Aperilibro Gruppo di Lettura Carmagnola. Irene Soave, una ricetta infallibile per sposarsi?
Esiste ancora il mito del buon matrimonio o come dicono i francesi, il “bon mariage”? Se diamo retta ai numeri sì. Quasi la metà della popolazione mondiale ha seguito con massimo interesse la diretta televisiva del matrimonio di William e Kate, eredi al trono di Inghilterra e quella di Henry e Meghan recenti protagonisti di un tourbillon mediatico che sembra aver arrovellato le menti e sconvolto le coscienze di mezzo mondo. E solo per parlare dei casi più recenti, perché fece epoca il matrimonio di Carlo d’Inghilterra con Diana Spencer (nel 1981), e scandalo l’abdicazione dal trono di Edoardo VIII per sposare l’americana (divorziata) Wally Simpson. Cose da inglesi? Assolutamente no, vista l’affluenza, non solo femminile, all’incontro con la scrittrice Irene Soave, avvenuto mercoledì 29 gennaio nella sala Monviso di Carmagnola che ha visto gli organizzatori del Gruppo di Lettura Carmagnola impegnati a recuperare sedie nel vicino ristorante della Vigna per far accomodare tutti i cento presenti. Tale interesse è stato suscitato dal libro “Galateo per ragazze da marito, …” presentato dalla scrittrice saviglianese di nascita e giornalista del Corriere della Sera, Irene Soave; un corposo volume di quasi 400 pagine che analizza gli scritti di 120 libri di galateo e bon ton pubblicati fra il 1861, anno dell’unificazione del Regno d’Italia, fino al 1968, ideale spartiacque fra il mondo moralmente rigido del passato e la liberazione dei costumi (anche sessuali) del mondo moderno. “Tutto è cominciato quando ho scoperto in casa uno di questi libri di galateo che avrebbero dovuto insegnare alle signorine di tutte le epoche come riuscire a conquistare (possibilmente vergini) a un buon matrimonio; sempre che non fosse stato combinato per ragioni politiche ed economiche dalle rispettive famiglie degli sposi. Ma anche in quel caso questi manuali davano indicazioni di comportamento probabilmente preziose alle future spose”. Una ricerca che si fa spasmodica e interessante, che coinvolge la giornalista che comincia a cercare in libreria e mercatini i libri che le interessano. E anche nelle case degli amici in cui è invitata. “Non tutti i libri che mi interessavano erano reperibili, qualcuno l’ho trovato in casa di amici e confesso di averlo rubato” ammette Irene Soave. Una vittima della saviglianese è Beppe Severgnini, giornalista e umorista, che invitato a cena a casa della Soave (Irene si professa un’ottima cuoca, e ciò è un’arma in più nella caccia al buon matrimonio), vede i suoi libri in libreria, ne recupera un paio lasciandole gli altri in eredità. Che il blogger di Crema non se la sia presa più di tanto e soprattutto non porti rancore, lo dimostra la spassosa recensione che ha fatto per il libro di Irene Soave, un vero attestato di stima. La serata nella sala Monviso si è sviluppata in un vivace dibattito fra Irene Soave e le lettrici (i maschi, in netta minoranza, sono stati confinati un po’ in un angolo, ma erano molto interessati a capire l’universo femminile). Vivace quanto il libro che si presenta come un corposo saggio e ne ha la struttura e la precisione scientifica di una ricerca certosina con continui riferimenti a piè di pagina, ma si sviluppa come un gustoso romanzo, facile e divertente da leggere, fatto di flash sul passato e anche qualche piacevole nota autobiografica dell’autrice che ci racconta alcuni episodi della sua vita sentimentale. Un volume che analizza i percorsi di Kate Middleton e Megham Markle per arrivare a conquistare i loro reali mariti; percorsi che seppur diversi e quasi opposti denotano nelle due principesse una pianificazione e strategia quasi militare, degna dell’arte della guerra. Fondamentali sono i rimandi a Matilde Serao (1857-1927) e Colette Rosselli (1911-1996) in arte Donna Letizia, che con i loro scritti e consigli hanno per decenni influenzato la vita delle giovani donne italiane. Per vivere poi una realtà assolutamente diversa. Matilde Serao, separandosi nettamente dal marito che l’aveva tradita, per continuare una vita di impegno lavorativo di grande spessore. Colette Rosselli, coltivando una più che decennale relazione da amante con Indro Montanelli, mentre nella sua rubrica settimanale “Il saper vivere” consiglia alle ragazze la verginità fino al matrimonio e come difendersi dalle insidie maschili. E proprio sulla verginità Donna Letizia ci fa capire che i costumi sono cambiati, affermando nel 1984, dopo aver lasciato la rubrica in mano a Raffaella Carrà, “un tempo le ragazze mi scrivevano per chiedermi come comportarsi con il futuro marito per aver perso anzi tempo la verginità; oggi mi scrivono preoccupate perché non l’hanno ancora persa”. Un libro quindi da leggere in leggerezza, cogliendo la grande ironia che ne pervade le pagine. Senza però andare alla ricerca della formula perfetta del bon mariage. Perché, come dice Irene Soave “se possedessi questa formula sarei milionaria e, soprattutto, sposata”.