Sapere digitale: Educazione civica digitale in biblioteca

Un progetto per diffondere la cultura (del) digitale nelle biblioteche e nelle scuoleprecursore rispetto alle nuove esigenze legate all’emergenza COVID

Il progetto Sapere Digitale, progetto sostenuto dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, ha l’obiettivo di supportare le biblioteche del Piemonte in relazione al ruolo cruciale che possono e che devono giocare nell’educazione civica digitale e nella diffusione di una sempre maggior consapevolezza del corretto utilizzo del digitale. Il progetto nasce dall’esigenza delle biblioteche di allargare il proprio sguardo, di creare reti e connessioni e di includere temi e attori, attraverso lo scambio di competenze e professionalità, la ricerca, lo studio di buone pratiche e la formazione permanente. Senza trascurare i rischi ma privilegiando le opportunità e le potenzialità che il digitale offre. Sapere Digitale vuole stimolare e rafforzare la centralità delle biblioteche sul tema della cultura e la creatività digitale, con particolare attenzione alla promozione della lettura, alla circolazione del sapere e alla didattica. La formazione Sapere digitale offre alle biblioteche che ne fanno richiesta corsi di formazione,seminari, laboratori e la possibilità di avere servizi di tutoraggio e accompagnamento per sviluppare progetti.La formazione è intesa nel progetto come modalità di attivazione, attraverso un patto formativo: le biblioteche che aderiscono possono partecipare ai corsi, ospitare una tappa del percorso formativo, proporre un progetto o un‘iniziativa divulgativa sull’educazione digitale e sull’educazione ai media.Il progetto ha suscitato l’interesse delle Biblioteche che stanno aderendo numerose e che si stanno già attivando proponendo progetti. Sono in calendario molti appuntamenti in diverse biblioteche del territorio piemontese e la partecipazione del progetto a vari eventi e iniziative.

Sapere Digitale durante il COVID

Il progetto, decisamente anticipatorio rispetto alla necessità e all’urgenza dellaformazione su questi temi, si è rivelato particolarmente utile durante la pandemia ele biblioteche e le scuole che avevano già aderito hanno saputo coglierne le potenzialità.Sono state momentaneamente sospese e riprogrammate le attività formative inpresenza ma si sono rafforzati e moltiplicati i tutoraggi e le consulenze gratuite adistanza, mirati allo sviluppo di progetti ad hoc per la pandemia e al rafforzamento o alla creazione di collaborazioni tra reti di biblioteche. Le attività on line durante il lockdown sono state numerose:  seminari e webinar sui temi della didattica a distanza e della cultura del digitale; supporto sull’utilizzo delle piattaforme e delle diverse applicazioni utili al lavoro a distanza, sulle videoletture e sulle biblioteche digitali, sulla realizzazione di eventi in diretta sulle principali piattaforme social; creazione di nuovi canali di comunicazione per restare in contatto con i lettori e nuovi servizi a distanza (come gli sportelli Skype e whatsapp o il canale Youtube); attività di potenziamento dei canali social delle biblioteche al supporto nella didattica e nella promozione della lettura.Ora Sapere digitale, in questa attuale fase di riapertura, sta sviluppando attività dico-progettazione, con l’intento di spingere sull’acceleratore del digitale anche nel progettare il futuro dei servizi in presenza, con l’intento di utilizzarlo come canale di supporto in un continuum fra virtuale e reale.

La parola agli organizzatori

“Le biblioteche, istituzioni storiche e indispensabili per custodire e veicolare ilsapere, vengono troppo spesso date per scontate e non sufficientemente valorizzate. Sapere digitale intende ridare centralità al loro ruolo e alla professione del bibliotecario: facilitatore dell’accesso alla conoscenza e del sapere che oggisono veicolati in gran parte dalla rete. Anche le biblioteche devono essere prontead accogliere la digital transformation, utilizzando le competenze digitali per potenziare le opportunità che offre nella promozione della lettura e nell’accessoalla corretta informazione. Oltre alle dotazioni tecnologiche e alla digitalizzazionedei patrimoni, che devono essere disponibili in tutte le biblioteche, sono tantissime le opportunità che oggi il digitale offre, in particolare alle scuole ma anche a tuttee tutti i cittadini, per migliorare e rendere più coinvolgente, ricca e condivisa la pratica della lettura e l’accesso alla conoscenza” dichiara all’unisono il team di Sapere Digitale.

La ricerca

Il progetto è un’occasione per fare il punto sulle dotazioni tecnologie e sulle competenze digitali nelle biblioteche del Piemonte, attraverso vari strumenti fracui: interviste a testimoni privilegiati, questionari, focus e approfondimenti sull’educazione civica digitale. Il progetto è supportato in tutte le sue azioni da un comitato scientifico di esperti composto da: Matteo D’Ambrosio, Vera Gheno, Paolo Giovine, Maurizio Lana, e Maurizio Vivarelli .

Il blog

Sapere Digitale è anche un blog (www.saperedigitale.org) che raccoglie tutte le informazioni sul progetto, sulle modalità di partecipazione, sulla ricerca e sulle inizative che si stanno attivando nelle biblioteche che aderiscono ma è anche una piattaforma con consigli di lettura, notizie, aggiornamenti su progetti e buone pratiche di educazione civica digitale da cui trarre spunti di riflessione e di ispirazione per nuove iniziative. Il blog è uno strumento di partecipazione ed è aperto a tutta la comunitàbibliotecaria e non solo, che vorrà contribuire su questi temi.Le biblioteche in azioneMolte le biblioteche che si stanno già attivando: la Biblioteca di Piobesi si è dotata di tablet e applicazioni per i più piccoli; anche la biblioteca di Cumiana sta lavorando sul tema delle applicazioni della lettura per i più piccoli e sull’educazione all’informazione mentre la biblioteca di Chivasso si staconcentrando sui videogiochi. Le biblioteche civiche di Torino hanno attivato un tutoraggio per la nuova versionedel loro sito che andrà presto on line e le biblioteche universitarie stannoapprofondendo il tema dei social media.