PIEMONTE ARTE: M.A.U., CAMERA, FONDAZIONE MERZ, MUSEO DEL RISORGIMENTO, MAUTO…

coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

LE OPERE ALL’APERTO DEL MUSEO DI ARTE URBANA DI TORINO

In un periodo di forzata chiusura delle sale espositive, nell’area torinese del Borgo Vecchio Campidoglio si possono vedere sulle facciate dei palazzi le opere del Museo di Arte Urbana, presieduto da Edoardo Di Mauro,recentemente nominato direttore dell’Accademia Albertina. E questo singolare percorso all’aperto, il primo realizzato in Italia, arricchisce il patrimonio culturale cittadino e, in particolare, mette in contatto il pubblico direttamente con un’ampia selezione di lavori contemporanei: dalle esperienze di Enrico De Paris a Carlo Giuliano, autore di «Luci e ombre» (una sua mostra è in programma all’Accademia Albertina), da Antonio Carena a Giorgio Ramella. E, così, s’incontrano le immagini di street art dipinte da Xel e Gec e il clima espressivo di Filippo di Sambuy, Matteo Ceccarelli, Monica Carocci e Opiemme, in una sorta di racconto scandito dal «Canto Metropolitano» di Mercurio e le figure di Mono Carrasco. Un itinerario che permette, quindi, di cogliere il senso concettuale delle ricerche legate alle opere murali di Salvatore Astore e Sergio Ragalzi, di Claudia Tamburelli e Santo Leonardo, Andrea Massaioli, Vito Navolio, Alberto Bongini, Diego D. Testolin, Alex Ognianoff, Enzo Bersezio, Theo Gallino e Roberta Fanti. Il MAU ha inoltre ha promosso il progetto «Panchine d’Autore» con gli interventi, tra gli altri, degli artisti Max Petrone, Wens, Alessandro Calligaris, Ale Puro e Luca Leonardi. E proprio nel mese di marzo è stata restaurata, presso il Giardino Vito Scafidi di Piazza Chiaves, la «panchina» dedicata alla memoria di Vito Scafidi, mentre anche il murale per il martire della Resistenza Emanuele Artom, eseguito da Margherita Bobini ed Andrea Gritti sulla parete della Biblioteca Civica Cesare Pavese di via Candiolo angolo via Artom, è stato restaurato dopo un atto vandalico. Con le mostre allestite presso la galleria d’arte di via Rocciamelone 7C, il Museo di Arte Urbana sviluppa un’attività che si espande su tutto il tessuto urbano cittadino, creando rapporti, progetti, iniziative che uniscono arte, innovazione e società.

Angelo Mistrangelo

 

CAMERA: FOTO-TALK, A CASA DELL’ARTISTA CON PAOLO VENTURA

Giovedì 16 aprile alle ore 18.30 sul canale Instagram di CAMERA – @cameratorino – è in programma il secondo appuntamento con le dirette della rubrica FOTO-TALK, A CASA DELL’ARTISTA. Sarà il fotografo milanese Paolo Ventura ad essere l’ospite della diretta e verrà intervistato dalla registrar di CAMERA Monica Poggi.  Siamo lieti di aver coinvolto Paolo in questa nuova avventura delle dirette Instagram – commenta il direttore di CAMERA, Walter Guadagnini. Ventura avrebbe dovuto inaugurare nelle sale di CAMERA la grande personale ‘Carousel’ a fine maggio, ma a causa del lockdown abbiamo riprogrammato la mostra – un inedito percorso all’interno dell’eclettica carriera di Ventura – in autunno. In queste settimane, Paolo Ventura si trova a passare la quarantena nel borgo medioevale di Anghiari, in Toscana, dove ha vissuto dopo il ritorno in Italia da New York. Lontano dalla propria macchina fotografica e dagli abituali strumenti di lavoro, rimasti nello studio di Milano, Ventura si sta dedicando all’unica attività consentitagli dal ritrovamento di alcuni vecchi acrilici e dai fogli 100×140, reperibili nella cartoleria vicino a casa: la creazione di un diario visivo dove la pittura prende il posto della fotografia. Questa emerge, a ogni modo, nelle inquadrature ravvicinate e negli istanti effimeri raffigurati, tipici della cultura fotografica piuttosto che di quella pittorica. L’attenzione si posa su piccole cose: un bicchiere dove si scioglie una pastiglia di Vitamina C, una pellicina tirata che lascia fuoriuscire una goccia di sangue, il proprio volto segnato dalla preoccupazione, i capelli rimasti impigliati fra i denti di un pettine, un posacenere Motta da cui si alza il fumo di una sigaretta non spenta, l’ala spezzata di una farfalla, alcuni passi nella neve fresca. Frammenti di una quotidianità rallentata che, puntualmente, pubblica sul proprio Instagram, e che hanno già attirato l’attenzione di diversi musei e riviste. Le dirette su Instagram arricchiscono ulteriormente le attività di #CAMERAonair – il palinsesto di rubriche online di e sulla fotografia “made in CAMERA” – che, giorno dopo giorno, incrementano lo spazio virtuale di racconto e condivisione sui canali social della Fondazione con video, immagini, storie e curiosità. In questo periodo CAMERA trasforma i tradizionali appuntamenti de “I Giovedì in CAMERA” in versione online: ogni giovedì, collegandosi al nostro canale Instagram alle ore 18.30, sarà possibile seguire la diretta – e partecipare attraverso domande in chat – a una chiacchierata a tema fotografico con un ospite diverso ogni settimana.

