PASSIONE FUMETTI: Piero Macola e il fascino de Gli Indesiderati
Piero Macola ha presentato il suo ultimo graphic novel “Gli indesiderati” al Circolo dei Lettori di Torino venerdì 7 febbraio, dialogando con Andrea Ferraris (autore di Churubusco, La cicatrice e La lingua del diavolo). La serata è stata curata dall’Associazione culturale Cooperativa Letteraria, in collaborazione con la rivista FuoriAsse, il cui Direttore Artistico Mario Greco ha introdotto i due autori. Certamente azzeccata la scelta del dialogo con Andrea Ferraris, autore di origine genovese ora residente a Torino, che con lui condivide più di un’affinità: aver pubblicato prima per Coconino Press e poi per Oblomov, ma soprattutto l’avere vissuto per alcuni anni a Parigi. Il romanzo a fumetti con tematiche adulte e sociali – prodotto da libreria in crescita in italia – ha infatti in Francia una tradizione ben più lunga, di cui la Coconino (che quest’anno festeggia i 20 anni) è stata la prima realtà in Italia ad occuparsene in modo organico e significativo.
Piero Macola
Piero Macola è un autore completo di fumetti nato a Venezia nel 1976, ma residente a Parigi da quasi 20 anni. Dal 2014 collabora con l’editore Futuropolis (etichetta di Gallimard), per il quale ha realizzato i graphic novel Kérosène, Le Tirailleur e Le nuisibles (da noi Gli indesiderati per Oblomov Edizioni), oltre a partecipare a diversi volumi collettivi. In Italia Coconino Press ha pubblicato i suoi romanzi a fumetti Fuori bordo e Sola andata. Collabora inoltre con importanti editori e testate, italiani e stranieri, come Mondadori, Rizzoli, Internazionale, Le Monde Diplomatique.
Piero Macola al Circolo dei Lettori
C’era un’atmosfera magica e coinvolgente al Circolo dei Lettori durante la presentazione de Gli indesiderati. Un dialogo informale ma estremamente interessante, frutto di una grande passione condivisa, che Andrea Ferraris ha gestito con naturalezza, partendo dalle sue opere precedenti: “Solo andata”, il suo libro d’esordio, una storia molto vicina all’autore perché ispirata dalle vicende vissute dal secondo marito della nonna, riprese da un vecchio libro/diario sulla Seconda Guerra Mondiale. E poi i due libri inediti in Italia, Le Tirailleur e Kérosène, veri e propri reportage in stile documentario, nati dalla collaborazione con il fotografo Alain Bujak, autore delle foto e del soggetto.
Il primo narra la storia di un giovane artigliere marocchino, arruolato a 17 anni nell’esercito francese delle colonie, poco prima della seconda guerra mondiale. Alain Bujak ha raccolto la testimonianza direttamente dal protagonista (ormai anziano) e poi è andato a fotografarne i luoghi di origine in Marocco; Piero Macola ha trasformato la sua storia in un fumetto.
Kérosène è invece il reportage fumettistico e fotografico del trasferimento di un intero quartiere, un progetto di miglioramento sociale durato alcuni anni, che tuttavia ha avuto forti conseguenze per le persone che lo hanno vissuto.
Gli indesiderati
Gli indesiderati è stato pubblicato originariamente in Francia con il titolo Les nuisibles, traducibile più propriamente con “I nocivi”, aggettivo riferibile più ad animali come i topi (protagonisti dell’episodio introduttivo), ma indirettamente anche a persone “indesiderate”, termine poi utilizzato per il titolo italiano. Per Piero Macola Gli indesiderati ha rappresentato il ritorno ad una forma più narrativa e romanzata del racconto a fumetti – come aveva già fatto per Fuori bordo – senza però allontanarsi dalle tematiche sociali presenti nei suoi precedenti lavori. L’edizione francese presenta in copertina i due personaggi principali, mentre quella italiana è dominata da una barca: una barca che non naviga perché è diventata una capanna. Piero Macola ha sottolineato che l’ambiente descritto nel libro deriva da esperienze dirette ed esplorazioni – modalità già presente nei precedenti lavori – e che, prima di iniziare a lavorare a Gli indesiderati, ha fatto un viaggio in barca da Venezia al delta del Po. Paesaggi che ad Andrea Ferraris hanno ricordato il film “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati, molto apprezzato anche da Piero.
Solitudini che si incontrano
Gli indesiderati è una storia di solitudini che si incontrano: quelle di Bruno, Maria e Anton.
