Chieri, i resti archeologici di Piazza Cavour: “Sono del ‘500, ma si scaverà più in profondità”
“Il cantiere di Piazza Cavour non subirà ritardi significativi dopo la scoperta dei resti archeologici e l’intervento della Soprintendenza. Ma si è deciso di continuare lo scavo più in profondità, perché è possibile che sotto quel muro di una abitazione del ‘500 ci siano resti più antichi.” Così l’assessore ai lavori pubblici Flavia Bianchi, dopo il sopralluogo con il funzionario della Soprintendenza, dottor Quercia, che ha visitato il cantiere. “E’ emerso – prosegue Bianchi – che non siamo in presenza di mura cittadine ma di pezzi di muro di una casa del 1500. Sarà però necessario scavare sotto il pezzo di muro già venuto alla luce, con la possibilità che si trovino resti anche più antichi. Alla fine, sarà fatto un passo importante nella conoscenza della storia della città.”
Al di là del valore archeologico, la scoperta preoccupa chi teme un ritardo nel completamento del cantiere di Piazza Cavour. L’assessore rassicura: “Le tempistiche del cantiere non subiranno alcun danno, visto che siamo in anticipo sui tempi. La stratigrafia per vedere cosa c’è sotto il pezzo di muro già emerso non richiederà più di 4-5 giorni di lavoro. Poi tornerà la Soprintendenza. La buona notizia è che il tubo della fognatura bianca che deve passare dal luogo del ritrovamento, con una minima deviazione, passerà senza dover demolire i resti archeologici. Alla fine delle operazioni, i resti saranno coperti da un tessuto protettivo e poi interrati.”