 

TORINO, RESTAURATO IL MURALE DEDICATO AD ARTOM

Il Museo d’ Arte Urbana, grazie a Vito Navolio, Responsabile Operativo per la Didattica,  ha prontamente restaurato il murale dedicato al martire della Resistenza Emanuele Artom realizzato nel 2016 da Margherita Bobini ed Andrea Gritti, diplomati all’ Accademia Albertina, sulla parete della Biblioteca Civica Cesare Pavese di via Candiolo angolo via Artom, vandalizzato nei giorni scorsi.

 

 

 

 

 

100 FOTO CONTRO IL COVID

 

LA FONDAZIONE MERZ FESTEGGIA I 15 ANNI DI ATTIVITA’

il 29 aprile la Fondazione Merz di Torino festeggerà i 15 anni di attività. La Fondazione intitolata a Mario Merz nasce come centro d’arte contemporanea nel 2005, con l’intento di ospitare mostre, eventi, attività educative e portare avanti la ricerca e l’approfondimento dell’arte. La Fondazione alterna mostre dedicate a Mario e Marisa Merz come momenti di riflessione e studio a dei grandi progetti site-specific di artisti nazionali e internazionali invitati a confrontarsi con lo spazio della Fondazione e con il suo contenuto, senza tralasciare la ricerca sulle nuove generazioni per cui sono regolarmente organizzati eventi espositivi.

Fondazione Merz ripercorrerà su Instagram i 15 anni della Fondazione utilizzando #FondazioneMerzRewind. I post e le storie consisteranno in immagini e video dall’archivio della Fondazione, e includeranno mostre passate, opere degli artisti esposti e una selezione di lavori di Mario e Marisa Merz.

 

#IORESTOACASA – SI ARRICCHISCE L’OFFERTA CULTURALE SUI SOCIAL DEL MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO.

Oltre all’Almanacco Storico e alla rubrica Risorgimento è musica…, saranno proposti filmati di approfondimento della mostra fotografica “TRANSMISSIONS people-to-people” che sarà allestita fino al 30 agosto 2020

Si arricchisce l’offerta culturale del Museo Nazionale del Risorgimento italiano di Torino sul profilo FB https://www.facebook.com/MuseoRisorgimentoTorino/ in questo periodo di chiusura dovuto all’emergenza sanitaria. Oltre all’Almanacco Storico, che quotidianamente informa sulla storia dell’Ottocento e di inizio Novecento attraverso gli eventi e i personaggi principali, ma anche le curiosità che pochi conoscono e alla rubrica Risorgimento è musica…dedicata agli inni e alle melodie della tradizione risorgimentale, sarà ora possibile approfondire i contenuti della mostra fotografica TRANSMISSIONS people-to-people, allestita fino al prossimo 30 agosto. Attraverso brevi filmati, i fotografi umanisti Tiziana e Gianni Baldizzone,  invitano i visitatori virtuali a scoprire bonus e contenuti extra degli scatti in mostra: foto inedite, interviste e storie dei Maestri e Allievi protagonisti del progetto Transmissions. Per oltre 7 anni i due fotografi hanno viaggiato in Asia, Africa e Europa (senza dimenticare il Piemonte) per documentare l’universalità dell’atto umano di trasmissione e raccontare le storie di uomini e donne di mestiere che trasmettono tradizioni con spirito di innovazione contribuendo a preservare un patrimonio di diversità culturale. Tra il 2010 e il 2018, i Baldizzone hanno cercato e fotografato più di 150 maestri e allievi, formatori e apprendisti: maîtres d’art francesi, Tesori Umani Viventi del Giappone, artisti, artigiani, creativi celebri o sconosciuti, depositari di oltre quaranta discipline.  L’esposizione torinese al Museo del Risorgimento è curata da Tiziana Bonomo e presenta 60 fotografie di grande formato. Il primo filmato disponibile sul profilo FB del Museo Nazionale del Risorgimento è dedicato a Aboubakar Fofana, maestro dell’indaco, partito dal Mali e diventato creatore di tessuti e artista contemporaneo conosciuto in tutto il mondo. Gli appuntamenti successivi saranno con il famoso fabbro d’arte francese Serge Pascal (al suo attivo tra gli altri il restauro della cancellata della Reggia di Versailles e la fiaccola della statua della Libertà a New York) e il suo allievo Cedric Suire; con gli abilissimi ceramisti di Sèvres;  con Cécile Gordon, ballerina e attrice, prima donna nominata in India maestro di kalarippayat, la più antica delle arti marziali; e poi la giovane creatrice di un abito in legno di quercia e Eriko Horiki, l’impiegata di banca giapponese diventata un’artista della carta tradizionale di fama mondiale….