Bruno è un ragazzo chiuso, che vive prigioniero del suo piccolo mondo di provincia perché ha paura di tutto. Sua unica amica è Maria, vedova di Renato, fotografo proprietario della barca-capanna in riva al fiume e mentore del ragazzo. Infine Anton, un giovane immigrato costretto a lavorare come carpentiere sotto le perverse regole del caporalato. Entriamo nelle loro vite intuendo che c’è un prima, e ci sarà un dopo, secondo un meccanismo che Piero Macola ha spiegato citando il cinema dei fratelli Dardenne (“Rosetta” e “L’enfant – una storia d’amore” sono stati premiati con la Palma d’Oro a Cannes).
Maria è ispirata alla seconda moglie del nonno di Piero Macola, mentre il compianto Renato è ispirato al fotografo Luigi Ghirri, di cui l’autore cita alcune frasi riprese dai suoi libri.
Anton è l’unico personaggio ad avere un desiderio forte: andare in Svezia, dove spera in una vita migliore. Il personaggio cardine del libro rimane comunque Bruno, con le sue tre regole: mai abbassare la guardia, rispettare il tracciato e nascondere ogni debolezza, e le altre sue manie: chiudere a chiave con tre mandate e chiudere tutte le imposte, il tutto a significare una grande paura di un mondo che vuole tenere fuori. Una vita in bilico, compressa, come lo è il fiume dentro i suoi argini. Ma, come dirà ad un certo punto lo stesso Bruno, “il fiume se ne frega delle regole”. Ed è così che quando gli argini non riusciranno più a contenerlo, tracimerà, come l’incontro con Anton, e la scelta di Maria, porteranno Bruno a infrangere le sue stesse regole.
Piero Macola e il lavoro dell’artista
Dal dialogo con Andrea Ferraris sono emerse anche tantissime curiosità relative al lavoro di Piero Macola, soprattutto nella realizzazione de Gli indesiderati. A partire dal gioco di rimandi presente nel graphic novel: elementi che si richiamano, dal passato al presente, soprattutto nella vita di Bruno. Gli indesiderati non è un thriller, ma vive di atmosfere intense e di tensione narrativa.
E poi c’è la nebbia, realizzata con un trucco che Piero Macola ha svelato ai presenti, raccontando alcuni aneddoti della sua formazione come disegnatore. Anche la camera ottica citata a fine racconto esiste veramente e si trova a Rocca San Vitale di Fontanellato. Rispetto a quella reale, nel libro viene invertita la prospettiva – così come avviene in una normale macchina fotografica – a simboleggiare l’avvenuto cambio di visione del protagonista.
Piero Macola ha poi descritto il suo metodo di lavoro – un lavoro molto più costruito e complesso di quello che fu per “Fuori bordo” – iniziato da un primo storyboard molto rapido di circa 50 pagine, dove sono confluite le idee principali. Poi il disegno a matita, a blocchi di 10 pagine alla volta, in cui si sono via via inserite nuove idee, cambiamenti e ripensamenti, avvenuti fino all’ultimo giorno, come è successo per gli episodi in flash-back sul passato di Bruno.
Nel libro c’è un legame indiretto tra Bruno e Anton: è il brutto tipo per cui Bruno faceva lavoretti da ragazzino, che diventa poi il caporale che dà lavoro ad Anton. Un personaggio che in qualche modo è legato alle paure di Bruno, perché la paura è una delle chiavi di lettura più forti del libro. Paura che si insinua negli angoli più bui della storia, in cui l’autore lascia uno spazio importante anche al lettore, per proiettare le proprie.
Rispondendo ad una domanda del pubblico Piero Macola ha citato gli autori più importanti nella sua formazione artistica, in particolare quelli pubblicati dalla Coconino dalla sua nascita in poi: dalla Francia Emanuel Guibert e David B., dall’America David Mazzucchelli, dal Giappone Yoshihiro Tatsumi e Yoshiharu Tsuge, e poi gli italiani Gipi e Davide Reviati. E proprio Davide Reviati ha avuto un ruolo importante nella realizzazione de Gli indesiderati, come ha ricordato Andrea Ferraris citando i ringraziamenti presenti nel libro. L’autore dei bellissimi “Morti di Sonno” e “Sputa tre volte” (Coconino Press) ha fatto un lavoro da editor per Piero Macola: “è stato molto importante, sono riuscito a fare questo lavoro con lui perché sentivo che lui mi capiva”.
Infine Piero Macola ha parlato del suo nuovo lavoro, in coppia con un amico sceneggiatore: una specie di odissea ambientata nella laguna di Venezia, il cui protagonista è un ragazzino che cerca il padre.
I libri di Piero Macola
Gli indesiderati
edito da Oblomov Edizioni
128 pagine a colori, brossurato, € 19
Sola andata
edito da Coconino Press
112 pagine a colori, brossurato, € 17
Fuori bordo
edito da Coconino Press
100 pagine a colori, brossurato, € 17
Immagini © Piero Macola/Oblomov Edizioni/Coconino Press