Fuso (3A): “Nessun aumento di prezzo nei punti vendita a marchio Despar”

Il presidente Marco Fuso: “Eventuali rincari saranno assorbiti in parte dalla nostra Cooperativa, il rimanente direttamente dai negozi”. Proseguono in modo regolare le promozioni sui singoli punti vendita

“In questo momento difficile e del tutto straordinario, abbiamo il dovere di contribuire facendo la nostra parte, per tutelare i nostri clienti ed aiutarli concretamente, nel momento in cui si recano nei nostri punti vendita”. Con queste parole Marco Fuso, presidente del Gruppo 3A – Cooperativa che si occupa di distribuzione organizzata di prodotti alimentari e non solo, con sede ad Asti e presente sul territorio con l’insegna Despar – spiega il piano messo in atto durante l’emergenza sanitaria di contenimento della pandemia da Coronavirus. Strategia che si compone di due punti distinti ed entrambi importanti, per evitare un aumento dei prezzi e, allo stesso momento, per continuare ad offrire le normali attività promozionali ai propri clienti.  “Due sono le strategie commerciali che il Gruppo 3A e una cordata di imprenditori stanno attuando in questo momento – precisa il presidente, il cuneese Fuso -. Si parla tanto, purtroppo, dei così detti “furbetti del prezzo”, ossia di quei commerciati che aumentano i prezzi in maniera spropositata, senza alcuna base concreta che giustifichi il rialzo. Per questo il

Marco Fuso

Gruppo ha deciso di assorbire internamente tutte le variazioni di listino che potranno essere chieste dall’industria”. Aumenti legati alla realtà del momento, dati per esempio da incrementi rilevanti della forza lavoro, dalla difficoltà di reperire mezzi per il trasporto merce e il conseguente aumento dei costi degli stessi trasporti. Un rialzo che la cooperativa astigiana non farà pesare sullo scontrino dei clienti che fanno la spesa nei loro punti vendita ad insegna Despar. “Questo significa – sottolinea il presidente  Marco Fuso – che anche se un prodotto aumenterà per noi, ossia all’ingrosso, non subirà variazioni per i consumatori, rimanendo in vendita sullo scaffale con lo stesso prezzo. Questo per tutelare proprio l’anello della filiera che in questo singolare periodo risulta il più debole, visto il momento di crisi. Inoltre all’interno della nostra rete vendita, proseguono le abituali promozioni, quindi i nostri clienti troveranno ancora le offerte del volantino, anche se chiaramente non può essere distribuito, proprio per l’emergenza sanitaria in atto”. “Colgo anche l’occasione – conclude il presidente Fuso – per rassicurare i clienti: la distribuzione non subirà variazioni: la nostra logistica è in grado di far fronte all’aumento della richiesta che si è verificata in questi ultimi mesi”. La 3A – Alimentaristi Astigiani Associati – è un centro di distribuzione con un fatturato alle casse di 145 milioni di euro, 750 collaboratori, composto da 149 negozi di cui 20 di proprietà e 129 associati – situati in Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Lombardia – dal primo di gennaio di quest’anno passato sotto l’insegna Despar.