PIEMONTE ARTE: TORINO MAGICA, CARMAGNOLA, TORINO MUSEI, CRAG GALLERY, MUSEO DELLA MONTAGNA, CAMERA…

coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 PER TORINO MAGICA LE OPERE ONLINE DI STEFANO MERLO E DEL CHIERESE GABRIELE DOMENICO CASU

Stefano Merlo

I monumenti, le vicende, gli appuntamenti culturali, costituiscono i momenti di un itinerario che in questo periodo si può ripercorrere soltanto «navigando» sui canali social. In questa dimensione, Somewhere tour & eventes ha promosso l’iniziativa «Torino Magica nelle mani dell’Arte» per accompagnare le persone, forzatamente chiuse in casa, attraverso ad alcune testimonianze artistiche che fanno parte del tessuto urbano cittadino. E per delineare questo singolare percorso, sono stati coinvolti i pittori Stefano Merlo e Gabriele Domenico Casu che, allievi dell’Accademia Albertina, frequentano la Scuola di Pittura di Giuseppe Leonardi. Entrambi, nel mese di novembre del 2019, hanno partecipato alla mostra collettiva «Passione bi-polare», curata da Edoardo Di Mauro, Gabriele Romeo e Laura Valle presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Ora, selezionati da Somewhere tour & events, hanno realizzato una serie di video timelapse improntati da immagini, bozzetti e dipinti, che raccontano la storia dei due monumenti torinesi. Stefano Merlo ha interpretato la statua equestre del Dioscuro «Pollùce», modellata da Abbondio Sangiorgio e collocata in Piazzetta Reale, con un segno immediato e capace di fissare l’armonia delle forme nello spazio del foglio di carta o della tela. E dal mitologico figlio di Zeus e Leda si giunge alla Chiesa della Gran Madre di Dio, dove il chierese Gabriele Domenico Casu ha disegnato l’allegoria della «Fede», scolpita da Carlo Chelli, caratterizzata da una figura femminile con un calice elevato in alto. Una rappresentazione che evoca il Santo Graal come nei dipinti del prerafaellita Dante Gabriel Rossetti. Nel libro «Curiosità e misteri di Torino», Renzo Rossotti scrive:«Cultori dell’esoterismo

Gabriele Domenico Casu

hanno voluto «leggere» in questa chiesa significati misteriosi(…)un calice levato e un triangolo papale collocato ai piedi del seggio vorrebbero indicare in quale direzione di Torino, o nei vicini dintorni, sarebbe nascosto il Santo Graal…». E la magia di Torino è anche in questi video trasmessi sui canali social Facebook, Instagram, YouTube: @SomewhereTour, aspettando di vedere esposti i lavori originali nella sede di Somewhere, in via Santa Chiara 20, al termine dell’emergenza sanitaria.

                                           Angelo Mistrangelo  

 

 

 

CARMAGNOLA PREMIA I NARRATORI DELL’ORTO ITALIANO

Nella città simbolo del peperone si rinnova il Premio giornalistico che guarda anche alla saggistica e apre all’agricoltura italiana. Carmagnola, che nel 2019 ha festeggiato i primi settant’anni della sua storica Fiera Nazionale del Peperone, si conferma come territorio di riferimento per il peperone in Italia e non solo. Per questo l’Amministrazione Comunale ha deciso – dopo il successo dello scorso anno – di rinnovare il premio giornalistico che dall’edizione 2020 diventerà Premio Giornalistico e Letterario Città di Carmagnola con l’aggiunta di una sezione dedicata alla stampa non periodica. Ad allargarsi è anche l’orizzonte del Premio che ha l’ambizione di diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale per valorizzare quanto di meglio scritto sul tema ortofrutticolo con un particolare cenno al peperone di cui Carmagnola è ormai la consolidata capitale nazionale. Questo tema sarà quindi al centro degli articoli prodotti dal 1 agosto 2019 al 31 luglio 2020 e dei libri editi tra il 1 agosto 2016 e il 31 luglio 2020, che saranno vagliati da una commissione presieduta da un giornalista professionista con il supporto di personalità legate al mondo amministrativo, economico e culturale del territorio. I lavori premiati saranno presentati nel corso di una cerimonia di premiazione durante le celebrazioni per la 71^ edizione della Fiera nazionale del Peperone fissata dal 28 agosto al 6 settembre. Dichiara il Sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio: “Il Premio Giornalistico Città di Carmagnola si apre alla letteratura e alla stampa non periodica a riconoscimento del grande contributo che il giornalismo, la letteratura e la saggistica rivestono nella promozione del territorio e dei suoi prodotti di eccellenza. Il riconoscimento è un’attestazione di stima per i professionisti che con passione, competenza e professionalità diffondono la buona cultura dell’agroalimentare aiutandoci a far conoscere ed apprezzare il buono e il bello della nostra agricoltura”. Per arricchire il lavoro dei giornalisti e dei narratori che a vario titolo vorranno occuparsi del tema, sul sito del Comune di Carmagnola, nella sezione dedicata al Premio, è possibile consultare una serie di materiali (documentali e fotografici) sulla storia del peperone e sulle sue caratteristiche nutrizionali e varietali.

