LE PERLE NERE DELLA MUSICA a cura di Edoardo Ferrati

Guido Cantelli

Guido Cantelli. The Complete Warner Recordings

Cajkovskij, Sinfonia n. 5 op. 64 (*) Rossini, L’assedio di Corinto, La gazza ladra, sinfonie Casella, Paganiniana op. 55 (**) Wagner, Idyll Siegfried Mendelssohn, Sinfonia n. 4 op. 90 (Italiana) Cajkovskij, Sinfonia n. 6 op. 74 (Patetica) Schumann, Sinfonia n. 4 op. 120 Brahms, Sinfonie . 1 op. 68, n. 3 op. 90 Ravel, Daphni t Chloé, suite n. 2; Pavane pour une infante défunte; La mer; Le martyre de Saint Sébastien, suite ; Nocturnes de Falla, Il cappello a tre punte, suite dal balletto Dukas, L ‘apprendista stregone, scherzo sinfonico Franck, Sinfonia (***) Schubert, Sinfonia n. 8 (Incompiuta) Mozart, Divertimento K. 522, Sinfonia K. 201 Beethoven, Sinfonie n. 7 op. 92, n. 5 op. 67 + inediti: Beethoven, Sinfonia n. 5 op, 67 (finale) sequenza di prove con interventi vocali dello stesso CantellI e documentario a cura di Jan Tolanski (*)

Orchestra Teatro alla Scala (**) Orchestra Accademia Nazionale S. Cecilia Roma (***) NBC Symphony Orchestra Philharmonia Orchestra Londra registrazioni effettuate tra il 1949 e il 1955

etichetta Warner Classics 9029538303 (10 cd)

edizione, marzo 2020

In occasione del centenario della nascita di Guido Cantelli, la Warner Classics propone in un cofanetto di dieci CD l’integrale (più due inediti) delle registrazioni in origine dalla Emi ora confluite nel catalo di Warner Classics che le ha rimasterizzate in HD dai nastri originali presso l’ART & Son Studio. La grafica delle bustine riproduce le copertine originali. Guido Cantelli (foto) nasce a Novara il 27 aprile 1920, secondogenito di Antonio,  direttore della banda del 17.mo reggiemnto d’artiglieria di stanza in città, e di Angela Riccardone, Iniziò giovanissimo gli studi musicali con i maestri Felice Fasola e Paolo Delachi, nell’agosto 1939 venne ammesso al Conservatorio di Milano dove fu allievo di Arrigo Pedrollo, Giorgio Federico Ghedini e Antonino Votto (toscaniniano di ferro, ebbe tra suoi allievi Riccardo Muti). Nel ’43 esordì al Teatro Coccia di Novara con  La Traviata (diretta senza partitura). Poco dopo il precipitare degli eventi lo costrinse a una sosta forzata dell’attività. Dopol’8 sttembre venne inviato in un campo di sterminio a Stettino (Polonia), Rimpatriato per malattia nel ’44, si stabilì a Torino e poco dopo diresse alcuni concerti alla Radio di Milano., Nel ’45, subio dopo la Liberazione, sposò Iris Bilucaglia che gli diede il figlio Leonardo. Nel luglio del medesimo anno esordì in concerto alla Scala (stagione estiva Castello Sforzesco), dando così avvio a una brillante carriera internazionale che, in breve tempo, lo condusse sui podi di Londra, Boston, New York, Roma. Il 21 maggio 1948 diresse il suo primo concerto nella ricostruita Scala,  subito notato da Toscanini che invitò Cantelli a dirigere la leggendaria NBC Symphony sul cui podiò esordì con un programma comprendente la Sinfonia n. 91 di F.J. Haydn e la sinfonia Mathis der Maler di Hindemith.  Il 6 novembre 1956  assunse la direzione del Teatro alla Scala. Nomina prestigiosa che le Parche del destino, appena otto giorni , recisero in modo brutale. Una settimana dopo all’alba del 24 novembre, Cantelli periva in un incidente aereo, poco dopo il decollo, all’aeroporto Orly di Parigi, mentre si recava negli Stati Uniti, dove era stato initato dalla New York Philharmonic. Da non dimenticare l’inaugurazione (27 gennaio 1956) della Piccola Scala con una leggendaria rappresentazione di Così fan tutte di Mozart. A Toscanini, che morirà meno di due mesi dopo, (16 gennaio 1957) non verrà mai data notizia della tragica fine del suo allieo prediletto. Per ricordare il maestro nel 1992 Alberto Veronesi, fonda a MIlano l’Orchestra “Guido Cantelli”. Le spoglie dello sfortunato direttore riposano nel famedio del cimitero di Novara, cità che gli ha intiolato il Conservatorio. Cantelli era una personalità autentica, dirompente, moderna, una sintesi tra eleganza ed impeto, , bilanciata tra Toscanini, da cui aveva ereditato il  rigore, l’incisività del gesto e lo streggonesco e dionisiaco Victor De Sabata. Al primo doveva moltissimo che ne intravedeva un degno successore. Tutte le registrazioni della Warner Classics sono di livello superiore el lasciano il rimpianto negli amanti della grande musica. una carriera brillantissima, ancora al di là da  venire.