 

OLTRE L’ EPIDEMIA, IL MESSAGGIO DEL MUSEO DELL’ AUTOMOBILE.

 

“Nel periodo della crisi più difficile dell’epidemia, il Mauto trasforma la sua grande facciata urbana in un simbolo di fiducia per l’Italia e per la cultura, applicando avanzati sistemi tecnologici per l’illuminazione a LED rgb. In questo modo il Museo si rivolge ai cittadini italiani ed europei anche con un messaggio di progettualità per il futuro, valutando i cambiamenti imposti dalle nuove regole sociali e alle potenzialità portate dalle abitudini digitali conseguenti, da valorizzare come strumenti per portare le auto leggendarie del museo, e le storie del design e dello sport, direttamente agli appassionati, ai loro sistemi personali di interfaccia tecnologici e sociali”. Lo scrive Benedetto Camerana, Presidente MAUTO- Museo Nazionale dell’automobile di Torino.

La facciata del museo resterà illuminata fino al termine dell’emergenza Coronavirus.

 

“TORINO CHE CI ASPETTA”: LA CITTÀ DESERTA IMMORTALATA DA UN DRONE

Lo spettacolare video, dedicato alla bellezza di Torino, è stato realizzato dal Gruppo Building

Si intitola “Torino che ci aspetta” l’emozionante video, realizzato con l’ausilio di un drone, che offre una spettacolare veduta della città di Torino, deserta, durante i giorni di lockdown. Il video è stato realizzato dal Gruppo Building, guidato da Piero e Luca Boffa, che conferma così la sua vocazione alla valorizzazione artistica e architettonica della città. Come recita il testo di accompagnamento al video, “Forse tra cinquanta o cento anni queste riprese saranno utilizzate in qualche documentario, diventando la Storia che studieranno i nostri figli e i nostri nipoti. Chissà quali sensazioni e quali pensieri prenderanno il sopravvento in loro, osservando queste architetture prive della loro linfa vitale: l’umanità che le ha generate, custodite, ammirate. Pur con questa mancanza di vita, però, nessuno potrà fare a meno di osservare il fascino eterno della nostra magnifica Torino”. “Il video che abbiamo realizzato vuole essere un sentito omaggio alla nostra Torino, una cartolina viva che celebri la bellezza della città che ci aspetta fuori dalle nostre stesse case. Da via Roma a porta Palazzo, da piazza San Carlo alle vie e ai palazzi simbolici della nostra storia: visioni di una città che, per quanto deserta, è ancora capace di ispirare un profondo senso di meraviglia. Soprattutto, una città pronta ad accoglierci non appena questi giorni di emergenza saranno finiti” ha dichiarato Piero Boffa, Presidente del Gruppo Building.

Il video, ad opera di Piero Ottaviano con la collaborazione tecnica di Andrea Serapioni, è disponibile sulla pagina Facebook del Gruppo Building, oltre che su YouTube e Vimeo.

www.building.it

 

#ARTISSIMAREWIND, QUARTA STAGIONE

Guardare al futuro è da sempre una prerogativa di Artissima: ogni anno lavoriamo per darvi un’edizione della fiera innovativa, sperimentale, giovane, attenta, che sia al tempo stesso specchio dei tempi e previsione delle tendenze. Forti della consapevolezza che non si può scoprire il nuovo senza memoria del passato, dal 2017 proponiamo ogni anno il palinsesto #ArtissimaRewind, una serie di appuntamenti virtuali nati con l’intento di far rivivere a tutti le emozioni e le scoperte della passata edizione della fiera. Mai come in questi giorni è per noi importante continuare ad essere vicini al nostro pubblico e dare voce ai professionisti che rendono possibile ogni anno Artissima: i suoi galleristi, i suoi collezionisti, i suoi partner. Vi invitiamo dunque a seguirci per la quarta stagione della trasmissione, che va in onda come da tradizione il giovedì, sulla video gallery del sito e i canali social di Artissima (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube). Ogni settimana un episodio del palinsesto: progetti speciali, tavole rotonde, conversazioni itineranti tra influenti curatori e collezionisti internazionali (Walkie Talkies by Lauretana), interviste doppie fra collezionisti (#ArtissimaStories). Fra i partecipanti, solo per citarne alcuni, ricordiamo: Fatima Maleki, Karen Levy, Joanna Kamm, Eugenio Re Rebaudengo, Alessio Antoniolli, Francesco Manacorda, Augustin Perez-Rubio, Silvia Castelli Malacalza, Nicolas Ballario, Berlinde De Bruckyere, Monica Bonvicini, Tommaso Tisot, Irina Zucca Alessandrelli, Carlos Marsano, Neda Young.