Per le modalità di partecipazione è possibile scaricare il regolamento con indicazione delle sezioni e dei relativi premi sul sito www.comune.carmagnola.to.it.

Si rammenta che la partecipazione al Premio è gratuita.

 

L’ABBONAMENTO TORINO MUSEI COMPIE 25 ANNI

Abbonamento Musei taglia il traguardo dei 25 anni di attività: cinque lustri durante i quali l’associazione è cresciuta insieme ai suoi abbonati, radicandosi sempre più sul territorio, espandendosi in altre regioni del nord ovest, fino a diventare interlocutore fondamentale per le istituzioni culturali e punto di riferimento per i cittadini. Un anniversario importante, che racconta come la tessera abbia saputo sempre porsi come strumento attuale. E così ancora oggi. Data al 21 aprile del 1995 l’atto fondativo di quella che è oggi l’Associazione Abbonamento Musei. tra i firmatari la Città di Torino e Provincia di Torino, le Università e le Fondazioni. Nasceva allora una Associazione che ha sempre avuto tra i suoi scopi statutari la promozione e la valorizzazione del patrimonio museale e culturale. Quello stesso anno, prendeva avvio, in seno all’Ufficio Musei della Città di Torino, il progetto dell’Abbonamento Musei e, 3 anni dopo, l’Associazione ne assumeva la gestione per svilupparlo fino a farlo diventare, anche grazie alla continuità del sostegno dei Soci, quello che è oggi un progetto nazionale che conta 420 istituzioni coinvolte, tre Regioni e 150.000 abbonati attivi. Sono soci Fondatori dell’Associazione: la Città di Torino, Regione Piemonte e Fondazione CRT; sono Soci Ordinari Regione Lombardia: Regione Autonoma Valle d’Aosta, Comune di Milano, Museo Nazionale del Risorgimento. Porta d’accesso a quello che è stato definito, con il claim della fortunata campagna di comunicazione, “il museo più grande d’Italia” l’Associazione attraverso l’Abbonamento Musei ha aggregato nella sua storia istituzioni prestigiose e capillarità territoriale, si è posta come modello di riferimento e ha saputo sviluppare un progetto di welfare culturale, che ha puntato sui cittadini, sulla partecipazione, sul consolidamento di quel rapporto speciale ma non scontato tra musei e residenti. Il Presidente Dino Berardi dichiara: “Abbonamento Musei da 25 anni ha una mission: aumentare la partecipazione dei cittadini alle attività museali, portarli a scoprire e riscoprire un patrimonio infinito di bellezza. Su questi presupposti abbiamo lavorato molto, costruendo un ecosistema di relazioni tra i musei e il pubblico locale, creando occasioni di incontro che raccontassero tutto questo e lo cementassero, tra storytelling e esperienze personali. Dobbiamo un profondo ringraziamento ai Soci che hanno accompagnato l’Associazione in questo quarto di secolo, garantendo sostegno e facendo di Abbonamento Musei uno vero strumento di welfare culturale”. Ripartire, come?

In questo momento così particolare, in cui l’emergenza epidemiologica determinata dal Covid 19 ha stravolto le nostre vite e interrotto quelle che per molti era una radicata consuetudine, ovvero frequentare i musei, alcune certezze rimangono intatte, ovvero quelle che corrispondono a valori portanti dell’Associazione: la cultura come patrimonio comune e motore economico, l’importanza di essere una rete, l’attenzione al territorio, la comunicazione digitale. Abbiamo anche un desiderio: ripartire insieme, in un’auspicabile quanto reale concordia istituzionale e nel rispetto delle regole che questa situazione ci impone, ma sempre tutti consapevoli del ruolo determinante della bellezza.

