintetizzare elementi architettonici e ambientali in composizioni essenziali dal forte impatto espressivo e simbolico.
L’esposizione sarà visitabile dal 3 al 18 maggio 2025, nei giorni di sabato e domenica, con ingresso libero, dalle ore 17,00 alle ore 19,00.
BENE VAGIENNA. “TRE ARTISTI A PALAZZO”