Coronavirus: a Pino Torinese 5 casi positivi, 3 in sorveglianza e 4 in quarantena fiduciaria

Il sindaco di Pino Tor., Alessandra Tosi

Si riporta di seguito la dichiarazione del Sindaco di Pino Torinese, Alessandra Tosi, in merito all’attuale situazione sanitaria nel nostro Comune.

“Care concittadine e cari concittadini, ci troviamo ad affrontare un momento molto difficile, nel quale ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte con responsabilità e buon senso. Le Istituzioni, le Forze dell’Ordine e gli operatori sanitari stanno facendo quanto in loro potere, ma per uscire da questo stato di emergenza e tornare alla normalità è richiesta la collaborazione di tutti. Ci sono state date chiare e precise linee guida, che possono essere riassunte in due semplici concetti: restiamo in casa e manteniamo le distanze da altri soggetti, evitando assembramenti. Ricordo che si è autorizzati a uscire di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute o necessità indifferibili, e comunque sempre muniti di autocertificazione (anche se si esce a piedi). E’ una richiesta semplice, ma purtroppo ancora oggi sono troppe le persone che si muovono liberamente sul territorio senza una valida motivazione. Questo sta portando, nonostante le restrittive misure e limitazioni, ad un aumento dei casi di contagio e ci sono stati comunicati i primi casi di Coronavirus fra i nostri concittadini. Dai dati ricevuti a Pino si registrano 5 soggetti positivi al test, 3 persone in sorveglianza e 4 in quarantena fiduciaria (ovvero isolati a scopo precauzionale). I numeri sono purtroppo in aumento, ma stiamo facendo tutto il possibile per far fronte alle necessità dei cittadini: è stato infatti attivato il COC – Centro Operativo Comunale di Protezione civile che segue con attenzione l’evolversi della situazione e, sulla base dei provvedimenti regionali e nazionali, definisce le misure a livello locale. Abbiamo attivato un servizio di assistenza alla popolazione con i volontari della Protezione Civile rivolto ai pinesi più fragili per far sì che non debbano uscire di casa nemmeno per rifornirsi di farmaci e generi alimentari ed essenziali. Ringrazio a questo proposito tutti i negozi di alimentari, le farmacie e la parafarmacia che stanno collaborando con noi per rispondere nel più breve tempo possibile alle esigenze dei nostri cittadini. Ringrazio ovviamente anche i nostri medici di famiglia che come tutti i rappresentanti delle categorie sanitarie stanno sopportando maggiormente il peso di questa emergenza. Per i dipendenti degli uffici comunali è stata attivata la modalità di ‘lavoro agile’, garantendo comunque la copertura dei servizi e l’espletamento delle pratiche il più possibile per via telematica. Si sta quindi creando una vera e propria rete di servizi finalizzati al far restare tutti in casa il più possibile. Per far sì che la situazione migliori, però, dobbiamo essere consapevoli che le nostre azioni hanno delle ricadute concrete anche sulla salute degli altri: uscire senza ragione d’urgenza o necessità contribuisce in modo determinante a una maggiore diffusione del contagio. Anche se è un sacrificio, anche se è difficile, non vediamolo come un limite alla nostra libertà: è piuttosto un nostro dovere, una nostra responsabilità, una forma di rispetto per proteggere la nostra salute e quella dei nostri cari, di tutti. Rispettando le regole, insieme, ce la faremo.”