“Sono convinta che il nostro pubblico di abbonati sarà tra i primi a ripartire, a ricominciare a frequentare la bellezza, l’arte, la storia e il paesaggio, perché ha scelto i musei e le istituzioni culturali, li ha scelti come occasione di svago e di conoscenza, di socialità e di scoperta, li ha scelti 4 mesi fa, un anno fa, tanti anni fa, li sceglie ogni giorno. Ripartiamo dunque per e da loro e trasformiamoci, tutti, in ambasciatori del nostro patrimonio”. Simona Ricci, direttore Associazione Abbonamento Musei. Il paese più bello del mondo – Un insieme straordinario di cui essere orgogliosi: il patrimonio del nostro paese e le professionalità che questo patrimonio conservano e promuovono. Abbonamento Musei si fa testimone di una ricchezza inestimabile, lo fa per un’area tanto ricca come Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta. Cerca di realizzare una reale diffusione di saperi e la fruizione della storia, dell’arte, del paesaggio, della creatività, insieme all’orgoglio di esserne parte. Si impegna perché gli sforzi si trasformino in risorse sociali e finanziarie distribuite.

Uno sguardo al futuro – Che l’orgoglio diventi contagioso, che il sentimento di ogni cittadino sia forte. Per alimentare questo orgoglio, Abbonamento Musei continua a lavorare per avvicinare tutti a un universo di conoscenza e di meraviglia, parlando una lingua semplice per i diversi pubblici con progetti dedicati, rivolti ai più piccoli, ai ragazzi, alle famiglie e agli adulti. Accrescere l’orgoglio significa per Abbonamento Musei poter auspicare a una crescita culturale ed economica.

L’Associazione Abbonamento Musei è Presieduta da Dino Berardi e diretta da Simona Ricci. Il Sindaco della Città di Torino, Chiara Appendino, è Presidente Onorario.

BONOMI: UN ARTISTA CREATIVO IN QUESTI TEMPI DI EMERGENZA

“Eppur si muove”. E’ questo il titolo dell’ultima opera di Corrado Bonomi, noto artista novarese che, ispirandosi a questi tempi di emergenza sanitaria anzitutto e quindi economica, ha realizzato nei giorni scorsi l’opera in fotografia, dal titolo “Eppur si muove” (da Galileo), in materiali vari: base legno, bandiera, meccanismo, respiro di Darth Vader. Come scrive l’ufficio stampa di Bonomi: “Quando l’Italia si sente braccata, stremata e imprigionata, quando è costretta ad abiurare la propria indole di fronte al Tribunale della Vita, il pensiero laterale le viene in aiuto, tanto che chiunque la conosca da vicino può dire con fermezza e una punta di orgoglio: Eppur si muove”. Guardando l’opera inizialmente sembra di vedere una bandiera italiana adagiata, supina… una bandiera che certo non sventola, però si muove. E’ chiaro, evidente, il significato dell’ultima creazione di questo artista, che unisce sempre alla personale tecnica esecutiva una sorprendente creatività, fortemente allusiva. “Messa in ginocchio come Galileo davanti alla Santa Inquisizione (anche da qui il titolo dell’opera) –scrive Fabiola Clara Colabraro dell’ufficio stampa di Bonomi- l’Italia continua a muoversi in tante direzioni: quella della solidarietà sanitaria, della solidarietà digitale, artistica e sociale, che ogni giorno ritroviamo su numerose testate giornalistiche.” Corrado Bonomi vanta un curriculum consistente e variegato. Nato a Novara nel 1956, ha avviato il suo percorso artistico nel 1982, quando a Milano ha esposto per la prima volta.  Da allora ha partecipato e partecipa a molte mostre, esponendo opere che esprimono le successive elaborazioni di un personale linguaggio artistico fondato soprattutto sul meccanismo della tautologia, applicato al ciclo del “Mare” del 1987. Poi, dal 1995, con l’adesione al gruppo “Concettualismo Ironico Italiano”, formatosi intorno alla galleria Falzone di Mannheim e con la mostra “Quasi per gioco”, allestita presso la Neue Galerie di Graz, Bonomi si è accostato all’ironia. Due principi, la tautologia e l’ironia, che hanno guidato la realizzazione di tutte le sue opere. Dal 1997 collabora attivamente con il Museo “A come Ambiente” di Torino e dagli anni Novanta, parallelamente all’attività artistica, è attivo come operatore culturale con il Dipartimento Educazione del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli. In quest’ultima veste ha realizzato diversi progetti, alcuni dei quali sono stati esposti nella mostra didattico-personale del 1999, ospitata da “La Casa della Tigre” di Torino. Dal 2003 in avanti espone all’interno della Collezione della Fondazione VAF presso il Palazzo delle Esposizioni della Mathildenhòle di Darmstadt, completa la sua antologica personale “Casa Bonomi” a Milano ed espone a varie riprese presso il Museo Ritter a Waldenbuch, presso il Neuer Kunstverein  ad Aschaffenburg, presso la Fondazione Pomodoro di Milano per l’esposizione sulle tendenze plastiche del XXI secolo, presso il MART di Rovereto per la collezione VAF, presso il Museo ZKM di Karlsruhe in occasione della mostra collettiva “Hirsch Faktor”. Nel 2012 Gillo Dorfles sceglie alcuni dei suoi lavori per la mostra “Oggi il kitsch” alla Triennale di Milano. Negli anni successivi espone ancora al Mannheimer Kunstverein per la mostra collettiva “Global warming” e per la bipersonale con Gianni Cella “Warum erwachen?”, nonché alla Galleria Civica di Trento per la mostra “Nature. Arte ed ecologia”. Nel 2019 espone nella rassegna “Arte dal Piemonte Orientale” presso la sala mostre della Regione Piemonte a Torino, in Piazza Castello e nel 2020 è coinvolto nella grande mostra collettiva “La Rivoluzione siamo Noi – Collezionismo italiano contemporaneo”. Nel corso del tempo ha affrontato tematiche diverse: da “Uomo e Natura”, argomento in cui si addensano i lavori ecologici delle “Culture”, “Fenomeni Naturali”, “Uomo Selvatico”, alle indagini che si riferiscono al rapporto tra l’uomo e sé stesso e tra uomo e uomo esemplificato da “Nuovi Arrivi”, al ciclo dedicato al Mondo dell’Arte, al tema della guerra e a molti altri. Vive e lavora a Novara.

