REGIONE PIEMONTE: IL 40° CONCERTO DI FERRAGOSTO NELLA RESIDENZA REALE DI VALCASOTTO DI GARESSIO

L’esibizione dell’Orchestra Bruni sarà a porte chiuse e trasmessa in diretta da Rai Tre

Tra il pubblico, una rappresentanza degli operatori della sanità impegnati nelle zone italiane più colpite dall’emergenza

Torna anche quest’anno sulle vette alpine del Piemonte il tradizionale appuntamento con il Concerto di Ferragosto. Giunto alla sua 40a edizione, per rispettare le misure di sicurezza sanitaria l’evento si svolgerà a porte chiuse, ma pur non potendo accogliere le migliaia di persone che hanno gremito il pubblico negli scorsi anni, non sarà meno emozionante e coinvolgente.Avrà infatti come palcoscenico la suggestiva cornice della Residenza Reale di ValcasottoGaressio, che riaprirà al pubblico dopo oltre dieci anni, e la diretta nazionale su Rai Tre (che inizierà alle ore 12.45) lo porterà in tempo reale nelle case di tutti gli appassionati.    Ad ascoltare le melodie scelte per l’occasione dall’Orchestra Bartolomeo Bruni di Cuneo, diretta dal maestro Andrea Oddone, accanto alle istituzioni e alle autorità, ci sarà una rappresentanza degli operatori della sanità che hanno prestato un encomiabile e prezioso servizio durante il periodo dell’emergenza. Oltre che da tutto il Piemonte, arriveranno anche da Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana, le regioni italiane più colpite dal Coronavirus.    Anche l’Orchestra Bruni sarà in formazione ridotta per motivi di sicurezza: solo archi, arpa e percussioni, 31 elementi opportunamente distanziati sul palco. Ospite di questa edizione il tenore Fabio Armiliato.    Per ragioni logistiche e di sicurezza il giorno di Ferragosto la Residenza Reale di Valcasotto e l’area del Concerto saranno chiuse al pubblico e raggiungibili solo dagli operatori e dalle persone autorizzate.    Il Concerto è organizzato attraverso la cabina di regia composta da Regione Piemonte (che è anche proprietaria della Residenza reale di Valcasotto), Provincia di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Camera di commercio di Cuneo e ATL del Cuneese, con la collaborazione del Comune di Garessio e il supporto della Tgr Rai. L’evento vede anche il sostegno della Fondazione CRT. La Reggia riaprirà al pubblico grazie anche al supporto della Compagnia di San Paolo.Nelle ultime due edizioni la diretta su Rai Tre ha riscontrato il 7% di share ed un ascolto medio di 650.000 persone con punte fino a 2 milioni.   Il Presidente e il Vicepresidente della Regione Piemonte sottolineano che, mai come quest’anno, il Concerto di Ferragosto avrà un valore simbolico di rinascita. Per la Reggia che lo ospiterà e che tornerà a splendere dopo oltre 10 anni di chiusura. Per le montagne del Piemonte, cuore della sua identità. E per gli operatori sanitari, rimasti mesi in trincea per affrontare l’emergenza. A loro in modo speciale viene dedicata questa 40a. edizione del Concerto di Ferragosto. A porte chiuse purtroppo per l’esigenza di essere prudenti, ma pronti a spalancarle presto per tornare a dire grazie a tutti coloro i quali hanno messo a disposizione la propria vita per proteggere quella altrui.   Il Presidente della Provincia di Cuneo dichiara di essere molto contento che anche quest’anno il Concerto di Ferragosto si tenga nella provincia di Cuneo e, in particolare, al Castello di Valcasotto, una delle location più caratteristiche del territorio che ben si adatta all’evento, aggiungendo che sarà una preziosa occasione di valorizzazione turistica della Granda e soprattutto un momento culturale e di riflessione, in omaggio a tutti gli operatori sanitari che anche in Piemonte si sono spesi in prima persona durante l’emergenza.     Il Sindaco di Garessio evidenzia che il Castello reale di Casotto, uno dei più belli del Piemonte, è rimasto chiuso per 12 anni e riaprirà al pubblico subito dopo aver ospitato il suggestivo Concerto di Ferragosto. Un segno importante per l’offerta turistica e culturale del Piemonte dopo i mesi difficili dell’emergenza Covid. Da sempre il Concerto ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone. Quest’anno le misure sanitarie e di sicurezza non lo rendono possibile, ma il Sindaco rivolge fin d’ora l’invito a visitare il Castello a partire dal 17 agosto.   Il Presidente della Fondazione CRC sottolinea che quest’anno è stato necessario uno sforzo comune per mantenere viva la tradizione del Concerto di Ferragosto e che la Fondazione CRC è stata tra i principali sostenitori e che ha creduto più di ogni altro nella possibilità di realizzare l’evento nonostante le difficoltà. Con la certezza che, anche a distanza, le note dell’Orchestra Bruni riusciranno a emozionare i tanti spettatori che seguiranno il concerto in TV dall’Italia e dall’estero. La diretta RAI non solo consentirà a tante persone di seguire l’evento, ma offrirà l’opportunità di rilanciare il turismo in Piemonte, facendo conoscere le bellezze naturalistiche della provincia di Cuneo.   Il Presidente della Fondazione CRT conferma il proprio sostegno al Concerto di Ferragosto, che quest’anno riveste un significato doppiamente speciale per il territorio, perché rafforza il senso di comunità ed è dedicato in modo particolare a coloro che si sono impegnati con dedizione e sacrificio per il bene comune durante l’emergenza sanitaria.    Secondo il Presidente della Camera di commercio di Cuneo, il fatto che, nell’anno della pandemia, le montagne della Granda restino la sede di un evento che ormai da lustri caratterizza il Ferragosto italiano è un segnale importantissimo e foriero di un po’ di ottimismo, dopo i momenti duri, che tutti abbiamo vissuto. La vitalità della nostra provincia, al di là di ogni retorica, è lì a dimostrare che nessuno intende arrendersi e che vi è la volontà collettiva di reagire e di contribuire a costruire la “nuova normalità”, ciascuno con il proprio impegno e la propria creatività. Il concerto consentirà, grazie alla magia della musica e alla bellezza dell’ambiente in cui si svolgerà l’evento, di trascorrere una giornata serena in vista della ripresa delle attività produttive e di quelle sociali, non ultima delle quali quella scolastica.   Il Direttore dell’ATL del Cuneese dichiara come il Concerto di Ferragosto sia l’appuntamento che da 40 anni coniuga musica e ambiente alpino. In questo anno particolare, location dell’evento sarà il Castello di Casotto, uno spazio suggestivo che ben rappresenta, con la sua riapertura, la voglia di rinascita del Piemonte. Una pagina di storia a cielo aperto che si sviluppa tra le Alpi di Cuneo e la vicina Liguria, incastonata in una natura lussureggiante caratterizzata da torri, rocche e castelli che ne punteggiano le alture, dove trionfa una cucina tipica unica, la cucina bianca. Il Direttore dell’Atl aggiunge che grazie all’importante lavoro della RAI ed alla diretta nazionale, il Concerto entrerà nelle case di tutti gli italiani come una pregevole cartolina del Castello e delle Alpi di Cuneo.   Il Caporedattore vicario del Tgr Piemonte sottolinea come si tratti di uno degli speciali più importanti nel palinsesto della Tgr, cresciuto in questi anni anche grazie al lavoro e all’attenzione del Centro di Produzione Rai di Torino che ogni anno investe in uomini e mezzi importanti. Le condizioni migliori per celebrare degnamente una giornata dedicata da sempre alla Montagna, che quest’anno si arricchisce di altri significati. Contenuti che hanno trovato l’immediata disponibilità del Direttore della Tgr Rai a confermare l’impegno, nonostante le difficoltà e le limitazioni legate alle procedure imposte dall’emergenza Covid.    Il programma del Concerto Ennio Morricone (arr. A. Oddone): Deborah’s Theme, dal film “Once upon a time in America” Gioachino Rossini (arr. A. Oddone): Allegro dalla Sonata per archi N° 3 in Do Magg. Lorenzo Perosi (arr. A. Azzaretti): Elegia Francesco Paolo Tosti (arr. A. Oddone): L’ultima canzone, A’ Vucchella Nino Rota (arr. A. Oddone): Felliniana (Otto e mezzo, Le notti di Cabiria, La dolce vita, Lo Sceicco bianco, Amarcord) Stanislao Gastaldon (arr. A. Oddone): Musica proibita Ruggero Leoncavallo (arr. A. Oddone): Mattinata Pietro Mascagni: Intermezzo sinfonico dall’opera “Cavalleria Rusticana”

