CRONACA – Asti, racket dell’usura: trovati soldi, una pistola e piante di marijuana

Si sta arricchendo il quadro indiziario a carico dei soggetti arrestati all’alba di ieri a seguito di un’operazione condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza di Asti. Agli arrestati, pregiudicati di spessore astigiani, albanesi e di etnia “sinti”, il Tribunale di Asti ha ricondotto un vasto giro di usura nell’astigiano, oltre che ricostruito condotte estorsive e minatorie finalizzate ad ottenere la restituzione con interessi usurari delle somme consegnate agli usurati. Gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Asti, con personale di rinforzo proveniente da tutto il Piemonte, hanno eseguito n.6 arresti in carcere, n.2 misure interdittive e il sequestro preventivo di mobili e immobili, finalizzato alla confisca, anche per equivalente, per un valore pari a euro 269.000, tra cui conti bancari, fondi di investimento, quote azionarie e orologi Rolex, su ordine del GIP del Tribunale di Asti. All’esito delle perquisizioni effettuate in tutta la Provincia, tra cui un’azienda, un centro sportivo e abitazioni, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro, denaro contante per oltre 32.000 euro (nascosto nelle abitazioni oggetto di perquisizione), una pistola revolver carica, tre caricatori per pistole automatiche (abilmente occultati), circa 60 proiettili calibro 9 x 21, una piantagione di marijuana (n. 35 piante occultate in una villa), oggetti di valore, oltre a cassette di sicurezza, computer portatili, e copiosa documentazione bancaria di rilevante interesse al vaglio degli investigatori.