Enzo De Paoli

 

CRAG GALLERY: “NEI NOSTRI OCCHI”, MOSTRA COLLETTIVA ONLINE

Fino al 15 giugno 2020

CRAG Gallery è lieta di inaugurare “Nei nostri occhi” dal 14 aprile al 15 giugno 2020. La mostra, unicamente online, presenta una selezione di opere di 17 artisti che collaborano con la galleria. I lavori sono nati in questo periodo di isolamento, riflessione, concentrazione e studio degli artisti, oltre che di grande creatività. In occasione della 57ma Biennale di Venezia si pose l’indagine sulle pratiche “…e il modo di fare arte degli artisti, tra ozio e azione, tra otium e negotium. Quell’otium romano, erede della scholè greca, che rappresenta un momento privilegiato, oggi impropriamente tradotto in tono peggiorativo dal termine pigrizia. […] L’otium all’opposto del mondo degli affari o del negotium a cui comunque l’artista non sfugge implica al contrario quel tempo libero, quel momento di inoperosità e di disponibilità, di inerzia laboriosa e di lavoro dello spirito, di tranquillità e azione, in cui appunto nasce l’opera d’arte” (Christine Macel, Curatrice della 57 Esposizione internazionale d’Arte di Venezia introduzione al catalogo della mostra “Viva arte Viva”, 2017). Anche noi abbiamo curiosato nel mondo dei nostri artisti, con il tempo giusto per farlo in questo periodo di quarantena. Le conseguenze pratiche dell’emergenza hanno portato molti a dover lavorare in spazi diversi da quelli degli ateliers, ripristinando il rapporto con le loro abitazioni e dunque sensazioni, luci e rumori nuovi o riscoperti. Dall’altro lato, quello psicologico, è subentrata una profonda analisi della propria ricerca, in termini tecnici e di contenuto e come per molti di noi del proprio vissuto, dei desideri e dei progetti. L’ apprezzamento di un’opera d’arte è senza dubbio legato all’esperienza della mostra in galleria, ma non potendo sapere quando ciò sarà nuovamente possibile, abbiamo pensato ad una mostra online per rendervi partecipi del nostro lavoro che prosegue. Il dossier-mostra è sviluppato in modo tale da presentare l’opera d’arte sia nella sua singolarità sia nell’ambiente in cui l’artista si trova a lavorare o vivere in queste settimane. Inoltre ogni artista è stato invitato ad inviare una descrizione del proprio lavoro. E’ forte la mancanza del non incontrare il pubblico in galleria, dell profumo della pittura ad olio che asciuga, e del vedere da vicino la materia pittorica o la sbavatura della matita. In galleria accade che le relazioni si aggiungono alle emozioni delle opere e dove l’individualità del pubblico stimola a cercare sempre nuove proposte. Oggi nell’incertezza, perdiamoci ancora nell’arte anche se online! … in attesa di guardarci negli occhi.