La storia del Concerto

Il Concerto di Ferragosto, che ha portato la musica classica in quota, è nato nel 1981 nel Cuneese su un’intuizione del violinista buschese Bruno Pignata, che coinvolse il Maestro dell’Orchestra Bruni Giovanni Mosca.

La prima edizione si tenne nel Rifugio Quintino Sella (Valle Po). Da allora si è svolto il 15 agosto sempre in alta montagna. Dal 1993 viene trasmesso in diretta Rai con tantissimi spettatori in Italia e all’estero. Con il suo milione e mezzo di audience il Concerto di Ferragosto rappresenta, infatti, una delle più importanti manifestazioni regionali di promozione dell’immagine del Piemonte e delle sue montagne.

La Residenza Reale di Valcasotto L’edificio venne fondato dai frati certosini nel 1.172 in località Valcasotto, luogo isolato adatto alla preghiera e alla meditazione. Più volte distrutta da incendi e ricostruita, la Certosa fu trasformata nelle forme attuali dall’architetto Bernardo Vittone a partire dal 1754. Dopo la soppressione napoleonica degli ordini religiosi, nel 1837 il complesso fu acquisito da re Carlo Alberto e destinato a castello di caccia. Qui Vittorio Emanuele II organizzava imponenti spedizioni venatorie e la principessa Maria Clotilde trascorreva l’estate. Il castello rimase di proprietà della famiglia reale fino all’anno 1881, data in cui venne venduto a privati per poi essere acquisito da Regione Piemonte. Il castello di Valcasotto, è oggi la residenza reale più a sud del circuito sabaudo ed è parte di un comprensorio turistico che collega le valli di Pamparato e Mondovì alle stazioni termali di Lurisia e Vinadio. Il castello è composto da tre grandi ali che si affacciano su di un cortile porticato delimitato da muraglioni. Nei pressi si trovano inoltre altri edifici storici quali la Correria e la Cascina del Seccatoio.  N.B. Il presente comunicato è mancante di nomi e virgolettati secondo quanto disposto dall’art.9 c.1 della legge 22 febbraio 2000 n.28 in tema di par condicio nei periodi pre elettorali e referendari.