Chieri: “La Regione ritiri o sospenda il ddl Allontanamento Zero”, ordine del giorno approvato in consiglio comunale
“Chiediamo alla Regione Piemonte di ritirare o sospendere il disegno di legge Allontanamento Zero, con cui la Giunta Cirio vuole modificare il sistema degli affidamenti dei minori allontanati dalle famiglie di origine. Un intervento normativo che si fonda su una visione errata della realtà, come se in Piemonte si registrasse un numero eccessivo e allarmante di affidi. Criminalizzando operatori sociali e sanitari, magistrati e famiglie affidatarie, si vuole smontare il modello piemontese dei servizi sociali e sanitari legati all’infanzia e alla famiglia”: così il Sindaco di Chieri, Alessandro SICCHIERO, commenta l’approvazione da parte del Consiglio comunale dell’Ordine del giorno sull’Allontanamento Zero (primi firmatari Manuela Olia, Franco Bosco, Mariella Tagliavia). I minori presi in carico dai servizi sociali in Piemonte erano 60.068 al 31.12.2018. Di questi, quelli seguiti fuori dalla famiglia erano 2597 (1050 seguiti in comunità e 1547 in affidamento familiare), tra i quali 562 minori stranieri non accompagnati. Quindi i minori effettivamente allontanati sono stati 2035, e sono una minima parte dei minori seguiti. La grande maggioranza viene seguita in famiglia. I motivi prevalenti dell’allontanamento sono l’incuria e la trascuratezza, la carenza educativa, i problemi sanitari dei genitori, dipendenze e disturbi psichiatrici. Inoltre, a livello nazionale i minori affidati che rientrano nella famiglia d’origine sono tra il 30 e 40%, il che dimostra che l’affidamento è una misura molto spesso temporanea. “I dati dimostrano che in Piemonte il numero dei minori allontanati è minimo rispetto a quello dei minori seguiti in famiglia, e in ogni caso il motivo esclusivo dell’allontanamento non è mai la scarsità di reddito – aggiunge l’assessora alle Politiche Sociali Raffaela VIRELLI –La ‘legge Caucino’ mira a dirottare sulle famiglie d’origine le risorse oggi destinate alle comunità e alle famiglie affidatarie, senza considerare che in molti casi il distacco temporaneo del minore è necessario per proteggerlo da situazioni di grave degrado o addirittura di pericolo. La Regione dovrebbe ascoltare le critiche avanzate in questi mesi da docenti universitari, famiglie affidatarie, assistenti sociali, psicologi, sindacati, avvocati, consorzi socio assistenziali, ANCI. Chieri ha posto grande attenzione alla costruzione di servizi preventivi per bambini e famiglie, investendo significative risorse sulle politiche zero-sei e sui servizi educativi. Abbiamo attivato azioni anche sperimentali di solidarietà e affiancamento fra famiglie, per esempio il progetto ‘Una famiglia per una famiglia’. Cirio e Caucino si fermino, si impegnino a trovare nuovi finanziamenti per svolgere azioni di supporto ai genitori e assumere nuovi educatori, medici, psicologi ed assistenti sociali.”