La mostra è visitabile sul sito www.cragallery.com/exhibitions

Artisti
Alessandro Cardinale Chen Li
bn+ BRINANOVARA Giuliano Sale
Mickael Doucet
Luca Coser
Laura Omacini
Anna Caruso
Arvin Golrokh Giacomo Modolo Diego Zangirolami Silvia Argiolas
Jiri Hauschka
Thomas Tichy
Oscar Contreras Rojas Carlo Alberto Rastelli Luca Freschi

 

FONDAZIONE TORINO MUSEI: GAM, MAO E PALAZZO MADAMA PER LE SCUOLE (E NON SOLO)

La primavera è tradizionalmente la stagione delle gite scolastiche e delle uscite didattiche ma, a causa della situazione di totale chiusura e isolamento in cui ci troviamo, studenti e insegnanti dovranno rinunciare a questi piacevoli appuntamenti. L’utilizzo della didattica a distanza da parte delle scuole consente però di continuare a lavorare, mantenendo vivi l’interesse e l’attenzione degli alunni, anche attraverso l’utilizzo di contenuti condivisi da altre istituzioni. Per questa ragione, oltre che per garantire una continuità dei rapporti e dei cicli formativi precedentemente avviati, i Servizi Educativi di MAO e Palazzo Madama e il Dipartimento Educazione della GAM mettono a disposizione degli insegnanti tutti i contenuti multimediali prodotti in queste settimane: video-tutorial che, nella loro semplicità, forniscono informazioni e spunti interessanti su alcuni temi legati alle Collezioni Permanenti e alle mostre temporanee dei tre musei, e offrono agli insegnanti, ma anche alle famiglie, suggestioni per laboratori che si possono svolgere agevolmente in casa, utilizzando materiali di uso quotidiano e facilmente reperibili. Le proposte di laboratorio sono adatte non solo ai più giovani, ma a qualsiasi tipo di pubblico interessato ad approfondire diversi temi legati alle opere presenti nelle collezioni dei tre musei. Alla pagina del sito dedicata è possibile accedere direttamente ad alcuni dei contenuti video oppure è possibile scaricare i pdf delle attività proposte. L’iniziativa consente di rimanere in contatto (anche se virtuale!) con i visitatori abituali dei musei e fornisce uno strumento agile per consentire a chi lo desidera di continuare a frequentare le sale e i laboratori dei tre musei di Fondazione Torino Musei.

 

IL MUSEO DELLA MONTAGNA E’ ONLINE

La prima piattaforma digitale dei musei dedicati alla montagna è online! MOUNTAINMUSEUMS.ORG    L’emergenza sanitaria in corso ha reso ancora più evidente la necessità per le istituzioni culturali di animare e tenere in vita la comunicazione con il proprio pubblico utilizzando nuove prospettive, tecnologie, competenze. In questo senso, la presenza online, nelle sue diverse forme, rappresenta un presidio culturale e un servizio sociale efficace in termini di condivisione e coinvolgimento. Il Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” del Club Alpino Italiano – Sezione di Torino, mette online mountainmuseums.org, la prima piattaforma digitale che si propone di rendere disponibile alla comunità internazionale il patrimonio dei più importanti musei del mondo dedicati alla cultura alpina.

L’iniziativa fa parte del progetto Interreg Alcotra iAlp che, nel periodo 2017-2020, ha visto il Museomontagna collaborare con il Musée Alpin di Chamonix-Mont-Blanc alla valorizzazione delle proprie collezioni attraverso un lavoro di catalogazione e digitalizzazione in ottica di fruibilità allargata. Scopo del portale è riunire in un unico contenitore, organizzato per aree tematiche, i materiali catalogati e digitalizzati dai due musei per renderli accessibili a pubblici vasti e diversificati, con l’obiettivo futuro di coinvolgere altri musei e centri di documentazione dedicati ala cultura delle terre alte.Le collezioni disponibili sul sito sono una selezione di quelle sulle quali si è intervenuto grazie al progetto europeo: nello specifico il Museomontagna propone 5.000 pezzi dei circa 30.000 schedati negli ultimi due anni con iAlp.Il patrimonio totale del Museomontagna conta oltre 500.000 beni, parte dei quali è già consultabile online, con modalità tradizionali, su CaiSiDoc, il sistema documentario dei beni culturali del Club Alpino Italiano, gestito dal Museo con la Biblioteca Nazionale CAI.

Un approccio esperienziale e divulgativo caratterizza la struttura dell’albero di navigazione e il linguaggio grafico del nuovo portale.L’accesso ai contenuti è guidato da tre macro aree principali: Gallerie tematiche, Luoghi, Mostre virtuali. Ad esse si aggiunge l’area interattiva, che permette di creare una propria galleria personale con gli oggetti favoriti via via consultati.Un’attenzione particolare merita la sezione Mostre virtuali: le esposizioni realizzate nei tre anni dai due musei sono accessibili al pubblico con un’ampia descrizione multimediale degli allestimenti e la presentazione dei beni esposti.

 

#LACULTURANONTILABBANDONA: PROSEGUE LA CAMPAGNA SOCIAL DEL MUSEO ACCORSI-OMETTO

Lo spazio virtuale di racconto e di condivisione del Museo resta aperto e fruibile – nonostante la chiusura delle sale museali, in base alle disposizioni dettate dall’emergenza Covid-19 – attraverso video, immagini, storie e curiosità pubblicate sui nostri canali social con l’hashtag #laculturanontiabbandona.  La programmazione, continua e costante, prevede una serie di rubriche che vogliono raccontare, durante tutta la settimana, i molteplici aspetti delle collezioni del Museo Accorsi-Ometto.

I post escono su Facebook e su Instagram.

Canale Facebook: @museoaccorsi

Canale Instagram: @museoaccorsi

Ecco gli appuntamenti a cadenza settimanale:

–           martedì #dentrolopera: un approfondimento sui capolavori del Museo Accorsi-Ometto, grazie al quale si scopriranno i dettagli e le curiosità delle opere più significative della collezione permanente e delle nuove acquisizioni.

–           giovedì #collezioniaccorsi: dalla porcellana, alla pittura, passando per gli orologi, i cristalli, i mobili, gli arazzi…Una panoramica sulle tante collezioni presenti nel museo!

–           sabato #aspassoinmuseo: le sale del Museo Accorsi-Ometto verranno raccontate una per una in una sorta di tour virtuale, un racconto per immagini che rappresenta anche la storia del gusto collezionistico di Pietro Accorsi.

A cura dei Servizi educativi del Museo, è partita inoltre una campagna dedicata ai più piccoli: #iorestoacasaquiz. Si tratta di un gioco divertente e interattivo alla scoperta degli oggetti più curiosi della collezione del Museo. Come funziona? Tutti i giorni, nelle stories, verrà pubblicata l’immagine di un oggetto misterioso che dovrà essere indovinata tra tre diverse opzioni. Il giorno successivo, nei post, verrà pubblicato un video con la soluzione e un breve tutorial per realizzare un oggetto attinente al quiz.

 

 

FESTA DELLA LIBERAZIONE. IL 25 APRILE UNA MARATONA WEB: VOCI, MUSICA E STORIE PER NON DIMENTICARE

#Torino25aprile    

Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria che impedisce i contatti diretti tra le persone, i festeggiamenti del 25 aprile saranno  online: una lunga maratona – realizzata dalla Città di Torino insieme al Polo del ‘900, al Museo Diffuso della Resistenza, alle Biblioteche Civiche Torinesi, al Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale; in collaborazione tecnica con il Centro di Produzione della RAI di Torino e il Consorzio TOP-IX; media partner La Stampa – animerà la giornata che da sempre rappresenta un importante momento istituzionale di memoria e festa collettiva. A partire dalle ore 10, collegandosi a   www.lastampa.it nella sezione dedicata o ai siti www.comune.torino.it  e www.cr.piemonte.it, i cittadini potranno assistere a una staffetta digitale e festeggiare il 25 aprile in una grande piazza virtuale seguita sui social con l’hashtag #Torino25aprile. In questa particolare Festa si potranno ascoltare brani e racconti sulla Resistenza e sulla Liberazione dalla voce di protagonisti e storici come, tra gli altri, Alessandro Barbero, Barbara Berruti, Mirco Carrattieri, Giovanni De Luna, Cleofe Filippi, Carlo Greppi e Bruno Segre, vedere filmati ed immagini, ascoltare testimonianze e contributi di artisti e scrittori. La sera del 24 aprile, nell’impossibilità di realizzare la tradizionale fiaccolata, la Città invita i torinesi a partecipare a un flash mob esponendo il tricolore e accendendo una luce, una candela o un qualsiasi lume sui propri balconi o finestre.

 

FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO: MOSTRA ALETHEIA DI BERLINDE DE BRUYCKERE

Un museo accessibile non è mai chiuso. Uno scalino, un passaggio troppo stretto, una didascalia nel posto sbagliato, sono voci di un elenco ormai noto delle possibili barriere di un museo. Oggi però non basta più che un luogo di cultura sia semplicemente percorribile: esistono nuovi standard, indici diretti di una società sempre più complessa. Perché un museo accessibile è una comunità: non un luogo in cui andare a guardare qualcosa e chiederci se “potevamo farlo anche noi”, ma un contesto in cui ritrovare i nostri stessi desideri, le nostre stesse paure, raccontati come noi non avremmo saputo fare – o almeno non ancora. La mostra Aletheia di Berlinde De Bruyckere è stata esplorata da persone cieche o afasiche, da ragazzi con autismo o con ritardo cognitivo, da bambini, da persone anziane, di culture e lingue diverse. Se l’incontro con la mostra è risultato accessibile per tutti, è stato principalmente grazie alla straordinaria forza delle opere che ne fanno parte. Il museo ha avuto “soltanto” il compito e il privilegio di creare le condizioni per cui un’esperienza così speciale fosse condivisa da persone diverse, che non si sarebbero incrociate altrove, ma che davanti all’opera d’arte hanno trovato la piazza in cui incontrarsi e discutere, oltre ogni differenza. Per questo motivo facciamo in modo che la maggior parte dei nostri eventi siano fruibili anche da pubblici con disabilità, e quando pensiamo a un’attività per persone con fragilità fisiche o psichiche, ne immaginiamo una fruizione aperta a tutti. Le visite tattili o le esperienze di avvicinamento all’arte attraverso la danza, ad esempio, sono normalmente dedicate a pubblici con disabilità, ma sono occasioni a cui chiunque può partecipare: per fare esperienza delle mostre in modo diverso, trovandosi in una situazione che crea benessere proprio perché è inclusiva fin dalla sua concezione.

Un museo accessibile sa che per crescere deve imparare e insegnare a progettare senza creare barriere, a immaginare una comunità preparata all’accoglienza e alla condivisione.

Il linguaggio rimane uno degli strumenti chiave in questa agorà: la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo parla attraverso la lingua densa della didascalia, o quella agile dei social media, ma soprattutto con quella disponibile e calda della mediazione culturale, e con quella creativa del disegno, della fotografia, della danza. Come nella pratica del calco utilizzata da Berlinde De Bruyckere nei suoi lavori, la comunicazione nel museo agisce per contatto e si plasma sulle necessità specifiche dei pubblici che incontra, accoglie e integra. Crediamo molto nell’idea del museo come luogo di appartenenza, in cui chiunque possa riconoscersi e condividere qualcosa di sé con gli altri. Pensiamo spesso a ciò che “ci si porta a casa” dalla visita alle nostre mostre, e per questo proviamo a lasciare qualcosa tra le mani dei nostri visitatori: didascalie stampate, una mappa tattile, i materiali utilizzati durante un laboratorio. Il museo accessibile arriva così nelle nostre case, e resta una casa, aperta, per ognuno di noi.

 

MONCALIERI, BIBLIOTECA ARDUINO: #RESTIAMOVICINI

Tra le tante iniziative istituzionali organizzate per ricordare il 25 aprile di 75 anni fa la Biblioteca civica “A. Arduino” propone un percorso di avvicinamento virtuale alla storica data. Grazie alla collaborazione con l’ANPI (a cui dobbiamo il manifesto della copertina) e con lo storico Gianni Oliva ogni giorno alle ore 17 dal 20 al 25 aprile, verranno pubblicati documentari e lezioni arricchiti da interventi artistici di amici della biblioteca che si sono resi disponibili a commemorare la Liberazione sulle pagine social. Oltre al percorso commemorativo per il 25 aprile la biblioteca continua a proporre incontri su Facebook e su Instagram: innanzitutto quelli per i bambini: “Il martedì dei Ragazzi” dalle ore 17.00 con letture per bambini e  laboratori creativi, inoltre:

– consigli di lettura, soprattutto le novità, link ai siti di musei, di altre biblioteche, di case editrici, musica e film;

– interventi di amici della biblioteca come Luigi Antinucci, Cristian Fazari, Giangi Parigini, Ugo Viola, Sara D’Amario, Maurizio Babuin, Gianni Bissaca; Lidia Portella, Culturalpe, Gianni Oliva, Umberto Maggioni, Ezio Beccaria. Inoltre, su Facebook  e su Instagram considerazioni, video sulla biblioteca (e sui bibliotecari!), elenchi di libri, progetti come #ioleggoacasa e @Il Maggio dei Libri.

– è in corso anche un omaggio al grande scrittore Luis Sepùlveda, appena scomparso, e la lettura di “Le tigri della Malesia”.

E’ prorogata fino al 31 maggio la possibilità di accesso a  MLOL (Media Library On Line) a chiunque lo desideri (e non soltanto agli iscritti alla biblioteca). MLOL è la piattaforma di risorse digitali che permette di accedere gratuitamente a quotidiani e riviste on line, audiolibri, spartiti musicali, alla versione gratuita di Spotify e di scaricare e prendere in prestito e-book. Per informazioni: https://sbam.medialibrary.it

FB e Instagram @BiblioMonc Biblioteca Arduino Moncalieri

 

IL XV CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE LINGUA MADRE NON SI FERMA E PROCLAMA LE VINCITRICI

“Il Concorso letterario nazionale Lingua Madre è un progetto permanente della Regione Piemonte che lo sostiene attraverso l’assessorato alla Cultura – dice l’assessore alla Cultura, Turismo e al Commercio, Vittoria Poggio – Non un semplice concorso, ma una realtà composita di eventi, libri e progetti speciali con ricadute culturali e sociali sul territorio. In quindici anni ha coinvolto realtà istituzionali, enti, associazioni diventando spazio reale e inclusivo, testimone delle evoluzioni della società.” L’attività del Concorso Lingua Madre infatti continua nonostante l’emergenza sanitaria. “Siamo felici di comunicare l’esito delle votazioni della XV edizione nei tempi previsti – dice Daniela Finocchi, ideatrice e responsabile del progetto – proprio in considerazione del momento di grande difficoltà che stiamo attraversando, ci teniamo infatti a dare un segno di fiducia e speranza alle tante donne, straniere e italiane, che hanno partecipato e che continuano a seguire la quotidiana attività del progetto. Abbiamo infatti portato online la maggior parte dei nostri eventi con reading, incontri video, proposte di lettura, così come continueremo a svolgere tutta la nostra attività, a curare le pubblicazioni e i progetti speciali.” Al seguente link tutti i comunicati sulle vincitrici, le loro biografie, le motivazioni della giuria, i racconti selezionati per la pubblicazione del volume Lingua Madre Duemilaventi – racconti di donne straniere in Italia (Edizioni SEB27), tutte le fotografie selezionate per il Premio Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la giuria e gli incipit dei racconti vincitori:

https://concorsolinguamadre.it/info/press-area/

Sono tre le autrici residenti a Torino tra le vincitrici del XV Concorso letterario nazionale Lingua Madre diretto alle donne straniere che vivono in Italia e alle donne italiane che vogliono raccontare l’incontro con l’Altra, un progetto permanente della Regione Piemonte e del Salone Internazionale del Libro di Torino:

Yeniffer Lilibell Aliaga Chávez (Perù) Prima Classificata

Berivan Görmez (Turchia) Seconda Classificata (Premio Speciale Consulta Femminile Regionale del Piemonte) insieme ad Alessandra Nucci (Italia)

Narcissa V. Ewans (Polonia) Premio Speciale Torino Film Festival

Data l’attuale emergenza sanitaria che tutte e tutti stiamo vivendo, non è al momento possibile dare un’indicazione precisa in merito alla data della cerimonia di Premiazione. Quest’ultima, infatti, avrebbe dovuto svolgersi a maggio nell’ambito del Salone Internazionale del Libro di Torino che è stato rimandato a data da destinarsi.

 

CAMERA: FOTO-TALK, A CASA DELL’ARTISTA

Giovedì 23 aprile | ore 18.30 | Diretta Instagram

con Silvia Camporesi

Giovedì 23 aprile alle ore 18.30 sul canale Instagram di CAMERA – @cameratorino – è in programma il terzo appuntamento con le dirette della rubrica FOTO-TALK, A CASA DELL’ARTISTA.

Sarà la fotografa emiliana Silvia Camporesi ad essere l’ospite della diretta e verrà intervistata dal curatore di CAMERA Giangavino Pazzola.

La Camporesi ha iniziato la sua carriera artistica mettendo al centro la figura umana, attraverso i generi dell’autoritratto e del ritratto ambientato, dedicando poi al tema del paesaggio la seconda fase della sua produzione. E proprio l’approdo a tale soggetto lascia trasparire nei suoi lavori non solo architetture, ruderi o ambienti ma anche il punto di vista dell’autore e la volontà di creare attorno ad essi una nuova estetica. Un mondo dove realtà e invenzione si confondono, nel quale luci, forme e atmosfere rivelano un tempo sospeso; luoghi dell’immaginazione che Camporesi ottiene talvolta esclusivamente con la fotografia, altre con l’innesto di linguaggi come la pittura, l’intaglio kirigami o la scultura.

Gli elementi centrali del lavoro dell’artista emiliana sembrano diventare categorie universali, riferibili anche – seppur in maniera e con impatto differente – nella quotidianità di questo periodo così particolare. Dalla sua casa di Forlì, Silvia Camporesi ci racconterà come questi temi influenzano lo scorrere delle sue giornate lavorative di questo tempo sospeso.

Le dirette su Instagram arricchiscono le attività di #CAMERAonair – il palinsesto di rubriche online di e sulla fotografia “made in CAMERA” – che, giorno dopo giorno, incrementano lo spazio virtuale di racconto e condivisione sui canali social della Fondazione con video, immagini, storie e curiosità. In questo periodo CAMERA trasforma i tradizionali appuntamenti de “I Giovedì in CAMERA” in versione online: ogni giovedì, collegandosi al nostro canale Instagram alle ore 18.30, sarà possibile seguire la diretta – e partecipare attraverso domande in chat – a una chiacchierata a tema fotografico con un ospite diverso ogni settimana.